capo di filippo splende, / ardisca invidiar? che si ricordi / ch'io l'
, 198: io non ti debbo / invidiar il ben ch'aspettar puoi / del
io questi ludi / a la vecchiezza invidiar non so. 2. per
vii capo di filippo splende, / ardisca invidiar? bocchelli, 10-16: nazione.
, perché la bottiglieria non abbia a invidiar la gloria della farmacopèia. 3.
potuto rinunziare ad ogni straniera mercanzia senza invidiar nulla ai forestieri. -favorevole, propizio
pallavicino, 10-ii-26: non sogliono i padri invidiar i figliuoli. g. gozzi,
ariosto, 32-12: oh quante volte da invidiar le diero / e gli orsi e
siàn di brandimarte privi; / ch'invidiar lui con tanta gloria morto / denno
grossi, ii-467: deh non m'invidiar, madre, frattanto / quest'ultimo
nostri lauti provveditori, non era da invidiar la mensa di giove. 7.
10 questi ludi / a la vecchiezza invidiar non so. -spreg. ludi
una maligna sterilità, avendo l'atmosfera sembrato invidiar agli astronomi una messe ubertosa d'osservazioni
vasco, 412: sarebbe un errore di invidiar loro l'unico mezzo che hanno per
tutti d'accordo / presermi a invidiar e di nascosto / a lacerarmi, ed
, de'mietitori, de'vendemmiatori; invidiar loro un tozzo di pane muffaticcio.
io non saprò gli aurei fulgori / invidiar de le corone perse. -originario della
passione che sgomenta / mi trasse a invidiar chi amando muore. -esprimersi
2-703: questi [carri] non fanno invidiar le carrozze comode e vaghe, con
e più felice cattivo e soggiogato che invidiar possa ad altro uomo. ciro di
virtù sublimi, / di scettri altezza invidiar degg'io. davila, 265:
sempre chi ascolta è più proclive / ad invidiar che ad essere gioioso. casoni,
, segregati nei reclusori, gli potessero invidiar troppo! -sostant. cattaneo
, 32-1?: oh quante volte da invidiar le diero / e gli orsi e
:. né avera forse egli altresì da invidiar, come il macedone, la strepitosa
, 32-12: oh quante volte da invidiar le dièro / e gli orsi, e