. b. davanzali, i-17: ma invidiando l'altezza di lei [di giulia
-sospirò il cavaliere allargando le braccia e invidiando suo figlio. viani, 14-423: apparve
le cacce tue bruma improvvisa, / invidiando a'tuoi diletti, ascolta /.
la gua; a età, / invidiando il rorido fulgore / de'miei giovani
, 2-2-180: i nuovi deputati, invidiando la celebrità conseguita da quelli della prima
solo in mezzo a'disperati affanni / invidiando andrò gli altrui riposi? pellico,
e sol / agli augellini erranti / invidiando il voi. carducci, ii-1-294:
il sen che nutre i liberi / invidiando mira? / non sa che al regno
talun che non per sete, / invidiando agli assetati il bere, / disecca
gemer di campane; / hanno pensato, invidiando, ai morti. -diffondersi
perché la fortuna e la morte, invidiando al mondo tanto bene, ce lo
volgo inconsueto il volto admira, / invidiando al suo chiaro valore. machiavelli, 253
che fuman da la guasta età, / invidiando il rorido fulgore / de'miei giovani
doversi temperare..., ma invidiando l'alteza di lei come la sua adug-
avria, se, questa lode / gl'invidiando apollo, incontro a lui / non
le cacce tue bruma improvvisa, / invidiando a'tuoi diletti. 2. fare
gemer di campane; / hanno pensato, invidiando, ai morti. -intr.
volgo inconsueto il volto admira, / invidiando al suo chiaro valore. tassoni, 10-12
pesci, e la vicina / spiaggia languisce invidiando a tonde. g. capponi,
io: stefania rimpiange l'amato, / invidiando al bel sogno distrutto.
cose con superba impurità allegrandosi, ed invidiando la vera conversione delli animi umani al vero
amara non spenga la mia luce, / invidiando a lei l'amato sole. tasso
. nievo, 654: così io veniva invidiando la sorte d'un giovine soldato che
il sen che nutre i liberi / invidiando mira? lucini, 4-199: '
ritirarsi nei luoghi ascosi e, quasi invidiando per la sua malignità all'utile dell'
animali. soderini, iv-332: quasi invidiando per la sua malignità all'utile dell'
l'asinella gufi e nibbi stridono / invidiando e i cari studi rompono. d'annunzio
spensierato e sol / agli augellini erranti / invidiando il voi. de roberto, 15-17
suoi fratelli. e li patriarchi, invidiando josef, 11 venderono in egitto.
erger d'aurato legno, / quasi invidiando a'cieli i moti eterni, /
amara non spenga la mia luce, / invidiando a lei l'amato sole. filicaia
più sensitiva, perché già un pezzo prima invidiando la grandezza dei doria guardava giannettino come
ritirarsi nei luoghi ascosi; e quasi invidiando per la sua malignità all'utile dell'uomo
le cacce tue bruma improvvisa, / invidiando a'tuoi diletti, ascolta, /
, voi da gli scaffali, / invidiando a i vermi ombra e sopor, /
del primo angelo nel primo demonio, invidiando lo stato concesso al re del mondo
che gli faceva seguir con gli occhi invidiando l'opera degli aratri negli altri campi
gemer di campane; / hanno pensato, invidiando, ai morti. deledda, i-1082
il principe de'quali da se medesimo invidiando suvvertì li uomini suvversi, senza dubbio
malandato, una volta mi dicevo, invidiando alla salute di tut ti
, / i paradisi del sommo, invidiando / il tuo volo d'arcangelo, ti
fuman da la guasta età, / invidiando il rorido fulgore / de'miei giovani