signori si debbano guardare dagl'inganni degl'invidi delatori, e da coloro che, com'
, che fuggirò / su'veloci del tempo invidi vanni. carducci, 138: correa
.? de filiis, i-47: gl'invidi, e detrattori s'astenghino pur da
'l ben, ch'io stessi noi m'invidi. idem, purg., 19-124
lor tempi / gli scrittori bugiardi, invidi et empi. garzoni, 3-248:
l ben, ch'io stesso noi m'invidi. idem, purg., 11-25:
ho io posta per alcuni malivoli ed invidi che l'hanno voluto calunniare del bere
'l ben, ch'io stessi noi m'invidi. storia dei santi barlaam e giosafatte
poi per il più troppo sospettosi, invidi, ritrosi, commettitori di risse e discordie
'l ben, ch'io stessi noi m'invidi. idem, purg., 22-28
signori si debbano guardare dagl'inganni degl'invidi delatori. ammirato, 1-167: certa
, né le tempeste delle macchinazioni degli invidi e pretendenti. 8.
, 3-4-128: mal modo di difenderlo dagl'invidi che
/ gli oziosi, ignoranti, invidi, tristi. fogazzaro, 1-656:
acciò che non mi possano riprendere / gl'invidi e maldicenti appuntatori / di discrepanza con
de'potenti e la concorrenza de gli invidi. davita, 130: avevano determinato
signori si debbano guardare dagl'inganni degl'invidi delatori,... e come debbono
... quell'impallidire degli invidi; quel fremere dei potenti. 3
felice / ecco ne vengo, ove m'invidi un pio / amor che mi
causa mia, reprimere la malignità degl'invidi, far vedere al duca l'error suo
volto inordinati e sparsi / mi son invidi e scarsi. marino, 17-79: del
, / veglian maligni, intensi, invidi, quanti / gli stan più in atto
, 19-471: alzavano il capo intuonato, invidi degli uccelli che strisciavano e rasentavano
portenti, / tu che, misero, invidi a te stesso / de'portenti il
, vorresti non essere fallito. e allora invidi tutti coloro che non sono falliti come
, 1-380: perché d'argo a me invidi il bel soggiorno? salvini, 11-7-56
ben, ch'io stessi noi m'invidi. m. c. bentivoglio, 1-597
, 12-93: se tu medesmo non t'invidi il cielo, / e non travii
veggiono la persona famosa, incontanente sono invidi. petrarca, 71- 86:
e. gadda, 6-197: allibirono, invidi, gli astanti avventori. -per
con tanta e sì efficace dimostrazione fatta dagl'invidi vedere allo 'mperadore, che esso vi
ragion del vivere che, se questi invidi e'miei ottrettatori dicono di me cose
arzeni le frottole, / né gl'invidi sì pessimi temevano. machiavelli, 1-vi-142:
temevano. machiavelli, 1-vi-142: questi invidi... non vorrei avessero causa di
per lo turbido sguardo de gli occhi invidi. v. colonna, 1-47: né
sé traea / de'regni emuli suoi gl'invidi sguardi. alfieri, 1-10: scolpati
chiari, / né più pavento gli anni invidi avari. caro, 16-71: invido
, 1-1339: questa è quella beltà, invidi panni / ch'ite velando. sannazaro
volto inordinati e sparsi / mi son invidi e scarsi / di que'begli occhi.
... i superbi, gl'invidi e gl'irosi espiavano il triforme amore
non senza gran molestia e disturbazione di alcuni invidi detractori e quali per istigazione di colui
latrano. machiavelli, 1-vi-142: questi invidi... non vorrei avessero causa
decimo precetto... erano gli invidi e livorosi, i superbi, gli ambiziosi
che mi difenda da l'armi de gli invidi e de'maligni. battista, vi-1-26
bisticci, 3-31: alcuni malivoli ed invidi... l'hanno voluto calunniare del
del becero, urla che tu l'invidi, e'ti vomita addosso un sacco
, ii-659: giova ricordare che gl'invidi sono figurati come orbi mendicanti, in
veggiono la persona famosa, incontanente sono invidi, però che veggiono a sé pari
: mi son [i be'capei] invidi e scarsi / di que'begli occhi
tutto il pensiero di dante intorno agl'invidi dell'infemo. 9. nell'
/ eh'alcun non è che non invidi altrui. f. m. zanotti,
moti / veglian maligni, intensi, invidi, quanti / gli stan più in atto
.: l'accusi la niquità degl'invidi, perché la difenda la 'ntegrità de'
di qualche gran vetusto: / degl'invidi nimico bari e latri, / e
veggiono la persona famosa, incontanente sono invidi, però che veggiono a sé pari
, / né più pavento gli anni invidi avari. detta casa, 652: con
sogni anche tu la sultana petrolifera? invidi la sorte del travasato re di romanzi nei
dal lividore e dal colore piombato degl'invidi e degli astiosi. spallanzani, 4-ii-9
i-96: -di'la verità, che le invidi la carriera. -lo? di
veggiono la persona famosa, incontanente sono invidi, però che veggiono a sé pari
è spento / il protervo ronzio d'invidi insetti. monti, x-1-151: come fugge
fattogli; ed allora su gli occhi degl'invidi concorrenti lo fece pascià-visir, restituendogli la
sé traea / de'regni emuli suoi gl'invidi sguardi. -ordinato politicamente secondo un
di labam suo suocero, i quali, invidi della sua forhina, non si rimanevano
, iv-2-12: rincarimin pure allora quest'invidi persecutori il fitto, imperciocché così mi
antoni, i crassi, i calvi invidi tanto, / che contra marco d'
poi per il più troppo sospettosi, invidi, ritrosi, commettitori di risse e di
giannone, 272: non mancarono degli invidi, i quali, sicome biasimarono il
impavidi; / tu, ignoto agli invidi, vivi nel rustico / ozio del nitido
gli arzeni le frottole, / né gl'invidi sì pessimi temevano. betussi, lxi-146
: voi / astuti, sconoscenti, invidi prenci, / che a scerre un dì
lusinghier, gli adulator fallaci, / gl'invidi, gli soperbi, gli scherani /
1-7: del capo gli occhi, o invidi, vi schizzi. machiavelli, 1-vili-130
pascoli, ii-153: questa differenza tra invidi e superbi è significata... da
una vedovetta traccagnotta e sellata sucui si fissarono invidi gli occhi di fortunato. sellèccola
volto inordxnati e sparsi / mi son invidi e scarsi / di que'begli occhi,
quello di mazarino e i maligni e invidi non cessavano di sbatterlo, non poteva
polve, ruggine, e tartaro ministri / invidi per dar fine a ciò che nasce
/ polve, raggine e tartaro ministri / invidi per dar fine a ciò che nasce
la persona famosa, inconta- mente sono invidi,... e temono, per
chiari, / né più pavento gli anni invidi avari. sulle fibre tessili.
. sogni anche tu la sultana petrolifera? invidi la sorte del travasatóre di romanzi nei
galileo, 4-2-278: 1 malevoli e invidi potrebbono interpretarla come detta più presto per
per lo più nelle bocche de gl'invidi. costoro hanno quel'occhiali colorati, che
foscolo, gr., ii-662: invidi gli altri / pur dell'esilio, abbandona
1-825: di nostra sorte i numi invidi forse / tórre or ci von sì