, / e più e più succedenti invide ronzano / a far lunghi di sé
seco mi tira. idem, 296-6: invide parche, sì repente il fuso /
cor addolcisce. idem, 296-7: invide parche, sì repente il fuso..
batteranno i boschi. marino, 212: invide le foglie avare, /.
chioma sciolta / de le stelle si lagna invide e crude, / battendosi con mano
212: o di malnata vite / invide foglie avare, / che la finestra,
e atropo. petrarca, 296-5: invide parche, sì repente il fuso /
, / e più e più succedenti invide ronzano / a far lunghi di sé aerei
per turba, / della fortuna nostra invide, ingorde. 3. figur
suo piede / languente geme, e l'invide pupille / innalza invano, e invan
6-14: due aspidi di donne, / invide, altere, piene di se stesse
esca, / né se lo pongan l'invide e nimiche / mani talor ne le
, / e più e più succedenti invide ronzano / a far lunghi di sé aerei
il venen, lingue proterve, / invide viste, e voi, pensier di
esiziale. petrarca, 296-5: invide parche, sì repente il fuso /
le cose. casoni, 161: piume invide e funeste, / sfortunati riposi,
voi felici! ignoravate ancora / l'invide serpi sotto i fiori ascose. pascoli
fortini, iii-214: egli maladiceva le invide mura, quali la sua dolce amata
più lente, / né di nostra letizia invide sieno. = voce dotta,
, / perché ti rispettassero quell'alme invide e ladre, / oh mio rossori
ignota beltà dei simulacri / profondàti nell'invide matrici, / e a voi, liberatrici
ignota beltà dei simulacri / profondati nell'invide matrici, / e a voi,
, / né se lo pongan l'invide e nimiche / mani talor ne le mature
non mai domo e stanco / contro l'invide età fermo si tenne? casti,
prorompono / e più e più succendenti invide ronzano / a far lunghi di sé
ma non avare, animose ma non invide, scamparono insino a qui al flagello
prorompono, / e più e più succedenti invide ronzano / a far lunghi di sé
, repentinamente. petrarca, 296-5: invide parche, sì repente il fuso / troncaste
, 240: da voi s'apprende all'invide e bramose / voglie por freno e
empie e fere / del superbo nimico invide schiere / mossero in ciel quell'orgoglioso assalto
: invisibili i satiri canuti / e quante invide ninfe eran da'balli / e dagli
, che di me men pia / l'invide man su questa prole nostra / scaglierebbe
della morte. petrarca, 296-7: invide parche, sì repente il fuso / troncaste
api prorompono / e più e più succedenti invide ronzano / a far lunghi di sé
8-252: or, poiché all'empie parche invide piacque / ne = voce dotta,
serpe, acciò che dagli oltraggi / d'invide voglie il buon signor difenda. leopardi