; stabilito, confermato dai secoli; inveterato. francesco da barberino, 252:
me dai consigli del mio cognato, cortigiano inveterato; onde il desiderio di quel ricco
chi frequenta assiduamente le bische, giocatore inveterato. lippi, 6-72:
. -chi). ubriaco; bevitore inveterato, ubriacone. -briaco fradicio: fino
. soffici, ii-xii: un inveterato ubriacone, di quelli cui basta un
... è un tumore freddo e inveterato di una o più delle glandole vaghe
labbrute. 2. abituale, inveterato, incallito. carducci, 559:
2. figur. permanente, abituale, inveterato (una qualità, un difetto,
si presenta la prima. un pregiudizio inveterato nel volgo crede quest'accidente un indizio
è inveterato nell'uso (e sta per uscirne:
tracolla, perché è sempre desto l'inveterato sospetto che quelli di là o quelli
discorsi metafisici. -miscredente, peccatore inveterato, bestemmiatore (e spesso viene usato
sensibili e certi, per esplodere qualche inveterato e universale errore. algarotti, 2-277:
13. caparbio, ostinato; inveterato. dominici, 1-135: quando credi
impeti di quella. -violento; inveterato, incallito (un vizio).
seicento, nel quale secondo l'uso inveterato della chiesa romana si celebra il giubileo
: la gonorrea... è un inveterato flusso muliebre con qualche mescolanza di virulenza
ragioni, pure avendo a vincere l'uso inveterato, riuscirono sempre infelici. cuoco,
creditore, non solamente per l'uso inveterato, ma ancora per l'impraticabilità.
, alla fatica); pervicace, inveterato; ostinato, incorreggibile. caro,
l'opinione pubblica. -incallito, inveterato. 5. bernardino da siena,
, 1-xx-187: trovando il male già inveterato e robusto, si videro costretti a
e timento, una virtù); inveterato, incorreggibile (un vizio);
quaranta anni di sradicarsi un vizio così inveterato come è questo in me, di
2. ant. figur. radicato, inveterato. f. f. frugoni,
alla carne inossati. -radicato, inveterato. corcano, 13: vecchio torbido
; tenace, persistente, incallito; inveterato, antico (una passione, un vizio
neuna parte invecchito. 2. inveterato. f. f. frugoni,
(sec. xiv). inveterato (part. pass, di inveterare)
, ché mi spoglio / dall'odio inveterato. lorenzo de'medici, i-47: sempre
giugne all'affetto / qual più desia l'inveterato ardore. g. paleotti, l-n-190
per la invidia sua implacabile et odio inveterato, che porta a dio. sarpi,
. cesarotti, 1-xxviii-224: esser questo inveterato anzi connaturai sentimento della repubblica il dimostra
trattarla in quella maniera da qualche odio inveterato contro di lei, forse quelle lacrime l'
. moneti, 2-154: è costume inveterato nel mondo il dare ad altri quello
verificato s'è il proverbio antico, / inveterato più dell'ova sode, / che
a'miei amici. è mio costume inveterato di non essere mai il primo a far
: le parole erano frenate dal rispetto inveterato e dalla nuova venerazione timorosa. 3
vincendo gli opposti ritegni, ripigliano l'inveterato loro corso. costantino da loro, lxii-2-ii-141
contentare, trattandosi d'un tumore così inveterato, e non piccolissimo, e il
cocchi, 4-1-35: un male cutaneo inveterato delle gambe, consistente in una asprezza
cesarotti, 1-xx-187: trovando il male già inveterato e robusto, si videro costretti a
di classe divenuta ormai il morbo più inveterato e mortale della società. -per
crede, / benché sia nel mal far inveterato, / pur ch'egli speri di
di così mala natura, che sia inveterato ne'vicii, come li ftisici nella infermità
fossero dati in preda ad un superbo, inveterato e perfido nemico. manzoni, fermo
... le sue doti d'inveterato galante. moravia, iv-314: con
iv-314: con una calma di delinquente inveterato, chiude dietro di sé la porta
aggregante, la contaminazione, che dall'inveterato si diffonde all'inesperto e all'innocente
1-3-58: un saggio arcigiullare, vecchio inveterato, ogni dì nel campidoglio faceva le giullerie
mi parea battere l'ale / il tempo inveterato. berchet, 1-18: l'orgoglio
molineri, 1-273: quel nomignolo era troppo inveterato. 7. diventato esperto e
valente uomo, maestro in sacra teologia inveterato nelli istudi e nel predicare. buonarroti
la destra parte del core d'un leone inveterato e secco all'ombra solamente de la
del 'lei': l'uso è così inveterato che la gente non avverte più che cosa
, lo slataper intendeva colpire il vizio inveterato delle lettere italiane. =
talora da eccessivo ingrossamento dell'organo freddo e inveterato di una o più delle glandole vaghe
si chiede consiglio è un tumore freddo e inveterato di una o più delle glandole vaghe
o viziosa abitudine; imperfezione, difetto inveterato (spesso in relazione con una prop
crede, / benché sia nel mal far inveterato, / pur ch'egli speri di
. siri, iv-1-119: questo odio inveterato per qualche breve tratto di tempo è
eretico. -in senso generico: peccatore inveterato. - anche sostant. libro
sembra dominata, perché usa per costume inveterato a fingere: chi ci assicura ch'
: la gonorrea... è un inveterato flusso muliebre con qualche mescolanza di virulenza
quel tanto che si conformavano con l'inveterato orgoglio e con l'avversione in blocco,
informe e ha obumbrato l'intelletto con qualche inveterato vizio di lussuria o simile, è
. ghislanzoni, 16-103: il cuore inveterato, quasi ossificato del traditore di cristo
di faenza sono divisi da miserabile ed inveterato odio cittadinesco, avanzo probabilmente d'antico
in secolar tristizia. -abituato e inveterato in una determinata condotta. -anche:
a'miei amici. è mio costume inveterato di non esser mai il primo a
l'uso di cambiare spesso marito] già inveterato e robusto, si videro costretti a
il quale [papa]... inveterato nella simonia e ne'costumi infami e
-tenacemente incline a un vizio, inveterato. giamboni, 8-ii-154: codardia è
pervicace ostilità. -profondamente radicato; inveterato. collodi, 684: questa loro
3-108: il panettiere di bordo, inveterato pessimista e gran lettore di schopenhauer e
risentimento, rancore, odio profondo e inveterato. f. d \ ambra,
. cocchi, 4-1-109: un male inveterato di occulta sede e natura e accompagnato
-che dura da lungo tempo; inveterato. desanctis, ii-n-127: lenrico,
[il papa]..., inveterato nella simonia e ne'costumi infami e
, questa ebbe a caso notizia dell'inveterato costume de'giorgiani e de'circassi di
». -ant. grave; inveterato (un peccato, un vizio).
cocchi, 4-2-115: la gonorrea è un inveterato flusso muliebre con qualche mescolanza di virulenza
per malizia, cominciato, proseguito, inveterato. brusoni, 81: non si tralasciavano
2. figur. tarlo morale, vizio inveterato. soldani, 1-160: quanto più
la condizione de'nei che per uso inveterato ci mettiamo sul volto... sola
la radicata: prendere piede, diventare inveterato. guido della colonne volgar. [
individuale o collettiva; intimamente connaturato, inveterato, profondo (idee, sentimenti, opinioni
vedete, signor simplicio, quanto può un inveterato affetto e una radicata opinione. giuseppe
la canzone? -diventato irrimediabilmente abituale; inveterato (un peccato). catzelu
cesarotti, i-xvm-187: trovando il male già inveterato e robusto, si videro costretti a
quel tanto che si conformavano con l'inveterato orgoglio e con l'avversione in blocco
la particella pronom. divenire radicato, inveterato (un vizio, un difetto, un'
. 10. reso radicato, inveterato (un modo di comportarsi).
riconciliarmi a'miei amici. è mio costume inveterato di non esser mai il primo a
sangue del conte cola, rifiammeggiando l'inveterato amore per gli angiò e l'odio
, 1-xviii-187: trovando il male già inveterato e robusto, si videro costretti a patteggiar
contegno del marito risentiva con molta ruggine un inveterato dispregio in cui eran tenuti da lui
chiede consiglio è un tumore freddo e inveterato di una o più delle glandole vaghe
gran saldezza che questo si è l'inveterato e radicatissimo desiderio nostro, al quale
la destra parte del core d'un leone inveterato e secco all'ombra solamente de la
(un argomento trito o un atteggiamento inveterato). carducci, iii-23-238: si
far guardia agli argini per il sospetto inveterato che quelli dei paesi a monte si
trattarla in quella maniera da qualche odio inveterato contro di lei, forse quelle lacrime
l'amore d'una volta, e inveterato, e dunque imperituro, non più transeunte
inconsolabile; risentimento, rancore profondo e inveterato. pallavicino, 1-536: non ti
modo di fare, un atteggiamento); inveterato (un'abitudine); sperimentato (
, forte, e netto d'ogni guaio inveterato e sifilitico ». rise del chirurgo