... / chi s'abandona inver troppo possente. fatti di cesare, 29
quella / ch'io là t'addito inver la destra costa. sbarra, iii-181:
1-117: questi ne porta il foco inver la luna; / questi ne'cor mortali
sfogato, che 'l parlar discese / inver lo segno del nostro intelletto, /
quindi tira / fiato, che mentre inver le fauci ascende, / per obliquo canal
. idem, vii-531: i piè aggrezzati inver la porta stendere. foscolo, iv-369
ale [amore], / superbamente inver la madre sale. ariosto, 14-78:
vi lievi, / mostrate da qual mano inver la scala / si va più corto
, roveri e simili; alcuni rosseggiano inver l'altunno, come sorbi, melagrani,
9-106: e noi movemmo i piedi inver la terra, / sicuri appresso le parole
, 1-155: alcuni [alberi] rosseggiano inver l'al- tunno, come sorbi melegrani
/ si mosse, ed io di retro inver l'altura. boccaccio, 2-1:
: e, sì come la palma inver l'altura / si stende, così tu
mensa sono cibati non sanza misericordia sono inver di quelli che in bestiale pastura veggiono
mensa sono cibati non sanza misericordia sono inver di quelli che in bestiale pastura veggiono
mi manda sospiri / merzé che rendo inver l'amorusa. ser giovanni, ii-40:
gran lignaggio, non però era possente inver lui. idem, 152: e dico
anima che fitta / nel corpo ancora inver lo ciel ten vai. petrarca, 30-33
proprio cammino / prima da monte veso inver levante, / dalla sinistra costa d'
sì sfogato che il parlar discese / inver lo segno del nostro intelletto. idem,
, / quella che non s'argoglia / inver lo mio volere. guido delle colonne
le sue parole / mosse a venir inver la donna vostra, / non v'arrestate
e quindi tira / fiato, che mentre inver le influente; essere ascoltato. fauci
: rosa fresca aulentissima / c'appari inver la state / le donne ti disiano
che ci notrica e cria, / veggendomi inver lui isconoscente / del lume che m'
. pulci, 13-12: e colpa inver non ci ha da gnuna banda,
inf., 24-38: ma perché malebolge inver la porta / del bassissimo pozzo tutta
! monti, 3-1-68: bell'arte inver di conquistar gl'imperi! manzoni, pr
esso che lo riceve si mostri conoscente inver lo benefattore. cavalca, 9-130:
mensa sono cibati non sanza misericordia sono inver di quelli che in bestiale pastura veggiono
s'attuffa. boccaccio, iii-4-54: inver di lui alquanto gli occhi alzati,
porre sopra quel bron- conaccio / confitto inver la terra con la fronte.
'l cor mi morse, / e tanto inver me corse irata e fella, /
si trae ciascun core / sicome il ferro inver la calamita. sacchetti, 3-29:
proprio cammino / prima da monte veso inver levante, / dalla sinistra costa d'
anima che fitta / nel corpo ancora inver lo ciel ten vai, / per carità
caporali, i-29: baia ch'avanza inver quante novelle, / quante mai disser
, scamoffie, bei passini / sono inver giudiziose educazioni / per far le figlie
la spagna, ix-904: orlando inver di lui con mente fiera / del brando
essendogli ella non molto di cesso, / inver di lui alquanto gli occhi alzati,
mostrate verso loro / e'non saranno inver di voi arditi, / ché niun
ch'era al mio destretto chiave, / inver di me fatt'ha contraria trave;
altro; / però non curo guardar inver gli altri, / ché suo statura mi
mensa sono cibati non sanza misericordia sono inver di quelli che in bestiale pastura veggiono
mensa sono cibati non sanza misericordia sono inver di quelli che in bestiale pastura veggiono
par., 1-142: quinci rivolse inver lo deio il viso. -il
man destra / salisse il poggio, inver la cima alpestra. firenzuola, 42:
, cinerarie di un azzurro pallido di sera inver nale. ojetti, 1-461
, ii-268: felicità sarebbe / il regno inver, se i contumaci affetti / rispettassero
ii-268: felicità sarebbe / il regno inver, se i contumaci affetti / rispettassero
io a coda d'una bestia tratto / inver la valle ove mai non si scolpa
mostrate verso loro / e'non saranno inver di voi arditi, i ché niun
e sciolta / la veggio e te codardo inver di lei. antonio da ferrara,
terse avea le chiome, / ch'auree inver pareano e non aurate. / e
mi distringe feramente / e non mi vale inver lui far contesa, / che
ch'eo dico è neente, / inver ch'eo son distretto / tanto coralemente:
, x-2-356: il sentiero / prese inver la capanna, e il fido cane /
quella / ch'io là t'addito inver la destra costa. calvino, 1-324:
/ il sol, ch'ornai declina inver l'occaso; / ed ei per tutto
ciò degno sia d'aver convento / ma inver di voi in croce aggio le vele
giovamento. aretino, i-31: salerno inver non doveva toccare, / imperocché non
sa reo quasi e noce, / inver quel che d'amor dapo m'è viso
: rosa fresca aulentissima, -c'appari inver la state, / le donne ti disiano
al terzo: per, ver, inver, doppo, secondo, anzi, intra
anonimo, ix-842: cavalcò sanza dimoramento / inver di rodi a stare alle difese /
coll'aste bassa, / si difilò inver lui, e 'l capitano / inverso lui
amore manda sospiri, / merzé cherendo inver l'amorusa / che falso non mi
a tirare le cime de'teneri rami inver la terra, con istrane torture e disagio
ch'i'veggio 11 tuo disire / inver di me acceso. pulci, 17-54:
, / mostrate da qual mano inver la scala / si va più corto.
dismaruto. salvini, 22-181: noi inver da troia dismarriti achei / da'vari venti
: zò ch'eo dico è neente / inver ch'eo son distritto / tanto coralemente
proprio cammino / prima da monte veso inver levante, / dalla sinistra costa d'
, dirigere. fazio, ii-30-22: inver puglia il suo cammin divisa. io>
e a piè erano andati / gli atteniesi inver di lui cantando, / di varii
e sciolta / la veggio e te codardo inver di lei, / non so ben
2: rosa fresca aulentissima c'appari inver la state / le donne ti disiano pulzelle
dante, par., 6-66: inver la spagna rivolse lo stuolo, /
alta mensa sono cibati non sanza misericordia sono inver di quelli che in bestiale pastura veggiono
stava eretta / e attenta, rivolta inver la plaga / sotto la quale il sol
, e 'l viso eretto, / inver penteo con voce orgogliosa / disse:
anno alla rotonda io corsi, / ed inver l'opre tue lodar sentivo,
governo instituì, che in apparenza / inver poteasi dir repubblicano, / in tal
, 3: rosa fresca aulentissima c'appari inver la state, / le donne ti
pur del vero ho commesso fallanza / inver del meo amore e fallimento.
del vero ho commesso fal- lanza / inver del meo amore e fallimento. a.
amore manda sospiri, / merzé cherendo inver l'amorusa / che falso non mi
mi manda sospiri, / merzé cherendo inver l'amorusa, / che falso non
ornato il seno, /... inver non avea pari a far da donna
: lasciammo il muro, e gimmo inver lo mezzo / per un sentier ch'ad
, / poi colla lancia l'uno inver l'altro corre; / rupponsi addosso l'
mie'danni; / l'amor non à inver voi forza, / perché tu
e bruggia, / temendo il fiotto che inver lor s'avventa, / fanno lo
timido stuol rotto e confuso / piegando inver gli egizi al destro corno; / urta
anima che fitta / nel corpo ancora inver lo ciel ten vai. savonarola, 7-i-25
certo messer onesto bolognese. / ma inver sempre adoprò la forcellina. verga,
pugliese, 191: l'amor non à inver voi forza, / perché tu non
clizia a cui piace / volgersi sempre inver l'eterna face? pedemonte, 23-179
/ lasciar lo canto, e gire inver la costa. buti, 2-50: *
1: rosa fresca aulentissima c'appari inver la state / le donne ti disiano pulzelle
dal fiume sosta, / e quasi inver levante alza le fronti, / perocché 'n
: imperiai palagio / l'augusta fronte inver le nubi inalza. -far buona o
bruggia, / temendo il fiotto che inver or s'avventa, / fanno lo
ma non eretto / con forsennato orgoglio inver le stelle. carducci, iii-12-12:
. / dolze tempo e gaudente / inver la pascore. bonagiunta, lxiii-68:
1-120: intirizzite / cadean le mani inver la terra, e molli / per la
'n corpo, quando passo, / inver voi non mi giro, / bella,
monte, / che già dritti andavamo inver l'occaso. m. villani, 5-69
, 10-134: lasciammo il muro e gimmo inver lo mezzo / per un sentier ch'
torto voglio gli oc
secoli il più strano / fu quello inver che nelle età passate / offriron le famose
corno l'amor m'à priso / inver lo grande orgoglio / che voi,
dante, inf., 32-74: andavano inver lo mezzo / al quale ogni gravezza
mi rallegro assai / di questo fatto inver miracoloso.
., 9-106: noi movemmo i piedi inver la terra, / sicuri appresso le
dove imperiai palagio / l'augusta fronte inver le nubi innalza. algarotti, 1vi-
ver dire, / che s'abandona inver troppo possente, / sì corno gli
salvini, 17-571: poiché alle vacche inver l'erboso prato / contrari passi improntata
che cagion sì m'è incontrato / che inver di me non luce, come sole
infesta, / trattasi in alto, inver le piagge lassa, / e 'l capo
infesta, / trattasi in alto, inver le piaggie lassa. quirini, li-2-323
il sole / sfolgorando si move inver gli alberghi / dell'infesto animai che
, compromettente; aretino, 20-158: spigneti inver lui tutta tutta, e qui =
ingolfo. pindemonte, ii-67: ove inver l'aurora il piede ingolfa / la baltica
m'è ciascheduna persona, / che inver l'amico per piccola offesa / ingrossa sì
over del cerbio, / che si ritorna inver li cacciatori per canpare, / e
però d'imparare. casti, ii-6-28: inver lo sregolato, intemperante / tenor di
in sembianza di smodati pini / sorgean diluvi inver gli eterni scanni / da eccelsissimi gioghi
latini, rettor., 110-4: sia inver noi benivolente et intento e docile a
vuo'nulla; / fu fai torto inver, fanciulla, / se 'l mio amor
angustie mie / la maggiore è questa inver. tommaseo [s. v.]
non quel giorno / ch'i'volsi inver l'angelica beltade, / « nel
sta davanti a la salute / ed inver lei parla onne vertute. bibbia volgar.
c'ami lealmente / che tema pene inver sua donna c'ama. giacomino pugliese,
191: l'amor non è inver voi forza, / perché tu non fai
guardate, / quello che portate / inver lui, e ode vostri cori. guittone
guittone, 127-12: s'io usai inver di voi fallanza, / credettivi piacere in
mensa sono cibati non sanza misericordia sono inver di quelli che in bestiale pastura veggiono
discomfortato ed à tormento, / perché inver lui sua donna à fero core. p
nessuna è per me stata possente / inver questo signor che m'à tenuta / sotto
e ben vorrei / che mai non fosse inver di me più fera. a
: zo ch'eo dico è neente / inver ch'eo son distritto / tanto coralmente
se morgana -fosse infra la gente, / inver madonna non parria niente. bonagiunta,
rosa fresca -aulentissima, - c'appari inver la state, / le donne ti disiano
2-413: alcuni [alberi] rosseggiano inver l'autunno, come sorbi, melagrani
: il giorno più breve / rapidamente inver l'occaso inchina, / e perde
: zo ch'eo dico è neente / inver ch'eo son distritto / tanto coralemente
fluttuoso mare, / qualora e'più inver lo ciel crucciato / istende i suoi marosi
acomando », / la bella guardò inver mivi, / sospirava lagrimando. tommaso di
infesta, / trattasi in alto, inver le piagge lassa /... /
cortese e valente / e leal servitore / inver donna piagente. latini, 3-83:
, xxxi-3: poi male tutto è nulla inver peccato, / e peccato onne parvo
peccato, / e peccato onne parvo inver d'errore / e onne error leggero
proprio cammino / prima da monte viso inver levante, /... / rimbomba
tasso, 14-500: co 'l guardo inver la terra volto, / e co 'l
saria tenuto! boccaccio, vi-175: inver lo ciel ne già, poi ch'ebbe
, esso che lo riceve si mostri conoscente inver lo benefattore; e s'ella è
a sé vicina la sgazza, disse inver di quella: o gentile uccello,.
. leonardo, 2-411: li edifizi inver ponente, sol si dimostra la lor
ma non eretto / con forsennato orgoglio inver le stelle. pascoli, 199:
corno l'amor m'à priso / inver lo grande orgoglio / che voi,
guardate, / quello che portate / inver lui, e ode vostri cori. giamboni
in guerra. goldoni, xii-362: siete inver due mammalucchi, / siete goffi in
ascalona ed a mancina / andò la navicella inver ponente. tassoni, 10-14: quindi
rossa. marino, 4-159: viensi accostando inver la sponda manca. c. i
mensa sono cibati non sanza misericordia sono inver di quelli che in bestiale pastura
: rosa fresca aulentissima, -c'apari inver la state, / le donne ti disfano
apar l'aulente fiore, / guardo inver la rivera / la matina a l'albore
nel fine, / su quella via ch'inver pelusio mena, / posta in riva
palme di quelle e alza le spalli inver li orecchi e fa la bocca della maraviglia
vidi monna vanna e monna bice / venire inver lo loco là 'v'io era,
; / poi c'aperta merzidi / inver me no rividi, / ben m'è
i-343: offrire / può un mese inver più d'una propizia occasione, /
esso che lo riceve si mostri conoscente, inver lo benefattore; e s'ella è
montagne rife / volasser parte e parte inver l'arene, / queste del gel
morgana -fosse infra la gente, / inver madonna non parria neiente. tavola ritonda
sacchetti, 36: qual poder battaglia inver te spande / contra lui forza e
molto piacente, / cotanto umilemente / inver me si mostrao. bencivenni, 4-64
20-225: tu sei pur crudele ancor inver te stesso, da che vuoi navicare
dante, inf., 10-123: io inver l'antico / poeta volsi i passi
tagliente sanza fa. rresta, / e inver dell'orso nequitosamente / uno colpo che
: zo ch'eo dico è neente / inver ch'eo son distritto / tanto coralemente
corno l'amor m'à priso / inver lo grande orgoglio / che voi, bella
egli è, ficcatelo nel mozzo e spigneti inver lui tutta tutta; e qui
vuo'nulla: / tu fai il torto inver, fanciulla, / se 'l
ella sta davanti a la salute / ed inver lei parla onne vertute. aleardi,
st., 1-103: indi paion levate inver le spere / seder sovra una nuvola
gellezza per obliqua lista, / istesi adunque inver di lei il visaggio. cebà,
ti curi più del oriente / che inver l'occidente / far le tue orazion
leonardo, 2-414: li edifizi inver ponente, sol si dimostra la lor
platano, te bello / e maestoso inver, ma pur men vago, /
/ ch'eo non porria orgogliare / inver lo suo piasere. cino, xxxv-11-
ma non eretto / con forsennato orgoglio inver le stelle. tommaseo, 5-577:
corno l'amor m'à priso / inver lo grande orgoglio / che voi,
vinto, / dall'orto ognor rotando inver l'occaso. b. tasso, i-249
dito / con quel codin che appena è inver palpabile. d'annunzio, iv-1-941:
, i-102: fu in quel consiglio inver qualche arroganza, / ma il libero
/ ciascun, cui tène amore, inver quel ch'ama, / e grande offesa
'n corpo, quando passo, / inver voi non mi giro, / bella,
non è pasto da cervel che trotti / inver de siena per andare a ugubbio
scesa agevole e largamente aperta e patente inver l'occaso, di viti e di
che ci notrica e cria, / veggendomi inver lui isconoscente / del lume che
/ ciascun, cui tène amore, inver quel ch'ama, / e grande offesa
, 26: talor, torcendo gli occhi inver le stelle, / mostrando il velen
de'secoli il più strano / fu quello inver che nelle età passate / offriron le
: rosa fresca aulentissima, c'appari inver la state, / le donne ti disiano
ranee, sui terreni soggetti a inondazioni inver nali, con due specie
vo'cercar altro, / pur che inver me e'sia perdonatore. -con
l'istinto] ne porta il foco inver la luna; / questi ne'cor mortali
soferimento / e non unque orgogliare / inver l'amor e con umilianza / piacentemente
/ ch'eo non porria orgogliare / inver lo suo piasere. buti, 2-421:
, / cupido ha gli occhi mia inver te aperto, /... /
de l'aurora. marino, 9-13: inver la riva / le redine rivolge e
a intendere che lo consentimento mio piegava inver di lui. idem, purg.,
non uscendo mai, in una camera, inver d'altri, che è in piena
che si dislaga / ritondo et ampio inver gli occidui liti, / scelsero i goti
138: turi questi albori iera pleti inver tera per lo gran peso de la uva
betto da pisa, 338: dico inver di mei: / « lasso, perché
e svariando -la memoria giva, / un'inver nobel figura restando / e riguardando -
dal padiglion di subito si mosse, / inver di lui cavalca arditamente, / e
ed a mancina / andò la navicella inver ponente, / e tosto a gaza si
nessuna è per me stata possente / inver questo signor che m'ha tenuto /
me credo ch'ogni prefetto amor dea cominciare inver di sé in chiascheduno che ama.
corno l'amor m'à priso / inver lo grande orgoglio / che voi, bella
vento precursore. alamanni, 5-6-252: inver la sera / si può cefèo veder
guardar prostesa / come di propria cosa inver godea. -abbattuto, distrutto,
: rosa fresca aulentissima, c'appari inver la state, / le donne ti disiano
, / cupido ha gli occhi mia inver te aperto. n. agostini, 5-14-3
beitor per eccellenza, / ma bee inver molto pulitamente, / ché 'n corte lo
g. b. andreini, 132: inver s'io miro le gran pompe tue,
c'ami lealmente / che tema pene inver sua donna c'ama: / amante è
racquete le triunfante ale, / superbamente inver la madre sale. 4.
c. gozzi, 4-28: erano inver poetastri cattivi: / pur di- cean
inf., 32-74: mentre ch'andavamo inver lo mezzo / al quale ogne gravezza
il buon ligurgo dì correr si teme / inver d'ulisse, fi qual non mansueto
e svariando -la memoria giva, / un'inver nobel figura restando / e riguardando -stava
mi parve e più odorata, / ma inver non molto allegra nel sembiante, /
suoi biondi capelli, cominciò a gridare inver tonde sorde, chiamando teseo.
italiani, 391: da la banda inver la valle elcie doi righi de acqua
de iennaro, 133: non possendo inver de te fallire, / che sanza
con valore intens. e di movimento inver., e da ingollare (v.
non ripinti per forza d'armi, inver le mura nella terra i campanti fuggono.
sospiro /... / e dico inver di mei: / « lasso,
s'è 'ncontrato / ca no riluce inver me come sole, / e no riscalda
par che si voltassino / l'uno inver l'altro senza alcun respitti.
la faccia di sopra rimanderà la voce inver la sua cagione. = var.
esso che lo riceve si mostri conoscente inver lo benefattore; e s'ella è
/ deh! ferma i passi tuoi ch'inver raffido / ch'ancor per te disposto
amanti così questa divise, / ma inver non s'aspettava tanto male. cornoldi caminer
; / poi c'aperta merzidi 7 inver me no rividi, / ben m'è
1-142: quinci [beatrice] rivolse inver lo cielo il viso. idem, par
dante, par., 6-64: inver la spagna [l'aquila] rivolse lo
dritto, ov'è la coppia, inver la riva / le redine rivolge e 'l
grate stando serafino, / ridendo sempre inver lo 'mperadore! / « od decio
: rosa fresca aulentissima, c'appari inver la state, / le donne ti disiano
alamanni, 5-6-319: la celeste gaetta inver la sera / pur con varie tempeste in
come capricomio / umiliando il me'core inver voi. g. b. andreini,
stano ritti! / se io guardo inver la mano dextra, / sanguinare la veggio
profetia, v-584-166: rivolsi li mei ocld inver la boni tati, / fugai tutti
, 36: qual poder battaglia inver te spande / contra lui forza e tuo
folto arbusto / il sol ch'ornai declina inver l'occaso; / ed ei per
. c. gozzi, 4-28: erano inver poetastri cattivi; / pur dicean che
. ma non eretto / con forsennato orgoglio inver le stelle, / né sul deserto
/ chio birbone. inver la sua possanza, / e d'ogn'
soferimento / e non unque orgogliare / inver l'amor e con bon servente
e valente / e leal servitore / inver donna piagente. tommaso di sasso, 68
bonagiunta, xxxv- i-266: non guardate inver me, fina, / ch'eo vi
star sicuro / ormai con cor giucondo / inver * d'amor fallire, / tanto
infi, 9-105: noi movemmo i piedi inver la terra, / sicuri appresso
perossino dalla rotonda, lxxiv-153: fabrizio / inver l'arte- gliaria rivolse el petto /
/ azo provato -, dona, inver de vui. carducci, iii-5-22: i
sassi e folte spine già / ruggiero intanto inver la fata saggia, / di balzo
simili;... alcuni rosseggiano inver raltunno, come sorbi, melagrani,
son prove este, e son nente / inver che c'è sorgrande e sormaggiore /
palme di quelle e alza le spalli inver li orecchi e fa la bocca della maraviglia
, / che tien volte le spalle inver dammiata / e roma guarda come suo
sassi e folte spine già / ruggiero intanto inver la fata saggia, / di balzo
: rosa fresca aulentissima, -c'apari inver la state, / le donne ti disiano
, / ch'ha lo stinco rivolto inver ponente. 7. locuz.
bruggia, / temendo il fiotto che inver lor s'avventa, / fanno lo schermo
limo terreno; 7 e poco inver gli abissi, onde egli è pieno,
: ben farìa gran torto / s'io inver voi fallisse / per cosa c'avenisse
nulla; / tu fai il torto inver, fanciulla, / se 'l mio amor
: rosa fresca aulentissima, -c'apari inver la state, / le donne ti disiano
a coda d'una bestia tratto / inver 'la valle ove mai non si scolpa.
ben vorrei, che mai non fosse inver di me più fera. lorenzo de'medici
; eccolo che cade tutto con la persona inver 12-5-63: descrive..
de'cocchi universale / che van precipitando inver la corte / dal cocchier spinti e dal
onore mena / per amore c'o inver te / monte a cui mossolo. dante
segnoria, / e forza e potestate inver la gente, / e non cura riccor
e stato so'd'umiltà guemito / inver lo grande argoglio ch'asalito / m'à
. francesco da barberino, 4: inver di voi [donna] non è chi
corno l'amor m'è preso / inver lo grande orgoglio / che voi, bella
/ quella che non s'argoglia / inver lo mio volere. neri visdomini,
: zo ch'eo dico è neente / inver ch'eo son distritto / tanto coralemente
ai manna levò i zoni, / inver ravena se poseno in via.
[25-vii-1995]: sembra esistere un rapporto inver samente proporzionale fra la 'quantità'
, 1-13-11: ché l'antiregie bestie, inver discordi, / al tumulto e alle