cantari, 28: abbassa l'asta e inver' di lui procura, / e co'
aure o s'in pantano alloggia, / inver' la sponda avidamente poggia, / se
o s'in pantano alloggia, / inver' la sponda avidamente poggia, / se
aure o s'in pantano alloggia, / inver' la sponda avidamente poggia, / se
clizia, a cui piace / volgersi sempre inver' l'eterna face? mascheroni, 842
contrada lucchese, / appareno li fiori / inver' li nostri amori, -che son cotanti
contrada lucchese, / appareno li fiori / inver' li nostri amori -che son cotanti.
le rintuzzate corna / ornai piega declive inver' l'occaso. onofri, 68: ottobre
non vi dole, / più siete inver' di me fòro che fèra. novellino,
. frezzi, iv-n-135: vidi molti inver' di noi venire / uomin d'estima
intelligenza, 130: la nave andava inver' grecia con ella; / e i
non vi dole, / più siete inver' di me fèro che fèra. fazio,
auso rizzar, chiarita spera, / inver' voi gli occhi, tant'ho gelosia.
., 11-42: mostrate da qual mano inver' la scala / si va più corto
le sue parole / mosse a venire inver' la donna vostra, / non v'arrestate
inf. 9-104: noi movemmo i piedi inver' la terra, / sicuri appresso le
, iv-57: a piè del monte, inver' levante scorre / il cedron, rapidissimo
. bonagiunta, xxxv-1-266: non guardate inver' me, fina ch'eo vi son
così rispose. marino, iii-249: umile inver' lo ciel gli occhi rivolse. mascheroni
di fanciullo scherza, / tanto pareva già inver' la sera / essere al sol del
sembianti e'faccia, viso clero / inver' gli amici, e mostrisi invogliato. e
amico, il mio consiglio: / inver' l'amore star pur da la larga.
10-136: lasciammo il muro, e gimmo inver' lo mezzo / per un sentier ch'
inf., 16-112: ei si volse inver' lo destro lato, / e alquanto
panegirico. frate ubertino, ii-6: inver' voi dissi lauda graziosa. dante,
vèn voler ch'è sole, / che inver' me più sòie / che non fa
., 15-15: io levai le mani inver' la cima / de le mie ciglia
1-115: questi ne porta il foco inver' la luna; / questi ne'cor mortali
cor tanto cortese e piano / inver' di me, la mia gentile manza,
m'innamorai, / ch'un spiro inver' me fero / al cor mi die'penserò
., 32-73: mentre ch'andavamo inver' lo mezzo / al quale ogne gravezza si
'l monte / che già dritti andavamo inver' l'occaso. boccaccio, dee.,
i volle gedeon compagni, / quando inver' madian discese i colli. fazio,
morte / che l'aggravava già, inver' la terra / ma de li occhi
lievi, / mostrate da qual mano inver' la scala / si va più corto.
mia stava eretta / e attenta, rivolta inver' la plaga / sotto la quale il
monte, / che già dritti andavamo inver' l'occaso. idem, par.,
di fanciullo scherza, / tanto pareva già inver' la sera / essere al sol del
voler ch'è sole, / che inver' me più sòie / che non fa la
idem, inf., 10-123: io inver' l'antico / poeta volsi i passi
magi a guida de la stella / girono inver' le parti d'oriente / per adorar
dante, inf., 24-38: malebolge inver' la porta / del bassissimo pozzo tutta
c'on'ore mena / peramore c'ò inver' te, / monte, a chui
dante, par., 6-65: inver' la spagna rivolse lo stuolo / poi
'l cor tanto cortese e piano / inver' di me, la mia gentile manza,
-sostanti bonagiunta, xxxv-i-266: non guardate inver' me, fina / ch'eo vi
., 9-104: noi movemmo i piedi inver' la terra, / sicuri appresso le
face; / e se, rivolto, inver' di lei si piega, / quel
suo amore, / se sua pietà inver' me non discende! dante, xii-3
lievi, / mostrate da qual mano inver' la scala / si va più corto.
, lxiii-61: gentil donna, pietanza / inver' me che so'ismarito / e tempesto
/ d'amanza, / non s'aumilia inver' me vostro core. -come
stava eretta / e attenta, rivolta inver' la plaga / sotto la quale il
ver dire, / che s'abandona inver' troppo possente. testi fiorentini, 99
garzo, 20: sancta chiara già inver' quella / sancta donna poverella. dante
dispietosa / sì che gioiosa / tornasse inver' di me per sua pregherà. novellino,
cortese, / constante più che muccio inver' por- senna / quando al gran foco
le pene ch'io già mai portai / inver' quelle ch'io sento fuor neiente,
per quistio- neggiare / (ché già inver' voi so non avrìa valore), /
le chiome, perché tu debbi andare inver' lei, e non ti rassettare il
le selle paion legna d'alcipresso / inver' lo tuo fragor, tant'è repente.
fanciullo scherza, / tanto pareva già inver' la sera 7 essere al sol
folle, ché faccio quistione, / inver' di voi, d alcun ripren- dimento
idem, par., 6-68: inver' la spagna rivolse lo stuolo, / poi
. i e noi movemmo i piedi inver' la terra, / sicuri appresso le parole
/ diss'io, « e pare inver' noi esser mosso? ». / «