592: il più della gente invaghisce sì di sé stessa, che ella
il più misero, e di ciò s'invaghisce come se di questa vittoria ne gli
naturale forma. magalotti, i-56: s'invaghisce di tali disegni e clandestinamente gli
che del suo altèro lume / più m'invaghisce dove più m'incende. bisticci
tasso, 1-12-67: la fama ch'invaghisce al dolce suono / voi superbi mortali
, mancando ancor le invenzioni, s'invaghisce o dell'impossibile o dell'esecrando,
, / l'occulte insidie, onde invaghisce i cori / un finto bello, onde
mostruosa, orribile, scontrafatta, se invaghisce d'alcun bell'uomo, per quanto
veruna, ma gonfio e impettoruto solamente invaghisce per letizia del suo vascillante intelletto
del suo altero lume / più m'invaghisce dove più m'incende. bandello, ii-950
tasso, 14-63: la fama che invaghisce a un dolce suono / voi superbi mortali
tra vaghe sponde, / e chi mira invaghisce e chi l'ascolta / co 'l
etti, 6-407: [voltaire] invaghisce me non meno che voi con quella sua
volgar., 43: la sua bellezza invaghisce e incita il diletto altissimo che degni
è quell'alma vana, / che s'invaghisce del suo stesso viso. b.
scienza veruna, ma gonfio ejmpettoruto solamente invaghisce per letizia del suo vacillante intelletto.
tra vaghe sponde, / e chi mira invaghisce e chi l'ascolta / co'l
. idem, 14-63: la fama che invaghisce a un dolce suono / voi,
alba ornai sdegna / l'ostro e invaghisce il ciel di tue viole / e teco
iv-2-0 ^: figurati che dardi s'invaghisce del suo prigione!... si
florido e frondoso manto ricoprisce quella ed invaghisce questo. 2. figur.
affetto /... / non m'invaghisce più di van diletto, / né più
15-233: chi d'una nazione estera invaghisce in eccesso risica disconoscere di quella medesima
di queste altre a sapor di quelle s'invaghisce. -avere, donare sapore
morbidezze di ca- pova, perché s'invaghisce egli d'una vii feminella in puglia,