cittadinare), agg. raro. inurbato. cesari, iii-227: ema
cittadinizzato, agg. raro. inurbato. cesari, iii-227: ribadisce
e basse furbizie e cupidigie di contadino inurbato. 3. per estens.
pref. in-con valore illativo. inurbato (part. pass, di inurbate)
piantato sulle gambe arcuate di satiro appena inurbato. papini, vi- 436:
papini, vi- 436: l'inurbato virgilio vi fa sentire la dolcezza e la
notavano la sua eleganza cittadina di compaesano inurbato. bocchelli, 1-i-5074 maledetto villano inurbato
inurbato. bocchelli, 1-i-5074 maledetto villano inurbato a guadagnare sulla carestia. alvaro,
privinciali e basse furbizie e cupidigie di contadino inurbato. -sostant. papini, 40-29
i tratti paesani del proprio padre irritano un inurbato il quale se ne vergogna.
di un villano di mantova pur ieri inurbato. 3. per estens. sanità
... sento la riluttanza del barbaro inurbato per forza. = comp.
235: aveva molto del provinciale npulito e inurbato. -uscito di barbarie, civilizzato (
-asino risalito: contadino arricchito e inurbato. -villano risalito: villano rifatto. -anche
, 6-210: è il negro sradicato e inurbato che soprattutto diventa universitario. sbarbaro,
un'aria triste e sospettosa di contadino inurbato, bello ma di complessione leggermente tarlata
piantato sulle gambe arcuate di satiro appena inurbato, sui grandi piedi che allora egli teneva
: è il negro sradicato e inurbato che soprattutto diventa universitario. e suonerà
che si è trasferito in città, inurbato. e. cecchi, 6-208