, / quando rozzo e salvatico s'inurba. berchet, 384: quei non fa
attonitaggine propria del nostro villano che s'inurba. = deriv. da attonito
gramsci, 8-299: il forese che si inurba diventa subito un proletario organizzarle, anche
, / quando rozzo e salvatico s'inurba, / che ciascun'ombra fece in sua
. buti, 2-625: 's'inurba ', cioè mette sé prima ne la
fan sino al ciel, mentre ei s'inurba. pindemonte, 6-413: allor che
giunta / mi crederai, tu pur t'inurba, e cerca / il palagio del
capanne sol vide e pastori, / s'inurba, e mira marziali feste / nei
, / ché non sanza cagion lupo si inurba. -scherz. fare ritorno in
uom ch'a gli onor pubblici s'inurba. salvini, 41-88: non fa egli
guisa di quel montanaro, egli s'inurba, si raffazzona e si rincivilisce.
. non senti il barbaro che s'inurba? tranne * primo amore 'che è
/ il latin come vinto e figlio inurba. 5. includere nel perimetro
è quel che l'alma in cielo inurba, / se inurba a porla in vita
alma in cielo inurba, / se inurba a porla in vita nel lavacro.
, / quando rozzo e salvatico s'inurba. g. villani, 6-53: domandogli
ammuta, / quando rozzo e salvatico s'inurba, / che cia- scun'ombra
ammuta, / quando rozzo e selvatico s'inurba. boccaccio, 1-317: andò la
. salvini, 41-88: egli s'inurba, si raffazzona e si rincivilisce.
/ quando rozzo e salva- tico s'inurba, / che ciascun'ombra fece in sua
fa fino al ciel, mentre ei s'inurba. marino, 1-8-92: talamo sparso
, / quando rozzo e salvatico s'inurba, / che ciascun'ombra fece in
, / quando rozzo e salvatico s'inurba. -manifestare ansia, inquietudine,