l'accorgersi; accorgimento; comprensione, intuito. dante, purg.,
, di comprendere; comprensione intellettuale, intuito, discernimento, prudenza.
atavica. beltramelli, iii-819: un intuito atavico, qualcosa che era in noi
. de amicis, i-863: ho intuito sin da bambino che mia madre era
capocchio intelletto: ella ha ben presto intuito il valore e l'impiego delle sue gattesche
non fu comunicato dalla propaganda, ma intuito per « solidarietà cameratesca * dai codegenti
punta, rovigatti sapeva risalire, con intuito meraviglioso che incantava bruno, al carattere
e immutabile: psicologicamente si riferisce all'intuito, scientificamente all'assiomatica, socialmente al
punta, rovigatti sapeva risalire, con intuito meraviglioso che incantava bruno, al carattere
. croce, i-2-83: si celebra l'intuito del quale gli uomini geniali sono forniti
, iii-152: diresti quasi che l'intuito nell'atto che si sforza di travasarsi nella
diceva: -quivi alcuna umanitate al desideroso intuito non già apparisce, né ancora silvatica
, agg. letter. intravisto, intuito, immaginato. tommaseo [s
. v.]: scoperte con potente intuito divinate. de sanctis, lett.
prevede gli avvenimenti essendo dotato di potente intuito, di feconda immaginazione; vate;
è l'indovinamento, come l'intuito non è l'immaginazione. alvaro, 7-45
, 3-132: in questa critica dell'intuito, dell'innatismo e dell'immediatezza,
, 12-208: il giovane nipote aveva intuito la bellezza della vita errante del nonno e
: sapeva anche come roberto avesse giustamente intuito, e non perdesse mai d'occhio
esplicazione dinamica di una potenza racchiusa nell'intuito, e lavorata dalla riflessione coll'aiuto
con l'intelligenza e l'intuito (una verità, un mistero,
rosmini, xxii-123: l'oggetto apparendo all'intuito come essente, è lo stesso essere
sarebbe questa voce, se non l'intuito mentale di un tipo che riscontrandosi coll'
gli confermavano ciò ch'egli aveva già intuito per proprio conto. 9.
eustochìa, sf. ant. acume, intuito, sagacia. lancillotti, 1-15
nella parola sensazioni imagini idee secondo l'intuito logico sensuale della fantasia, bisogna vederli
onesta, del ferramen- taio, avesse intuito l'uso della catenella, a me,
, ii-39: il popolo col prepotente intuito del giusto, stigmatizzava quella libertà fescennina
pensiero umano, cioè dalla riflessione esercitantesi sull'intuito razionale coll'aiuto della espressione tradizionale.
anche ai sensi, airintelligenza, all'intuito, ecc.). guittone,
all'anno per togliervi col suo finissimo intuito le sfumature eleganti della stagione. brancati
appena. 4. figur. intuito, perspicacia, acume, sagacia,
11. con profonda attenzione, con vivo intuito, tenacemente (pensare, riflettere,
11. con profonda attenzione, con vivo intuito, con squisita sensibilità (percepire,
ingegno, tenacia di memoria, sagacità d'intuito, vivacità d'immaginazione, facilità d'
acuto, vivace intelligenza; prontezza d'intuito; memoria. rovani, i-23:
, 14-197: l'occidente ha poco l'intuito del passato, e nulla quello dell'
. che è dotato di genio, di intuito creativo, di acuta capacità di giudizio
croce, i-2-83: si celebra l'intuito del quale gli uomini geniali sono forniti,
di talento creativo, di finezza di intuito, di intelligenza vivace, anche di
, n-i-416: lo spirito nel semplice intuito vede l'idea col giudizio in essa
e l'evidenza, che lo rivela all'intuito, sono del pari obbiettivi e assoluti
2. dotato di viva intelligenza, di intuito perspicace, di raro talento; sagace
algebrico per cui il concetto ideale guizza dall'intuito, e distinto alla riflessione risplende.
più volgare, è la percezione o l'intuito della cosa conosciuta. ardigò, vi-46
realmente, ma solo razionalmente. uniti nell'intuito,
significato oggettivo di termine del pensiero o dell'intuito, che essa ebbe originariamente in platone
sentato nella mente, concepito, intuito, pensato; raffigurato nella fantasia,
intelletto; cono scenza, intuito, pensiero. -anche: immaginazione.
vivace fantasia, di pronto e sottile intuito; fantasioso. cesarotti, 1-xx-244:
. abbraccia ogni cosa con un solo intuito immanente, e con una idea unica,
lo immunizzò. piovene, 6-278: avevo intuito in ernesto... una violenza
] la cognizione, si richiede l'intuito dell'atto creativo, il quale individualizza
[dell'individuo], si richiede l'intuito dell'atto creativo, il quale individualizza
3. che è dotato di potente intuito, di straordinaria immaginazione. buonafede
tutta in fiore. 3. intuito. mazzini, 64-180: molte città
di quelle indovinazioni. 3. intuito (anche con riferimento ad animali).
quasi simpatica pene- trazione, egli abbia intuito... la miseria infagottata del
indagare, adoperando 11 suo presunto infallibile intuito, sull'esito della sua missiva.
volta delia lo aveva saputo o quanto meno intuito: e in casa era stato un
l'intensità della riflessione infinitamente accostantesi all'intuito attuale e infinito, cioè al pensiero
4-1-515: la matematica infinitesimale fondata sull'intuito del tempo e spazio infiniti è la
di talento creativo, di finezza d'intuito, di intelligenza vivace e acuta.
mente dei bambini venga, quasi per intuito, integrando i costrutti e le idee.
dell'arte toscana. 3. intuito; presentito; vagheggiato, immaginato.
immaginato, percepito intellettualmente o sentimentalmente; intuito. carducci, iii-3-259: oh delibato
canicole e geli... l'intuito psicologico, per sapere a chi e
[s. v.]: oggetto intuito. soggetto intuente. gentile, 3-168
che passa fra l'intuente e l'intuito, fra il contemplante e il contemplato.
filos. afferrare un concetto con l'intuito; comprendere in modo immediato, per
, 1-64: quand'anche l'oggetto intuito non sia intuito neppure come un esistente
quand'anche l'oggetto intuito non sia intuito neppure come un esistente (e né
, almeno, della categoria dell'* intuito '. senza di che intuizione non
sono, ripeto, quelle stesse onde fu intuito e reso il gran dramma della passione
volta delia lo aveva saputo o quanto meno intuito: e in casa era stato un
da qual parte volvome / parme d'esser intuito. tommaseo [s. v.
(come effetto da causa) dall'intuito; che si compie mediante l'intuito
intuito; che si compie mediante l'intuito o l'intuizione; immediato, diretto
a formarsi, che pare originata da intuito. idem [s. v.]
3. caratterizzato dal predominio dell'intuito sull'attitudine al ragionamento. -pedag.
5. che presiede al processo dell'intuito (una parte del cervello).
3-562: come l'aquila ficca lo suo intuito nella spera del sole, così l'
, né excogitare né ancora da umano intuito vise. 2. filos.
sacra teologia non si parte mai dallo intuito e dal conspetto di queste tre virtù.
de l'intelletto possiamo vedere in uno intuito la somma bellezza del primo intelletto.
, dove il suo è di un semplice intuito. gioberti, 4-243: l'intuito
intuito. gioberti, 4-243: l'intuito che precede e accompagna la riflessione è
spirito... in virtù dell'intuito percepisce l'atto creativo;..
, 1-24: vidi in gioberti l'intuito come infinita potenzialità del conoscere, e
afferma se stesso. perciò un tale intuito è una vera * rivelazione 'nel
si danno la mano per costruire un intuito dell'universo, il quale completi in
la persona medesima fu l'eletto dell'intuito materno e della patema sagacità. gioberti,
che trasporta moralmente le montagne, non quell'intuito che, oltre il presente, abbraccia
la sua rettitudine, il suo sano intuito, la sua savia parola. moravia
parola. moravia, xi-405: con intuito femminile, aveva indovinato che quella cosa
. 4. locuz. -a intuito di: a riguardo di, relativamente
per noi, e però sovente a intuito e a petizione della parte brutale ce
, 16-v-321: il sonetto fatto, ad intuito del signor marchetti, pe 'l signor
, 1-228: questa città venne punita ad intuito del suo vescovo. -d'
del suo vescovo. -d'intuito (con valore attributivo): che si
distinzione, non sono verità razionali d'intuito o di raziocinio,... ma
corinna ridendo, e rispondendo, d'intuito, alla domanda che emilio non aveva osato
non aveva osato farle. -per intuito: per l'interessamento, per l'intercessione
ipso balzarino conosca averla consequita per mio intuito. -istintivamente. tommaseo [
mente dei bambini venga, quasi per intuito, integrando i costrutti e le idee
, astr. di intuèri. intuito (part. pass, di intuire)
agg. filos. colto con l'intuito; percepito con conoscenza immediata e non
rosmini, xxi-146: l'essere da noi intuito prima senza limitazione, e come meramente
i tratti complessivi e sommari dell'oggetto intuito. gentile, 1-64: quand'anche
, 1-64: quand'anche l'oggetto intuito non sia intuito neppure come un esistente.
quand'anche l'oggetto intuito non sia intuito neppure come un esistente.
che passa fra l'intuente e l'intuito, fra il contemplante e il contemplato.
non è l'ente solo, né l'intuito, ma bensì l'ente intuito.
l'intuito, ma bensì l'ente intuito. 2. in senso generico
', forza del comprendere col primo intuito, o piuttosto quasi al primo,
teologi. visione beatifica della divinità. intuito soprannaturale. = voce dotta,
ii-n-78: nel gioberti... l'intuito ora è l'involuto, forma imperfetta
limiti dello spirito umano o dall'imperfezione dell'intuito e del computo numerale. 7
fu quello di fuggire. 5. intuito. castiglione, 77; il più
, i-i 73: nega all'intuito il privilegio di essere obbiettivo, perché
croce, ii-7-259: la parola * intuito 'designa..., in
a buona cera. 21. intuito, dottrina. pulci, 2-57:
intellettuale alacre e assidua; prontezza d'intuito, vivacità d'ispirazione, estro creativo
pronta, sagace, acuta, di intuito finissimo, o anche di spirito critico
figur. tardo d'ingegno, privo di intuito e di perspicacia; di corte vedute
. cicognani, 13-256: giorgia à intuito: è stata sempre maliziosa col suo sorriso
subito trova vinchiodatura: possedere un fine intuito, una acuta perspicacia. commedia
inetto, incapace, inefficiente; sprovvisto di intuito, di spirito, di vivacità.
(un espediente); previsto, intuito (un effetto). buonarroti il
della salute, epatica, delfegato, dell'intuito, degli affari). citolini,
compiuto, nell'insieme dei dommi, un intuito generale della vita e del mondo.
il metodo), ma pigliandolo dall'intuito immediato del vero, cioè dai principi.
nostro mezzogiorno sono dotati del più squisito intuito ritmico e mimico. e forse,
, speciale. -figur. intuito, sagacia, perspicacia, prontezza;
fino. -persona dotata di grande intuito o di notevole acume (anche per
vedere oltre il naso: mancare di intuito, di perspicacia, di esperienza;
notevole perspicacia, di acume, di intuito, di buon senso; accorto,
una relazione, oppure tessere percepito, intuito, sperimentato, conosciuto (sia in
bastevole acciò egli possa dire di avere l'intuito e un concetto positivo dell'astro.
volgo dei dilettanti l'oggetto immediato dell'intuito estetico non è né può essere il
compiacerci. pirandello, 8-395: aveva intuito che sopra i comuni bisogni materiali e
. avvicinarsi, per lo più con l'intuito, senzataglio più odora. manzini, 11-92
odorati! -figur. compreso, intuito, subodorato. i. pitti
di scegliere, di prevedere istintivamente; intuito, perspicacia (anche nelle espressioni avere
al subietto umano nel naturale e permanente intuito che costituisce l'umana ragione. l'
l'oggetto assoluto e l'oggetto dell'intuito umano si possono dire due oggetti,
, e poi per ciascun uomo dall'intuito soggettivo: esso ha natura d'astratto,
i giovani scolari della prima olimpiade abbiano intuito questa verità fonda- mentale e abbiano dichiarato
essere in sé, presente come tale all'intuito, senza che questo costituisca la condizione
e arditamente attribuisce all'intelletto umano l'intuito della somma realtà divina.
assoluto e il suo essere appreso dall'intuito finito come essere ideale, privo dei
. 2. previsto, atteso, intuito. maestro alberto, 179: ha
questo merito, di avere un certo intuito della necessità di sottoporre ora l'ordinamento
libri. pirandello, 8-395: aveva intuito che sopra i comuni bisogni materiali e
la prova di ciò che ha oscuramente intuito dai fatti: oscena celerità delle seconde
gioberti, 4-1-158: la gravidanza è l'intuito che contiene potenzialmente ogni vero, e
il kingsley porter, uomo di sicuro intuito e di palato sicuro ed esente da snobismi
che può essere rilevato, riconosciuto o intuito immediatamente per la propria perspicuità; evidente
ha la mente acuta, che ha un intuito finissimo; perspicace, intelligente, sagace
intendere; intelligenza pronta, perspicacia, intuito. spalletti, xix-4-1095: voi
, di acume nel comprendere, di intuito; sagace, perspicace. s
e pronta, acume, perspicacia, intuito. lomazzi, 4-ii-376: gli antichi
statura ma di intelligenza vivace, di intuito fine, estrosa, piena di arguzia
ma come 11 fatto stesso di avere intuito (e si può considerare come oggetto
intelligenza vivida, di acume, di intuito finissimo; che sa capire la realtà
orientarsi. 3. che denota intuito e prontezza di intelligenza; accompagnato da
, capacità di osservazione; acume, intuito, sagacia. piccolomini,
uso improprio: capacità di comprendere, intuito, perspicacia. papini, i-32:
: la precedenza dei princìpi pertiene all'intuito; quella delle conseguenze alla riflessione.
sono esseri rappresentativi e non sono l'intuito immediato e sostanziale dell'assoluto. della
di mettere a frutto quello che avevo intuito per costringere gualtieri a fissarmi un appuntamento
è frutto di vasta frequentazione mondana; intuito psicologico affinato da costante osservazione. -anche
può coll'astrazione precidere l'essere dall'intuito e anche dai termini dell'essere,
fornito di personalità... e all'intuito dell'infinito può conformare la volontà e
pass, di presentire), agg. intuito, immaginato, vagheggiato prima che si
d'indagare, adoperando il suo presunto infallibile intuito, sull'esito della sua missiva.
, secondo un ragionamento logico o per intuito, ciò che accadrà in un futuro
della verità obbiettiva che ci è dato dall'intuito, sia for- s'anco propriamente.
: sebbene... l'oggetto dell'intuito possa esser più o meno, l'
assai forte e sicura (per naturale intuito, come si dice) nei non
e, soprattutto, fornita di un intuito infallibile nella previsione degli avvenimenti futuri.
: prevedere, basandosi sul proprio personale intuito, ciò che avverrà.
con rapporti che egli non aveva nemmeno intuito, con una forza calata su un colore
bonaria e quasi simpatica penetrazione egli abbia intuito lo spavento delle anime vuote dei suoi
gioberti, scienza del puro ente intelligibile intuito dall'intelletto, per la quale tutte
4-1-178: la scienza dell'ente intelligibile intuito per via del pensiero immanente è la
: l'ordine psicologico non appartiene all'intuito, ma solo alla riflessione. leoni,
edipo alla ricerca di un orrore naturalmente intuito,... ma non del tutto
mondo, il quale s'incentri in un intuito della vita, poggiato affatto sul disegno
18-180: non ha bisogno di possedere un intuito rabdomantico per constatare che le due opere
bruno, 2-165: per corroborar l'intuito e firmar l'acto della potenza visiva,
sono esseri rappresentativi e non sono l'intuito immediato e sostanziale dell'assoluto. ardigò
altra cosa salvo che una forma del nostro intuito la quale applicata alle sensibili rappresentazioni dà
autorevoli, uopo è che si fondino sull'intuito di un concreto obbiettivo e assoluto.
spinto fa fruttare le recondite dovizie dell'intuito e imita finitamente il pensiero infinito.
dai pnmi giorni (e si era intuito anche prima) che questa seconda generazione
la sua rettitudine, il suo sano intuito, la sua savia parola. d'annunzio
con l'uso della logica e dell'intuito. calvino, 5-48: amerigo mentalmente
si fa. gioberti, 4-60: l'intuito è la semplice apprensione dell'idea,
essere. gioberti, n-i-215: l'intuito è la percezione dell'ente semplicemente,
ente, non già semplicemente, ma come intuito. -riflessione psicologica: riguardante
confessare che la sua formula annunzia un intuito non mai riflettuto e per sé meramente
, il ripiegamento pessimistico che stendhal aveva intuito diventa coscienza comune alla letteratura mondiale.
un'occhiata strana, come se avesse intuito che le mie parole non avevano alcuna
intenzioni altrui; perspicacia, acume, intuito. rosaio della vita, 32:
. parise, 5-10: come avevo intuito dalla sagoma del volto, grossa e
scillòria, sf. ant. intelligenza, intuito. moniglia, 1-iii-341: recita
ella è l'unica ad avere vagamente intuito la fuga di liliana e quanto la
, sostanzialmente identico al concetto platonico dell'intuito primitivo e trascendente delle idee. alvaro
nel cielo. -per estens. intuito, presentito. c. e.
partic. negli aspetti sociali e politici; intuito, perspicacia. montale, 3-248
). -nel linguaggio comune: forte intuito e capacità spiccatissima, quasi medianica,
specialmente 'sente'. -avere un felice intuito. moravia, xiii-155: « che
ebbrezze! cicognani, 13-526: giorgia à intuito: è stata sempre maliziosa col suo
3-5: quivi alcuna humanitate al desideroso intuito non già apparisce, né ancora silvatica
, 3-5: quivi alcuna humanitate al desideroso intuito non già apparisce, né ancora silvatica
insieme riluttante. -rilevato, intuito (l'aspetto di un'opera).
acquistarli a uno minore. un intuito generale della vita e del mondo. d'
dossi, iii-201: ella ha ben presto intuito il valore e l'impiego delle sue
, iii-201: ella ha ben presto intuito il valore e l'impiego delle sue gattesche
, 3-53: il sublime matematico scaturisce dall'intuito dello spazio e del tempo infiniti,
apportate dal sogno alla realtà, ha intuito che gli oggetti chiamati inanimati hanno invece
'sentimento'e tal'altra al discernimento o intuito di un 'non so che'. b.
-a casaccio, del tutto casualmente, a intuito. manzoni, pr. sp.
scienza che si occupa dell'ente intellegibile, intuito dall'intelletto. rosmini,
propriamente e umiliatamente cristiano per verità d'intuito giusta insieme e caritatevole, per umanità
[altrove] exogitate né ancora da umano intuito vise. 2. per estens
sordi non ha colpe, ma con intuito e coraggio è stato rivoluzionario ritraendo un
studio dell'università di baltimora conferma quanto intuito dal medico clown patch adams.
fastidio ma è già un segnale di aver intuito come agiscono certi infiltrati nel mondo del
intendere; intelligenza pronta, perspicacia, intuito. benvenga, 3-110: esponga.
, fatta di grande tradizione telaistica, di intuito tecnico, di fascino estetico. ingegno