dettato. carducci, iii-6-74: quelle intrusioni sono pochissime e procedenti più da ignoranza
non mancando esempi nella diplomatica di simili intrusioni. genovesi, 2-111: non dubito
conserva una finissima linea di ironia, senza intrusioni di pedanterie sceniche. -magro
personale, che si desidera difendere da intrusioni estranee. -per estens.: azione
più perdendo importanza; e le possibili intrusioni mi sembrano sempre meno temibili. bigiaretti
bigiaretti, 8-225: io temevo le intrusioni di una donna petulante nei miei studi
del poeta; altre, certe quasi intrusioni del gusto diverso e dei contemporanei e
, che i nostri canoni soglion chiamare intrusioni, di vescovi. battaglini, ii-158
le nomine, le conferme, le intrusioni, le simonie organizzate.
di colore bianco, spesso modificato da intrusioni, che si presentano in forma di
tono pio e sornione della narrazione con intrusioni sgarbate e scoperte, con lazzi ed
personale, che si desidera difendere da intrusioni estranee (anche con riferimento al
accordo, purché si convenga che quelle intrusioni sono pochissime e procedenti più da ignoranza
dalle intemperie, da agenti nocivi, da intrusioni, aggressioni o danni (fogni genere
qualcosa da intemperie, fattori nocivi, intrusioni, agressioni e da tutto ciò che
istituzioni, come alcuni asseriscono; coteste intrusioni non furono che dannose... il
imperfetto. 2. che presenta intrusioni di ossido di ferro (un minerale
azione di difesa della propria intimità delle intrusioni altrui. banti, 8-39: rimaneva
una finissima linea di ironia, senza intrusioni di pedanterie sceniche. moravia, xiv-192
non presenta impurità, come macchie o intrusioni (un metallo, in partic. l'
che non spalanca selezioni / interurbane, bensì intrusioni / rocambolesche nell'intimità.