papini, 20-531: appena assaggiato l'intruglio, d'un amarore simile al fiele,
pioggia aveva trasformato la pasta in un intruglio dal color sanguigno, che traboccava sconciamente
far col belletto e la cipria un intruglio. gozzano, 132: non giova
sugna. 2. figur. intruglio sozzo, poltiglia ripugnante; untume.
soldi, onde non garbandogli piucchetanto quell'intruglio de'mutui, venne nel pensiero di comprare
, onde non garbandogli piucchetanto, quell'intruglio de'mutui, venne nel pensiero di
ecco che mi è stato contrapposto un intruglio di colorito liberale ma di realtà comunistica
sia, nel migliore dei casi, un intruglio di polveri inerti. -farmacia
basilicata tuttora sudante a rimescolare il suo intruglio nella sudicia casseruola giolittiana! soffici,
'. viani, 4-48: bevemmo un intruglio di sciroppi e di alcool che andò
accozzaglia. -in partic.: intruglio composto di sostanze eterogenee (con riferimento
guazzeróne2, sm. ant. scherz. intruglio, brodaglia. - anche al figur
lo più di ingredienti scadenti), intruglio. latti, 3-143: vibra
. pozione medicamentosa di dubbia efficacia, intruglio. redi, 16-ix-20: i medici
solido in un sugo, in un intruglio, in un liquido). bencivenni
concreto: impiastro medicamentoso o velenoso; intruglio. lalli, 2-1-52: su 'l
2. cibo costituito da un intruglio composto di vari ingredienti ridotti in poltiglia
. intrugliare, tr. (intruglio). spreg. manipolare sostanze diverse
. v.]: non me ne intruglio (non ne vo'sapere di tale
un orecchio; ma io non m'intruglio. 5. locuz. -intrugliare
questo non è caffè; gli è un'intruglio senza sapore, né grazia '.
, i-348: credevano di far l'intruglio per maiale? svevo, 4-981: si
si recò al caffè a prendere quell'intruglio raddolcito dalla saccarina che i triestini si
iii-424: fu servita un'insalata, un intruglio colossale contenuto in ampi bacili. sbarbaro
umore. vittorini, 8-137: -e quest'intruglio a quest'ora? -un intruglio
intruglio a quest'ora? -un intruglio? questo è un piatto tedesco.
là, ti ha dato da bere qualche intruglio, la zingara; ma come te
: ora ci vogliono sei tari per un intruglio dello speziale. nieri, 101:
, nel migliore dei casi, un intruglio di polveri inerti. dessi, 3-28:
far col belletto e la cipria un intruglio. landolfi, 8-54: si allineavano poi
pasticcio, è una bozzima, un intruglio, / un libro che non ha capo
son press'a poco d'uno stesso intruglio. betteioni, iii-324: miscuglio,
. betteioni, iii-324: miscuglio, intruglio e guazzabuglio di versi d'ogni misura.
, iv-n-209: mi è stato contraposto un intruglio di colorito liberale ma di realtà comunista
perché non vo'esser testimone di certo intruglio, che mi piace poco. nievo
basilicata tuttora sudante e rimescolare il suo intruglio nella sudicia casseruola giolittiana! soffici,
di noi il mestatore di dronero, intruglio osceno, contro il quale un gentiluomo
ghigliata. = deriv. da intruglio. intruonare e deriv.,
press'a poco, d'uno stesso intruglio; / dunque un nebbione che non fa
le bottiglie e l'etichetta del suo intruglio, e s'è messo a fare l'
. -per simil. bevanda disgustosa, intruglio nauseante. redi, 16-i-7:
come un palo, maravigliato che l'intruglio dello speziale lo avesse liberato dai dolori
di noi il mestatore di dronero, intruglio osceno. -chi fomenta torbidi sociali
che la lingua italiana dov'essere un intruglio di tutti i dialetti, allora la cosa
adopera tuttavia. -beverone denso, intruglio. lippi, 10-17: voglio che
= voce dotta, lat. miscellanèa 'intruglio '(giovenale) e 'raccolta
gradazione alcoolica e di qualità scadente; intruglio. carducci, ii-7-347: io mi
fare di noi il mestatore di dronero, intruglio osceno. 12. degno di
pasticcio, è una bozzima, un intruglio, / un libro che non ha capo
v'è noto. 7. intruglio con cui si altera la genuinità d'un
da 'pasta ') e vale 'intruglio ', indi * finzione, imbroglio
. (cfr. milan. pastrùgn 'intruglio ') e, anche tose.
(plur. -chi). tose. intruglio medicinale. g.
; 'sangue'. piastrìngolo, sm. intruglio di unguenti o di cosmetici.
pietre ornante. -pozione, intruglio medicinale. ippocrate volgar., 61
nievo, 1-27: non garbandogli piucchetanto quell'intruglio de'mutui, venne nel pensiero di
basilicata tuttora sudante a rimescolare il suo intruglio nella sudicia casseruola giolittiana! e i
, nel migliore dei casi, un intruglio di polveri inerti. -scherz. polvere
cucini tu? -bevanda schifosa, intruglio. rajberti, 5-180: che razza
2. miscuglio, guazzabuglio, intruglio di diversi elementi per lo più liquidi
nella rigovernatura. -per simil. intruglio, brodaglia di sapore sgradevole. buonarroti
mario si recò al caffè a prendere quell'intruglio raddolcito dalla saccarina che i triestini sperano
. minestra o zuppa acquosa, intruglio dall'aspetto poco invi tante
in un mortaio di cristallo il suo intruglio. comisso, v-314: in un 2
lo sterco ed urina. -impiastro, intruglio. lancellotti, 2-242: chiunque vuole
sporcizie della materia. -impiastro, intruglio. ariosto, sat., 5-217
-per estens. bevanda disgustosa, intruglio. machiavelli, 1-viii-76: cacasangue!
. ricci, i-9: della quale intruglio, miscuglio; cfr. taffaruggio. [
brigantaggio non è... quel truculento intruglio di ribellione generosa e di tragicommedia pittoresca
morte. = deriv. da intruglio (v.), con aferesi.
s. v.]: figuratamente per intruglio, mescolanza male accozzata di cose da
da una mescolanza di ingredienti eterogenei; intruglio. sennini, 338: avendo prima
costituisce una bevanda o una vivanda; intruglio. grazzini, 612: certi gli
mio padre edgardo, e il marascone un intruglio estintosi con mio nonno, che l'