idem, 7-36: la verità che la intride e quasi l'ammala.
l'odore speciale della caserma, che intride l'aria le mura le brande. baldini
l'odoro speciale della caserma, che intride l'aria le mura le brande gli oggetti
madia..., nella quale s'intride la farina, e si fa e
che, per divezzare il bambino, s'intride le mammelle di sughi acerbi. manzoni
pa- landra, per ir ratto, intride, / non siàn d'accordo darli
43-3-25: ella [farina] non s'intride, né fa pasta né pane,
bocchelli, 9-10: un'alba guazzosa intride le glebe. = deriv. da
il gomorrismo: nell'ordura che l'intride, la sordidezza ebraica dell'avvidità nell'ac-
acqua di stige non terge, ma intride e infarda. parini, 479: poscia
esso, di che la mia scrittura s'intride. = deriv. da ingrediente.
e serba: poi d'essa s'intride e s'impasta qualunque si vuol colore.
,... egli le mura e intride la calcina, per murarle col sangue
nella cucina la fiamma; / poi intride, la massaia, d'acqua, farina
.. per divezzare il bambino, s'intride le mammelle di sughi acerbi. forteguerri
pascarella, 2-330: il mio bagnino intride di sapone dei bioccoli di stoppa e
bocchelli, 9-10: un'alba guazzosa intride le glebe. -ungere copiosamente.
/ e la palandra per ir ratto intride. cesarotti, 1-vii-191: dacché l'
nell'alto lato / l'amaro ferro intride. scarfoglio, 1-49: con la vittoria
fiamma stride: / ricco bagno s'intride / di fiori e d'erbe,
l'odore speciale della caserma, che intride l'aria le mura le brande gli
una cosa istessa col morbo che li intride di veleno. bocchelli, 2-xxv-228:
acqua di stige non terge, ma intride e infarda. 7. figur.
il capo s'interna e vi s'intride / del minuzzato cerebro schizzante / 'fra
più possiede / e possedendo più s'intride e mista. d'annunzio, v-1-303:
, di che la mia scrittura s'intride. piovene, 3-21: desideravo di
sentiero, lo trova, e s'intride / nell'ultime nebbie dell'irta boscaglia
fo zuppe, e da me non s'intride / farina di più semi nella madia
non fo zuppe e da me non s'intride / farina di più semi nella madia
ne ho fatto: ma ella non s'intride, né fa pasta né pane,
nella cucina la fiamma; / poi intride, la massaia, d'acqua, farina
ho dormito lungo disteso nella mastra dove s'intride il pane. 2. cassone
/ funi, tende, baracche il sangue intride, / ch'esce da teste rotte
la memoria che lo penetra, l'intride e lo rivela. tecchi, 11-84:
il capo s'interna e vi s'intride / del minuzzato cerebro schizzante / fra nero
/ e, possedendo, più s'intride e mista. = denom. da
fo zuppe, e da me non s'intride / farina di piu semi nella madia
/ e la palandra per ir ratto intride. a. f. doni, 365
sembra una cosa istessa col morbo che li intride di veleno. 2.
, 5-182: ella inoltre / di biacca intride e di cinabro il volto, /
abbassa / nell'argento in cui s'intride. monti, x-1-160: inversero le coppe
i-185: mevio coi piedi nella fossa intride / il crin non suo inanellato e biondo
nell'alto lato / l'amaro ferro intride. 3. essere in piena
attività amatoria, un gallismo che si intride di profanatorio furore. 2.
, 2-26: ricco bagno s'intride / di fion e d'erbe..
la memoria che lo penetra, l'intride e lo rivela... e con
che sia già rinvenuto, e s'intride. dopo sbattuto con un mestolo, si
) che sia già rinvenuto e s'intride. -zuppo d'acqua, fradicio
, i-475: all'indomani mattina si intride un'altra spazzola alquanto più robusta in
nell'attività amatoria, un gallismo che si intride di profanatori© furore. 2
: il cammino [del mare] s'intride di vermigli / isboccamenti di cetàceo sangue
entro il capo s'interna e vi s'intride / del minuzzato cere- bro schizzante /
o l'umidità che lo bagna o lo intride (un corpo, un oggetto,
) che sia già rinvenuto e s'intride. dopo sbattuto con un mestolo, si
entro il capo s'interna e vi s'intride / del minuz de scommessa
quando nell'alto lato / l'amaro ferro intride / e maligno alle nere ombre sorride
un sentiero, lo trova, e s'intride / nell'ultime nebbie dell'irta boscaglia
una cosa istessa col morbo che li intride di veleno. = voce dotta