sempre di me, e l'impossibilità d'intravvedere per quali vie si potesse tentare di
fuggito davanti al peccato prima ancora di intravvedere, sia pure confusa- mente, in
in idiomi viventi, allora si potè intravvedere la fine di quel tristo divorzio tra i
tra gli scogli, senza mai lasciare intravvedere le sue proprie convinzioni religiose o filosofiche
fuggito davanti al peccato prima ancora di intravvedere, sia pure confusamente, in che
finire, di cui non si riesce a intravvedere l'esito. -anche al figur.
, ipotizzare, immaginare; intuire, intravvedere, indovinare (e può essere in relazione
modo assai rilevante; che non lascia intravvedere il proprio termine; lunghissimo, larghissimo
-in modo tale da non lasciar intravvedere un termine; senza fine.
letter. leggere fra le righe; intravvedere, intuire. bocchelli,
. mandrot che non lasci di troppo intravvedere questo suo contatto con noi. d'
marzo, invocando gli aiuti, lasciato intravvedere al re e alla diplomazia quali fossero
piemonte a prò'della nazione e lasciando intravvedere, se si voleva così, al
, 93-73: non bisogna... intravvedere, esagerando scissioni gravi e pericoli dove
famiglia della sua patria. intravvedere e deriv., v. intravedere
, comprendere, interpretare; intuire, intravvedere, scoprire. - anche assol.
la realtà sociale della calabria era possibile intravvedere la sua bellezza. della quale non
più in su de'suoi piedini faceva intravvedere i delicati contorni d'una gamba ritondetta
lasciare scorgere, fare apparire, fare intravvedere, recare alla vista. dante
da paura o sgomento, che lascia intravvedere timore, paura o anche timidezza (
la rustica porta di assi sconnesse lasciava intravvedere per le fenditure gli arbusti folleggianti e
faccia cose di cui prima non lasciavano intravvedere il più piccolo indizio.
file di poltrone 'sfora'quando arriva a intravvedere qualche pezzo del palcoscenico, qualche attrezzo
più bassi, che ti riesce di intravvedere. = comp. dal pref
fanale, sporgente dalla gabella, lasciava intravvedere alcune stecche della cancellata. g.
un personaggio, al massimo riesce a farcelo intravvedere come in un incontro fugace. fiduciosa