scioglie farina o semola, che la intorbida e la rende di colore biancastro (
con la ragione ciò che il sentimento intorbida e rende oscuro. = deriv
tranquillità, che mai per nessun evento s'intorbida in un cuor santo. vmorelli,
. [crusca]: tuttavia s'intorbida alcuna cosa di quello che io avea
di allegria. tempera, ch'intorbida, ch'incorpora / co'rivoli il cri
acqua della quale, come ho riferito, intorbida sempre egualmente. cattaneo, iii-1-286:
, i se amor che l'estro intorbida e confonde / non mi sgombra la
il petto più forte; seppia che intorbida l'umor più chiaro. 2.
il petto più forte; seppia che intorbida l'umor più chiaro. carducci, 21
la superficie grassa del sapone che intorbida l'acqua. per prenderne una
, / se amor che l'estro intorbida e confonde / non mi sgombra la cetra
merita di bevere / chi tempera, ch'intorbida, ch'incorpora / co'rivoli il
lo sguardo addentro, ma là gli s'intorbida la vista, e dà in sottigliezze
la sua deposizione dal fondo, e s'intorbida. viviani, 1-12: terreni confinanti
veli, s'offusca la luce, s'intorbida il giorno, si scuotono i monti
non vuol covare, / e m'intorbida l'uova e le disastra. 2
, s'offusca la luce, s'intorbida il giorno, si scuotono i monti,
chiarire con la ragione ciò che il sentimento intorbida e rende oscuro. -sostant
medie. disus. materia biancastra che intorbida le orine di certi malati.
, 2-50: se la maestra s'intorbida con alcun colore, falla passare per
intorno e lo seguite; / se s'intorbida il ciel, tutti fuggite. giusti
campana, 57: fuori il tramonto s'intorbida. strie minacciose di ferro si gravano
travagliato da ostro s'annera e s'intorbida. magalotti, 21-50: imbevendo il
chi punto v'aggiunge d'estraneo, le intorbida ed infiacchisce. mazzini, 1-34:
felicissima nello spunto gli s'ingorga e intorbida alla prima svolta delle strofe.
. prov. arno non ingrossa se non intorbida: raramente si diventa ricchi o potenti
, 139: arno non ingrossa se non intorbida. = denom. da
cuore inramarrato, il sangue mi si intorbida. = denom. da ramarro
,... il sangue mi si intorbida. della porta, 1-57: arci
cuore inramarrato, il sangue mi si intorbida. f. f. frugoni, i-310
di intorbidare), agg. che intorbida, che rende torbido.
fango delle ripe urtato dall'onde facilmente intorbida l'acqua, e tal fango intorbidante,
loto l'acqua... tutta la intorbida e sozza. novellino, vi-
sotto la superficie grassa del sapone che intorbida l'acqua. -sostant. gelli
di falso è una stilla d'inchiostro che intorbida di sospetto un intero vaso di limpida
quella materia, e la mescola e l'intorbida. rovani, 3-i-5: gli avventavano
scolora il fuoco delle loro gemme e intorbida toro dei castoni. -inquinare (l'
mare / e il ciel per tema intorbida e scompiglia. d. bartoli, 11-71
. praga, 3-125: quando la nebbia intorbida / l'ampia campagna rasa, /
montale, 1-124: la troppa luce intorbida. / si struggono i pensieri troppo
. a. increspa la fronte e intorbida il ciglio a quest'ultima proposizione. s
l'animo mio, con questo che m'intorbida, / per modo ch'io non
. ha sempre il fuoco dentro, e intorbida e obmunila lo intelletto. gelli,
al senso, / il senso poi ne intorbida la mente. segneri, iii-1-184:
iii-1-184: così è dell'ira: v'intorbida la ragione, e non lascia conoscervi
/ mugghia e rugge con ira / m'intorbida la mente / m'acqueta i sensi
esserli / di bisogno danari. o questo intorbida / el tutto, eh? no
, e in un punto scompiglia e intorbida ogni cosa. imperiali, 3-247: il
pura: l'avversione, fatalmente, la intorbida. bacchetti, 1-i-57: poche parole
], 31: ne'pozzi l'acqua intorbida e getta fastidioso odore. leonardo,
la sua deposizione dal fondo e s'intorbida. targioni tozzetti, 12-6-57: quando
di giallo il piano verdastro che s'intorbida e si move. -figur.
torcendo all'eneide il corso, s'intorbida ed oltremodo sozzo e lutulento fluisce.
, 60: l'aria ecco s'intorbida / nel lontano ponente. calandra,
, 57: fuori il tramonto s'intorbida. strie minacciose di ferro si gravano sui
specie dell'oggetto più e più sempre s'intorbida ed offusca. bonsanti, 4-580:
è già spenta, e l'altra s'intorbida e si affatica e forse è destinata
doglia interna, / che in me s'intorbida / quella superna / luce, che
felicissima nello spunto gli s'ingorga e intorbida alla prima svolta delle strofe.
che canossa è un cavaliero / che s'intorbida e si duole. fogazzaro, 13-29
arresti di difesa morale, egli s'intorbida. -ribollire, rimescolarsi (il
- rato, il sangue mi si intorbida. a. cattaneo, iii-343:
mio contrario mi bolle e mi s'intorbida tutto il sangue. 14.
prima gioventù a mano a mano s'intorbida e viene oscurandosi. 15. corrompersi
dell'animo nello studio si minora e s'intorbida quanto più si congiunge a'fini secondi
il negozio della pace, se non s'intorbida, non si può neanche dirsi intieramente
monferrato. maniglia, 1-iii-71: -s'intorbida 'l negozio... /..
: il concetto filosofico della forza s'intorbida di quello di giustizia e, facendosi
', carlo dossi si dichiara e si intorbida insieme; ed è tutt'ora un
man mano che l'età del figlio si intorbida, crescono la perspicacia e l'amicizia
. prov. arno non ingrossa se non intorbida: per conquistare fama, onori,
, 139: arno non ingrossa se non intorbida. = denom. da torbido (
positivo che emerge dall'esperienza, s'intorbida di privazioni e d'implicazioni e sopporta
le mani, ed ho veduto che egualmente intorbida l'acqua, benché leggermente. pascoli
falso è una stilla d'inchiostro che intorbida di sospetto un intero vaso di limpida
torcendo all'eneide il corso, s'intorbida ed oltremodo sozzo e lutulento fluisce.
come quel vago e indistruttibile residuo che intorbida il bicchiere e i contadini chiamano «
8-22: la cieca fortuna, / che intorbida alla matta / le fasi della luna
animo nello studio si minora e s'intorbida quanto più si congiunge a'fini secondi
, carbo nizzandosi, ne intorbida l'illuminazione e produce nuovo modo de intendere
perto, se la miscela si intorbida, se fa deposizione in fondo
al senso; / il senso poi ne intorbida la mente, / figurandole intorno un
ha sempre il fuoco dentro, e intorbida e obnubila lo intelletto. e.
specie dell'oggetto più e più sempre s'intorbida ed offusca. vittorini, 5-12
. gioberti, 1-153: dante intorbida i sonni, e fu sempre lo
il mare / e il ciel per tema intorbida e scompiglia, / con più sano
: la nostra vista ben presto d'intorbida e la vertigine ci sorprende. pascoli
il protoazotato di mercurio, mentre non intorbida l'emetico, il cloruro di zinco,
mazzini, 23-249: il mondo s'intorbida più sempre, checché facciano per tenerlo
sicura, se non dopo augusto, intorbida ogni cosa, e qualche altra ragionétta
cuore inramarrato, il sangue mi si intorbida, il chiaro di questo viso, in
per molto ingrossare a le volte s'intorbida..., rischiarandosi non è
; e messa al fuoco, prima s'intorbida e poi, nschiarita, rosseggia.
, messa al fuoco, prima s'intorbida e poi, rischiarita, rosseggia.
preoccupazioni che le sono estranee essa si intorbida e i malintesi si palesano in rovinosi
mugghia e rugge con ira / m'intorbida la mente / m'acqueta i sensi /
sotto la superficie grassa del sapone che intorbida l'acqua. 2. figur
. metastasio, 1-ii-944: né l'intorbida mai [il fiume] turfida piena
scolora il fuoco delle loro gemme e intorbida l'oro dei castoni. 2
la fortuna e in un punto scompiglia e intorbida ogni cosa. siri, 1-vi-253:
senso; / il senso poi ne intorbida la mente, / figurandole intorno un nugol
parte il concetto filosofico della forza s'intorbida di quello di giustizia e, facendosi ibrido
morbida. / dispaiono: la troppa luce intorbida. / si struggono i pensieri troppo
vena che infanga col piè, che intorbida col grifo il nostro pegaso. foscolo,
l'acqua... tutta la intorbida e sozza. ugurgieri, 82: l'
festa è stabilita, / novo scompiglio intorbida la corte, / perch'ad argene inaspettati
il mare / e il ciel per tema intorbida e scompiglia, / con più sano
8-23: la cieca fortuna, / che intorbida alla matta / le fasi della luna
lascia / tregua, ma più si intorbida e si affina / idealmente lungo la guaina
volvoli, / l'atra caligine / intorbida l'aria. = voce dotta