siffatte. -ant. in frasi interrogative indirette in cui 11 predicato, pur
valore eccettuativo o restrittivo, dopo frasi interrogative o negative (spesso in correlazione con
un amante? ». -nelle interrogative retoriche, nel senso di: '
di: 'forse '(nelle interrogative reali è proprio dell'uso dial.
quanto, in qual modo (in frasi interrogative, ma soprattutto in frasi esclamative,
ancora. 30. in proposizioni interrogative dirette e indirette, e anche in
8. disus. in frasi interrogative dirette o indirette, con o senza
, della quale (in frasi non interrogative). sacchetti, 174-24: costui
agg. ant. (anche in frasi interrogative). s. agostino volgar.
., in frasi per lo più interrogative, ha valore intensamente rafforzativo).
pleonastico (specialmente in frasi esclamative e interrogative). novellino, ii-135: o
meglio. 7. nelle forme interrogative, serve come incitamento a parlare,
comune di firenze. -in frasi interrogative o esclamative (con il compì,
e diventa matto. -in frasi interrogative o esclamative, col pron. che
facile. 2. in frasi interrogative o dubitative e nel linguaggio familiare:
, distanza (in proposizioni relative e interrogative dirette e indirette): da dove
avv. di luogo. in frasi interrogative (dirette e indirette), col
avrebbe dovuto sposarti? -in frasi interrogative enfatiche. bruno, 3-381: perché
si debba sentire. -in frasi interrogative enfatiche. ariosto, 13-77: seco
pensione presso una famiglia. -in frasi interrogative retoriche: che devo fare? che
. altro e simili, o dopo interrogative retoriche). livio volgar.,
una spiegazione (e spesso regge proposizioni interrogative indirette o causali, introdotte dalle locuz
con uso pleonastico in espressioni impersonali o interrogative (nel qual caso è posposto al
2. posposto al verbo, in frasi interrogative (e ha spesso uso pleonastico)
di cui è soggetto (nelle proposizioni interrogative e costruita con il gerundio o con
per maggior efficacia, in proposizioni non interrogative). boccaccio, dee.,
un comando, un desiderio, alle interrogative e alle esclamative).
melodica discendente-ascendente alla conclusione delle frasi interrogative. de marchi, i-20: si
pleonastico e con valore rafforzativo in frasi interrogative o affermative per esprimere con più efficacia
lo vogliono prendere. -in proposizioni interrogative, esprime indecisione di fronte a una
muta poi. -in formule interrogative: davvero? proprio così?
più costruito con le particelle negative o interrogative non, senza, se). -in
. -in prop. negative o interrogative: se non, se non che
salvare la vita. -in prop. interrogative o negative: se non, se
gerundio e col participio, nelle proposizioni interrogative, esclamative, ottative e, in
/ quella cittade. -in prop. interrogative dirette o indirette, per lo più
valore enfatico, in proposizioni esclamative o interrogative. storia di stefano, 6-23:
scoppiata! ». -in frasi interrogative o negative. iacopone, 1-57-141:
proposizioni ipotetiche, dubitative, temporali, interrogative: qualche, alcuno, veruno.
alcuno (per lo più in proposizioni interrogative, temporali, ipotetiche, dubitative].
diretta all'olofrastica affermativa sì in frasi interrogative esprime la richiesta perentoria di una scelta
. sì. 5. in frasi interrogative o di tono interrogativo, esprime attesa
7. in proposizioni ipotetiche, interrogative, temporali, assume valore positivo:
storia novissima. -in espressioni interrogative o negative (come che c'è
, e pulsava. -in frasi interrogative, anche retoriche. giamboni, 10-5
, mi pare. -in proposizioni interrogative, dirette o indirette, per chiedere
stare, vivere (anche in espressioni interrogative). pasqualigo, 196: desidero
capace, arrivare a tanto (in frasi interrogative retoriche). selva, 3-229
bianco vestito. -in espressioni interrogative, per accertarsi della reale identità dell'
combinare (per lo più in espressioni interrogative e nella locuz. non sapere quello
pensava il postino. -in espressioni interrogative o esclamative che indicano stupore, curiosità
a cui mal prenda. -in espressioni interrogative o esclamative che indicano stupore, curiosità
. -in espressioni esclamative o interrogative che esprimono sorpresa e sdegno.
a questo punto. -in frasi interrogative (anche di uso enfatico).
valore rafforzativo, in frasi ipotetiche o interrogative retoriche. venditti, 1-107: nulla
persona o cosa (prevalentemente in proposizioni interrogative indirette). boccaccio, dee.
ragazzine dalle trecce. -in frasi interrogative o negative, per indicare un'età
dunque al diavolo? -in frasi interrogative di valore retorico, per indicare età
si rifinisce. -in espressioni enfatiche interrogative o esclamative, per indicare sorpresa e
con litote o in espressioni esclamative o interrogative, per indicare estrema difficoltà o impossibilità
che (spesso anche in prop. interrogative o negative, ed esclude il giudizio
che (anche in prop. interrogative o negative; ed esclude il giudizio
tutti a privarsi. -in formule interrogative retoriche, per indicare sostanziale inutilità.
contrapposizione diretta all'olofrastica negativa in frasi interrogative esprime la richiesta perentoria di una scelta
questi tutti, sì come l'altre voci interrogative o nomi o adverbi che elle si
tenga per suo. -in interrogative retoriche, per manifestare sdegno e meraviglia
se per poco prezzo -in espressioni interrogative, per esprimere increodo cusatro / dar
rafforzativo, per lo più in proposizioni interrogative, posposto a che, chi, come