,... rice- vare e intendare la sua difensione. tommaseo [s.
: quanta differenzia credi che sia dallo intendare di cristo, in quanto uomo,
cristo, in quanto uomo, allo intendare se medesimo, in quanto idio? più
assai assai più, che non è dallo intendare di tutti gli altri al non intendare
intendare di tutti gli altri al non intendare nulla. e v'è differenzia quanto
. e v'è differenzia quanto dallo intendare finito, allo infinito, però che esso
lo intendono finito, per non potere intendare più che la capacità loro non lo'
i re e i prenzi debbano molto intendare acciò che ellino sieno giusti e dritturieri
se ne venne ad tode e fecero intendare la cosa viduta et intesa. ariosto
a poco [l'uomo] può intendare idio con queste cose naturali: riducendoti
e in a, come * conosciare, intendare, tollare '... usollo
e cavalcate che noi no v'aviamo pouto intendare per avela acatata. giov. cavalcanti
né a dire né a comprendare né intendare a perfezione. lancellotti, 3-203: volgendomi
mi insegniate mille poltronarie con darmi ad intendare sono cose buone. piccolomini, xxv-2-56
di mente, perché potiate comprendare e intendare i modi di dio. boiardo,
non avere el disegno sono difficilissime ad intendare. boterò, i-326: importa più che
ma con solleciti e fedeli studi sempre intendare, co le persone e con quello poco
di mente, perché potiate comprendare e intendare i modi di dio. delminio, i-137
un poco i tasti degli organi per intendare meglio quello che hanno fatto queste due
andò a casa, e quivi fece intendare che non lo aspettasseno a cena né albergo