annamorare, tr. ((innamoro). ant. innamorare. -
dal paese: o ch'io me ne innamoro. -bocca pari: persona che
d'argento, ond'io or m'innamoro, / e crespo farsi il viso
l'elegia. pananti, i-303: m'innamoro d'un'altra, e cento e
! perché m'ero innamorato! e mi innamoro signori miei; m'innamoro con ima
e mi innamoro signori miei; m'innamoro con ima facilità spaventosa! alvaro,
quante volte io mi maraviglio e m'innamoro di quella dovizia inesauribile di be'modi,
= deverb. da innamorare (cfr. innamoro). innamoracchiaménto, sm
inamurare, ennamorare), tr. (innamoro). suscitare amore; far concepire
/ e tal ch'ogni sparvier di me innamoro, / parendo mio mantello un logor
compagni, xii-3-365: senza cortesia non è innamoro / d'alcun amante, che pregi
volte. e sempre in leggendola m'innamoro di questo episodio, piango di pietà
quante volte io mi meraviglio e m'innamoro di quella dovizia inesauribile di be'modi,
onesti e divozione. e scaltri / innamoro colui / che innamorar fa gli altri.
dal paese: o ch'io me n'innamoro. -va'a quel paese:
guarda con occhi innamorati e io mi innamoro di lei. ma la carrozza è
leggendola [la pazzia d'orlando] m'innamoro di questo episodio, piango di pietà
questi una bellissima sanguemista della quale si innamoro un ingegnere. = comp. da
: li conosco i graffitisti, mi innamoro dell'hip hop, della black music.