. a narrare le mortale e fiere inimistà e pravissime invidie hanno non sula- mente
= cfr. inimico1. inimistà, sf. letter. disus. inimicizia
guittone, xvii-445-7: ma cierto inimistà vuol cortesia / e le sta bello
croce... deve lassare ogna inimistà la quale avesse. storia di una donna
; e di ciò sarà levata la inimistà de'parenti suoi. anonimo fiorentino,
amore di pompeo et amistà, come per inimistà di cesare. proverbia pseudoiacoponici, 106
leggiera sospezzione degenerando la diffidenza in implacabile inimistà. f. galiani, 4-173:
segno d'alienazion d'animo e d'inimistà. monti, i-73: dopo la notizia
i-73: dopo la notizia delle mie inimistà con amaduzzi voi vi meraviglierete dell'elogio
rammentarsi le offese ed a perpetuare le inimistà. 2. locuz. prendere
. 2. locuz. prendere inimistà: divenire nemico; nutrire odio,
solamente paiano amistà lasciate, ma non inimistà cominciate. l. martelli,
e odiosità fratesche, mortale e fiera inimistà. saccenti, 1-2-m: corsi alla
rammentarsi le offese ed a perpetuare le inimistà. tommaseo [s. v.]
alberti, 1-20: ivi non era inimistà fra loro, ove gli sdegni e
noi concordia? sempiterna io giuro / inimistà fra noi: schiudi i tuoi sensi;
iniuria, che da noi stimiamo meritino inimistà e vendetta. b. cerretani, i-265