/ il popul, di veder la pugna ingordo, / s'affretta a gara d'
lagna, / col sagace fringuel lo storno ingordo. / l'allodetta la passera accompagna
ma tosto ch'adempito / ha l'ingordo appetito, / passa l'amor né cima
, 67-86: appresso fè, come troppo ingordo, / ched una imposta fè molto
lagna, / col sagace fringuel lo storno ingordo. / l'allodetta la passera accompagna
impaludate,... inzuppando l'ingordo terreno e pian piano trapelando infra pori
. ojetti, ii-255: tanto è ingordo che nello sforzo rizza l'alluce dei piedini
ma tosto ch'adempito / ha l'ingordo appetito, / passa l'amor né cura
ampie città, le ville / del vincitore ingordo / fatte misera preda, indi gli
arici, 235: la fiamma all'ingordo apice avvia / degli arsi stami il pingue
/ ma tosto ch'adempito / ha l'ingordo appetito, / passa l'amor né
appiglia. leonardo, 2-106: lo ingordo foco s'appiglia nelle legne. soderini
tesi per finir questa billera / all'ingordo animai più d'un archetto. fogazzaro
pochissimo argento. papini, 20-409: un ingordo d'argento non sarebbe rimasto molto in
vile, meschino; dedito ai bagordi, ingordo, ghiottone. intelligenza, 70:
fra noi singulare, / ma troppo ingordo ed al guadagno amico. / che bisognava
lagna, / col sagace fringuel lo storno ingordo. note al malmantile, 252:
città, le ville / del vincitore ingordo / fatte misera preda, indi gli
giordano [crusca]: era uno avaraccio ingordo, né mai si trovava sazio.
città, le ville / del vincitore ingordo / fatte misera preda, indi gli
/ e che ci tesero / l'orecchio ingordo, / quando, burlandoci / dei
berchet, 326: beve intanto / l'ingordo orecchio il variato e dolce / modular
, tutti / dalle mascelle, come a ingordo porco / entrato fra le biade,
di quei versi dolcezza sentito, che ingordo d'udire, e pieno di stupore,
m. villani, 10-74: costui per ingordo boccone di danari per tornarsi ricco a
in te pur, d'ogni lucro idolo ingordo, / nume di questo secolo borsale
più dimora / condurre a fin l'ingordo suo appetito. aretino, ii-100:
e sm. ant. ghiottone, ingordo. boccaccio, dee., 3-7
[un cieco amor] d'argento è ingordo e a brun vestirsi suole, /
e die ci tesero / l'orecchio ingordo, / quando, burlandoci / dei
sembrano ancora impigliati, qualcosa di implacabilmente ingordo e satanico. calibano,
e instabile come un camaleonte, ingordo come un lupo. marino, 5-79
da casa e cambio l'aria, un ingordo ottimista. -cambiare mano: passare
siringa e la vena, / il verme ingordo e la beltà corrotta. bacchelli,
moneti, 30: voi per essere ingordo e troppo avaro, / coi poverelli vi
l'acqua addosso: caricheremo tanto d'ingordo noi e i cavalli, che, non
viver da gentiluomo e non esser così ingordo del sangue umano, forse che averebbe
il più balordo. / di cicaleggi ingordo / gli vien di costa il trombettier di
e pieni i voti / d'ogni ingordo colono, opra che forse / agli
e quel che non capia lor ventre ingordo, / vi rimanea contaminato e lordo
paurose, che cercassero nascondersi all'occhio ingordo del vagheggiatore, come vediamo ne'conti
appresenta e lo demolce, subito l'ingordo appetito, ebro di piacere, inverso quello
, / contra i denti del tempo ingordo ed empio? tasso, 8-5-359: già
fa veder la primogenitura / ad un ingordo, che vuol porsi il dente.
/ alla notturna talpa, al topo ingordo, / alla terrestre botta, a tutti
. tansillo, io: quel cane ingordo, che latrando corse / da l'
(femm. -trice). mangiatore ingordo, avido divoratore. s.
: ma, spietato dolor, dolore ingordo, / divora il core e lascia /
vostra indiscreta voglia, temperàti questo vostro ingordo desiderio, disarmàtive de questa iniqua cupidità
dismembra. lalli, 3-106: l'ingordo mar famelico, arrabbiato, / rosicando il
. menzini, i-117: il tempo ingordo destruttor predace, / benché su i
, xxx-5-138: spietato dolor, dolore ingordo, / divora il core, e lascia
dilania. -assol.: gran mangiatore, ingordo, goloso, crapulone. -anche al
quell'iniquo distruggitore della gloria, quell'ingordo divoratore del tempo [l'ozio].
che di me nutrivo, / si sente ingordo libero feroce. 11. pieno di
e porge al tuo cantar l'orecchio ingordo. delfino, 1-69: nel lasciarla viva
: fin dagli anni ultimi dell'enciclopedismo ingordo avevo picchiato anche a quella porta.
luci accorte, / onde 'l cor prese ingordo l'esca e gli ami.
come per febbre, che tradiva un appetito ingordo. moravia, xiii-203: era.
ed abborre, / ed ogni esterno, ingordo a comprar corre / fama e tesoro
122: né [il violento fato ingordo] potrà far che, mentre voce
i-24: che non può il ventre ingordo e non mai pieno, / se per
berchet, 326: beve intanto / l'ingordo orecchio il variato e dolce / modular
mira a impadronirsi dei beni dei falliti, ingordo speculatore o, come dicevano i demagoghi
-figur. lalli, 3-106: l'ingordo mar famelico, arrabbiato, / rosicando
, / col sagace fringuel lo storno ingordo. / l'allodoletta la passera accompagna
uve / pogna priapo dio contro l'ingordo / stuol d'aerei stornelli. bacchetti,
città, le ville / del vincitore ingordo / fatte misera preda. leopardi, 27-36
guerreggiare. 4. famelico, ingordo, avido, bramoso. - anche
ferrare; e così di spasimo l'ingordo ferratore passò della presente vita. ricchi,
ferrare; e così di spasimo l'ingordo ferratore passò della presente vita.
, acuto, adunco, / di preda ingordo in larghi e tardi giri / per
sua. lalli, 3-106: l'ingordo mar famelico, arrabbiato, / rosicando
/ e porge al tuo cantar l'orecchio ingordo. cesarotti, i-352: la robustezza
dalla fiera calca. -avido, ingordo, vorace. ariosto, 24-13:
detto il fìlonio, se fosse stato ingordo del danaio, non arebbe divolgato quel
fogna: che si nutre smodatamente, ingordo, mangione. lippi, 7-54:
è fosca, / botticel dico, botticello ingordo, / ch'è più impronto e
ariosto, 1-14: de l'acqua ingordo e frettoloso, / l'emo nel fiume
lagna, / col sagace fringuel lo storno ingordo. roberti, x-139: entro a
agg. raro. ghiotto, goloso, ingordo. proverbi toscani, 285:
s'arretra, or fuori / cheto e ingordo sen vien, che de'tuo'amori
i tesori / del tempo involator l'ingordo artiglio. alfieri, 8-219: io sempre
quantità di cibi o di bevande; ingordo, insaziabile. jovine, 5-33:
. e sm. ant. goloso, ingordo. f. f. frugoni
. -al figur.: essere molto ingordo e avido. berni, 26:
ai piaceri della tavola; goloso, ingordo. garzo, xxxv-11-310: taverna
fosca, / botticel dico, botticelle ingordo, / ch'è più impronto e più
can di babbo nero: essere smodatamente ingordo. g. m. cecchi,
fiato, deliziosamente. -vorace, ingordo (un animale). salvini,
anguillara, 1-119: perché il tempo ingordo non s'ingegni / tor la memoria
un truce empio tiranno / scampar l'ingordo insidioso artiglio, / e col prezzo
con la tua mercanzia; ma non sì ingordo / di guadagnar, che tu perda
caro, 6-623: egli [cerbero] ingordo, famelico e rabbioso / tre bocche
il vizio della gola; ghiottone, ingordo. -in partic.: che ha una
. ant. e letter. avido, ingordo. -anche sostant. bonvesin
, agg. letter. molto avido, ingordo, egoista. redi, 16-i-14
a impadronirsi dei beni dei falliti, ingordo speculatore o, come dicevano i demagoghi
essere agnolo un grande usuraio e con ingordo guadagno prestare in firenze, in pisa
uve / pogna priapo dio contro l'ingordo / stuol d'aerei stornelli. alvaro,
cesarotti, 1- xxi-51: il fabriciere ingordo con tanta cura ne ristucca e imbianca
sei dopoi me se ne mandava d'ingordo sapore gran copia. mattioli [dioscoride
, forza fia che trovato egli abbia ingordo / cadavero giacente, de l'immonda
il turpe ventre e il grifo ingordo brutta e impastriccia. fucini, 550:
. caro, 16-71: invido occaso, ingordo et importuno. fagiuoli, vii-20:
al figur. per mensa / del porco ingordo, o per presepio al toro.
, 1-54: quasi tarlo, che l'ingordo / tacito dente a vecchio legno appicca
rai, / senza allentare al senso ingordo il freno? memorie per le belle
uom ch'è infermo e di tal cosa ingordo / ch'è dolce al gusto,
il core. marino, iii-155: l'ingordo piton... avea pur dianzi
il che è acto di giottone e d'ingordo per qualunche tempo. fasciculo di medicina
infettandole tutte di vantaggio. — ingordo, avido. chiabrera, 1-iii-296:
ghiot tone, crapulone, ingordo. boccaccio, viii-2-193: questi
. ant. ghiottone, mangione, ingordo. g. f. loredano
, agg. e sm. ant. ingordo, ghiottone, crapulone.
stessa promessa. = deriv. da ingordo. ingordaménte, avv. (superi
fuori. = comp. di ingordo. ingordare, intr. con
m * ingórdo). ant. diventare ingordo, avido, insaziabile. - anche
gli so. = denom. da ingordo (cfr. ingordire).
patto. = deriv. da ingordo. ingordìa, sf. ant.
loro acquistare. = deriv. da ingordo. bianca d'abito..
ingordìzià), sf. l'essere ingordo; avidità di cibi loro [delle donne
giatoria. = deriv. da ingordo. ingordina, sf. ant.
* ingordina = deriv. da ingordo. ingordire, intr. (
). ant. diventare, apparire ingordo. sassetti, 140: un
fatto. = denom. da ingordo (cfr. ingordare).
ingordità, sf. ant. l'essere ingordo, ingordigia. g.
si dice ne l'inferno / portar tantalo ingordo. caporali, ii-60: corre la
: chiunque è mangiatore o pur bevitore ingordo non vive da uomo e verso la
che cauti. casti, i-1-90: qual ingordo ghiotton, che a lauta e grande
intento a poppare, gli occhi chiusi, ingordo e beato. c. e.
viltà e della poltroneria, sordido e ingordo, capace solo, nei suoi meglio
13-72: bigoncio, siete stato uno ingordo, bigoncio, in trafuggarmi i fagiani
quel che non capia lor ventre ingordo, / vi rimanea contaminato e lordo
polifemo. casti, ii-4-65: ripien l'ingordo ventre assai / ebber di cibi,
alessandro guarini, lxv-140: avido sonno, ingordo, / che ne'begli occhi di
uom ch'è infermo e di tal cosa ingordo / ch'è dolce al gusto,
ariosto, 1-14: de l'acqua ingordo e frettoloso, / l'elmo nel fiume
, 5-15: sto sano e fortissimo, ingordo di frutti e schifo di carne.
rosa. d'annunzio, ii-703: ingordo / [del sale] n'è come
colsi una pianta. allora / più ingordo incontro ei mi venia. marino, xiii-142
venia. marino, xiii-142: cerbero ingordo, le cui fiere brame / hanno in
uva può vantar, / che l'ingordo beccafico / al suo tralcio fa volar.
[la gallina] col lungo collo ingordo a divorare le povere mosche.
, / se di tanto cercar sarai ingordo. girone il cortese volgar.,
342: ben veggo che ancor siete ingordo di vostro vitupero; io ve ne
! / perché qualunque al proferire è ingordo, / spesso per danno o per vergogna
quasi su la finestra salito, troppo più ingordo di voler entrar dentro ed abbracciar la
. campanella, i-53: d'argento e ingordo a brun vestirsi suole [cupido]
pavese, i-416: a quel tempo ero ingordo di compagnia, ogni sorta di compagnia
sola sola si condusse dinanzi a lo ingordo del sangue suo. guerrini, 2-538:
venne / griffagno augello e di rapina ingordo. pea, 7-152: quelle schiere
ariosto, 38-75: sapea quanto balisarda ingordo / il taglio avea di fare all'
., 67-86: appresso fé come troppo ingordo, / ched una imposta fé molto
popolo d'ancona, uomo piacevole e ingordo, che, avendosi recato nella mente d'
. nannini, 1-186: a l'ingordo villan gradita mostra / facean de'frutti
moneti, 154: egli è un ingordo ed avido banchiere, / che più di
altrui chiarezza. fagiuoli, xii-121: l'ingordo [cupido], immerso in tutt'
volto il consuma: / ei perché ingordo, et io perché sì bella. garisendi
] e sì nobil textura, / ingordo per tre basi a vetlef'diede.
, glielo alzò a forza, la baciò ingordo, sugli occhi, sulle guance,
... »; e le baciava ingordo le mani. -di animali.
bocca / a l'inganno soave il labro ingordo. ruspoli, 182: una certa
a tor la fame, / all'ingordo forame, / ogni cazzo furfante /
: e io dovetti accontentarmi di occhieggiare ingordo dagli strappi della tela, dalle diradature
potè ritenere la furia dell'animo suo ingordo, si ch'egli non iscaricasse un falconetto
incommodati la notte dagli ami di alcun ingordo, il giorno seguente non vogliono ingoiarli.
f. doni, 4-7: l'ingordo nostro desiderio è tanto avido d'avere
morte. bartolini, 16-201: l'ingordo desiderio d'esplorare e correre verso altri
solo / debito nudrimento e non l'ingordo / falso piacer, così molti anni e
rapina, / l'amor de l'oro ingordo / trasser fin di cocito / le
la ribellione della valtellina essersi incaminato così ingordo dissegno dalla parte de'spagnuoli. giannone,
più dimora / condurre al fin l'ingordo suo appetito. bandello, 2-40 (ii-29
l'aventuroso giovane contemplava con intento e ingordo occhio la persona de la donna, snella
pers, 6: mentre quest'occhio ingordo in voi rimira, / fuor ch'a
clamor di guerra, / con occhio ingordo riguardò da terra / l'armi de
da le strida, in qualche bacio ingordo / punto facean le nostre lingue audaci
bocca involta / d'ispido pelo a ingordo bacio spinse, / e di stigia
occaso / sì presto il violento fato ingordo. caro, 16-71: invido occaso,
caro, 16-71: invido occaso, ingordo et importuno, / struggitor de le genti
: / ire a suo tempo nell'ingordo abisso. -che provoca la distruzione,
: vedi che 'l tempo despietato e ingordo / rompe e divora ciò che fa natura
, / con tra i denti del tempo ingordo ed empio? baldi, ii-17:
pittor co'suoi colori / al tempo ingordo il proprio aspetto fura, / ben è
i tesori / del tempo involator l'ingordo artiglio. -che distrugge, che
). leonardo, 2-106: lo ingordo foco s'appiglia nelle legne. anguillara
vivente, però che l'onda entro l'ingordo seno / ogni carne mortale, fiera
, per istrano accidente, erale da ingordo fiume stato rapito. fagiuoli, x-136:
per tua sorte: e tu l'adopri ingordo, / per fatri sempre più
. montale, 2-28: il fiume ingordo s'insabbiava. -che prolifera inarrestabilmente
anguillara, 2-306: l'incurabil cancro ingordo / ser- pendo rode un corpo,
, forza fia che trovato egli abbia ingordo / cadavere giacente, de l'immonda
tenuta di lucca, vendendola loro per ingordo pregio. boccaccio, dee., 8-10
e appresso disse che già per pregio ingordo non lascerebbe, strignendolo il bisogno.
, 1-1-421: nel campo chiedranno soldo ingordo, / per non aver con irlacone
i loro grani a rigore e con ingordo guadagno, ma che si contentassero di
è morbido più il dente dev'essere ingordo, non te lo dimenticare. c'
pallaio si concorda. -avere dell'ingordo: essere ingordo. poliziano, 1-698
. -avere dell'ingordo: essere ingordo. poliziano, 1-698: se la
da mangiare, / dice -tu hai dell'ingordo, / né ti posso mai saziare
ti posso mai saziare. -d'ingordo: con passione, con foga.
, / uomini e donne danzando d'ingordo, / que'd'osmo, a cui
e l'acqua addosso: caricheremo tanto d'ingordo noi e i cavalli che, non
potremo stare ritti. -montare d'ingordo: diventare avido. a. pucci
/ poveri antichi, son poscia d'ingordo / montati per fortuna graziosa!
che ingurgita, che ingolla; ghiottone, ingordo. boccaccio, viii-2-193: questi adunque
inlurchito, agg. letter. affamato, ingordo, insaziabile. d'annunzio
libeccio. montale, 2-28: il fiume ingordo s'insabbiava. 7. marin
sazio, che non riesce a sfamarsi; ingordo, voracissimo. moscoli,
a. verri, i-161: oh nume ingordo ed insaziabile, come potesti ingoiare quasi
aven- turoso giovane contemplava con intento e ingordo occhio la persona de la donna,
sragna / tesa la rete, uccellatore ingordo, / perch'uscendo de i vepri
caro, 16-71: invido occaso, ingordo et importuno, / strug- gitor de
? / par ben ch'amante anch'egli ingordo stenda / le ramora spinose / ad
i tesori / del tempo involator l'ingordo artiglio. 2. usurpatore.
/ lieto del bell'acquisto, / l'ingordo involator poco l'ascolta, / e
bocca involta / d'ispido pelo a ingordo bacio spinse. algarotti, i-iii-
36: martino è istintivo, brutale, ingordo di godimenti. brancati, ii-23:
piccola squilla fa caro parere all'ingordo labrace la propria carne, che flttasegli entr'
: favola è questa, e per l'ingordo avaro / istoria verissima si rende,
1-19 (i-221): tanto da l'ingordo appetito trasportar si lasciò che tutto il
ruffiano, putanero, glotto, lopo ingordo, leccatore, bi- scazero, tavernero
. spreg. avido di cibo, ingordo. p. del rosso,
(ant. lecardo), agg. ingordo, goloso; che indulge ai piaceri
f. invar. spreg. poltrone ingordo. -anche: persona di bassa condizione
ruffiano, putanero, glotto, lopo, ingordo, leccatore. testi fiorentini, 81
. region. goloso, ghiotto, ingordo. nieri, 3-1 io:
. 48, chiama questa infirmità [dell'ingordo dormire] letargico, cioè addormentazione che
non temerei dopo l'occaso / di lete ingordo e de'fugaci lustri.
e stomaco: essere estremamente loquace e ingordo. bacchetti, 2-109: i piccoli
,... convertendosi in drago ingordo, [l'ambizioso] si strascina dietro
in te pur, d'ogni lucro idolo ingordo, / nume di questo secolo boreale
e quel che non capia lor ventre ingordo, / vi rimanea contaminato e lordo
il netto e il lordo / piace all'ingordo. -schifoso, repellente, ributtante.
venne / griffagno augello e di rapina ingordo, / e seco trasse l'innocente e
formica, / lasciasti illusa al predator ingordo, / che de'tuoi fiori ha
, / che non si mostri sommamente ingordo / della propria salute in ciascun loco
diresti: è impossibile entri nel pertugio ingordo. ma lubrificato del latte che sgoc
lagna, / col sagace fringuel lo storno ingordo. tanara, 126: il figurino
. -anche: essere particolarmente avido, ingordo. a. cattaneo, i-352:
con eccessiva avidità; crapulone, ingordo, goloso, vorace. dante
, dopo l'occaso, / di lete ingordo e de'fugaci lustri. tortoletti,
1-277: eccovi ciò che accoglie l'ingordo desiderio, / sbramatevi di me dentro la
madia e la botte: essere molto ingordo. pulci, 25-331: incendula,
e f. invar. che è ingordo della carne di lepri, gran mangiatore
da mangiare, / dice -tu hai dell'ingordo, / né ti posso mai saziare
con valore iperbolico): essere insaziabilmente ingordo. crusca [s. v.
. -manicare carne: essere goloso, ingordo. anonimo senese, in: maledetta
communemente non se ne servono a quell'ingordo e vizioso fine ove tendono alcuni giuo-
'antropofago 'per essere egli ingordo di carne umana. pausania,
viltà e della poltroneria, sordido e ingordo, capace solo, nei suoi meglio
che sian per mensa / del porco ingordo e per presepio al toro. saba
ruffiano, putanero, glotto, lopo ingordo, leccatore, bisca- zero, tavernero
opre. passeroni, 5-43: l'uomo ingordo perde il bene / che possiede,
. pallavicino, 6-1-186: costui frattanto, ingordo più che ambizioso e precipitato dall'aura
berchet, 326: beve intanto / l'ingordo orecchio il variato e dolce / modular
negli atti crudele e il morso ha ingordo e tenace e le mani ha rapaci
esempio il cloro è sempre stato così ingordo che è tutto morto; ma se noi
ghiotto di sì dilettevol cibo e ingordo, confessano di avervene obbligo.
/ e i'farò lamento / contro l'ingordo muccio. 2. dimin. mucino
ant. avido di cibo, vorace; ingordo. -anche sostant. sacchetti
, che dice: « ei perché ingordo, et io perché sì bella? »
, d'ella s'innamorò, credendosi l'ingordo ch'era nimfa di quel fonte,
del volgo / che vien di fama ingordo. leopardi, 8-50: il disperato
/ prenda col becco suo vorace e ingordo / l'api, che son di cera
più dimora / condurre al fin l'ingordo suo appetito; / ma prima da sé
rondine] col becco suo vorace e ingordo tapi, che son di cera e di
senza più dimora / condurre al fin l'ingordo suo appetito. cellini, 541:
fiera e torbi- d'onda / rovinoso ingordo iddio / passa il tempo, e vi
, i-3: essendo il cavallo uno animalazzo ingordo,... il quale.
., 87-56: mostrandosi ne'patti molto ingordo, / a'nostri ambasciador più volte
/ giura a l'età che il tempo ingordo et empio / dei raggi viverà della
del re costanzio. varchi, 22-37: ingordo d'udire e pieno di stuporé,
battere dal corvo, et è sempre ingordo come se fosse digiuno, e tuttavia
: la picciola squilla fa caro parere all'ingordo lupo la propria carne che, fittasegli
capace soltanto di riempirsi di cibo, ingordo. nomi, 11-72: s'adoprar
pacchiare), agg. ant. ingordo. tavola ritonda, 1-159: al
3. con valore aggett.: ingordo, ghiottone. f. f.
(panàrio), agg. letter. ingordo di pane. pataffio, 4
pappardo, agg. ant. ghiotto, ingordo. -anche come epiteto ingiurioso.
stante l'ebreo, che xè goloso e ingordo, / che l'idolo i magnava
se tu avessi a fare con un ingordo usuraio? 9. raggiungere qualcuno
ruffiano, putanero, glorio, lopo ingordo, leccatore, bisca <; ero,
che nel mio mal sempre è sì ingordo. sanudo, lviii-487: dar quela
i piatti di portata prima che un ingordo li vuoti nella sua scodella.
, e pieni i voti / d'ogn'ingordo colono. fagiuoli, vi-68: pur
roberto, 398: oltre che di ingordo, costui aveva la fama di terribile iettatore
: / sul secolo giovane, / ingordo di futuro dentro il suono in ascesa
all'esaurimento una situazione favorevole; parassita ingordo. carducci, ii-14-201: le 'piovre'
/... / di preda ingordo in larghi e tardi giri / per l'
occaso all'orto / il piratico vola ingordo abete. botta, 4-79: quivi per
pire. 2. figur. pitto ingordo: ragazzo goloso. p. petrocchi
più dimora / condurre al fin l'ingordo suo appetito. b. tasso,
ricordo, / che 'l suo voler ingordo a tal lo aduce, / che
marini, ii-72: tu, mare ingordo, come mi lasciasti fuggire quelle tue
le par di merlo audace il rostro ingordo. c. i. frugoni, i-15-170
1-iii-401: il volgo di quel comune ingordo di pensioni formò un decreto vinto con
te pur, d'ogni lucro idolo ingordo, / nume di questo secolo boreale,
6: chi, di vana gloria ingordo, non avendo la politezza del dire
quel poltron d'apizio: o come è ingordo, / o come egli trangugia,
viltà e della poltroneria, sordido e ingordo. -vita oziosa, inattiva e parassitaria
: il popul, di veder la pugna ingordo, / s'affretta a gara d'
grossolani o ripugnanti, o anche è ingordo e famelico. caro, 12-i-96:
del tuo padrone. -uomo ingordo o avido. burchiello, lxxxviii-ii-452:
misura s'accese e tanto da l'ingordo appetito trasportar si lasciò che tutto il suo
/ fatte misera preda / del vincitor ingordo... /... /
selvaggio orrore; / e 'l lupo ingordo, ch'ogni tratto usciva, /
: il padron per bisogno o perché ingordo / prepostero al lavor mesce lavoro;
dai loro presepi i fuchi, bestiame ingordo.. letter. ant. chiostra
, sesso profano, sesso diabolico, sesso ingordo. -che ama sensualmente, non
livido il cielo sbadiglia / come un ingordo biscazziere insonne, / mentre profonde toro
10-200: non la guardavo con occhio ingordo, né tanto meno con una qualche
anco nocente, / pugnator empio, predator ingordo, / che non fa? che
ruffiano, putanèro, glotto, lopo ingordo, leccatore, biscagero, tavemero. contile
. disse d'un fiato come un ingordo quarantottista della giovane italia. -per
ne fremesse. tasso, 1-8-112: quasi ingordo lupo e'par che brame / pascer
! / perché qualunque al proferire è ingordo / spesso per danno o per vergogna
legno. -ramo ghiottone, goloso, ingordo: succhione. 0. targioni tozzetti
. batacchi, ii-272: qual topo ingordo ai dolci furti usato, / nell'armadio
amore è qualcosa di rapinoso, d'ingordo, di sterile. 3.
moneti, 154: egli è un ingordo ed avido banchiero, / che più di
il biondo arderò, / rassembro un corvo ingordo, / ché il rauco foro assordo
risolvervi... di lasciar l'ingordo desiderio delle ricchezze degli onori e delle
: vedi che 'l tempo despietato e ingordo / rompe e divora ciò che fa natura
mangiare, / dice -tu hai dell'ingordo, / né ti posso mai saziare.
, non si poteva saziare con occhio ingordo e a fiamme amorose pieghevole di rimirarla
che nel mio mal sempre è sì ingordo. n. agostini, 5-5-43: pur
, v-119: i frutti / l'uomo ingordo rinserra. / gli apre a tutti
: s'ognun vuole al suo fatto esser ingordo, anch'io con mandricardo mi ripiglio
ristuccare. cesarotti, 1-xix-51: il fabriciere ingordo / con tanta cura ne ristucca e
ancora, per istrano accidente erale da ingordo fiume stato rapito. gualdo priorato,
tecniche. pallavicino, 1-516: niuno ingordo usuriere riscosse mai tanto dal debitore quanto
su la finestra salito, troppo più ingordo di voler entrar dentro ed abbracciar la
cerchi solo / debito nudrimento e non l'ingordo / falso piacer, così molti anni
.. ben il tempo è tanto ingordo vecchio. b. corsini, 3-46:
: vedi che 'l tempo despietato e ingordo / rompe e divora ciò che fa natura
i-1-400: così gatto talor avido, ingordo, / che suol la ronda far
su la fiera e torbid'onda / rovinoso ingordo iddio / passa il tempo, e
il tuo nimico / crudele, il nostro ingordo rubatore [il lupo].
ruffiano, putanero, gioito, lopo ingordo, leccatore, biscagero, tavemero.
le par di merlo audace il rostro ingordo. c. i. frugoni, i-10-113
. casti, ii-4-65: ripien l'ingordo ventre assai / ebber di cibi e
non era in casa. -a così ingordo salasso ha ragione di gridare. -copiosa
, iii-21: dopo aver seppellito nell'ingordo suo ventre un opulentissimo patrimonio e trangugiato
ritener la libertà comune saziar l'animo ingordo di sanguinosa crudeltà. -violentemente
marino, 1-7-5: lupa vorace, ingordo mostro infame, / lo cui cupo
, 342: ben veggo che ancor siete ingordo di vostro vitupero: io ve ne
aquila il pollo, / e fa l'ingordo suo desir satollo. cesarotti, 1-vii-34
ritener la libertà comune saziar l'animo ingordo di sanguinosa crudeltà. -placare un
unte nelle orlette...; l'ingordo sciaguattare delle pale. idem,
. luglio anche lui, e, ingordo sciamannato com'è, fa scodella dell'
sera', cioè « tu hai dell'ingordo, / né ti posso mai saziare »
anguiltara, 2-306: l'incurabil cancro ingordo / serpendo rode un corpo e sempre
si stavano avvicinando. 5. ingordo, voracissimo, insaziabile. -anche sostant.
i-345: la sfrenata vogliadi gloria e l'ingordo desio di fama non gli lasciava parer
5. ant. avido, ingordo. garzoni, 7-441: la lor
sgórdo, agg. region. ingordo. bacchetti, 13-447: voialtri
che vor- rebbono sempre vendere a prezzo ingordo le proprie entrate e nella marca principalmente
, 154: egli è un ingordo ed avido banchiero / che più di quel
. marino, 1-10-11: lo smerlo ingordo o 'l peregrin rapace. marchetti, 4-189
par lor di smerlo audace il rostro ingordo. 2. gerg. ant
, d'ella s'innamorò, credendosi l'ingordo ch'era nimfa di quel fonte,
bandello, 1-49 (i-573): l'ingordo cittadino, che vedeva carlo esser ridotto
già da le strida, in qualche bacio ingordo / punto fa- cean le nostre lingue
guarini, lxv-140: avido sonno, ingordo, / che ne * begli occhi di
, 2-306: l'incu- rabil cancro ingordo / serpendo rode un corpo e sempre acquista
co'balsami e gli unguenti, ed era ingordo / di far guadagni, non intese
servendo il pianeta e tirando seco con ingordo sorso il mare, continuamente nasce d'
a quel volto torbido e un po'ingordo, / che intravedevo pocanzi alla fontana,
oscena. ruspoli, 182: all'ingordo forame / ogni cazzo furfante / maneggia,
. calvino, 7-80: predace, ingordo, si riempiva le tasche di quella spazzatura
quel giumento, come succhia con labbro ingordo e tritura con mascella scrosciante la biada
la piccola squilla fa caro parere all'ingordo labrace la propria carne, che fittaseli
sragna / tesa la rete, uccellatore ingordo, / perch'uscendo dei vepri, ne
30-26: il popol di veder la pugna ingordo / s'affretta a gara d'occupar
festa bella / uomini e donne darzando d'ingordo, / que'd'osmo, a
bandiera / stellata! e il fiume ingordo s'insabbiava. -repubblica, federazione stellata
bocca involta / d'ispido pelo a ingordo bacio spinse, / e di stigia fuligin
arbasino, 23-1367: spettacolare, efferato, ingordo di appropriarsi la realtà storicizzando il presente
. invar. letter. chi è ingordo di cibo, molto affamato.
5-62: strega le botti di lor sangue ingordo / e le su- stanze usurpa delle
1-37 (i-449): tanto fu l'ingordo e libidinoso appetito che, vinta e
nostra colpa e pena, / tempo ingordo, la tua falce superba. -che
superimi e pomposi / ch'ai gusto ingordo poser le mie mane. fausto da longiano
con pena di diletto mista / l'ingordo spettator sveller la vista. 11
or, senza quel che il desio ingordo volle, / l'alma tremante assicurassi in
sanguinosa. 7. tose. ingordo, insaziabile. - anche sostant.
di mascalzone il nipote, di non altro ingordo -diceva lui -che della fortuna vistosa.
quel giumento, come succhia con labbro ingordo, e tritura con mascella scrosciante la
a un tignoso: essere insaziabile, ingordo, vorace. -anche: servirsi di qualsiasi
, ii-856: era un vile tirannèllo ingordo / quivi, nato d'un fabbro saracino
com'un tordo, / cupido l'ingordo / il cuor m'infilò. l.
; che mangia con grande avidità, ingordo. boccaccio, 9-46: io non
chiari, 33: credi che 'l tarlo ingordo toccar non osi affatto, / se
aperta che il bergamasco con l'occhio ingordo tutta non l'abbia trascorsa. biondo,
poi venne / griffagno augello e di rapina ingordo. b. barezzi, 1-148:
su la fiera e torbid'onda / rovinoso ingordo iddio / passa il tempo, e
di un animale (o di un bambino ingordo). tommaseo [s
usurieri sono. pallavicino, 1-516: niuno ingordo usuriere riscosse mai tanto dal debitore quanto
i-1-400: così gatto talor avido, ingordo, / che suol la ronda far per
il nero sciame / vedi qual vola ingordo, mora o fugga. tasso, 11-iii-
di non voler vivere schiavo dello straniero ingordo, superbo, tracotante che lo insultava,
velocità di esso a nel ronza ingordo dentro il calice bianco di un fiore;
/ prenda col becco suo vorace e ingordo / l'api, che son di cera
avidità, che eccede nel mangiare, ingordo. - anche: goloso (una persona
una mammella si lascia maternamente bere dall'ingordo poppante. 4. tessuto grossolanamente
via i piatti di portata prima che un ingordo li vuoti nella sua scodella.
bacche, onde s'ammanta, / all'ingordo froson dolcissim'esca: / celtide è
. letter. comportarsi da parassita, da ingordo. f. f.