cavaliere allotta / co 'l gran corpo ingombrò l'umil caverna. = comp.
cavaliero allotta / co '1 gran corpo ingombrò l'umil caverna, / e per le
suscitò; di gracidose belve / tutta ingombrò la terra. = voce dotta,
vetusto / dell'alto imperio, ch'ingombrò la terra. dovila, io:
accese il fuoco, / e la mensa ingombrò di vari frutti. giraldi cinzio,
suscitò; di gracidose belve / tutta ingombrò la terra. aleardi, 1-87:
mio unigenito abito; macchiatolo, ne ingombrò le imbrattature di radituia di muro..
che capitano. forse perché egli non ingombrò lo spasseggio nel liceo, non disputò nel-
cavaliere allotta / co 'l gran corpo ingombrò l'umil caverna. guiducci, i-34-
gran terreno oppresso / coll'immenso cadavere ingombrò. carducci, iii-3-108: ove l'
guerrazzi, 3-38: il pianto le ingombrò gli occhi. carducci, iii-1-427:
1 secoli regnante, / di prodigi ingombrò le terre e tacque " algarotti,
, 1-iii-30: chiuse / i varchi ed ingombrò l'ampia campagna / di folte schiere
il fuoco, / e la mensa ingombrò di varii frutti, / ove si ricreò
la grande abondanzia di bestie che teneva ingombrò sì il suo paese di letame che corruppe
. s. errico, 10-12: s'ingombrò repente / d'un tartareo furor l'
fu per nebbia, che l'aria ingombrò di folte nubi. de amicis, i-631
: ei cadde, e steso / ingombrò sette iugeri. fantoni, i-143:
, un forte duolo / gli occhi ingombrò, al cadere del fratello.
bel rossore / tutto tutto ad armilla ingombrò 'l viso. carducci, iii-5-420: a
agil fantasia / del grande obbietto m'ingombrò, m'accese, / che di me
. cassola, 185: chi saggio ingombrò di fili il seno / con tal arte
su i secoli regnante, / di prodigi ingombrò le terre e tacque. f.
. una gran nube / di dolor gl'ingombrò la mente e gli occhi. foscolo
agil fantasia / del grande obbietto m'ingombrò, m'accese, / che di
il mio unigenito abito; macchiatolo, ne ingombrò le imbrattature di raditura di muro e
madre, cui ratto e tacito / tutta ingombrò timor. goldoni, xiii-109: è
già fu il leggiadro fiore / t'ingombrò il sen di grave aspro dolore.
mio unigenito abito; macchiatolo, ne ingombrò le imbrattature di raditura di muro e
g. bentivoglio, 4-309: questo successo ingombrò di spavento sì grande i nemici che
fiera del petto roditrice doglia / penelope ingombrò. carducci, iii-25-194: sapete voi.
un torbido / sonno letargico / tutti ingombrò. manzoni, pr. sp.,
bel rossore / tutto tutto ad armilla ingombrò 'l viso; / ebbe tal soprassalto
mio unigenito abito; macchiatolo, ne ingombrò le imbrattature di raditura di muro e mi
cartapesta, poi la guerra che la ingombrò di tetre baracche, impedirono questo spampanarsi
la grande abondanzia di bestie che teneva ingombrò sì il suo paese di letame, che
, squarciossi il petto / spietatamente ed ingombrò la stanza, / cadavere deforme e sanguinoso
immagine bianca che svolazzò davanti, lo ingombrò un istante. -soffiare, spirare
la grande abondanzia di bestie che teneva ingombrò sì il suo paese di letame che corruppe
sensi un torbido / sonno letargico / tutti ingombrò. 6. che provoca
bianco che falda di neve, e ingombrò la picciola tavola de fichi secchi,