). letter. che inghiotte, ingoia. arici, 88: sporgon
ozio, che i più belli anni m'ingoia. arici, i-315: ponea questi
di natura più basso e sessuale, ingoia tutto in ignobili bagordi e non si
popolo di natura più bassa e sessuale, ingoia tutto in ignobili bagordi e non si
mulino, che liscio e lesto se l'ingoia. convulso, agg. che
molti capidogli che divora / e vivi ingoia il mostro ad ora ad ora.
forchetta enorme / le cadenti lasagne avido ingoia. fogazzaro, 5-14: ella si mise
le sue voglie scempie, / s'ingoia il tutto in sei dì, né pensa
di fogna a uno che mangia ed ingoia ogni sorta di cibo, sebbene sporco
, / che voraggine immensa il cibo ingoia, / né satollando ma l'awida
forchetta enorme / le cadenti lasagne avido ingoia. manzoni, pr. sp.,
volgar., 3-176: il cane ingoia a gola aperta il pane e la
. ant. che mghiotte, che ingoia. - anche al figur.
... muta ed egoistica s'ingoia i popoli e ne getta i brani sanguinosi
/... / il ferro adunco ingoia, / e si rinvesca l'ali.
fibra ha tal vigore, / che ingoia fin tacciar, né però crepa, /
forchetta enorme / le cadenti lasagne avido ingoia. alfieri, i-15: mi posi
/ che sebben de'vassalli il sangue ingoia, / l'ingorde voglie non ha
/ ch'ogni piacere e ogni spasso ingoia. foscolo, xvii-23: la cabala
mira, / che ne la fuga istessa ingoia tonda. fortegucrri, 5-39: ma
passa il carro col giorno; se lo ingoia / la notte. sbarbaro, 6-12
la foia / dove il buio li ingoia. cintili, 2-187: si lasciavano ingoiare
nostro? / gallo signor, che non ingoia come / tutto il genere uman non
(femm. -trice). che ingoia, divoratore. -spreg.: mangione,
se si bee in oro, s'ingoia ben anche più fiele che vino. roberti
e con beccate agevoli / bruchi e vermetti ingoia! guerrazzi, 2-248: facendo tatto
2-248: facendo tatto del tacchino quando ingoia una noce, tacque. nievo, 3-163
, conti chi può i bicchieri che ingoia! -figur. guerrazzi,
... a modo di serpe ingoia a poco a poco gl'improvvidi uccelli.
forchetta enorme / le cadenti lasagne avido ingoia. carducci, iii-26-329: la festa
: qui pon un cane c'abaiando ingoia / l'anime triste ch'ivi son punite
/ sorriso che muore... v'ingoia / il tempo. altomare, lxxv-85
di fibra ha tal vigore / che ingoia fin tacciar, né però crepa,
g. gozzi, i-10-78: quanto s'ingoia per forza o contro natura non diviene
è ognor d'impetuosi venti, / t'ingoia un flutto, e le notanti spoglie
molti capidogli che divora / e vivi ingoia il mostro ad ora ad ora. pigafetta
oceano s'innalza, ora le si ingoia e quegli dibassa. 3.
non intender d'uom tal che tutto ingoia / senza oppinare a qual fin si riesca
grosso o grande divora, inghiottisce, ingoia, si pappa il pesce piccolo o minuto
gran luna lassù apre la bocca e ingoia pierró. = adattamento del fr.
dà.. che inghiotte, ingoia. -anche sostant. encivenni,
, / gli angeli irosi che la notte ingoia. e. cecchi, 8-73:
passa il carro col giorno; se lo ingoia / la notte. ora esso è
prendono, per comprendere che quanto s'ingoia per forza o contro natura non diviene ordinariamente
/ non intender d'uom tal che tutto ingoia / senza oppinare a qual fin si
/... / il ferro adunco ingoia; / e si rinvesca l'ali
piaga, / senza dispetto la bevanda ingoia. 5. zappettare, smuovere superficialmente
dal sotto in su la figlia ritta che ingoia rumorosamente pane inzuppato nel caffelatte.
spolpa, taglia, squarta, rodi, ingoia, tranguggia pezzoni di vitella intieri intieri
, nella maniera stessa che 'l rospo ingoia la donola e la vipera l'usignuolo.
con un gran sorso d'acqua se lo ingoia. tasso, 14-74: dentro ai
si va per la strada profonda spastata, ingoia ta. spasticaménte
, taglia, squarta, rodi, ingoia, tranguggia pezzoni di vitella intieri intieri
... e l'aggredisce, l'ingoia come se avesse alle calcagna le moto
squarciato, spalanca gli otto tentacoli, ingoia. gozzano, i-1092: sono zoofiti
città superba che i tesori / tutti ingoia di francia. spallanzani, iii-
il consorte alla biastema orrenda, / e ingoia il tosco alle sua labbra usato,
sm. ant. l'inghiottire, l'ingoia e menipossenti uomini. tassoni
con un gran sorso d'acqua se lo ingoia. -con meton.: gruppo
femm. -trice). che inghiotte, ingoia. roberti, i-16: io veggo
pochi hanno visto, che fàscina e ingoia uomini, asini, pecore, capre.
la coda al flipper, mangia porcherie, ingoia caffè. = comp. dal pref