. - anche al figur. inghilfredi, xi-1-146: e son di pene d'
amaro. - anche al figur. inghilfredi, xi-1-147: tant'è l'affanno,
et po l'ussu dereto sì 'mserrao. inghilfredi, v-244-27: tant'ao nascoso inverso
-per simil. e al figur. inghilfredi, v-244-27: tant'ao nascoso inverso del
da stretta amicizia con qualcuno. inghilfredi, v-243-4: del meo voler dir l'
copertamente; in segreto, misteriosamente. inghilfredi, v-244-34: del meo disir non novo
una scrittura, un testo). inghilfredi, v-244-33: del meo disir non novo
-per cima: interamente. inghilfredi, v-244-34: del meo disir non novo
-per simil. e al figur. inghilfredi, v-244-17: stringe lo core e gronda
.). parente; consanguineo. inghilfredi, v-243-2: del meo voler dir l'
/ s'io la gioia celasse. inghilfredi, 3-28: stringe lo core e gronda
principio, come regola, precisare. inghilfredi, 6-16: penso se narramento / è
moralmente; sconvolgere l'animo. inghilfredi, 3-66: lo mio buon dir s'
autorità. - anche al figur. inghilfredi, 385: ch'eo son disceso e
amare. - anche assol. inghilfredi, 5-18: poi sono amante di ciò
ò lo core e la mente. inghilfredi, 5-30: a tal son miso che
. -anche al figur. inghilfredi, 7-17: per tradimento son dismarruto /
-ant. struggersi, consumarsi. inghilfredi, 5-14: in isperanza amarisco mia spene
e letter. dolorosamente. inghilfredi, 7-1: dogliosamente e con gran malenanza
. -ant. saggezza. inghilfredi, 376: sua dottrina m'afrena,
portare, recare, causare. inghilfredi, xvii-99-29: istringie il core, e
, -plui / ched ancora -non fui. inghilfredi, v-243-4: essendo du'e semo
peccato; sbaglio, errore. inghilfredi, 4-23: non laudo cominzar senza consiglio
o pensamento / agiate in cor fermanza. inghilfredi, 7-38: però ciascun faccia di
sbocciare (un fiore). inghilfredi, 2-18: l'erbe derian granire e
rivestirsi di foglie, frondeggiare. inghilfredi, 2-19: l'erbe derian granire e
/ che credono ch'amore sia niente. inghilfredi, 4-10: eo veo saglir lo
. -con uso avverbiale. inghilfredi, 383: chi non è sagio non
anche: vasca, abbeveratoio. inghilfredi, 380: stringe lo core e gronda
nobile, generoso, elevato. inghilfredi, 380: al cor m'à miso
mi de'fue la mia morte. inghilfredi, 375: audite forte cosa che m'
). ant. trattenere. inghilfredi, 7-13: fui miso in gioco e
letter. recare, apportare freddo. inghilfredi, 378: non deveria lucer luna né
scappare per paura o viltà. inghilfredi, 5-27: a tal son miso che
allegro; festevole, spensierato. inghilfredi, 2-7: seria gaio e giocondo,
ant. abbattere, umiliare. inghilfredi, 383: mala provededza / vole giachir
) e di eletti costumi. inghilfredi, 378: cavalier non cognosco da mercieri
/ fior de le donne sete. inghilfredi, 377: fussi gioiosa tanto e amorosa
i-461: ho creduto... inghilfredi, 382: la mia persona..
compiacere, assecondare, favorire. inghilfredi, 378: non pare di bamagio in
misera, difficile, penosa. inghilfredi, 389: dogliosamente e con gran malenanza
si manteni -in pregio ed in grandeza. inghilfredi, 378: li qual deriano
dignità, orgoglio, presunzione. inghilfredi, 376: gioia agio presa di giglio
semi (una pianta). inghilfredi, 2-18: l'erbe derian granire e
. - anche: pianto. inghilfredi, 380: non ò coverta a gronda
-con la specificazione del liquido versato. inghilfredi, 380: strinse lo core e gronda
. vantaggio, utilità, beneficio. inghilfredi, 380: doglio quando più miro /
contemplazione. -intr. inghilfredi, 389: però la sesta faccia movimento
nella fantasia, immaginare. inghilfredi, 375: gesù cristo ideolla in paradiso
stinòe d'esser sovrano. inghilfredi, 389: ciascun d'alto potesi
. - anche al figur. inghilfredi, 381: s'eo tegno il dritto
guadagnare / e perde ciò c'avia. inghilfredi, 388: fui miso in gioco
palàmiti. -ant. abboccare. inghilfredi, xi-1-145: lo pesce inesca l'amo
. liberare, alleviare. inghilfredi, 376: sono amato da lei senza
che 'n tal parte donaomi intendimento. inghilfredi, 386: sì alto intendimento /
cosa ch'eo sento d'amore. inghilfredi, 386: sì alto intendimento /
senso opposto; invece; viceversa. inghilfredi, 381: s'eo tegno il diritto
/ che per lei agio e sento. inghilfredi, 376: ma sono amato da
reo lazo, / giudicato di serra! inghilfredi, 385: sono arieto com'più
- anche: pigro, codardo. inghilfredi, 378: cavalier non cognosco da mercieri
quando, mentre che, qualora. inghilfredi, 385: son dimiso da la signoria
/ a ciò ch'eo sento. inghilfredi, 385: la caccia è presa
perfezione; dare risalto e valore. inghilfredi, 383: lo frutto lauda 'l fior
, sì comincia 10 suo lavorio. inghilfredi, 379: como di dui congiunti
, -è che leanza - astata. inghilfredi, 379: non è leanza vera,
-legato a laccio: saldamente avvinto. inghilfredi, 385: sono arieto com'più vado
tira, / è spirito chiamato. inghilfredi, 376: sua dottrina m'afrena
con tale nome il ghepardo. inghilfredi, 388: sì falsamente mi 'nganno lo
lo più con la particella pronom. inghilfredi, 389: lo leofante null'omo riprenda
sm. ant. lode. inghilfredi, 384: tant'à lo mal lo
-dar lodo: lodare, approvare. inghilfredi, 383: no m'è a piacimento
. -da molto tempo. inghilfredi, 376: luntanamente m'à tirato amore
luce men, chi la cela. inghilfredi, 378: non deveria lucer luna né
formato clarite e preziose e belle. inghilfredi, 378: non deveria lucer luna né
quelle lunghiere di titoli nauseanti. inghilfredi, 381: son punto / da lungi
, / ché così mi tradite. inghilfredi, 385: eo sono in parte di
. disgraziatamente, miserevolmente, tristemente. inghilfredi, 378: risguardando m'ammiro: /
se 'l cor d'ess'è ripieno. inghilfredi, 378: contasi mal per meglio
schiantavo di rabbia. -sostant. inghilfredi, 389: rason porta di punir li
, più meritevole, più lodevole. inghilfredi, 378: contasi mal per meglio,
mentre che vive è vostro servidore. inghilfredi, 379: e rason, poi membra
/ vaglian più, ciò mi membra. inghilfredi, 380: è rason, poi
persona di umile condizione. inghilfredi, 378: cavalier non cognosco da merciejri
-affanno, cura, preoccupazione. inghilfredi, 378: ciascuno 'n tal mistieri si
; sviluppo, potenziamento. inghilfredi, 389: ciascun faccia di sé mutanza
ant. intento, concentrato. inghilfredi, 380: eo, c'a provar
la qual falso diletto mi tene. inghilfredi, 382: eo veo saglir lo non
un proposito, di un desiderio. inghilfredi, 389: però la sesta [strofa
]. -avere inizio. inghilfredi, 389: però la sesta [strofe
, anche, di una collettività. inghilfredi, 389: ciascun faccia di sé mutanza
narrazione, racconto, discorso. inghilfredi, 386: penso se narraménto / è
d'animo, ecc.). inghilfredi, 381: di duol no resto /
soggetti astratti o inanimati). inghilfredi, 381: s'eo tegno il dritto
è pregiata / eh'è ben costumata. inghilfredi, 376: l'omo selvaggio à
vipra ivi fusse, natura perderia. inghilfredi, 379: chiara ven l'aire
di 'ntrare in vostro core naturale. inghilfredi, 379: como ai dui congiunti amor
per mia voglia amante -amor negando. inghilfredi, 385: sono amante di ciò che
raggiungere uno scopo determinato. inghilfredi, 382: lo mio buon dir s'
; attitudine a un'attività determinata. inghilfredi, 382: lo mio buon dir s'
mio afar di nullo amor risembra. inghilfredi, 375: da lei neente vogliomi
basso stato; essere annientato. inghilfredi, 378: donne e donzelle vegio di
. latin. ant. conoscere. inghilfredi, 381: nullo par di me novo
litote: provato da lungo tempo. inghilfredi, 381: del mio disir non novo
-provocare la dimenticanza; far dimenticare. inghilfredi, 384: 'ciò che di gioia
; vergognoso, turpe, infame. inghilfredi, 382: eo parlo dottoso / e
-fare offensione: assalire, aggredire. inghilfredi, 387: l'omo nascoso, /
dire, nell'agire). inghilfredi, 382: eo veo saglir lo non
non muta / di far leale omagio. inghilfredi, 376: lucanamente m'à tirato
valori spirituali, eterni). inghilfredi, 379: del meo voler dir l'
interrogativa diretta o indiretta). inghilfredi, 389: s'eo trago a voi
sanno / ben dir né operare. inghilfredi, 384: chi più falla di lodo
mentire e di dire torto palese. inghilfredi, 379: non è leanza vera,
della donna amata. inghilfredi, 376: sua dottrina m'afrena,
s'alcun vi venne per cotale amare. inghilfredi, 381: del meo disir
del parpaglione, che fere lo foco. inghilfredi, 383: vana promessa messo m'
con sdegno, rifuggire con disgusto. inghilfredi, 378: non pare di barnagio in
a. ssé et al paese. inghilfredi, 388: partomi da sollazo e d'
pensosa / ed io rimasi in pesanza. inghilfredi, 376: a la mia vita
di pena e dal corpo ti parte. inghilfredi, 388: sì come il ciecen
di bon cor tal donna serveria. inghilfredi, 379: dico lo meo parvente /
a mio modo, come me. inghilfredi, 388: partomi da sollazo e d'
, stupidità; grave ignoranza. inghilfredi, 382: eo veo saglir lo non
anche morale o politica). inghilfredi, 378: contasi mal per meglio,
mondo e in tutto il tempo. inghilfredi, 378: non pare di barnagio in
l'assolvimento di un compito). inghilfredi, 377: caunoscenza penosa e angosciosa,
e per pietanza -trova pur orgoglio. inghilfredi, 383: per che 'l meo cor
prop. consecutiva esplicita. inghilfredi, 381: del meo disir non novo
perire. -sostant. morte. inghilfredi, 383: così mi 'mpiglio credendo avanzare
mutare (anche per volubilità). inghilfredi, 388: agio dottanza di poter cambiare
vostro pere, vostra sia pesanza. inghilfredi, 328: eo parlo dottoso /
simpatico. -nobile, gentile. inghilfredi, 378: regensi in serritute per avere
ke a vui sciano a plaxere. inghilfredi, 388: son sì preso e sì
riso / e d'ira mi discorda. inghilfredi, 380: m'abatto / in
le picciole controversie delle private persone. inghilfredi, 387: però 'l gran
un istinto, un desiderio). inghilfredi, 386: poi che piacere / à
non perder per tua follia / amore. inghilfredi, 385: tant'è l'affanno
con sé, ecc.). inghilfredi, 389: non è gioco d'essere
-far ottenere un buon risultato. inghilfredi, 376: lucanamente m'ha tirato amore
uccello o un insetto volante). inghilfredi, 378: non deveria lucer luna né
signori a li lor bon serventi. inghilfredi, 388: per tradimento sono dismarruto
non abbiano podere di malfare a'buoni. inghilfredi, 388: agio dottanza di
/ non è prenditore di veracie compimento. inghilfredi, 384: chi più falla di
riferimento ad animali o a personificazioni. inghilfredi, 379: dico lo meo parvente /
non sanza grande afanno di spirito. inghilfredi, 376: lucanamente m'à tirato
-asservito, sottomesso al volere altrui. inghilfredi, 388: per tradimento sono dismarruto,
compì, di stato in luogo. inghilfredi, 381: nullo amante di ciò non
ant. oppressione, angustia. inghilfredi, 381: nullo amante di ciò non
, l'oggetto offerto. inghilfredi, 383: vana promessa messo m'à
pruovo; / spessamente mi rinuovo. inghilfredi, 389: s'eo trago a
forte / di pregione e di morte. inghilfredi, 383: per che 'l
/ tant'è l'amor corale. inghilfredi, 381: son punto / da lungi
). - anche: nonnulla. inghilfredi, 381: a dir m'apresso /
. letter. ant. purificare. inghilfredi, 380: doglio quando più miro /
-con l'art. determinativo. inghilfredi, 377: li qual deviano onore mantenere
, / per pianto in allegrezza convertire. inghilfredi, 389: agio dottanza di poter
paiono picciole ramatelle. -ramèlla. inghilfredi, 378: auselli posare in ramelle.
ramelle cantare versi de fino amore. inghilfredi, 378: devria lo sol freddare
. ridursi in una determinata condizione. inghilfredi, 382: la mia fede è più
-accettare una situazione, uno stato. inghilfredi, 377: li qual deriano onore mantenere
comportarsi (in senso morale). inghilfredi, 389: ciascun d'alto potesi bassare
/ in cui regna tutta cortesia. inghilfredi, 378: ciascuno in tal mestieri si
duolo: essere incessantemente addolorato. inghilfredi, 381: tal è 'l disio c'
riccheze, -ne gioi non disio. inghilfredi, 376: gioia agio presa di giglio
chiaramente / ciò ch'io vidi presente. inghilfredi, 379: del meo voler dir
che sien diversi / proverbi per rima. inghilfredi, 379: como di dui congiunti
pena e 'n ghiaccio -mi rinovo. inghilfredi, 376: tanto di lei mi
condizione di chi li menta). inghilfredi, 383: no m'è a piacimento
gran cupido. -assol. inghilfredi, 378: risguardando m'ammiro: /
dagli occhi (le lacrime). inghilfredi, 380: stringe lo core e gronda
con lei di darmi amanza -di campare. inghilfredi, 380: non ò coverta a
di me vi risovegna, alente rosdi. inghilfredi, 383: vana promessa messo m'
del mio cantare non vi mostro. inghilfredi, 388: agio dottanza di poter
mettere alla prova una persona. inghilfredi, 384: poi la noiosa erranza m'
diffondersi (il male). inghilfredi, 378: l'erbe redian granire e
ch'amavano lo stato di roma. inghilfredi, 382: eo veo sa- glir
che no lo intend'a corso. inghilfredi, xvii-99-2: del meo voler dir l'
(un atteggiamen- to). inghilfredi, 385: madonna, senza dir parlate
una condizione, in uno stato. inghilfredi, 389: la sesta faccia movimento,
; risentirne dolorosamente gli effetti. inghilfredi, 377: fussi gioiosa tanto e amorosa
-con riferimento alla fedeltà d'amore. inghilfredi, 382: la mia fede è più
, cioè servi, ancille e posessioni. inghilfredi, 383: veo signori a
-anche con ellissi del sost. inghilfredi, 389: la sesta [strofa]
manchevole, privo di dignità. inghilfredi, 377: li qual derìano onore mantenere
alla terza pers. sing. inghilfredi, 384: chi più falla di lodo
(con valore scherz.). inghilfredi, 388: partomi da sollazo e d'
autore rispetto a quelle precedenti). inghilfredi, 377: lucanamente m'à tirato amore
prima di fare qualcosa; indugiare. inghilfredi, 376: pogna ben cura chi ama
spingere all'esaltazione di sé. inghilfredi, 383: se bon consiglio crede,
. raccontare, esporre, divulgare. inghilfredi, 384: tant'à lo mal lo
. - anche di animali. inghilfredi, 379: chiara ven l'aire scura
tutto giorno parlare nelle valenti cose. inghilfredi, 376: gioia agio presa di
voi tornar a deu e demandar perdon. inghilfredi, 384: poi la noiosa erranza
-ant. minima quantità. inghilfredi, 384: son di pene di 'ntomo
om soperbio ch'apen'avrà sostegno. inghilfredi, 378: risguardando m'ammiro: /
che d'altre donne aver ferma certanza. inghilfredi, 382: eo veo saglir
comporre opere poetiche e farle conoscere. inghilfredi, 381: del meo disir non novo
uso (una consuetudine). inghilfredi, 378: risguardando m'ammiro: /
, terrorizzare, incutere spavento. inghilfredi, 376: l'omo selvaggio a 'n
, sf. ant. terrore. inghilfredi, 388: dentro l'aigua m'à
e la cura della persona. inghilfredi, 376: sono amato da lei senza
completamente al sentimento d'amore. inghilfredi, 380: eo, c'a provar
virtù, difetti, comportamenti abituali. inghilfredi, 384: tant'à lo mal lo
. 15. prov. inghilfredi, 383: lo frutto lauda el fior
, assorto o coinvolto profondamente. inghilfredi, 389: s'eo trago a voi
disposizione del cielo e delle stelle. inghilfredi, 378: non deverìa lucer luna
mi trasse e misemi in su'loco. inghilfredi, 384: ciò che di gioia
quanto temesse -de la vita mia. inghilfredi, 380: stringe il core e gronda
in partic. per l'amore. inghilfredi, 389: ardo, consumo e struggo
. desiderio, impulso, stimolo. inghilfredi, 380: al cor m'à miso
relazione con una prop. consecutiva. inghilfredi, 380: m'abatto / in tai
tempo: eternamente, per sempre. inghilfredi, 384: son di pene di 'ntorno
. -anche di soggetti inanimati. inghilfredi, 376: lucanamente m'à tirato amore
. ant. crescere, aumentare. inghilfredi, 3 77: lo meo lavor non
data; illudendo, raggirando. inghilfredi, 388: sì falsamente mi 'nganno lo
non con amore -mi fece riparare. inghilfredi, 376: a la mia vita
qualcosa da cui si è attratti. inghilfredi, 389: la pantera à in sé
angustiarsi. di tempo). inghilfredi, 378: non deveria lucer luna,
perdenza / trovomi di voi amare. inghilfredi, 389: ardo, consumo e struggo
con riferimento a concetti astratti. inghilfredi, 381: eo di duol no resto
molto apto e commodato a ogni inghilfredi, 379: del meo voler dir l'
, di un moto dell'animo. inghilfredi, 384: ciò che di gioia mi
con la particella pronom. struggersi. inghilfredi, 382: lo mio buon dir s'
frutto di avvedutezza, di saggezza. inghilfredi, 382: veo saglir lo non sagio
/ d'amor lo cor m'afina. inghilfredi, 378: non deveria lucer luna
come se si facesse qualcosa. inghilfredi, 585: però, madonna, senza