pesantezza e sensazione di gonfiore per aver ingerito troppo cibo. viani, 19-596
sopore, di stordimento (per aver ingerito oppio). sacchetti, 219-109:
(ant. avvenenato). che ha ingerito (o gli è stato propinato)
in una volta; quantità di liquido ingerito. g. bentivoglio, 4-100
pass, di bére), agg. ingerito, trangugiato, assorbito. -al figur
iniziato l'anno decorso, s'è ingerito un altro moto che ha fatto come i
gonfiare '(perché si credeva che, ingerito insieme con l'erba dai bovini,
dall'anima. -buttato giù: ingerito. -al figur.: sopportato (
gonfio (un animale: per avere ingerito cibo guasto, o erba bagnata)
quantunque a dir vero non siasi molto ingerito ne'pubblici affari. manzoni, pr.
fisiol. processo in cui il cibo ingerito, per azione dei succhi gastrici,
semiliquida in cui viene trasformato il cibo ingerito durante l'ultima fase della digestione gastrica
. satollo, sazio per il troppo cibo ingerito. -anche al figur. fra
cane e di cui l'uovo, ingerito dall'uomo, produce un embrione:
. ant. il residuo utile del cibo ingerito che si trasforma, secondo antiche concezioni
tempo, che il brunellesco s'era ingerito in questa gran fabbrica senza pagare la
posizione o è gravato dal troppo cibo ingerito. novellino, 100 (222)
acido urico nell'organismo (ma se ingerito in dosi elevate è tossico).
soprattutto dal vino bevuto o dal cibo ingerito. -al figur.: stato di
provocando, specialmente a causa del cibo ingerito o del vino bevuto, stato di pesantezza
a tutta la colonia il liquido nutritivo ingerito. successivo alla formazione
montale, 3-253: fingerà di aver ingerito... una serie infinita di
se stesso... già si è ingerito a mangiare e bere. assarino,
iniziato l'anno decorso, s'è ingerito un altro moto. 6.
tal buffone sciocco, / che s'è ingerito a far il parassito / ed è
ingérer (sec. xiv). ingerito (part. pass, di ingerire)
né il crocifisso: è il timore ingerito dalla credulità; e il timore guarisce
, di mangiare1), agg. ingerito mediante la deglutizione e dopo la necessaria
ant. e letter. mangiato, ingerito. matasala, v-71-105: lo
ruminanti per la fermentazione abnorme del foraggio ingerito. c. ridolfi, i-371:
mortali; che dà la morte se ingerito o toccato (una pianta, un'
da talune sostanze organiche putrefatte; se ingerito, provoca avvelenamento con gravi sintomi di
intorpidimento, insensibilità o incoscienza, se ingerito, inalato, iniettato in un soggetto
il lume degli occhi. -averne ingerito in quantità eccessiva. -uscire gli occhi
poppata per verificare la quantità di latte ingerito. 2. in senso concreto:
è amato per le sue virtù vitaminiche e ingerito sotto forma di aperitivo.
e s'addormentò, scaldato dal puncino ingerito. -acer. poncióne.
e mezza d'olio di ricino, ingerito a ben ponderata distanza, erano infallibili
. consumato come cibo o come bevanda; ingerito, inghiottito; mangiato; bevuto.
di completare la triturazione del cibo ingerito. 2. omit. disus
, vi si fermavano a lungo, dopo ingerito. soldati, 6-68: esistevano vari
più sgradevole e fastidiosa di chi ha ingerito una quantità eccessiva d'acqua o,
in sorgenti. -vomitare il cibo ingerito (e ha valore eufem.).
; agitarsi nello stomaco (un cibo ingerito). - anche sostant. g
emissione di una parte del latte appena ingerito dovuta a eccesso di alimento introdotto,
andatura del cavallo (il cibo da poco ingerito). redi, 17-130: 'rincriccare'
5. sbarazzare l'organismo dal soverchio cibo ingerito, purgandolo. - anche assol.
in bocca per rigurgito (il cibo ingerito). fasciculo di medicina volgare,
fedeli si risolvono. -assimilare il cibo ingerito. savonarola, iv-516: io
nello stomaco una bevanda o un cibo ingerito, o le feci nell'intestino (
funzione dei ruminanti nella quale il cibo ingerito, dopo essere stato masticato sommariamente e
allo stomaco in quanto contiene il cibo ingerito. dalla croce, ii-85: egli
amarissimo molto velenoso, che, se ingerito in quantità eccessiva, provoca le caratteristiche
sia risanata. -che deve essere ingerito subito dopo un altro medicamento.
al -liberare lo stomaco dal cibo ingerito vomipresente la tengono tanto oppressa.
. sarebbe come pretendere di dormire dopo aver ingerito numerose pastiglie di simpamina. flaiano,
della patata in germoglio; risulta tossico se ingerito senza un'adeguata cottura.
, tr. ant. bere dopo aver ingerito un'altra bevanda. g
mostrando di credere che non avesse ingerito). animo di soperchievolmente assalire
. scorpacciata (e anche l'abbondante cibo ingerito). fanfani, uso tose.
: non riuscire a digerire un cibo ingerito; ritenere nauseante un cibo.
straregurgitante, agg. letter. che ha ingerito una quantità eccessiva di cibo e di
emozione o a un rigurgito del cibo ingerito. boccaccio, viii-2-225: la strozza
). aspirato con le labbra e ingerito (un liquido, in artic.
un forte dolore fisico, per avere ingerito sostanze tossiche o stupefacenti; venire
tecnica superiore -gonfio per il cibo ingerito in quantità eccessiva. per tecnica deve
: pezzetto di pane che, se ingerito a colazione, non pregiudica il digiuno.
dei protozoi contenente parti- celle deh'alimento ingerito. - vacuolo contrattile, orga- nello
al vino evuto o al cibo ingerito. buti, 1-349: dice
la bocca (un cibo, un liquido ingerito). tommaseo [s.
enzimi idrolitici capaci di digerire il materiale ingerito per fagocitosi. = voce dotta
jam [ottobre 2004]: cosa avesse ingerito quel giorno il buon green ancora non
liquido. – anche: il liquido ingerito. pasolini, 3-55: questo