voracità; sbranare, dilaniare ferocemente; ingerire, ingoiare senza quasi masticare.
. -che ha la capacità di ingerire non comuni quantità di cibi o di
2. etnol. usanza di ingerire diversi tipi di terra o di argilla
. dominici, 2-5: questo volle ingerire lo ignito predicatore della carità, quando
questa persuasione inconsiderata che l'appetito vorrebbe ingerire, e impera la virtù della temperanza
, ingoiamento. = deriv. da ingerire. ingerire, tr. (ingerisco
= deriv. da ingerire. ingerire, tr. (ingerisco, ingerisci)
una ambiguità cui la lingua volgare potea ingerire. -figur. comportare come conseguenza
: quando con buona occasione mi potete ingerire nella grazia sua, vi priego a farlo
le idee ch'ei vuole o deve ingerire nel suo allievo, non potrebbe certamente
'... l'artefice, per ingerire nella mente il senso della vastità e
momento che il pubblico vi affluisca per ingerire le consumazioni, rimane inesplicabile perché vi
meglio, prese la consuetudine d'ingerire ogni sera una cartina di veronal. montale
ano. questi organismi non fanno che ingerire, digerire ed espellere. 4
.. avevano deliberato di non s'ingerire ne'moti della francia. gualdo priorato
affari... di non farvi ingerire i preti. alfieri, i-55: non
. = voce dotta, lat. ingerire, comp. da in-'dentro '
ingerito (part. pass, di ingerire), agg. introdotto, immesso
s'intriga. = deriv. da ingerire. ingermatura, sf. sorta
). ingestióne, sf. l'ingerire; introduzione nello stomaco di cibi o
ingestus, part. pass, di ingerire 'ingerire '; cfr. fr.
part. pass, di ingerire 'ingerire '; cfr. fr. ingestion (
ingèsto (part. pass, di ingerire). ant. introdotto, immesso
terribilmente. - aspirare, ingerire. calvino, 1-117: i suoi
), tr. (màngio). ingerire, mediante la deglutizione e dopo una
interrotti soltanto dal terrore delle medicine da ingerire, le molli ostie che mi si
levi, 2-145: mi sforzai anche di ingerire e digerire la glicerina, fondandomi sul
. medie. tendenza patologica a ingerire piccoli oggetti metallici. = voce dotta
cura. -mangiare a pappaceci: ingerire grandi quantità di cibo con smodata voracità
fu mai pasciuto. 2. ingerire alimenti per lo più al fine di sfamarsi
vittuaglia dentro pinse. -mandare giù, ingerire, trangugiare. a. pucci,
con i dimandi. 5. fatto ingerire, trangugiato (anche per forza).
istintiva da parte dell'animale partoriente a ingerire gli invogli del feto o dei feti
prelati, li quali non vi si possono ingerire. magalotti, 7-50: non sapete
-scherz. che ha la capacità di ingerire grandi quantità di cibi o bevande.
prelati, li quali non vi possono ingerire, come per esempio sono..
questa persuasione inconsiderata che l'appetito vorrebbe ingerire e impera la virtù della temperanza. mazzini
locuz. -bere, ingoiare a ribecco: ingerire (solidi e liquidi) abbondantemente,
tr. (risorbisco, risorbisci). ingerire di nuovo un liquido, aspirandolo con
si rova nell'assaggiare o nell'ingerire un cibo, una evanda o
cinema, che sono ben decisi a non ingerire la trippa di husserl, l'arte
sano. -murare a secco-, ingerire cibi senza accompagnarli con bevande.
ano. questi organismi non fanno che ingerire, digerire ed espellere.
prova disgusto per qualcosa che deve ingerire o è in preda a ribrezzo
magistrati secolari in niun modo si possano ingerire, anche con i propri sudditi, nell'
una ambizione venuta in ognuno di volersi ingerire a tutti li onori, ed una
grande, prominente; che è capace d'ingerire grande quantità di cibo; vorace
una ambizione venuta in ognuno di volersi ingerire a tutti li onori, e una
. ingoio, sm. l'ingerire, ingestione. arbasino, 17-160