, 92: questo nequitoso uomo ed infinto, che siccome le proprie basette si tigne
arguta e sottile di mandarino un po'infinto, io credo ch'e'dovrà pigliarsi una
da esistere) -, cfr. infinto. infìgnitùdine, sf. ant
venerabile santo, poi che si fue infinto di non saperlo alcun temporale, manifestamente
aveano creduto, o vero s'aveano infinto di credere. leggenda aurea volgar.
me per qualche rimedio: io m'ho infinto di volerlo pensare, e finalmente non
in man a ferir non s'è infinto. b. giambullari, 3-17: il
dialetto aretino, femm. sostant. di infinto. infintaménte, avv. ant.
glogau. = comp. di infinto. infintantoché (infinoattantoché; infmtanto
s'avesse denti: però non se'infinto. s. girolamo volgar. [tommaseo
, 92: questo nequitoso uomo ed infinto... mi dileggiòe. cesarotti,
mi dileggiòe. cesarotti, 1-vii-40: sposo infinto e mordace, e che dicesti?
coscienza non rimorde, / se ti giudico infinto. tarchetti, 6-ii-293: quella donna
ingenua? o non era che un essere infinto, astuto, corrotto? de roberto
con me vigliacchissimamente, da ipocrita da infinto da traditore. -che finge,
. marchetti, 4-198: né per infinto amor sempre sospira / la donna,
atti soavi. fiacchi, 72: nell'infinto mordere / far gli solea mille atti
, e il labbro mio / forse infinto a te sembra. guerrazzi, 6-349
. delle dette gramigne mi feci uno infinto capezzale e sanza dimora il lettereccio sonno
giro / talor lo veggio, e con infinto brando / ferir talora in petto amico
dir meglio, fingendo di riconoscer l'infinto padre suo. miloni, 1-300: vestito
1-300: vestito d'abito vile ed infinto, si frammischiava di notte tempo pel volgo
discorrevasi. bresciani, 6-xi-430: l'infinto visconte era un plebeo fellone. de roberto
esso narratore altri non è dal personaggio infinto sotto il nome alquanto paradossale di alessandro
tien ver brandizio, e non com'uomo infinto. fazio, iv-15-27: fieri ne
. tesauro, 3-62: sotto infinto di pace, che apresso a'greci
che tu ne vadi al bosco / sotto infinto di caccia. siri, v-1-239:
. siri, v-1-239: ottenne da tale infinto di poter velare a gli occhi de'
'. = deriv. da infinto *. infinzióne, sf.
ingenua? o non era che un essere infinto, astuto, corrotto? -convertire
tutta brulla. fiacchi, 72: nell'infinto mordere / far gli solea mille atti
tu non manchi, oceano / dell'infinto amore. nievo, 438: oceano senza
ipocrisia. -simulato, falso, infinto. sabba da castiglione, 25:
illusoriamente, falsamente abbellito; falso, infinto. goldoni, v-1017: pur troppo
scrive prefazioni per le luride imbecillerie dell'infinto caricaturista rouveyre, vede assai chiaramente le
suo paese. -che nasce da infinto disgusto, ostentatamente mostrato, per persone
6. che è proposto in modo infinto, in quanto la risposta o la
] stae diritto, rappresentando andatura d'infinto sciancaménto sotto la vesta.
). - anche: contraffatto, infinto. carducci, iii-14-204: il metro
negativa. bresciani, 6-xi-430: l'infinto visconte era un plebeo fellone, i
22. autentico, sostanziale, non infinto e non menzognero (per lo più
concetto che fa da richiamo clamoroso quanto infinto. guerrazzi, i-164: popolo e
volgar. [tommaseo]: sarà lo infinto corretto e castigato dalla sopravveniente oppressione della
. dissimulazione; parvenza ingannevole; atteggiamento infinto, falso. boccaccio, ii-260:
levò, faccendo sopravesta / con viso infinto ad amor che 'l pungea. f.
, una falsa giustificazione, un atteggiamento infinto, un comportamento volto a occultare il
, sforzato; privo di spontaneità, infinto (un comportamento, un sentimento, un
con me vigliacchissimamente, da ipocrita da infinto da traditore. pirandello, 8-348: un