sempre un cancellare una finitezza, e infinitizzarsi. -debolezza, precarietà, fragilità.
è sempre un cancellare una finitezza, e infinitizzarsi. in- finitizzamento che, non essendo
sempre un cancellare ima finitezza, e infinitizzarsi. = denom. da infinito1
? azióne, sf. filos. l'infinitizzarsi; atto o processo per cui si
infinito e si può dire l'infinito infinitizzarsi del pensiero. g. raimondi,