ingrato, cioè isconoscente, che s'infinge di non conoscere li servigi ricevuti; ma
. forteguerri, 25-80: gano s'infinge non sentirsi bene, / e che
m'innamorarono. carducci, i-673: s'infinge così un poco e gioca di citazioncelle
obliando il maritai precetto, / s'infinge e dice: il mio gradito amante
/ d'amor tuttor mi s'infinge, / pare di me non ha cura
, / mante fiate di senno s'infinge. / e la cagion che pinge /
forse un dì poi colà passar s'infinge, / quando canizie il valor prisco
in cambio ha preso. / pur sen infinge, e de'begli occhi 11 sole
amare et empie, / o s'infinge, o non cura, o non s'
tasso, 12-50: di lor gente s'infinge, e fra l'ignoti / cheta
il cor, che punto non s'infinge o assonna, / l'ali al pensier
,... arder s'infinge, / eccola là che indegna preda è
può capire l'altro, ma s'infinge di amarlo e d'odiarlo.
forse un dì poi, colà passar s'infinge, / quando canizie il valor prisco
nocive alla scienza quant'altri crede o s'infinge. carducci, ii-8-290: tu partecipi
il core, / che non s'infinge, e, veduto, li piacque.
: amor, se questa donna son s'infinge, / la mia speranza al suo
albertano volgar., 138: chi s'infinge di parole non è fedele amico col
che sa e per udire altrui s'infinge. leggenda aurea volgar.,
ben s'avede, e pur s'infinge, / ch'amor in lui mille color
amare et empie, / o s'infinge, o non cura, o non s'
priso / d'amor tuttor mi s'infinge, / pare di me non ha cura
il cor, che punto non s'infinge o assonna, / l'ali al pensieri
chi dice di noi vedere, o s'infinge, o è talpa del'intelletto,
e quanto può gli atti compone e infinge. m. correr, li-8-114:
entrò, ché forse / o ne infinge disprezzo o non ardisce. carducci,
, / mante fiate di senno s'infinge. boccaccio, 9-6- (379):
, 10-20: ella semplicetta ancor s'infinge, / e d'un vivo rossor tutta
, 12-50: di lor gente s'infinge, e fra gli ignoti / cheta
. marino, 6-161: cieco ei s'infinge sol ne gli altrui mali. l
il tace, e queta / s'infinge per deluderci. nievo, 338: m'
/ se per farmi morir morta s'infinge. 7. non dare a
il valor maschio, né l'invidia infinge. zeno, xxx-6-167: per vincer quel
con adulterino lume nel mezzo della notte infinge dìe. s. agostino volgar.,
occhi ad un'altra infornata che s'infinge di star di banda, m'accosto e
... è presente e non infinge / la generosa invidia onde egli è
un pochetto, volendogli tuttavia bene, s'infinge di non volergliene. moniglia, 1-ii-96
, xliii-317: giuda di non intendarlo s'infinge / e al maestro su'a parlar
, / mante fiate di senno s'infinge. guicciardini, 2-1-283: tutta volta
, / se per farmi morir morta s'infinge. -con uso scherzosamente iperb.
xliii-317: giuda di non intendarlo s'infinge / e al maestro su'a parlar
, xxxvin-179: io piango, ella s'infinge e non mel crede / altro non
infornata [di poeti], che s'infinge di star di banda, m'accosto:
gente..., tal s'infinge che le duole il fianco e tale lo
, cioè isconoscen- te, che s'infinge di non conoscere li servigi ricevuti. laude
valvasone, 1-10-20: ella semplicetta ancor s'infinge / ed'un vivo rossor tutta si tinge
n. franco, 4-18: s'infinge d'aver voluto dire qualche altra cosa
femina, e allora quanto più s'infinge di non volerti, allora più arde e
amare et empie, / o s'infinge, o non cura, o non s'