e messomi in arnese, / infilo dritto dritto lo stradone, / che mena
girare. panciatichi, 22: io infilo la ruzzola per dargli più forza.
e messomi in arnese, / infilo dritto dritto lo stradone / che mena a
infila perle la pioggia cadente, / infilo rime, fanciulla, per te.
una sol volta una canzona, l'infilo di botto. 10. imbroccare,
, 7-13: eccovi l'isola di infilo ron in due modi; il primo vi
lontano nei labirinti del vardar; indi m'infilo nuovamente fra le coperte matricolate.
forzati lo scabellario che dice « t'infilo un dito in culo » in un'
bartolini, 1-213: facendo nulla rumore, infilo, nella feritoia, il fucile,
troia che sei, e io te lo infilo all'impiedi, ben dentro, fino
tavola. zannoni, 5-6: infilo la ruzzola per darle più forza. i'
infila perle la pioggia cadente, / infilo rime, fanciulla per te. viani,
leone gli disse: « me lo infilo ». -con riferimento ad analogo
: vedo un uscio socchiuso e vi infilo la testa. è la camera di mia
, mi ripasso le sopracciglia e mi infilo il collant. bernari, 7-216:
del carro. -a, infilo di ruota: in direzione o al centro
che sei, e io te lo infilo all'inpiedi, ben dentro, fino alle
lavori forzati lo scabellario che dice 't'infilo un dito in culo'in un'atellana
). moravia, 17-35: infilo pantaloni di velluto nero, scampanatissimi,
molle, / io nelle praterie subito infilo: / fo sellare il baiardo e in
terreno). ungaretti, xi-112: infilo ora un sentiero serpeggiante tra macigni in
stragi e senza lancia / gli eserciti infilo da parte a parte. forteguerri,
lavori forzati lo scabellario che dice 't'infilo un dito in culo'in un'atellana.
in sù. moravia, 17-35: infilo pantaloni di velluto nero, scampanatissimi,
dei wafer ». arbasino, 23-402: infilo due wafer in bocca, rimasti lì