, e già al porto esser venuti prigioni infi niti, che d'una
ben lungi dal voler circoscrivere questa misericordia infi nita. tommaseo, ii-355
tempo sotto spezie di gran corpo s'infi animeranno, da quella parte onde si
cipressi, l'altra quasi sempre sfumata e infi nitamente lontana.
sarebbono morti e presi. dante, infi, 31-7: noi demmo il dosso al
; bugia, menzogna. dante, infi, 30-115: « s'io dissi falso
mercia. ariosto, 43-44: tu tra infi niti sol sei stato saggio
cinquanta fiorini d'oro. dante, infi, 30-89: e'm'indussero a batter
pass, di infilzare), agg. infi lato in modo da formare
... gl'infiniti cannoni e le infi nitissime palle ammucchiate in cento
. dante, infi, 32-129: così 'l sovran li denti
, li-5-76: nel tempo della guerra erano infi passare il fiume e,
lo tempo vene). dante, infi, 30-120: ricorditi, spergiuro, del
quando seco ricchezze portano. idem, infi, 20-60: poscia che '1 padre
, mal monetiere). dante, infi, 30-124: allora il monetier: «
, ch'era sì bella. idem, infi, 33-74: due dì li chiamai,
trascurato da lungo tempo. dante, infi, 10-106: però comprender puoi che tutta
, un ideale). dante, infi, 20-28: qui vive la pietà quand'
. -sostant. dante, infi, 19-105: la vostra avarizia il mondo
di un trapassato). dante, infi, 3-84: ed ecco verso noi venir
sé nel cielo. dante, infi, 12-38: certo poco pria, se
dalla mente; esprimere. dante, infi, 32-4 s'io avessi le rime aspre
quasi stretto l'amor suo. dante, infi, 33-5: tu vuo'ch'io
l'uomo viva felicemente. idem, infi, 20-19: se dio ti lasci,
f f dante, infi, 16-108: io avea una corda intorno
: e te ànno decapitato! dante, infi, 33-17: che per l'effetto
; atto, capace. dante, infi, 25-133: la lingua, ch'avea
un corrispondente agg. dante, infi, 34-27: io non mori'e non
per tutto '1 mondo / dal cielo infi. l profondo. laude cortonesi, 1-i-123
l'intenzione di mantenere. dante, infi, 27-110: lunga promessa con l'attender
tue viste a volontier impiere. dante, infi, 10-37: l'animose man del
versale stato ignoto agli antecessori e propagabile in infi nito a cose non men
non è mestiere di pruova. idem, infi, 28-114: io rimasi a riguardar
quelo che sè da fintano. dante, infi, 12-93: per quella virtù per
a personificazioni. dante, infi, 7-86: vostro saver non ha contasto
li ferri più che spine. dante, infi., 30-24: ma né ai
(nella lotta). dante, infi, 16-24: quando a noi furon giunti
. -punire. dante, infi., 12-133: la divina giustizia di
poggiare su qualcosa. dante, infi, 32-3: s'io avessi le rime
il ver di lei. idem, infi, 1-11: io non so ben ridir
in così aspre pene. dante, infi, 22-122: lo navarrese ben suo tempo
pur che alcuno cominci. idem, infi, 30-50: io vidi un, fatto
o figur.). dante, infi, 10-119: qui con più di mille
del futuro. dante, infi, 1-120: vedrai color che son contenti
o espressioni spaziali. dante, infi, 1-31: ed ecco quasi al cominciar
valore avverb. dante, infi, 21-89: o tu che siedi /
. - morio questi. dante, infi, 5-135: quando leggemmo il disiato
mi basciò tutto tremante. idem, infi, 16-34: questi, torme di cui
ancorato (umimbarcazione). dante, infi, 27-1: già era dritta in sù
(il vento). dante, infi, 4-150: per altra via mi mena
rabbia del pizzicore). dante, infi, 29-80: ciascun menava spesso il morso
da vivo disappunto. dante, infi, 30-35: quel folletto è gianni schicchi
. -sostant. dante, infi, 30-46: poi che i due rabbiosi
detti miei ovunque sono. idem, infi, 15-119: sieri raccomandato il mio
-con lunghi intervalli. dante, infi, 4-114: genti v'eran con occhi
se. n possa vendetta. dante, infi, 9-10: « di rado /
; congelarsi. dante, infi, 33-114: o anime crudeli / tanto
è in fura. dante, infi, 15-41 [var.]: poi
i'credo che saremmo noi. idem, infi, 3-51: fama di loro
a tal ragione porti canoscenza. dante, infi, 11-68: maestro, assai chiara
, pagarne il fio. dante, infi, 22-54: quivi mi misi a far
un abito). dante, infi, 23-100: le cappe rance / son
(una ferita). dante, infi, 16-n: ahimè, che piaghe vidi
di subito assalisce le genti. dante, infi, 34-108: tu imagini ancora /
-feroce, selvaggio. dante, infi, 24-88: né tante pestilenzie né sì
tapinu, ke reu mercatu! dante, infi., 13-135: « o iacopo
stato d'animo. dante, infi, 9-3: quel color che viltà di
metando per un cento. dante, infi, 30-7: tendiam le reti, sì
dopo una metamorfosi. dante, infi, 20-45: vedi tiresia, che mutò
alloro, la mortella e 'l dante, infi, 6-12: grandine grossa, acqua tinta
massa di materiale). dante, infi, 33-99: le lagrime prime fanno groppo
, aguzzando la vista. dante, infi, 15-18: incontrammo d'anime una schiera
chi prima li volesse dare. dante, infi, 25-91: lo trafitto il mirò
uno colore dolce a riguardare. idem, infi., 31-136: qual pare
di fare un sonetto. idem, infi, 34-60: a quel dinanzi il mordere
rimaner vorria / senza inamorare. dante, infi, 34-25: com'io divenni allor
-impedire la vegetazione. dante, infi, 14-9: arrivammo ad una landa /
o ipotetiche). dante, infi, 23-107: così per li gran savi
rinovellar la mia vita gioiosa. dante, infi, 33-4: tu vuo'ch'io
rinnuova le stanche membra. dante, infi, 34-135: lo duca e io per
l'animo stesso). dante, infi, 10-19: buon duca, non tegno
e ripregaré). dante, infi, 26-66: « s'ei posson dentro
(un rivo). dante, infi, 16-104: così, giù d'una
cento milia la dia? dante, infi, 19-27: le piante erano a
nella pena della propagginazione. dante, infi, 19-52: se'tu già costì ritto
dopo il giudizio universale. dante, infi, 13-104: come l'altre verrem per
e a quella parlo. idem, infi, 5-115: quando rispuosi, cominciai:
loro e parla'io. idem, infi, 14-67: allora il duca mio parlò
più o meno cilindrica. dante, infi, 20-25: certo io piangea, poggiato
pietra nuda; rupe. dante, infi, 7-6: non ti noccia / la
; impedire di dormire. dante, infi, 4-1: ruppemi l'alto sonno ne
a mostri mitologici. dante, infi, 14-15: due branche [gerione]
nel terreno, fosso. dante, infi, 19-44: lo buon maestro ancor de
. in modo pungente. dante, infi, 33-92: noi passammo oltre, là
(un astro). dante, infi, 7-98: già ogne stella cade che
ricchezze e nelle signorie. dante, infi, 18-51: io dissi: « o
nazione oppressa e divisa. dante, infi, 1-106: di quella umile italia fia
fine con la santa contrizione. dante, infi, 24-129: dilli che non mucci
o incrinature; integro. dante, infi, 21-9: quale ne l'arzanà de'
di qualcosa). dante, infi, 25-89: lo trafitto 'l mirò,
. - anche sostant. dante, infi, 12-128: da questa parte vedi /
separarsi, dividersi. dante, infi., 4-148: la sesta compagnia in
, ecc.). dante, infi., 24-40: malebolge in ver la
solo v'ingegnate me schernire. dante, infi, 23-14: io pensava così:
sciogliere, lasciar uscire. dante, infi, 30-27: né di tebe furie né
un corso d'acqua. dante, infi., 24-51: seggendo in piuma,
no ne. dante, infi, 20-27: ancor se ^ tu de
come epiteto ingiurioso. dante, infi., 31-70: e 'l duca mio
una cintura. dante, infi, 16-109: poscia ch'io l'ebbi
, in prosa. dante, infi, 28-1: chi poria mai pur con
supplizio). dante, infi, 6-18: li occhi ha vermigli [
spirti ed iscoia ed isquatra. idem, infi, 22-41: o rubicante, fa
, scomodo al passaggio. dante, infi, 19-131: quivi soavemente spuose il carco
condotta di vita). dante, infi, 7-53: vano pensiero aduni: /
sarò di morte freddo. idem, infi, 16-123: e1 disse a me:
parole propie sanza barbarismo. dante, infi, 24-100: né v si tosto mai
soffiare, sbuffare. ante, infi, 18-104: quindi sentimmo gente che si
; accolta, crocchio. dante, infi, 4-04: così vid'i'adunar la
mezzo scuro, luce rade. dante, infi, 25-13: per tutt'i cerchi
tebe giù da'muri. idem, infi, 31-37: come quando la nebbia si
l'uno all'altro. dante, infi, 29-73: io vidi due sedere a
dalle acque). dante, infi, 34-113: se'or sotto l'emisperio
quant el è aprovo deo. dante, infi, 1-128: quello imperador che là
verità e la giustizia seguire. idem, infi, 26-120: considerate la vostra semenza
venne co. llui. dante, infi, 28-57: or dì a fra dolcin
, nel contado. dante, infi, 6-65: verranno al sangue, e
-quando finalmente, allorché. dante, infi, 28-74: rimembriti di pier da medicina
politica, abilità diplomatica. dante, infi, 16-39: nepote fu de la buona
sapere del mondo antico. dante, infi, 8-7: io mi volsi al mar
di senso-, fisico. dante, infi, 26-115: o frati,..
atteggiamento per un altro. dante, infi, 4-21: l'angoscia de le genti
nell'inferno'dantesco. dante, infi, 9-125: maestro, quai son quelle
sorte, dio). dante, infi, 15-70: la tua fortuna tanto onor
, di indipendenza. dante, infi, 20-59: poscia che 'l padre suo
- anche sostant. dante, infi, 18-74: quando noi fummo là dov'
morale, del coraggio. dante, infi, 21-27: allor mi volsi come l'
come si riposano. idem, infi, 9-105: noi movemmo i piedi inver
sicuri appresso le parole sante. idem, infi., 16-33: la -con uso awerb
tempi] go dante, infi, 21-81: « credi tu, malacoda
(l'atteggiamento). dante, infi., 21-66: poscia passò di là
non è sicura: dante, infi., 16-132: 1'vidi per quell'
1-191: chi la guardasse. idem, infi, 4-95: così vid'i'adunar la
. signore suo. dante, infi, 29-77: non vidi già mai menare
forte dell'altra. dante, infi, 9-83: dal volto rimovea quell'aere
catena montagnosa). dante, infi, 16-96: quel fiume c'ha proprio
siccome si smarrisse da loro. dante, infi, 15-50: « là su di
placido: mio! dante, infi, 1-3: nel mezzo del cammin di
ufficio, ubicato soprattutto sio. dante, infi, 5-72: poscia ch'io ebbi 'l
partic., quasi smarrito. idem, infi, 24-116: qual è quel che cade
di supplizio). dante, infi, 29-6: che pur guate? /
; ma... quale dante, infi, 12-76: noi ci appressammo a quelle
-di animali. idem, infi, 17-130: come 'l falcon ch'è
-con sineddoche. dante, infi, 16-87: indi rupper la rota,
(una freccia). dante, infi, 8-14: corda non pinse mai da
che a vo * ingina. dante, infi, 2-104: beatrice, loda di dio
una parte del corpo. dante, infi, 17- ^ t. per li occhi
, indugi, ostacoli. dante, infi, 28-99: questi, scacciato, il
signore, prode e largo. dante, infi, 5-60: ell'è semiramìs,
terra che'l soldan corregge. idem, infi, 27-90: ciascun suo nimico era
consorte o amante. dante, infi, 18-94: lasciolla quivi, gravida,
prezioso quello di provenza. idem, infi, 30-147: fa ragion ch'io ti
simiglianza che ha meco. idem, infi, 28-72: o tu cui colpa non
rilievo e policrome. dante, infi, 17-16: con più color, sommesse
(le scintille). dante, infi, 26-53: chi è 'n quel foco
nebbia, umidità). dante, infi, 15-117: di più direi; ma
pendenza verso l'alto. dante, infi., 24-40: perché malebolge invèr la
1-83: de dante, infi, 17-96: esso, ch'altra volta
lo penserò de cotanta fadiga. dante, infi, 2-4: o giorno se n'
. subord.). dante, infi, 30-42: questa a peccar con esso
. sporgere in fuori. dante, infi, 19-22: fuor de la bocca a
insostenibile luminosità del sole. dante, infi, 11-4: quivi, per l'orribile
soverchio-, uscire fuori. dante, infi, 21-51: qui si nuota altrimenti che
il proprio culmine. dante, infi, 7-48: questi fuor cherci, che
co. llaidi regimenti. dante, infi, 18-130: la faccia ben con l'
bon del paradiso? » dante, infi, 17-7: quella sozza imagine di froda
tutto sozzo e tutto guasto. dante, infi, 7-53: la sconoscente vita che
. versare abbondantemente lacrime. dante, infi, 18-84: guarda quel grande che vene
credenza dice e spande. dante, infi, 1-80: or se'tu quel virgilio
né mobile né gruzzo. dante, infi, 26-3: godi, fiorenza, poi
dèa a cristo speziale allegrezza. dante, infi, ii-63: per l'altro modo
o in similitudini. dante, infi, 14-105: dentro dal monte sta dritto
qe pover no devegna. dante, infi, 7-42: tutti quanti fuor guerci /
sfuggire a un pericolo. dante, infi, 24-93: tra questa cruda e tristissima
). -anche sostant. dante, infi, 1-41: a bene sperar m'era
fazo o usenguer. dante, infi, 30-118: ricorditi, spergiuro, del
, completamente eliminato. dante, infi, 33-153: ahi genovesi, uomini diversi
. f f dante, infi, 4-66: non lasciavam d'andar perch'
, di spiriti spessi. idem, infi, 20-94: già fur le genti sue
. franato, demolito. dante, infi, 21-108: più oltre andar per questo
partic. al gusto. dante, infi, 10-136: gimmo invèr lo mezzo /
, -spiacegli 'l fatto mio. dante, infi, 11-26: perché frode è de
corso d'acqua). dante, infi, 14-76: tacendo divenimmo là 've spiccia
salto, balzare fuori. dante, infi, 22-33: i'vidi, e anco
comportamento verso gli altri. dante, infi, 13-36: perché mi scerpi? /
, il capo. dante, infi, 17-120: io sentìa già da la
, un'isola). dante, infi, 34-122: da questa parte cadde giù
anche esporlo. dante, infi, 19-130: quivi soavemente spuose il carco
, affrettare, istigare. dante, infi, 3-125: quelli che muoion ne l'
: istigare al male. dante, infi, 12-50: oh cieca cupidigia e ira
acerba: la primavera. dante, infi, 1-43: a bene sperar m'era
di un fiume). dante, infi, 27-63: s'i'credesse che mia
per la sua gran niquitanza. dante, infi, 4-52: io era nuovo in
: stiracchiarsi, sgranchirsi. dante, infi, 16-136: i'vidi per quell'aere
nell'oltretomba dantesco. dante, infi, 7-106: in la palude va c'
delle maligne piagge grige. idem, infi, 14-116: lor corso in questa valle
intenzione espressiva). dante, infi, 19-64: dilli tosto: / «
quanta si lacerò e infranse. dante, infi, 17-11: allor fu'io
malore, ecc. dante, infi, 22-95: e 'l gran proposto,
usata soprattutto in marineria. dante, infi, 19-27: le piante erano a tutti
, ecc.). dante, infi, 13-15: quivi le brutte arpie lor
anime dei suicidi). dante, infi., 13-140: o anime che giunte
, strage, scempio. dante, infi, 10-85: lo strazio e 'l grande
viene sottoposta una persona. dante, infi, 8-58: dopo ciò poco vid'io
pratica della simonia). dante, infi., 19-57: se'tu già costì
sì così l'avola. dante, infi, 32-41: vidi due sì stretti /
si muova del suo cuore. idem, infi, 5-128: noi leggiavamo un giorno
il diletto del mondo. dante, infi, 9-102: poi si rivolse per la
non sovrastarebbero a lo studio. idem, infi, 1-83: o de li altri
superba contro dio. dante. infi, 7-12: non è sanza cagion l'
al di sopra di. dante, infi, 11-113: 1 pesci guizzan su
di moto per luogo. dante, infi, 21-30: vidi dietro a noi un
su a un monte. dante, infi., 17-80: trova'il duca mio
d'etiopia sul mare oceano. dante, infi., 5-98: siede la terra dove
e agli altri successori. dante, infi, 2-24: u'siede il successor del
da una vicenda. dante, infi, 32-4: s'io avessi le rime
(l'acqua). dante, infi, 8-10: su per le sucide onde
vi si esprimono). dante, infi, 32-4: s'io avessi le rime
suocioro da ca- palla. dante, infi, 23-121: a tal modo il socero
soperbi se possa omiliar. dante, infi, 31-91: questo superbo volle esser
e farlo giaciere supino. dante, infi, 10-72: quando s'accorse d'alcuna
superiore di un fiume. dante, infi, 16-97: quel fiume c'ha proprio
all'abisso infernale). dante, infi, 20-61: suso, in italia bella
aggett.: terreno. dante, infi., 32-138: se tu a ragion
alla direzione dello sguardo. dante, infi., 8-3: li occhi nostri n'
in un testo). dante, infi., 33-90: uguiccione e 'l brigata
alto, all'insù. dante, infi, 26-140: tre volte il fé girar
sé e sé. dante, infi, 23-1: taciti, soli, sanza
occasionalmente; talora. dante, infi, 17-19: come talvolta stanno a riva
, n. 1. dante, infi, 4-99: volsersi a me con salutevol
. -sostant. dante, infi, 24-11: ritorna in casa, e
rallentando la propria andatura. dante, infi, 13-119: quel dinanzi: « ora
(l'andatura). dante, infi, 11-10: lo nostro scender conviene esser
. in frasi esclamative. dante, infi, 16-81: « se l'altre volte
. nel combattere). dante, infi, 24-147: tragge marte vapor di val
. -di animali. dante, infi., 21-67: con quel furore e
tenpesta e sanza onda. dante, infi, 5-29: io venni in loco d'
-riscaldare, intiepidire. dante, infi, 24-2: in quella parte del giovanetto
che ella è grassa. dante, infi, 21-8: quale ne l'arzanà de'
sdiaccio lo mio stato. dante, infi, 30-7: gridò: « tendiam le
uso di uno strumento. dante, infi, 31-71: anima sciocca, tienti col
più non vi tenete. dante, infi, 22-112: alichin non si tenne,
portto nom posso tenere. dante, infi., 12-21: il poeta / tenne
vivamente; spaventosamente. dante, infi, 31-18: dopo la dolorosa rotta,
o dallo sguardo. dante, infi, 32-39: ognuna in giù tenea volta
coprire di sangue versato. dante, infi, 5-90: noi che tignemmo il mondo
, fosco, caliginoso. dante, infi, 3-29: s'aggira / sempre in
gli togliesse il mobile suo. dante, infi, 19-94: né pier né gli
con il suicidio. dante, infi, 13-105: come l'altre [anime
la fuga da esso. dante, infi., 2-120: d'innanzi a quella
astratti o inanimati). dante, infi., 23-57: l'alta provedenza,
. subord.). dante, infi., 7-6: non ti noccia /
ingoiare; mangiare, chiedranno. dante, infi, 22-85: quel di gallura, vasel
riferimento alla luna piena. dante, infi, 20-127: e già iemotte fu la
-di animali. dante, infi, 17-26: nel vano tutta sua coda
. -anche di animali. dante, infi, 9-2: quel color che viltà di
gran tortu lu condendaru. dante, infi, 7-93: quest'è colei ch'è
a sua corte v'apella. dante, infi, 28-108: ricordera'ti anche del
della lingua italiana). dante, infi, 23-76: e un che 'ntese la
più la sua dolcezza. dante, infi., 13-6: non pomi v'eran
-con valore distributivo. dante, infi, 14-80: quale del bulicame esce ruscello
di tuto 'mal dico. dant, infi, 33-147: « nel fosso su »
e un'altra facesse? dante, infi, 33-8: se le mie parole esser
parte del corpo). dante, infi, 27-12: mugghiava [il toro di
un corpo celeste. dante, infi, 34-105: come, in sì poc'
di un argine. dante, infi, 19-129: né si stancò d'avermi
comportamenti, situazioni concrete. dante, infi, 7-73: colui lo cui saver tutto
in un contesto figur. dante, infi, 25-34: mentre che sì parlava,
determinato campo visivo. dante, infi., 31-22: però che tu trascorri
una condizione). dante, infi, 7-88: le sue [della fortuna
- anche sostant. dante, infi, 20-67: loco è nel mezzo là
la meglio, spuntarla. dante, infi, 27-m: padre, da che tu
dei rami). dante, infi, 13-33: colsi un ramicel da un
(un fiume). dante, infi, 20-79: non molto ha corso [
m'ajo aggiungere a peccare. dante, infi, 6-115: venimmo al punto dove
pluto, il gran nemico. idem, infi, 17-79: trova'il duca mio
avvelenata da un turchio. dante, infi, 17-17: con più color, sommesse
da voi partia? ». dante, infi, 4-65: non lasciavam l'andar per-
, madonna tuttesalle, dante, infi, 20-114: éuripilo ebbe nome, e
ria di persone. dante, infi., 11-28: di violenti il primo
tucta l'aire rende pura. dante, infi, 10-33: vedi là farinata che
, in funzione rafforz. dante, infi., 31-33: sappi che non son
altro che tutta nobil gentilezza! dante, infi., 5-136: questi, che
di una materia. dante, infi, 23-65: elli avean cappe con cappucci
no'n sia degna. dante, infi, 6-109: tutto che questa gente ma-
-anche sostant. dante, infi, 15-47: qual fortuna o destino /
. - anche sostant. dante, infi, 29-118: ne l'ultima bolgia de
. - anche sostant. dante, infi., 4-90: quelli è omero poeta
g°) - dante, infi, 29-52: noi discendemmo in su l'
dell'universo-. dio. dante, infi, 5-91: se fosse amico il re
de grossi pesci mangiare. dante, infi, 8-52: maestro, molto sarei vago
o espansione territoriale. dante, infi, 27-42: ravenna sta come stata è
mondana / è vanitata vana. dante, infi, 7-79: ordinò [dio]
e lo servire in grato. dante, infi, 21-5: restammo per veder l'
sorpresa al suo passaggio. dante, infi, 30-8: atamante divenne tanto insano,
bifolco so'e lavoratore. dante, infi, 28-22: già veggia, per mezzul
-in una rappresentazione plastica. dante, infi, 14-103: dentro dal monte sta dritto
la sua pelle). dante, infi, 34-73: quando l'ali fuoro aperte
n dis per una trenta. dante, infi, 26-34: e qual colui che
vengano meno nella vita. dante, infi, 5-141: mentre che l'uno spirto
con l'aria smossa. dante, infi, 17-117: ella sen va notando lenta
li aduce la ventura. dante, infi, 2-61: l'amico mio e non
acqua verage e saziamente. dante, infi, 1-12: io non so ben ridir
non mente, veridico. ante, infi, 16-62: lascio lo fele e vo
ciò che mostrate per sembianza. dante, infi, 33-12: io non so chi
a piè d'una fontana. dante, infi, 4-118: colà diritto, sovra
mostrati li spiriti magni. idem, infi, 15-122: poi si rivolse, e
(il legname). dante, infi., 13-40: come d'un stizzo
-ke fi là dentro missi. dante, infi, 3-69: questi sciaurati, che
, un paesaggio). dante, infi, 8-72: maestro, già le sue
(una ferita). dante, infi, 28-69: un altro, che forata
un girone infernale). dante, infi, 12-101: or ci movemmo con la
anime dei beati. dante, infi, 6-1 io: tutto che questa gente
refugio ai soi fideli. dante, infi, 2-135: oh pietosa colei che mi
, culturale, ecc. dante, infi., 2-103: beatrice, loda di
-concittadino; corregionale. dante, infi, 17-68: sappi che 'l mio vicin
a portata di mano. dante, infi, 25-30: non va co'suoi fratei
e non lasciarsi vincere? dante, infi, 5-132: per più fiate li occhi
, cingere un luogo. dante, infi, 4-69: non era lunga ancor la
le facoltà spirituali). dante, infi, 3-33: e che gent'è,
sì fa el corpo morire. dante, infi, 9-55: volgiti
esitazione, senza timore. dante, infi, 10-93: ma fu'io solo,
fare tutti gli altri temere. dante, infi, 2-27: per quest'andata
di viveri, vettovagliamento. dante, infi, 28-58: or dì a fra dolcin
, ch'è detto ambizione. dante, infi, 5-55: a vizio di lussuria
una dottrina). dante, infi, 6-107: ritorna a tua scienza /
essere giusto, opportuno. dante, infi, 16-15: « ora aspetta » /
ben, non vi dotto. dante, infi, 13-59: io son colui che
cingere da ogni lato. dante, infi, 18-3: luogo è in inferno detto
si deve giungere. dante, infi, 21-136: per l'argine sinistro volta
scontrarsi perennemente. dante, infi, 7-59: mal dare e mal tener
: disturbare, infastidire. dante, infi, 18-108: le ripe eran grommate d'