poltrir. 4. macchiare d'infamia, recare discredito a se stessi,
ogni nazione, ciò non ostante la infamia sarà vernata sopra i romani.
in vespai infernali di patriottismo e fanatismo e infamia, come per l'antisemitismo incautamente evocato
, 20-530: claudia vergine vestale vegnendo in infamia di peccato, scrivono i poeti che
spartani] non poteva maritarsi sotto pena d'infamia, e questa infamia si estendeva alla
sotto pena d'infamia, e questa infamia si estendeva alla sua famiglia. foscolo,
5. motivo, causa di infamia, di vergogna, di disonore.
, aver egli risposto risolutamente che tal infamia mai accetterebbe. = voce dotta,
3. coprire d'onta, d'infamia, disonorare, svergognare macchiando la reputazione
sei volte al luogo de la sonore e infamia. necessitade e lavollo volontieri i panni
dèi l'amico tuo senza vituminia, infamia. -anche: taccia, nomea infamante;
del suo proprio: ora pensisi che infamia gli è il mostrarsi villano de la
gente abominava e dispregiava, non per infamia o vituperio de li erranti, ma de
determinato atto; con grave onta o infamia. laude, v-518-65: tosto
biasimo, di disprezzo; che reca grave infamia, discredito a una persona (un'
cabaret / tutto aveva previsto gloria e infamia / o cadde in una trappola / di
si fosse ricorso a chi sa quale infamia per aizzarmelo contro, approfittando del poco tempo
in larga misura giovani maghrebini - l'infamia. 2. conoscitore o appassionato
. region. disonorato, coperto di infamia. e. macaluso [«