iv- xxix-7: chi uno valente uomo infama è degno d'essere fuggito da la
/ i giornalisti. 1 chi s'infama? / i giornalisti. / ma chi
/ sennò, l'om disavanza ed infama / lo laudamento a paragon provato. testi
-trice). chi disonora, chi infama. giacomini, 3-i-1-107: abboniva
crudo terreno, iscema li suoi frutti ed infama la fruttificazione della terra. spallanzani,
sia, se ben l'uom tanto infama: / lo vede quasi tutta l'altra
, che tutti li guasta o gl'infama, ed è la tristezza degli abitanti:
mondo sia, se ben l'uom tanto infama. anguillara, 1-122: si tenne
; / sennò, l'om disavanza ed infama / lo laudamento a paragon provato.
mondo sia, se ben l'uom tanto infama. bandello, 1-9 (i-127)
il ferro uccide, ma la penna infama. costantino da loro, lxii-2-ii-147: [
, / accorso scrive che di ciò s'infama. antonio da ferrara, 19:
potenza non accreditata da gli atti si infama per debolezza in chi si rende indegno
frutti danneggia e la terra di menzogna infama. tansillo, 1-247: diranno alcuni che
per non dir de la puzza che l'infama. / anzi è quel che de
che onor di bacco e d'apollo t'infama. = denom. da fama
qui con una mandra di affamati ed infama tinelli. = comp. dall'
(femm. -trice). che infama, che cerca di screditare; diffamatore,
infame. infàmia1 (ant. infama), sf. opinione molto diffusa
in ciò ch'a lei già mai recasse infama. dante, conv., iv-1-5
, disonore '. infàmia2 (infama), sf. popol. tose.
siamo a chest'amore, tanto l'infama tua si fa maggiore. buonarroti il giovane
vendicare? idem, xx-x-291: chi altri infama a sé l'infama toglie.
: chi altri infama a sé l'infama toglie. = scambio di parole
infantile. infànzia (ant. infama), sf. periodo della vita
ubertino, xvii-199-5: l'om disavanza ed infama / lo laudaménto a paragon provato.
, iv-xxix-7: chi uno valente uomo infama è degno d'essere fuggito da la
empiamente ragiona d'iddio, né così infama la filosofia, come infamate voi.
palesamento fa tre cose: nell'una infama sé; nella seconda infama il suo
: nell'una infama sé; nella seconda infama il suo
gran virtute; / sennò tom disavanza ed infama / lo lau- damento a paragon provato
..., [la lussuria] infama, isvahgia, perversa, affligge,
ciò ch'a lei già mai recasse infama. dante, xxx-51: non moveriano il
: qual è costui che lodando m'infama, / cagion vestita di gioco e di
ciro di pers, 3-282: di lema infama i paludosi boschi / ne'danni suoi
tre giornate di sacrilega ingratitudine onde s'infama la storia della nostra impresa di libertà
la 'nvidia, che tutto il mondo infama, / al mio figliuol dirai, fede
vittoria e poi si calunnia e s'infama e il papa è sempre lì per
- la lussuria? -... infama, isvaligia, perversa, affligge,
e degli altri suoi consorti, e infama tacitamente il pestilenzioso animo de'fiorentini,
non parlo del vituperio perpetuo col quale infama e tutti i presidenti di essa [fede
, che tutti li guasta o gl'infama, ed è la tristezza degli abitanti:
, iv-xxix-7: come chi uno valente uomo infama è degno d'essere fuggito da la
di legno simile quando vedi che uno t'infama, spùtavi su, e sarà giallo.