sete dell'anima); colmarsi, inebriarsi. redi, 16-i-2: in sì
7. dial. esser brillo, inebriarsi di vino. buommattei, iv-256:
che sale dalla fangaia dei lussuriosi a inebriarsi, sull'alto banchetto, col vino
che a grado l'era, infino allo inebriarsi bevendo il conducea... e
[gàio). ant. godere, inebriarsi. niccolò del rosso, vii-449
ménto, innebbriaménto), sm. l'inebriarsi, l'ubriacarsi; ubriachezza, ebbrezza
di demetrio], del dispendio e dell'inebriarsi. -rendere ebbro, provocare uno
loro petti e dell'odore di essi inebriarsi. buzzati, 6-100: quelle cosce lunghe
vago / di più nobili mete, inebriarsi / gode a fonti non tocchi. tecchi
e a ninnolare le paure vigliacche e ad inebriarsi dei buoni eroismi. -sopire
usanza vanno la domenica alle taverne a inebriarsi di vino di monte. ghirardacci, 3-244
cinque o sei mandorle amare per non inebriarsi, ma togliendole provarono che non reggeva
pronom. { mi rinèbrio). inebriarsi di nuovo. -al ngur.: rinnovare
: era in odio e abominazione il suo inebriarsi ad ogn'ora, il gravoso dispendio
di demetrio, del dispendio e dell'inebriarsi, avvegnaché in pace si desse a questi
una stufa. 4. figur. inebriarsi, eccitarsi; esaltarsi, talvolta fino
la violenza: e perciò non doveva inebriarsi, né tener tarmi vicine. g.
aria chiara, tutti i montelusani uscirono a inebriarsi del voluttuoso tepore del primo sole della
, 9-440: questo pathos irrazionale, questo inebriarsi alla presenza o al ricordo dei