. assecondare, favorire; fomentare; indulgere. segneri, i-44: non ti
6-81: non vorrei essere accusato d'indulgere a un gusto che detesto.
-disus. allargare l'animo: indulgere a sé e agli altri, per
maliziosamente acuta. -fare dell'argùzia: indulgere alla battuta spiritosa (con una certa
, sempre benevolente è disposto ad indulgere. = voce dotta, lat
acconsentire); lusingare; sedurre, indulgere (a qualcuno: per acquistarne il
un sentimento, una passione); indulgere (a un vizio). seneca
e. gadda, 7-114: vogliamo indulgere, vogliamo compatire alla pena, alla
; esagerare. -in partic.: indulgere eccessivamente ai piaceri. bibbia volgar
contatto uggioso ve ne sollecita quasi a non indulgere alle volgari abitudini e a'miserabili vizii
e totale dell'impulso lirico, senza indulgere a nessun elemento decorativo o retorico.
uno di quegli estri a cui piaceva indulgere di tanto in tanto, specie nel viaggiare
, i-44: io non ebbi tempo d'indulgere a confronti fantasiosi. =
che in tina. -anche: l'indulgere nel parlare o nello suo stil suona,
venir meno, scendere a compromessi; indulgere. anonimo, ix-426: per consiglio
in termini e forme essenziali, senza indulgere in fronzoli, in compiacimenti stilistici (
ant. amare cibi e bevande, indulgere alla buona tavola. torini
pochi che egli scriva, potrebbe oggi indulgere a tanta naturale discrezione; e mai
indùgere, intr. dial. ant. indulgere. lamenti dei secoli xiv e xv
ferro tirarne. = variante di indulgere con la caduta della l preconsonantica.
carità portava alla carità: scusare, indulgere, compatire. -intr.
pregare con loro, di contentare e indulgere al loro desiderio ed al suo tanto ardente
quando nessuno li vede, non possano indulgere a certi trastulli. bacchetti, 18-i-591
bacchetti, 18-i-591: se degni d'indulgere ancora un istante ai comuni ricordi antichi
gramsci, 7-195: il predicatore non deve indulgere alla eloquenza esteriore, non alla soverchia
= voce dotta; lat. indulgere 'essere compiacente, favorire, perdonare '
dal tuo serio intendimento. -l'indulgere; il concedere, il compiacere eccessivamente.
di indultus, part. pass, di indulgere. induménto, sm. capo
indulto2 (part. pass, di indulgere), agg. letter. gogo,
provvedere. - anche: condiscendere, indulgere. galliziani o rinaldo d'aquino,
essere di coscienza larga: tollerare o indulgere ad azioni o ad atteggiamenti che una
-dare, cadere, inciampare nel leccato: indulgere in preziosismi stilistici, esprimersi con eccessiva
a perdonare, a scusare; non indulgere a concessioni; essere rigidamente severo o
il tuo danno sopporta. -senza indulgere ad atteggiamenti estremisti; senza fanatismo.
per indole incline a far moine, a indulgere a vezzi leziosi, a smancerie.
un pochino a sedere zitto zitto, e indulgere a quella narcosi, a quel vizio
e pietosi. -anche: tendenza a indulgere eccessivamente su argomenti luttuosi e tragici.
2. inclinazione a indulgere eccessivamente a toni patetici, di accorato
, straniato a londra, non senza indulgere ad acide trivialità polemiche ed a non
le somme dai nostri sparsi appunti senza indulgere a quei toni predicatori che molti assumono
esule, straniato a londra, non senza indulgere ad acide trivialità polemiche ed a non
in forma piana e concreta, senza indulgere alle metafore. gradenigo, 483:
di alcuni magistrati, il loro compiaciuto indulgere a conferenze stampa e, peggio,
. ebbe l'unico torto d'indulgere alla frase colorita di 'parlato ',
, 2-294: golzio si limitava a non indulgere alle solite barzellette o a eventuali vere
, ii-298: nessuno ha mai saputo indulgere alle mie follie come questa signora in
i propri scopi, senza transigere o indulgere, senza remissione, senza compromessi.
croce, ii-4-249: se io non voglio indulgere alla gola e se ho il mio
in modo essenziale e sintetico, senza indulgere in digressioni, in aneddoti o in
, lo confesso, ma lei deve indulgere alla mia senilità: che ha in orrore
per informare su queste situazioni, senza indulgere a un sensazionalismo di segno opposto.
4. locuz. avere i sentimentalismi: indulgere a un'eccessiva pateticità. moravia
al mondo; distratto e forse rimorso indulgere al bello che 'in sé side'.
centinaia di milioni di lire, da indulgere nella vecchiezza all'idillio, riorganizzando il
il saloncino, si poteva o no indulgere alla rosa valencia appuntata sul petto della
aretino! c. e non indulgere a scherzi. gozzi, 4-196
il mio libro] l'unico torto d'indulgere alla frase colorita di 'parlato', ch'
nel punire); senza transigere o indulgere; senza eccezioni; rigidamente.
taccamacca. dra, non senza indulgere ad acide trivialità polemiche, ed a teomachìa
particella pronom. atteggiarsi a vittima, indulgere al vittimismo. = denom. da
. (zannìggio). ant. indulgere agli espedienti comici degli zanni.
15: gli arcitaliani, pronti a indulgere sui difetti nazionali, vi vedranno la
i morituri del tabacco possono andare a indulgere nel loro vizio. www. tabaccologia.