serotine, le abbruciacchia, le fa indugiar a granire. = comp. di
gli amici. tasso, 9-13: senza indugiar le turbe accoglie / e rincora parlando
lo scoglio muse, / forse per indugiar d'ire alla pena / ch'è giudicata
18-97: il capitan, che più indugiar si sdegna, / toglie di mano al
ardore. idem, 9-13: senza indugiar le turbe accoglie / e rincora parlando il
non denno allo oscuro, / ma quella indugiar tanto e differire, / ch'avesse
e a trarne fuori / della pugna indugiar tanto che il fero / diomede n'
rigoglioso (con riferimento sto io a indugiar, prima che torni valerio e flamminio,
mora. caro, 10-994: se indugiar la morte / ch'è già presente,
. alamanni, 5-4-158: quinci senza indugiar; zappar'a dentro / l'util
il capo pieno di grilli, senza indugiar mi spoglio, aitandomi lui, e trattimi
piacere. caro, 10-997: se indugiar la morte / ch'è già presente,
che mi prometti / vo'che senza indugiar mi sia concesso. magalotti, 9-1-158
dentro a biserta, / fusse senza indugiar di qua passata. / era cristianità
un poco la causa che t'ha fatto indugiar più del debito a venire a visitare
drittamente e scorto, / senza punto indugiar, mova il cultore / dove.
, 3-6-181: all'armi dunque, l'indugiar disastra. = deriv. da disastro
/ o che in quel cor, per indugiar di tempo, / l'ira profonda
campo fatto, / sì che senza indugiar vengono al fatto. -istruito,
fortunati. manzoni, 34: senza indugiar, cercarono / l'albergo poveretto / que'
lo scoglio muse, / forse per indugiar d'ire alla pena / ch'è giudicata
al luglio infida, / senza molto indugiar, [l'acqua] chiamata vegna.
per moglie e impalmatala con pensiero di indugiar più che poteva a darle lo anello
. ariosto, 37-120: quivi s'indugiar tanto, che marfisa / fe'por
. boccaccio, i-45: uccidimi, non indugiar più! frczzi, i-2-148: quando
avvisa gli obbliosi amanti / che più indugiar con securtà non ponno. manzoni,
lo scoglio muse, / forse per indugiar d'ire a la pena / ch'è
. tasso, 19-4: del mio indugiar non fu cagione / tema o
. aretino, v-1-290: ma l'indugiar del vostro ritorno è un torvi da
non venite ancora? / onde tanto indugiar? 3. rimanere, sostare
d'un eremita. / quivi secretamele indugiar volle / tanto che la novella avesse udita
i-67: cominciò a soffrire impazientemente d'indugiar più quivi. g. gozzi, i-16-38
canzon, non ti rincresca / meco indugiar picciolo spazio e breve, / mentre
36: n'è doglia infinita / indugiar più la vita. 8. trattenere
. dell'uva, 99: corse senza indugiar l'empia masnada / a far la
, cent., 44-95: veggendosi indugiar la promessione, / il re di
fiorini porre. caro, 10-995: se indugiar la morte, / ch'è già
or non venite ancora? / onde tanto indugiar? forse attendete / voci ancor più
. villani, i-8-61: ei, senza indugiar, tosto le apporta [alla piaga
tasso, 9-13: tace, e senza indugiar le turbe accoglie / e rincora parlando
dimorar più teco / e so che l'indugiar te fia ben caro. bandello,
. umilmente la supplico a non volere indugiar più di mandare innanzi questo pensiero.
casti, ii2- 17: dopo lungo indugiar dal gabinetto, / mordendo ad or
lo scoglio muse, / forse per indugiar d'ire alla pena / ch'è giudicata
avvisa gli obbliosi amanti / che più indugiar con securtà non ponno. d'annunzio
e con maggior vantaggio è causa d'indugiar sempre e peggiorare il negozio. foscolo
lo scoglio muse, / forse per indugiar d'ire a la pena / ch'è
o con tarmi un unico tentativo a indugiar la rovina. d'annunzio, iii-2-216:
fatto de'suoi condannati, non voglio indugiar più oltre a ringraziarti. breve tratto
e le catene. ma non bisogna indugiar troppo a fare queste piegature e queste
n'abbi parlato troppo. o perché indugiar tanto? fanfani, uso tose.
, / va'via veloce e l'indugiar posterga ». scroffa, 46: postergate
o con l'armi un unico tentativo a indugiar la rovina. -traviarsi,
serotine, le abbruciacchia, le fa indugiar a granire. stampa periodica milanese, i-491
è che mi turbi, / è l'indugiar fino al novello sole. stamba periodica
ariosto, 8-23: dal re, senza indugiar, gli fu risposto / che.
fatto de'suoi condannati, non voglio indugiar più oltre a ringraziarti. -sistemato
ebbe. manzoni, 34: senza indugiar, cercarono / l'albergo poveretto /
guida il giuoco de'pari / e sanza indugiar guari -rispondi a coppe, / resecando
il terreno, perché non potrà certamente indugiar molto a cadere e la terra non
partirono. aretino, v-1-290: l'indugiar del vostro ritorno è un torvi da voi
magalotti, 9-2-49: pregate dio d'indugiar tanto a tornar di volterra che io
il giuoco de'pari / e sanza indugiar guari -rispondi a coppe, / resecando le
padre mio ritrova / e, senza altro indugiar, mi chiede in moglie. g
/ ove sconosce la natura il mesto / indugiar delle notti. 4. ant.
. ariosto, 6-6: quivi secretamente indugiar volle / tanto che la novella avesse
: nel caldo campo e grasso si dèe indugiar la sementa quanto si può innanzi il
serpentina verga: / va'via velocee l'indugiar posterga ». 2. che ricorda
non venite ancora? / onde tanto indugiar? forse attendete / voci ancor più
. sergardi, 1-360: così senza indugiar fassi il decreto / che si bruci una
. villani, i-8-61: ei, senza indugiar, tosto le apporta / presenti aiuti
dell'uva, 99: corse senza indugiar l'empia masnada / a far la
. tasso, 19-4: che del mio indugiar non fu cagione / tema o viltà
fraposto; / e che del mio indugiar non fu cagione / tema o viltà