dolce gelo, / e gli alti monti indora. idem, 8-1: e l'
, / or fa negra, ora indora a lui la fronte. monti, 252
/ ch'oggi il sol vincitor superbo indora, / lor nuovo ammanto intemerato ancora
, / e la lucerna i biondi capi indora. idem, 228: con
ch'imperla le campagne e i monti indora / lucida in bel sereno e rugiadosa.
le foglie, / ben disegnate, indora il sole; belli / come bei giovanetti
/ ch'imperla le campagne e i monti indora / lucida in bel sereno e rugiadosa
di poi che questa mano veramente dolcissima indora gli strali d'amore, codesta tira
, / e la lucerna i biondi capi indora. serao, i-919: 1 fini
: sul poggio invece del sole che indora c'è l'acqua che casca tra la
vesta / e vestesi di luce che l'indora; / di negro quel che sanza
e il sol co'raggi lieti / indora le pareti / del sacro camerin. /
e vestesi di luce che l'indora; / di negro quel che sanza febo
/ e la lucerna i biondi capi indora. d'annunzio, ii-748: anche avremo
il sol, che le nostr'ombre indora; / chinianci tutti a salutar l'aurora
però che anche il limaccio dal sole s'indora, se no 'l sai, filosofo
/ vedi come s'imporpora e s'indora / tuo ciel nebbioso, e par
/ e la lucerna i biondi capi indora. /... / parlan d'
sole, e le foreste / sempre indora, o sol, così.
d'annunzio, iii-1-259: il sole declinante indora la stanza. pel vano delle finestre
, / errando al sol tersissimo che indora / quel loco al mondo sopra tutti
, / ch'oggi il sol vincitor superbo indora, / lor nuovo ammanto intemerato ancora
/ tingendo poi, nell'ingiallar l'indora, / indi scende alla bocca e sì
di rugiadosi veli, / la bellissima aurora indora i cieli, / l'aurato crin
superno / del celeste montone i velli indora, / e da nuova stagion disserra il
accende, e, per così dire, indora nell'oro la sua. manzoni,
antro ingombra, / e folto indora d'elicrisi nembo / l'edera bianca.
] / che del candido argento il vaso indora, /... / è
/ ch'oggi il sol vincitor superbo indora, / lor nuovo ammanto intemerato ancora
/ tingendo poi, nell'ingiallar l'indora, / indi scende alla bocca e
/ ed ora invidii i mandorli che indora / l'alba negli orti?
sale / in tortuosi vortici, e s'indora / al raggio occidental. carducci,
luglio: fervida canicola / le spighe indora fluttuanti e spesse. d'annunzio,
s'innerva / sul muro che s'indora: / un frastaglio di palma /
del secol nostro, onde l'età s'indora, / onde d'europa il ciel
di iodio, sublimata da sole, indora la fronte del predestinato alla garrotta.
pampini i gemmanti / grappoli infiamma e indora [il sole]. d'annunzio,
del monte / le verdi cime illuminando indora. galileo, 33- 198: vediamo
, i- 325: a questa indora / natura il capo e a quella il
, lo stranio appetito de'quali indora sempre qualche pecora. panigarola, 104:
pantani. varano, 1-59: il lume indora / diurno l'ima terra. parini
cinta, / la qual con arte indora, imperla e inostra. boterò,
7-i-378: zeffir le verdi piagge imperla e indora. speroni, 1-2-201: la georgica
. / vedi come s'imporpora e s'indora / tuo ciel nebbioso. lucini,
il più bel fior, che l'alma indora, / né di strage sì fiera
): oggi fiorenza qual gemma s'indora, / o seta inostra, ognor s'
altro fior s'inargenta, altro s'indora. f. f. frugoni, vi-8
di suoi lieti occhi belli / gli strali indora e le sue faci incende. caro
/ tingendo poi nell'ingiallir l'indora, / indi scende alla bocca
e prime, / come gemma s'indora o seta mostra, / distendete a fregiarla
in spagna il tago che 'l suo letto indora. 2. per estens.
, / né l'iride sì bella indora e inostra / il curvo grembo e rugiadoso
lume. casoni, 134: chi s'indora il bel crine? / chi le
[chio] si distingue in giardini ch'indora di gentilissimi frutti, cedri, limoni
. zanzaroni, i-325: a questa indora / natura il capo e a quella
pampini i gemmanti / grappoli infiamma e indora, / e a gli ebri de l'
e. gadda, 11-75: l'autunno indora le piante. il silenzio è fatto
la neve cova il seme e il sole indora la spiga. -abbronzare.
/ e vestesi di luce che l'indora. firenzuola, 211: i raggi del
del monte / le verdi cime illuminando indora. dotti, iii-257: sbigottita, la
/ con trionfi di luce il mondo indora. cesarotti, 1-vii-173: vedi, già
l'elmo / ed il rotondo scudo indora e lambe / vampa inestinta. monti,
del sol che i colli e le campagne indora. leopardi, 721: già nasce
gli ameni colli e gli alti monti indora. pascoli, 101: siedon fanciulle
, / e la lucerna i biondi capi indora. saba, 515: il sole
saba, 515: il sole / indora la città, brilla nel mare.
: un sole canicolare... indora i corpi nudi. -figur.
sol lampi l'esterno / velo gl'indora, ma le ascose giunge / a
restaura ed amplia, ed arricchisce e indora / di nostra lingua il patrimonio eterno
più bel fior, che l'alma indora, / né di strage sì fiera ancor
i principi, lo stranio appetito de'quali indora
firmamento, / ch'ella mai non m'indora un sol momento, / se con
: dolcissima mia man, con quale indora / amor li strali onde cresce il suo
/ come gli strali in un bel viso indora, / et a qual fine in
come l'amore di colui che ama indora fino al ferro, così l'odio
iv-60: questa schiavitù poi gli s'indora / con un bel nome, con
il cui venale brio / le signorili stupidezze indora. settembrini [luciano], iii-1-18
ed invitto, / che il crine indora di spiche d'egitto. zinano, 9-18
un mida novello, che dove tocca indora. 8. gastron. avvolgere
/ il ferro dell'età nostra s'indora. 11. per estens.
s'imperla, or di biade s'indora. fr. serafini, proem.:
valle, 261: già s'indora / l'alba ne l'oriente. preti
altro fior s'inargenta, altro s'indora. f. f. frugoni, vi-8
/ vedi come s'imporpora e s'indora / tuo ciel nebbioso. dello stesso cardinale
qual bocsan marco ed il canal s'indora! d'annunzio, iv-2-473: cone,
. deledda, iv-540: l'erba s'indora età dell'indorato sterco, / che il
s'innerva / sul muro che s'indora: / un frastaglio di palma gabbia almeno
: lo sguardo... finalmente s'indora. addolcito da verun gusto, ovvero un
, non pure illustra, risplende et indora, ma molto scerà la lena e crescerà
già l'elmo / il rotondo scudo indora e lambe / vampa inestinta. foscolo,
pampini i gemmanti / grappoli infiamma e indora [il sole], / e a
/ pallente solitudine infinita / che il sole indora e che scaldar non può. deledda
monti infiora, / nuovo raggio il cielo indora. siri, x-445: già ch'
che le piagge v'ingemma e i colli indora. lalli, 1-3-34: l'alba
: dolcissima mia man, con quale indora / amor li strali onde cresce il suo
s'innerva / sul muro che s'indora: / un frastaglio di palma / bruciato
nostra, / che qual gemma s'indora o seta inostra, / chiara divenne
famiglia / e la vesta dei prati indora e inostra. 2. per estens
/ quell'alma accendi, quei capegli indora, / quei labri inostra, quelle
piume, / né l'iride sì bella indora e inostra / il curvo grembo e
, 2-67: [il sole] indora e inostra i suoi cerulei campi. nomi
a più color dipinti / che vagamente indora il sole e innostra / superbe moli
, / l'arte che gli elsi indora e i capi inostra. g. soranzo
/ la notte, che s'ingemma, indora e innostra, / vada rotando avolo
/ ma per aperte piagge i solchi indora / cerere bionda. intisichènte (
terra. govoni, 93: indora [il sole] di polvere l'intrigo
, 16-24: né l'iride sì bella indora e inostra / il curvo grembo e
s'imperla; or di biade s'indora. 4. letter. lapidare
/ e la lucerna i biondi capi indora. 2. seguito da un
/ pallida che su 'l vertice s'indora. idem, iv-1-141: per quella luce
; / ch'ella mai non m'indora un sol momento / se con lingue di
16-24: né l'iride sì bella indora e inostra / il curvo grembo e
macchioline brune la sua faccia e le indora i capelli in sulle tempia. soldati,
1-5: così con raggio uguale il sole indora / 1 marmorei palagi a're scettrati
/ quell'alma accendi, quei capegli indora, / quei labri inostra, quelle
de'pampini i gemmanti / grappoli infiamma e indora, / e a gli ebri de
che minia le campagne e i monti indora. magalotti, 20-42: non intigne [
marino, 1-80: col foco alfin l'indora e col mordente / e fa l'
, 1-300: s'imporpora e s'indora / tuo ciel nebbioso. c. ridolfi
, / e vestisi di luce che l'indora; / di negro quel che sanza
/ ma per aperte piagge i solchi indora cerere bionda. lemene, 1-55:
d'un volo di rondini, / e indora ['olimpiche vette / e le valli
: ondando lenti nella luce pia / che indora il vespro, petali di rose /
rustica orifiamma / nel sol che l'aure indora, /... sorgerò,
272: dall'ombre che la luna indora / chiama ai silenzi del cenobio sacro
ant. e letter. artigiano che indora le pelli. bandi
pampini i gemmanti / grappoli infiamma e indora. ferd. martini, 5-220:
ancora / questa che in me s'indora / corporuta pinguezza? pasta, 2-130:
or somiglia al bel raggio solare / che indora le vaganti nuvolette / e in placido
sol lampi l'estemo / velo gl'indora, ma le ascose giunge / a ricercar
: ondando lenti nella luce pia / che indora il vespro, petali di rose /
, / né l'iride sì bella indora e inostra / il curvo grembo e rugiadoso
di iodio, sublimata da sole, indora la fronte del predestinato alla garetta, una
volto? / chi m'asciuga e m'indora / questo già d'aspre grandini e
: bromio i raspi alle sue vigne indora. g. gozzi, i-12-37: stendevano
/ restaura ed amplia ed arricchisce e indora / di nostra lingua il patrimonio eterno
freno. segneri, ii-237: chi indora il sole? chi inargenta la luna?
e rilucenti piume / l'ombre beando indora. vittorelli, i-18: scendeva il
polo / nube gentil del proprio volto indora. e. stampa, i-209:
i non sudati / campi a'beati indora / e nutre i verdi prati / e
arti e mestieri, i-176: quando s'indora qualche grande opera, di cui ordinariamente
galileo, lucerna i biondi capi indora. sbarbaro, 4-44: la volta che
intervallo / quel ferale vapor s'addolce e indora / l'artico polo di rosata luce
, / fuggono l'ombre e gli appennini indora 7 il biondo sol nascente.
d'ostro ambe le gote sparsa, / indora in su 'l mattin l'aria d'
polo / nube gentil del proprio volto indora. cesareo, 1-18: egli incontro
gli ameni colli e gli alti monti indora. a. maffei, vti-1212: il
tuguri. saluzzo roero, 1-i-10: indora il sole il mstico mio tetto / e
allora / lo purga e più l'indora. -capace di vincere la dimenticanza (
n-213: dolcissima mia man, con quale indora / amor li strali onde cresce il
1-5: così con raggio uguale il sole indora / i marmorei palagi a're scettrati
del sol che i colli e le campagne indora. stuparich, 5-104: su quella
deio / il ricco vello all'ariete indora, / e in tepido ruscel si scioglie
anima, che amor l'increspa e indora. tansillo, xxx-10-259: questo pensier
fame scorno al sole, / che l'indora co'raggi e non la scalda. arici
un altro ingombra, / e folto indora d'elicrisi nembo / l'edera bianca e
questa tavoletta dalla parte di sotto s'indora e si brunisce benissimo, e nella parte
: tutta la versilia, ecco, s'indora / d'una soavità che il cor
alma aurora, / a cui le penne indora / ap pena nato il
, / fuggono l'ombre, e gliappennini indora / il biondo sol nascente. foscolo,
or somiglia al bel raggio solare / che indora le vaganti nuvolette, / e in
suoi biondi capei, ch'allor ne indora, / al vivo specchio del suo padre
l'acquata. uno sprazzo di sole indora in sommo le lunghe mura bronzine che
macchioline brune la sua faccia e le indora i capelli in sulle tempia.
3-28: di fregi stellanti il crin s'indora. c. e. gadda,
cui venale brio / le signorili stupidezze indora. guerrazzi, 16-106: ciò attribuivano
i non sudati / campi a'beati indora. betocchi, i-106: noi in te
, / errando al sol tersissimo che indora / quel loco al mondo sopra tutti
, 3-207: il sole un po'basso indora i tronchi rugosi degli alberi a forcella
nasconde l'iniquità, l'inorpella, l'indora. garibaldi, 2-314: cotesto stolto
nero / traino il calante / sole indora. c. e. gadda, 18-102
fuma e al raggio, che traverso indora / del seròtino sole, ergonsi a volo
, mia flora, / l'aria s'indora, / s'ingemma il verde prato
, e specialmente quello che matura e s'indora nel raggiante nel cono della
: nella vaga stagion che i prati indora, / dietro un fonte gentile i'mi
, / e vestesi di luce che l'indora; / di negro quel che senza