sordo (come di metallo o vetro incrinato). pea, 7-651:
di un cassettone gobbo con uno specchio incrinato. beltramelli, 1- ^ 82: un
: il marmo chiazzato di vino e incrinato e sbocconcellato. palazzeschi, 75: il
: il marmo chiazzato di vino e incrinato e sbocconcellato in qualche gran bastonatura e
falso (un vaso o altro recipiente incrinato oppure un ferro di cavallo non fermato
o di porcellana, ecc., incrinato o rotto, quando viene percosso.
nella cassa armonica); fesso, incrinato, difettoso. d'annunzio, iv-2-758
che alquanto è fesso. 3. incrinato (un recipiente, una campana, la
suono simile a quello di un recipiente incrinato quando viene percosso). manzoni
al suono fesso di un cristallo incrinato, avevo avvertito un senso di falsità
, laggiù, nello specchio d'acqua incrinato, tra i rottami e tra i
il salone dell'albergo era un grazioso e incrinato cimelio di filellenismo ottocentesco. vi si
fori, bucato. - anche: incrinato, fessurato. fra giordano,
di un cassettone gobbo con uno specchio incrinato. pea, 7-34: se avesse
.]: la botta non l'ha incrinato punto. borgese, 1-41: s'
. rohlfs, 248). incrinato (part. pass, di incrinare *
, vii-570: un * bicchiere incrinato 'è detto per un altro verso,
vetro, da rozza mano / percosso ed incrinato. fucini, 669: un uovo
fucini, 669: un uovo era incrinato e dalla incrinatura usciva fuori, con
infernale 'ha un suono falso, incrinato, la viva impressione è quella che
agitato. d'annunzio, 5-482: incrinato è il cielo, è scisso come
, sotto il tuo silenzio forte / appena incrinato dalle piccole onde / ascolto il segreto
macolata mi dà sospetto che qualcosa di incrinato, dentro, ci sia. ungaretti,
ne rendono troppo serale l'infinito; incrinato appena dalla strada che porta al mare.
uno stupore provinciale; un incanto appena incrinato d'ironia. incrinatura, sf.
selve. 4. sconquassato, incrinato, ammaccato; reso pericolante, lesionato
testa macolata mi dà sospetto che qualcosa di incrinato, dentro, ci sia.
, v-2-810: tutto è cristallo numerosamente incrinato col mistero vitale dei segni inscritti dentro
vetro, da rozza mano / percosso ed incrinato. de amicis, i-152: cominciò
stella. d'annunzio, 5-482: incrinato è il cielo, e scisso come
nostri mortali amori! 6. incrinato. cinelli, 11-113: « io
voce leggermente rauca, di bac- carat incrinato e dall'erre moscia. -con
. e e 33. incrinato dall'emozione, dalla fatica, dal
vetro, da rozza mano / percosso ed incrinato. 18. privo di leggiadria
intatta nei meriggi riposati. -non incrinato, intero, senza rotture (un vaso
mali stravaganti travagliate. 5. incrinato dall'emozione (la voce).
legno che si screpoli, di vetro incrinato. -acer. schiantóne (v
-in senso generico: rotto, spezzato, incrinato. documenti visconti-sforza, ii-269: e1non
; rotto, spaccato, crepato, incrinato; lacerato, stracciato; diviso, separato
sfésó). spaccato, crepato, incrinato, lesionato; aperto soprattutto nel senso
3. assoluto, senza riserve; non incrinato da dubbi (un atteggiamento psicologico)
, chiaro, stentoreo ma debole o incrinato per l'emozione (la voce, il
che su quello dei numeri: si è incrinato definitivamente il monopolio consociativistico della politica e
il blocco granitico delle sue idee sia incrinato dall'equivoco e dal dondolismo. =