gambe, abbozzava... un lieve inchino. beltramelli, iii-857: stanco di
chiamare caro signore, abbozzai un freddo inchino e filai via. bontem
, dallo stesso preside che abbozzò un inchino restando seduto. palazzeschi, 4-134:
. bontempelli, 6-206: fece un inchino molto umile e lento con la sola
acqua santa e si segnò con un piccolo inchino. = deriv. da acquasanta
veduto il padre, gli fece un grand'inchino, acquietò le bestie, con le
banco. gozzano, 15: e m'inchino e raccolgo e addento il pomo.
così v'adoro come servo e inchino. novellino, 79 (133):
pananti, i-305: io le faccio un inchino, e abbasso tarmi. -concedere
baciabasso, sm. disus. profondo inchino con bacio della mano o di un
riverenza): con un leggero inchino (alle signore), 0 piegando
mattaccino / volta il viso e fa l'inchino. buonarroti il giovane, 9-388:
vano di una porta sostavano in un inchino trepidante servile. baldini, i-764:
. cagna, iii-178: terminato l'inchino, il più anziano porge la mano
con un certo suo guardare sottecchi e un inchino qual ne venne, gli presentò alla
un'occhiata in giro, salutò con un inchino la moltitudine, come da un pulpito
sguardo all'intorno, salutò con un inchino la moltitudine, come da una bigoncia
acconsentire che tu togliessi moglie con uno inchino! -a bocca chiusa: in
un burattino / e domanda in un inchino. linati, 30-95: un grandone di
2-386: ella rispose con un lieve inchino della testa, ma corretto da un'
: anna la salutò con una specie d'inchino, avendo la bocca piena. -potevi
un burattino / e domanda in un inchino. jahier, 178: è tornata la
d'un collo d'oca, uno inchino di camelo, un saluto di pedante,
me mi chiarisco, e mi v'inchino. / or dal vostro cammino / qua
; e subito, fatto un piccolo inchino famigliare, venne avanti un laico cercatore
3 (51): fatto un piccolo inchino famigliare, venne avanti un laico cercatore
che col piè tocco e con la mente inchino, / se ne'confini tuoi,
è chi aspetta un guardo ed un inchino, / con tal attenzion, che non
si offerse / l'angelica tua forma, inchino il fianco / sovra nitide pelli,
annunzio, ii-773: come il citarista / inchino su le corde. = voce
fuor della curia / gentilmente facendomi un inchino,... / ti arrivò nina
d'un collo d'oca, uno inchino di camelo, un saluto di pedante,
la signorina eseguì, nell'entrare, un inchino davvero compito. borgese, 1-80:
ingratitudine. gozzano, 15: e m'inchino e raccolgo e addento il pomo.
col piè tocco e con la mente inchino, / se ne'confini tuoi, madre
esse rispondevano all'invito rispettoso con un inchino consapevole e riservatissimo, con la destra
sovrattutto: stringere la mano, far l'inchino, dire le cose a tempo,
2-386: ella rispose con un lieve inchino della testa, ma corretto da un'occhiata
: stringere la mano, far l'inchino, dire le cose a tempo, piacere
, 41: a voi dunque m'inchino, altèra figlia / di quel monarca,
dicesse: / « ed io m'inchino a riverirla [questa donna] ancora *
rispondeva al suo flebile e tuttavia rispettoso inchino, e concomitante spianamento della cuticagna.
e ridanciano, mi fece un profondo inchino. moravia, xiii-281: renzo aprì un
ed orgoglia -quant'io più m'inchino. petrarca, 269-9: ma se consentimento
signore. poi, disegnato l'ultimo inchino e l'ultimo sorriso, ci lasciò
che si fosse, facendogli un grazioso inchino lo invitò alla danza. manzoni, pr
cari uomini, vi ringrazio e m'inchino davanti a voi e che dio ve
affaticamento. 2. figur. inchino profondo, comportamento servile. carducci
mormorio discreto, a cui risponderò con un inchino piacevole. comisso, i-38: accompagnati
signore. poi, disegnato l'ultimo inchino e l'ultimo sorriso, ci lasciò soli
, 20-41: la bella lina fece un inchino di scuola, e finalmente disfece quel
/ eh'oltre il dovere a favorirmi inchino, / fa sì che ignoto in mandria
dottanza. bacchetti, 3-252: mi inchino alla bellezza estetica della espressione, ma
. dal tema del gr. èxxxtvca 'inchino 'e pirpov * misura '.
fiso nelle alte idealità, ringrazio ammiro inchino la regina margherita. c. e
si frenò, fece in silenzio un inchino esagerato, pieno d'ironia, e partì
abbozzava alla dama e alla signorina un inchino che era insieme rispettoso e strafottente, un
non sono altro che nomi, dico che inchino assai a credere che il calore sia
cui era entrato, e il corretto inchino quasi militaresco con cui si presentava,
quindi alle persone, / fatto modesto inchino, ivi gli espose / di sua venuta
n'andò, facendo a don abbondio un inchino men profondo del solito, e dandogli
f. frugoni, iv-371: fatto un inchino ritondo, si sbalzò con un capitombolo
d'ambedue le guancie e con l'inchino degli occhi a terra vergognosetta a maraviglia
. jovine, 139: accennò un inchino, con intenzione di festevole grazia ma
/ che, quando lacrimando a lor m'inchino, / non mi sarebbon fieri e
44): renzo fece un grande inchino: il dottore l'accolse umanamente, con
li volevo; quindi accettai, feci un inchino ed uscii. -per ogni
. / e alla fratesca fattole un inchino, / qual lumaca tirò fuor dal cappuccio
, e lo rende loro con un inchino che mai il più bello. panigarola
piegamento rapido del ginocchio destro, senza inchino, che le fanciulle tedesche (e raramente
. 2. per estens. inchino, riverenza (piegando appena il ginocchio
e ridanciano, mi fece un profondo inchino. montano, 155: un giorno
mi crede un cliente e mi fa un inchino, dicendo giulivamente: - si accomodi
una; poi ce le offerse con un inchino goldoniano che fu un amore. gozzano
che fachino si dimanda perché fa riverenza e inchino alle persone essendo per natura semplice e
donna dia, / un saluto, un inchino o un sol guato / posson più
illustri / soggiorni loro, a voi m'inchino. parini, i-26: me non
. mi suggeriva di partire con un inchino; ma la urbanità e il timore
in quella sala, e dopo un inchino profondo,... incensarla solennemente,
curvando il capo e il busto fa l'inchino; / quelli all'incontro appena un
: -mia moglie... gemma inchino generale: altra incensata. 3.
mio bel sol, te mio bel nume inchino. mu aumentano; e
inchina, sf. dial. ant. inchino. lamenti storici, i-96: tu
arrivin finalmente tutti. 2. inchino; ossequio, omaggio. benvenuto da
turrita chioma / con l'astro annesso inchino / per raccattar quel che sventura o noia
scalvini, 1-379: io se m'inchino / sovra di te, fremer mi sento
a cui / dio m'inchinò, m'inchino. -rifl. iacopone,
sotto il flagello della tua correzione io m'inchino. leopardi, iii-121: io che
. salutare, riverire qualcuno con un inchino; rendergli ossequio chinando il capo,
: menami al suo signor: allor m'inchino, / pregando umilmente che consenta /
, 1-1-92: con ogni umiltà l'inchino e reverentemente gli bacio la vesta.
principe, al quale intanto umilmente m'inchino, e a v. s. con
adora. leopardi, iii-313: m'inchino con tutta l'anima a v. s
umiltà di questa, monsignore illustrissimo, inchino al vostro grado, saluto la vostra
/ alza ed orgoglia -quant'io più l'inchino. petrarca, 228-14: con preghiere
vaglia. latini, v-269-31: ormai m'inchino e son merzé cherente / agli amador
amoroso / mi dono voi cui fedel m'inchino. g. cavalcanti, i-136
, / rosa, a ti sempre me inchino; / sola sta grazia mostra in
stringo e bacio, a te m'inchino, e come / sacro t'adoro,
a voi s'inchina. / s'io inchino, rason agio, / di sì
, quanto più posso, il cor v'inchino. groto, 133: con queste
133: con queste quattro righe di prosa inchino a v. s. reverendiss.
inchinata, sf. ant. inchino, riverenza. lalli, 6-161
. 3. salutato con un inchino; riverito, onorato, ossequiato,
, xxxvi-169: a giunte mani piangendo inchino et umile, / all'altera mia donna
vado. tasso, 18-14: quivi, inchino e riverente, / alzò il pensier
oriente. cesarotti, 1-viii-211: sull'asta inchino / stava, in sembiante attonito e
offerse / l'angelica tua forma, inchino il fianco / sovra nitide pelli,
, bassamente ossequioso, timidamente modesto, inchino colla persona e con l'animo. carducci
iii-3-356: questo a le rozze lane òmero inchino / levossi imperiai ne l'ermellino.
or lì, qual toro sovra il fiume inchino, / smisurata bevanda ne tracanna.
/ corno sconfiti, stavano a capo inchino. chiabrera, 1-1-25: in tanto affanno
buon chercuto / seguia col capo onestamente inchino. beltramelli, iii-414: proseguì senza affrettare
senza affrettare il passo, il capo inchino e il volto nascosto dal fazzoletto vermiglio
noi usiamo preghiera e scongiuramento umile e inchino. felice da massa marittima, 40:
si fa chinando il capo (inchino leggero) o curvando le spalle
) o curvando le spalle (inchino profondo); riverenza. impo
quando cortesemente avrai parlato / con bello inchino e con dolce salute / a la
/ non salutare e non far nullo inchino / se non come faresti ad un
13-i-401: un saluto cortese, un bell'inchino, / due parolette accorte e duo
palazzeschi, 8-25: si strisciano muto l'inchino profondo, / la piccola porta si
iii-16-186: quelle villanelle che accennano l'inchino del ginocchio sono proprio del settecento e
nello stesso tempo, facevano insieme l'inchino, uscivano accanto. e. cecchi
e accennava di piegare il ginocchio all'inchino, come le avranno insegnato alla missione.
/ convenmi là ov'è il senno fare inchino. caro, 9-1-28: a la
altro dirle per ora, farete un inchino da lontano in vece mia. n.
ma di fargli di berretta e d'inchino. giuglaris, 95: devi pur
d'ambedue le guancie e con l'inchino degli occhi a terra vergogno- setta a
ma non dormite, perch'un solo inchino / d'un che s'assonni e nulla
2-79: voi sapete... l'inchino de'miei costumi ad esser benigno.
= voce dotta, comp. da inchino e dal gr. { xérpov * misura
tolse nuovamente il cappello e accennò un inchino. ida gli restituì il saluto inclinando
. -rifl. curvarsi in un inchino, prostrarsi. — in partic.
-ant. piegamento della persona, inchino, riverenza; genuflessione. ochino
inclinatiti -ónis 'inclinazione, piegamento, inchino ', da inclinare 'inclinare ';
avvenire che... per un inchino dal pergamo, per un incontro alla
ieri. 2. riverenza, inchino, atto di ossequio. segneri,
triple o quadruple. 2. profondo inchino, riverenza. papini, v-592:
molto maggiore. 2. profondo inchino, riverenza. oliva, i-1-445:
alle indormite membra, / e 'l capo inchino e 'n su la spalla intorto.
aretino, 20-318: con un inchino che toccava l'inginocchiatura le dico:
umil salute al tuo valore / m'inchino, conoscendol sì ingraziato, / ben ch'
che insuperbia fra l'armi, umilio e inchino. 2. tr. rendere superbo
indormite membra; / e 'l capo inchino e 'n su la spalla in torto.
fece, come per istinto, un grand'inchino. d'annunzio, iv-1-737: la
di benedire e nominare con un profondo inchino l'eccellentissimo e potentissimo signor iuspatrono e
(51): fatto un piccoli inchino famigliare, venne avanti un laico cercatore
: d'un tratto ella fece un goffo inchino e con un grassie! e una
i'mi partii da lei con bello inchino. firenzuola, 587: nello alzarsi [
2 -ded.: umilmente me le inchino, bacciandole con ogni riverenza le degnissime
sarpi, i-1-61: più tosto, inchino a giudicare che si faccia per levare e
sf. dial. ant. riverenza, inchino. fagiuoli, xii-5: ognun
rimote. tasso, 18-14: quivi, inchino e riverente, / alzò il pensier
fagiuoli, v-137: io poi con un inchino madornale / tutti gli ossequi miei offro
attitudine sacerdotale, mi fece un grande inchino. 2. prestigio, autorevolezza.
il servitore partì, rispondendo con un inchino; e, poco dopo, tornò,
quando cortesemente avrai parlato / con bello inchino e con dolce salute / a la
istessi. 8. liturg. inchino mediocre: atto di riverenza che sta
atto di riverenza che sta fra l'inchino profondo e l'inchino semplice e consiste
che sta fra l'inchino profondo e l'inchino semplice e consiste nell'abbassare leggermente il
liturg. nel rito greco ortodosso, l'inchino profondo, fino a toccare il suolo
. garibaldi, 3-103: io m'inchino davanti alla grande metropoli del mondo,
pregatela, per dio, con dolce inchino / che mai suo cor da mi
/ fa un risetto, fa un inchino, / un regalo, e se ne
in guardinfante / del minuetto striscerà l'inchino / ridendo a qualche incipriato amante? soldati
bravi. -appena accennato (un inchino, un gesto). moneti,
e, quindi alle persone / fatto modesto inchino, ivi egli espose / di sua
poi, se stride la secchia in molle inchino / discendendo, i lamenti son più
toccava mai moneta, gli facevano un inchino. gioberti, 1-iv-388: due ricche
d'oro, gonfi di vento, m'inchino un miglio lontano, poi destramente mi
eseguiva sollevando la gonna con un ampio inchino, nel ritornello o nel finale della
per l'infanzia rugiadosi, con l'inchino, la riverenza, la mossétta, il
dove la vergine lavora, / con inchino umil, debile e stanco, /
scaverà la sabbia e mostrerà con un inchino la testa del mehari che s'è mummificata
achillini, 1-50: fra le cetre v'inchino, o glorie, allora / ch'
tue ginocchia ch'abbraccio, a cui m'inchino, /... / abbi
mangiare e bere. leopardi, 29-19: inchino il fianco / sovra nitide pelli.
.. / fer geometricamente un doppio inchino. = voce dotta, comp
/ non salutare e non far nullo inchino / se non come faresti ad un mastino
venire a fare di tanto onore uno inchino agl'iddii della città. gli ingannati,
iii-3-103: con l'offerta fa l'inchino / ed il capo de l'offrente
molto curvando l'omero: / eccellenza l'inchino e la man baciole. -far
onchino, sm. dial. ant. inchino, riverenza. fagiuoli, xii-5
buon chercuto / seguia col capo onestamente inchino. -senza venir meno alle proprie
/ nella scarpetta e con un bell'inchino, / diceva: al vostro onor.
fico / oggi consacra, con fratesco inchino. / vuol che con ella il capo
di benedire e nominare con un profondo inchino l'eccellentissimo e potentissimo signor iuspa- trono
alza ed orgoglia -quant'io più m'inchino, / e sì tosto mi dà capolino
un * valzer 'e ti fanno un inchino. 5. astron. costellazione
fagiuoli, v-137: io poi con un inchino madornale / tutti gli ossequi miei offro
al vento foglia, a quel m'inchino. -lasciarsi crescere l'osso del
, 1-98: avante a te me inchino; / lacrimando, ai me topino,
: ferrer... salutò con un inchino la moltitudine, come da un pulpito
. carducci, ii-2-292: io m'inchino a f. d. guerrazzi,
guerrazzi, romanziere e oratore; m'inchino a tutti gli altri scrittori, de'
, 1-492: subito ne feci uno [inchino] a lui, aprendo una grande
la signora a cui fare il suo inchino. d'annunzio, iv-2-150: anna batté
il servitore partì, rispondendo con un inchino; e, poco dopo, tornò,
, alla quale con profondissima riverenza m'inchino. instruzione a'cancellieri, 2: procurare
dimostrando uno spirito eccezionalmente vasto, spontaneamente inchino alle altezze peregrine deltintelletto.
: lo stesso cameriere apriva con un inchino la porta a due del luogo che lo
fecero loro un saluto militare e un inchino perfetto. -proprio di chi rispetta
fagiuoli: / poi fa un inchino ed isbalestra un peto, / credendo che
far luogo, quasi con un inchino, ad un piazzatello di terreno
monte, 1-25-6: merzé cherendo, m'inchino al vostro pede. dante, xvii-3
strozzatissimo frac. -in partic.: inchino. 5. maffei, 151:
un brutto impaccio a licenziarsi col solito inchino. -sovraccarico di ornamenti, di
toccava mai moneta, gli facevano un inchino. c. bini, 1-36:
purgativa. stigliani, ii-368: io inchino a dar più fede a'medicamenti semplici
rotolando sino a noi. / e m'inchino e raccolgo e addento il pomo.
poneva sul saluto, egli rispondeva con un inchino anche ai più umili accattoni.
esitanti con cui era entrato e il corretto inchino quasi militaresco con cui si presentava rivelavano
. mi suggeriva di partire con un inchino. fogazzaro, 13-326: don emanuele
palazzeschi, i-133: eseguito un secondo inchino più riverente del primo, se n'
un'occhiata in giro, salutò con un inchino la moltitudine, come da un pulpito
da lontano, si preparavano al più umile inchino e al sorriso più ossequioso. d'
che le scappava fuori tremolante ad ogni inchino. savinio, 22-188: i ruolini delle
in che modo ha da far un inchino, quando debbe cavarsi la berretta.
al forestiere e, fattogli un soavissimo inchino, lo pregò che non privasse delle sue
. ghislanzoni, 18-174: io mi inchino ai coniugi moremo e me ne vado
vostra con ogni cordiale umiltà profondamente m'inchino. da ponte, 153: io mi
lo sguardo. -compiere un inchino abbassandosi profondamente. - anche sostant.
la schiena verso la terra (un inchino). birago, 333: sua
e poi me la porgeva con un inchino profumato ti so dire. dolce, xxv-2-277
.. io allora ho fatto un inchino protocollare, e ci siamo seduti.
avvocato grognòlico saluto il conte con un inchino alla rovescia, che gli fece cacciare
marchesa... fece un breve inchino agli sposi per dir loro che erano
occhiata in giro, salutò con un inchino la moltitudine, come da un pulpito,
puntando le mani sul banco fa un inchino lesto e poco profondo. cagna,
marchesa, -soggiunse paolo con un profondissimo inchino. - oh, che uomo in
. borghesi, 1-49: con umiltà m'inchino, restando bramoso d'aver il purgatissimo
di prestarmi, con un triplice e profondo inchino a destra a sinistra e nel mezzo
. levi, 2-221: ogni sigaretta un inchino, ogni sigaretta un segno di croce
e con lieto spavento a lor m'inchino. praga, 3-170: il dio della
venire a fare di tanto onore uno inchino agl'iddii della città. giorgini-broglio [s
a'piedi della maestà vostra con profondissimo inchino mi rassegno. manzoni, v-1-489: gradisca
dare giudizi prima del tempo; ma inchino a rastignacheggiare, salvo la rudezza,
parea dicesse: / « et io m'inchino a riverirla ancora ». g.
vattina a farfalla, mi fa un grande inchino. soldati, v-237: osservai le
io più posso reverentissimo e umile m'inchino alla realissima altezza sua. m
2-i-57: tutto a. llui reverente m'inchino e me umiliando quanto puote creature a
e fredda e si ritirò con un inchino chiudendo la porta. moravia, 19-9
di nuovo o più volte in un inchino. martello, 6-ii-751: l'altra
-rifl.: curvarsi di nuovo in un inchino. buccio di ranallo, 1-391:
ch'ivi si stagnan, pna m'inchino e volto: / quanto potea di cintia
repetóne, sm. dial. profondo inchino, salamelecco (e ha valore scherz
per dargli un bacio a lui m'inchino / per dar quel refrigerio a la mia
reverendissimo. monti, i-462: m'inchino al bacio della sacra porpora, e
e poi me la porgeva, con uno inchino profumato ti so dire. nannini [
grasso e ridanciano, mi fece un profondo inchino. pea, 1-145: è mai
disturbati., scusate »; fece un inchino ridicolo e rigido, girò su se
rispos'io; e gli feci un inchino profondo. manzoni, iv-416: non
colpo / scosse patroclo, che sull'asta inchino / stava in sembiante attonito e commosso
che una cannonata ben si meritava un inchino. parini, 972: discendendo di
del colletto d'un segretario, dall'inchino troppo servizievole d'un ferroviere, dal
, 1-92: fece nell'aprile un bell'inchino / al vesco ch'era in visita
doge. alla cui sublimità riverente m'inchino offerendole questa lingua;
fu con molta riverenza. 8. inchino o genuflessione compiuta per manifestare deferenza e
e gentile di danza, consistente in inchino più o meno accentuato. cammelli,
io », rispose il barone con un inchino riverenziale. piovene, 6-291: ernesto
». -intr. fare un inchino, inchinarsi per rendere omaggio.
che le scappava fuori tremolante ad ogni inchino. comisso, v-177: aveva avuto cura
segno della redenzione, con un bellissimo inchino si licenziò dalla immacolata. d. giuliotti
coi puri tuoi denti; io m'inchino / sul tuo volto supino fra i tenui
umiltà di questa, monsignore illustrissimo, inchino al vostro grado, saluto la vostra fortuna
/ nella scarpetta e con un bell'inchino, / diceva: « al vostro
che le scappava fuori tremolante ad ogni inchino. pratesi, 5-154: si fermò
20-66: col saluto e con lo inchino, percotendo la punta dello scarpone in
fine alla sua diceria, fece un inchino di sghembo e, scilinguando un poco
dell'uccellar non c'abbia a far l'inchino / o scompisciar la gabbia.
della tua giraffa, / fammi un inchino e scortami la staffa. ariosto,
fecero loro un saluto militare e un inchino perfetto. -con valore aggett.
gratitudine e di profondo rispetto umilmente m'inchino. palazzeschi, 1-202: eccellentissimo signor
un capitalista, si congedò con un inchino più sentito. 5. provato
, prodighi della propria, con un profondo inchino dal re licenziatisi, l'un dopo
del colletto d'un segretario, dall'inchino troppo sermento, perocché questo v'ha
che bella sberrettata! oh che sfoggiato inchino! gius. sacchi, 1-2: ovunque
acqua santa e si segnò con un piccolo inchino. p. bertetto [«
che corrispose al mio saluto con un inchino quasi cortigianesco. alvaro, 12-88: lo
primo vocabolario della crusca, 96: inchino... è atto di sommessione e
salgo di sopra, e con un inchino che toccava l'inginocchiatura le dico: «
36: se ne andò facendo un inchino frettoloso, e molto meno riverente del solito
gettato dall'avversario; sollevarsi da un inchino, da ginocchioni. iacopone,
appena richiusa la porta, dopo un ultimo inchino e un sorriso affettato alla bionda e
dispettosa. pirandello, 7-391: all'inchino sostenuto di questo, restò goffo,
. tasso, 19-11: girar tancredi inchino in sé raccolto / per aventarsi e sottentrar
gadda, 22-12: 'io non mi inchino davanti a nessuno e sottosegno. molteni ambrogio
il fanciullo del baccelliere che con uno inchino cortigiano mi porge una cosa inguluppata et una
ed orgoglia - quant'io più m'inchino. dondi, 267: ornai, ciascun
, fino ad abbassarsi a terra (un inchino). moneti, 2-43: giunta
. curvare il corpo in un profondo inchino. 5. maffei, 141
). passeroni, 5-190: un inchino umile e basso / fé la casa di
breve e decisa scelta di lei strappò un inchino di assenso al giovane cameriere che si
di perpignano. -per estens. inchino particolarmente ossequioso (e ha valore scherz
26. fare una riverenza, un inchino (e sottolinea l'enfasi del gesto
cicognani, 1-247: ella, strisciando un inchino - con che grazia tutte le sere
sostan voltandosi, / si striscian muto l'inchino profondo, / scompaiono.
1-09: lucia lo salutò con un inchino e, augurandogli il buon divertimento,
mattino, / ed entrambi si fanno un inchino, / entrano in sgabuzzino, /
alzare il berretto e fare un mezzo inchino, in aria di grande rispetto,
che si fosse, facendogli un grazioso inchino lo invitò alla danza, ma egli vi
sé e per gli altri parlò a capo inchino / e a febus dicea senza tardata
terribilità di colui, che per ogni inchino, che manchi all'obligo che hanno
toccava mai moneta, gli facevano un inchino di ringraziamento. -raccogliere un frutto
ton) 'del secolo consiste in un inchino ben mosso, in una positura cavalleresca
appena richiusa la porta, dopo un ultimo inchino e un spetto. sorriso affettato alla
. moretti, i-34: al terzo inchino, presso la cabina dell'ascensore, pix
. misasi, 4-63: salutò con un inchino per andar via, ma nel rialzarsi
che le scappava fuori tremolante ad ogni inchino. moravia, i-143: « ora si
al cappello, e trinciarle un ossequiosissimo inchino. pirandello, 7-391: all'inchino sostenuto
ossequiosissimo inchino. pirandello, 7-391: all'inchino sostenuto di questo, restò goffo,
in questi tuffi nel vuoto. -profondo inchino (e può avere valore iron.,
[d'annun- zio] con un inchino cortigianesco ad un re, turibolandolo di
/ ad euripide, e sofocle un inchino / fate per parte mia. -tutcaltrimenti-
lontano, si preparavano al iù umile inchino e al sorriso più ossequioso. zavattini,
a'piedi della maestà vostra con profondissimo inchino mi rassegno. 2. per
convenirli là ov'è il senno fare inchino. maestro rinuccino, 2-x (3)
11-68: tutto a; lui reverente m'inchino a me umiliando quanto puote creatura a
occasioni i giapponesi abbandonano la grammatica dell'inchino e il rigido codice di comportamento che