è divenuto inabile o ha dato prova di incapa cità o di insufficiente e
gozzi, i-4-57: se ella se lo incapa, va, e cava fuori di
priapo. fagiuoli, v-46: chi s'incapa di far varie faccende, / diventa
e stizza più di lui, quand'ella incapa / d'avvelenar altrui gli occhi e
, xxvi-2-318: l'umor, che s'incapa ne i poeti, / non vi
. v.]: questo cappello m'incapa bene. ibidem: mi dia un
, / malissimo tal cosa mi s'incapa. = denom. da capo
dentro l'anno si pente e s'incapa, / a roma va senza vedere il
infecondità, sf. l'essere infecondo; incapa cità di concepire, sterilità
':... di chi s'incapa a volere a suo modo le cose
: o bella o cara galigai! s'incapa / a crederti una strega la sorbona
zesi, xxvi-2-318: l'umor che s'incapa nei poeti / non vi par delle
. fagiuoli, v-46: chi s'incapa di far varie faccende / diventa del