etiopico ametisto / l'adusta fronte illuminando inaura. magalotti, 20-156: e uscendo
aurora che 'l dì ne 'ngemma e inaura, / o pur quelle rosate / labbra
etiopico ametisto / l'adusta fronte illuminando inaura. b. corsini, 15-80: avev'
aurora che 'l dì ne 'ngemma e inaura, / o pur quelle rosate / labbra
etiopico ametisto / l'adusta fronte illuminando inaura. g. gozzi, i-24-98: benedetta
/ che in qualche parte ancora imperla e inaura. 2. per estens.
. marmitta, 67: imperla e inaura / spesso e i men buoni aita
che in qualche parte ancora imperla e inaura. pindemonte, 3-538: un terzo
/ la sommità del tuo mont'alto inaura. g. rucellai, 955: poscia
/ e di vaghi color le pinge e inaura. bronzino, i-102: l'aurora
'naura. tasso, 10-14: apollo inaura / le rose che l'aurora ha colorite
il sol già poggia e i poggi inaura. algarotti, 1-ix-296: cerere mira,
intorno / di gravi spighe i nostri campi inaura. papi, i-138: e bello
: e bello il sol nascente allor che inaura / questo ameno giardin co'raggi primi
/ a mirar come amore increspa e inaura / le chiome. 3.
impareggiabile, non ammollisce, ma più inaura la mia sorte. menzini, ii-276:
/ egli è che abbella e la sembianza inaura. 4. dare lustro,
casa col suo valor sì ingemma e inaura, / che mai palagi imperiali o
ogni altra l'imperla, ingemma, e inaura. 5. intr. con
, che al sol s'inostra e inaura. varano, 1-239: salia l'eroe
sul dì novello, come pria s'inaura / a l'appuntata vetta / la
iii-1-630: dalla finestra la camera s'inaura del giorno che declina. 6.
desta / a mirar come amore increspa e inaura / le chiome. -rifl.
casa col suo valor si ingemma e inaura, / che mai palagi imperiali o
, che al sol s'inostra e inaura. mascheroni, 8-164: o di che
, e il cielo e i campi inaura / di tremuli splendori. aleardi,
quando al toro la fronte il sole inaura / e di cloride i passi ingemma
intorno / di gravi spighe i nostri campi inaura / e dal vento percossa ondeggia e
. zool. nome volgare della mania inaura. — deriv. dal lat
dal lat. scient. [mania } inaura. mòra9, v. morra1.
impareggiabile, non ammollisce, ma più inaura la mia sorte. f. f.
educato, / che s'imporpora e s'inaura / di splendori pellegrini, / so
/ di gravi spighe i nostri campi inaura, / e dal vento percossa ondeggia
. alearai, 1-39: iva per inaura / la prima nota di strumento umano
l'aere stipa, / così forando inaura grossa e scura, / più e più
/ di gravi spighe i nostri campi inaura, / e dal vento percossa ondeggia e
riceve / l'alta vostra meschita e inaura e 'l die, / di notte ascesi