l'esattezza di un disegno studiato, non inaridiva le fonti spontanee della commozione e del
passare una gran parte del tempo, m'inaridiva le carni. pirandello, 7-179:
sul davanzale, una pianticella di margherite inaridiva. piovene, 198: verso gli euganei
nesso, poiché la costante costernazione gl'inaridiva la fantasia. tecchi, 11-18: quella
silenzio sospiroso e lacrimoso, chi gli inaridiva l'ispirazione. -in locuz. figur