caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della notte il velo, / orfane ancor
cornice nera degli alberi, il plenilunio inargentava parimenti il cielo notturno.
caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della notte il velo, / orfane ancor
, 7-138: il sole... inargentava i cirri di nebbione erranti lungo i
, 7-138: il sole... inargentava i cirri di nebbione erranti lungo i
/ caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della notte il velo, / orfane
, 7-138: il sole... inargentava i cirri di nebbione erranti lungo i
agnelle: al suon divino / s'inargentava della greggia il vello. =
oltrepassate ormai dalla luna, che ne inargentava gli alti trafori gotici. d'annunzio
caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della notte il velo, / orfane ancor
stagno della luna, e la rugiada inargentava le stoppie. 3. letter
. bocchelli, 2-i-607: una campana inargentava l'aria sopra la giudecca.
quel nuvolo folto... s'inargentava all'albeggiar del dì risorgente, indi
ii-274: al suon divino / s'inargentava della greggia il vello. d'annunzio
enormi cumuli raggianti... s'inargentava la cortina interminabile dei pioppi.
quel nuvolo folto... s'inargentava all'albeggiar del dì naccio a queste parole
1-254: l'ultimo quarto della luna inargentava le acque del cismone, che correvano
caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della notte il velo, /
quel nuvolo folto, che s'inargentava all'albeggiar del dì risorgente, indi
stimolati dalla brezzolina dell'alba, che inargentava il monviso. pascarella, 1-105: