abbandonar la sponda, / e le braccia inarcando agile e snella / con la mano
la sponda, / e le braccia inarcando agile e snella / con la mano e
» disse la madre calcando sulle parole e inarcando le sopracciglia, « mi ha capito
avoli, e che in ogni quistione inarcando le ciglia vi gitta innanzi il *
zampe anteriori, ma premeva quelle posteriori inarcando la groppa e infiggendo i ferri nel fango
-fece quello sfacciato con finto stupore, inarcando le ciglia. brancoli, 4-39: «
ch'un terren nereo le ciglia / inarcando esclamasse: oh infausto legno, /
abbandonar la sponda, / e le braccia inarcando, agile e snella, / con
fianco. d'annunzio, v-1-403: inarcando le braccia si toglie il cappello che
3-3-12: se la terra non s'andasse inarcando in tutte le sue parti egualmente,
zampe anteriori, ma premeva quelle posteriori inarcando la groppa e infiggendo i ferri nel
. vasari, i-387: l'altro, inarcando le ciglia, con la bocca e
perché, » disse la madre, inarcando le sopracciglia. moravia, ix-28:
si avvicinava a clelia. ma questa inarcando certe ciglia leonine, si mantenne tra un
allungato due volte e aver sbadigliato lungamente inarcando la lingua come una bestia che sa
di morso, levarono alto le zampe, inarcando i colli. sbarbaro, 5-119:
toccare con le spalle il tappeto, inarcando il corpo all'indietro (anche nella
. buonarroti il giovane, 9-558: inarcando le ciglia / simular maraviglia, /
zampe anteriori, ma premeva quelle posteriori inarcando la groppa e infiggendo i ferri nel fango
con aria di sufficienza il commesso, inarcando le ciglia. manzini, 12-121: batterie
di morso, levarono alto le zampe, inarcando i colli. de roberto, 1-115
gozzi, 4-106: diceano i frati inarcando le ciglia: / « oh pietà benedetta
altro guanto / da le mani e inarcando ambe le ciglia, / sol se stessa
sottecchi, in tralice, di sbieco, inarcando le sopracciglia e torcendo gli occhi (