parte dell'organismo (nel periodo dell'inanizione). = voce dotta, gr
dell'organismo, quale si determina nell'inanizione, nel corso di malattie croniche di
. per estens. carestia, stato di inanizione (in partic., degli abitanti
, agg. ant. colpito da inanizione, esaurito. dalla croce, ii-71
lo spasimo causato da vigilie e da inanizione è pessimo. botta, 5-395: così
, chi non era morto per lunga inanizione, se ne moriva per improvvisa satolla
; non per replezione, bensì per inanizione. ferd. martini, 1-iv-547:
minima parte, e si muore di inanizione. papini, x-1-395: mi ridussi
sventura, morti di ferite o d'inanizione. 2. figur. inerzia
mazzini, 14-40: -qui morrò d'inanizione e d'imbecillità. ma non posso
dalla guerra del '66 alla miseria e alla inanizione nella quale ci dimeniamo. bocchelli,
s'era ridotto a quel punto d'inanizione fìsica e morale che gli permetteva di
affari e circostanze di famiglia, l'inanizione della sua borsa. = voce
è impiegato come ricostituente negli stati di inanizione e come epatoprotettore nella terapia di varie
guerra del '66 alla miseria e alla inanizione nella quale ci dimeniamo, come una
la duplice distinzione della pletora e della inanizione. e. cecchi, 8-118:
ventre, non per replezione, bensì per inanizione. cantù, 3-147: perché rii
, stimolante, viva. era l'inanizione. vittorini, 5-308: l'opera di
, stimolante, viva. era l'inanizione. tormentare (ant. tramentare
ammalato di autocontemplazione e stavo morendo di inanizione. v. pica, 3-226: bourget