4-56: e però per non istare in questa vita sanza frutto,...
-per lo più: ragazzo o giovinetto, in genere indossante l'abito talare e la
nello svolgimento delle sacre funzioni (e in passato svolgeva più ampie mansioni presso curati
, uomo disleale e cattivo, quantunque in apparenza paresse buono e benigno, e
cherici porrò sì fatta soma / che in loro vita e'no l'ebber mai
/ fece raccorre, acciò da loro in tutta / la santa fé, fosse
colmo dell'abuso, è stato escluso in tutto e per tutto non solo il
de amministratori dechiaratisi padroni, ma convertito in uso proprio tutto quello che era destinato
/ e dipignesser l'antico naviglio / in confronto alle navi de'prelati, / e
grandemente delle virtù, con tutto che in lui nessuna non ne fussi. g
che non aveva l'obbligo dell'incardinazione in una diocesi. sarpi, i-346:
poi il numero di questi, degenerò in abuso, e li fu dato nome di
panzini, iii-359: lui stesso, in quel suo vagabondare di chierico errante,
veggendo che non era più da perdere tempo in lui, cercò di levarlo dalle cose
leggere; e quanto più venia in tempo, meno sapea. l. a
18-25: e là dove dice « in diverse ragioni di vita * intendo che uno
., iv-x-6: messere lo imperatore in questa parte non errò pur ne le parti
dodici anni, e fu uno grande cherico in iscrit- tura, e molto cattolico e
volgaro..., e per lettera in latino per gli cherici. capellano volgar
ii-183: qualche volta un signore va in prigione. egli, appena ha varcato di
-e il soprastante che è un gran chierco in tutte le lingue, -anche in quella
chierco in tutte le lingue, -anche in quella dei muti, -risponde subito:
dalle cattedre, si parlasse ancora latino e in latino si scrivessero le opere scientifiche,
le funzioni sacre (e inoltre, in passato, svolgeva mansioni di sagrestano,
l'antico suo ghigno i turiboli librati in alto da'chierici con difficile maestria.
delle campane. poi... corse in sagrestia a indossare i paramenti. tosto
vii-200: i chierici turchi, che sono in guerra con le campane, chiamano ad
te, da questa boria e pompa in fuori del dire: « io istò con
: santo zanobi chiamò un viventi che credono in gesù cristo. che abitano fra'termini della
ower che un cherichino ardito e lesto / in pulpito con somma leggiadria / una polizza
c generaliter autem clerici nuncupantur omnes qui in ecclesia christi deserviunt ». chiericuto
, sf. comunità dei fedeli credenti in gesù cristo, avente una propria organizzazione
), tuniversalità di tutti i credenti in gesù cristo, qualunque sia la confessione
la chiesa di roma, / per confondere in sé due reggimenti, / cade nel
: né ci si vede al presente in quale lei possa più sperare che nella
che il pontefice romano avesse alcuna autorità in inghilterra, scacciò il collettore del denaro di
la chiesa cattolica stata fin allora tutto in europa tornasse non più che una confessione
-chiesa trionfante, chiesa celeste: i beati in cielo. per tutti i preti lor
concezioni più grandiose del poema, anzi in se sola tutto un poema, dove ci
e se hai senso comune, vedrai che in quel libro non si grida contro la
... combatteo per la chiesa in lombardia e vinselo. a. pucci,
milano, si reducerebbe con le gente ecclesiastiche in piacenza, e li cesarei che erano
stefano ii avanzò il passo risoluto, fu in francia a pipino; e, usurpata
capitoli e collegi delle chiese si spende in argenti, gioie, ricchezze per ornamento
dio vorrà che resti / questa chiesa in man mia, darla a persona /
,... divise la diocesi in quattro parti, e ne commise il
con una cavalla cominciò a portar mercatanzia in qua e in là per le fiere
cominciò a portar mercatanzia in qua e in là per le fiere di puglia.
la ricchezza de'luoghi ecclesiastici è causata in gran parte dalle decime che pagono e'populi
decima parte di tutto quello che nasce in sul loro. gr azzini, 2-44:
, confessione; la comunità di credenti in tale dottrina. -anche iron.:
dottrine letterarie o scientifiche e ai credenti in esse. b. croce, ii-8-60
si'essa, / né dicer paternostro / in chiesa, né in chiostro. compagni
né dicer paternostro / in chiesa, né in chiostro. compagni, 1-4: e
debba venire, / se vuol con esso in sul campo giostrare. sannazaro, 224
. sannazaro, 224: io vidi in breve d'ora convertite / le mie
d'ora convertite / le mie chiese in meschite, e tolte via / le immagin
guicciardini, 67: ci è in compagnia tanti esempli di lussuria e di
, 2-45: vide per buona ventura in sul suo uscio sedersi la giovane che
sedersi la giovane che veduto la mattina in chiesa aveva. tasso, n-ii-408:
celebrò il divin sacrificio... in una chiesa della quale non era rimaso in
in una chiesa della quale non era rimaso in piè altro che le mura mastre e
, 1-193: e chi non sa che in italia ogni chiesa è, per così
del carmine. monti, x-1-119: vede in preda al furor d'ingorde spade /
ma le avemarie si propagavano di chiesa in chiesa con un ondeggiamento fievole di malinconia
catedrale, l'altro che di presente dimora in tolosa e dà opera a le leggi
disse il dì innanzi averlo veduto entrar in casa di pippa di giacomaccio, che
monaci si levavano la notte per cantare in coro le lodi di dio.
prete dall'altro, o che sieno in una medesima chiesa beneficiati o cappellani.
costumi invalsero ne'secoli susseguenti, perché anche in queste chiese sussidiarie si ordinano rettori
si ordinano rettori stabili, i quali in poche cose prestano onore ed ubbidienza al
villani, 4-21: non molto appresso morì in dio, e sepulta è nella chiesa
14. locuz. -a chiesa: in chiesa. boccaccio, dee.,
a ciò le persone. -andare in chiesa o a chiesa: recarsi in una
-andare in chiesa o a chiesa: recarsi in una chiesa per fare le proprie devozioni
: andarono, secondo la consuetudine loro, in chiesa a fare orazione. settembrini,
una volta non so come li alzai in viso ad una bella fanciulla nostra vicina che
assiduità. -essere fortunato come i cani in chiesa: non avere alcuna fortuna.
testa una chiesa: acconciarsi i capelli in modo vistoso e complicato. ser giovanni
e tutti di chiesa, volevano consacrarla in un chiostro. soffici, ii-16: quantunque
quantunque uomo di chiesa, il che in quegli anni, ancora poco lontani dalla breccia
le sacre funzioni. -anche: andare in pellegrinaggio a visitare i santuari della cristianità
venerdì santo, il s. sacramento in sette chiese per ottenervi le indulgenze.
le indulgenze. 15. prov. in chiesa coi santi e alvosteria, in
. in chiesa coi santi e alvosteria, in taverna coi ghiotti o ghiottoni: è
ma nella chiesa / coi santi, e in taverna co'ghiottoni -quando non
crusca]: ciò fatto, si ricoverarono in una prossima chiesettina. boccaccio, dee
. (227): e poi in su la mezza terza una chiesetta lor vicina
terza una chiesetta lor vicina visitata, in quella il divino officio ascoltarono. a.
/ ne la chiesetta, già sonante in coro / d'umili donne al vespero d'
. verga, 3-117: d'allora in poi [dalla morte del figlio] fu
ronzìo d'api la gente / dalla chiesetta in sul colle selvaggio. gavoni, 1-38
]: veduta una chiesùccia rovinata, vennegli in pensiero di ristaurarla. firenzuola, 453
le quali si possono diffinire essere state in que'tempi i naturali asili de'cristiani.
da me conosciuto..., trovandosi in un bosco, in cui è una
., trovandosi in un bosco, in cui è una chiesicciuòla dedicata a san lionardo
, da èxxaxéco * chiamo '). in latino ecclesia aveva il senso di 'convocazione'
degli ecclesiastici. -anche: pretesco (in senso spregiativo). fil.
: amina si accostò, per dirla in lingua chiesastica, alla mensa eucaristica, a
; composto per essere cantato o suonato in chiesa (un coro, una musica
guardava la stanza e pareva volerla respirare in quell'aria e luce chiesastica profumata di
o quasi privato o che s'apre in certe ricorrenze dell'anno come quegli ora-
. locuz. fare molti chiesini: officiare in molte chiese. -anche: fare molte
datini [cartella, 1392]: come in questa vi diciamo, tutta vostra chiesta
manca a fornire il panno bigio bruno in londra. baldinucci, 2-4-174: l'
: in uso fino al secolo xvii, in seguito fu adottata da corpi speciali come
: indosso la corazza, l'elmo in testa, / la spada al fianco,
/ la spada al fianco, e in braccio avea lo scudo. tasso, 8-78
. tasso, 8-78: ha la corazza in dosso, e nobil veste / riccamente
la corazza / corse bravando e minacciando in piazza. forteguerri, i-266: dunque
parete, e voltava, si vedeva in faccia un suo antenato guerriero,.
antenato guerriero,... ritto in piedi l'eroe, con le gambiere,
braccia e un palmo, e aveva in capo una grande celata di rame, e
1-88: sulla parete di contro, in piena luce, una rutilante panoplia di
ha la compagnia di lande, ed in oltre di potere portare l'archibuso a
banda e a una pistola che aveva in mano sembrava un corazza smontato. redi
furono alcune settimane, ritornò di nuovo in compagnia di due altri soldati, uno
e'colpi che ci dà il mondo in diversi modi. alamanni, 5-2-508: quanto
le labbra oranti / ripeteran ne'giorni in cui si muore, / pensando il casto
quattro giorni che la terra è istata tutta in arme e in gran romore o pericolo
la terra è istata tutta in arme e in gran romore o pericolo.
sulla corazza dell'altra e ruotavano le zampine in aria. 10. locuz.
si mostri tanto fiero, che sempre stia in su le brave parole e dica aver
un balestro e con le corazzine andarsi in tempo di guerra così a piede,
pistoiesi, 1-381: lo colpo discese in sulla spalla; ma non l'of-
e diede una gagliarda stoccata a romeo in un fianco. ma perché egli aveva la
intenzione negativa: chiudere completamente; serrare in modo soffocante, opprimere. imbriani
una bomba all'orsini scagliata senz'avviso in mezzo a gente inerme, che prevenuta
stretti sul ponte di una corazzata, in certe giornatacce. pascoli, i-292:
, corazzati e densi, / tutti in punto seguiam torme d'ettorre. pascoli,
nell'involucro della corazza e coll'elmo in testa. « signorina », disse lui
il petto. carducci, i-1231: in chiesa lo accerchiarono intorno intorno i corazzieri
il bargello alla fronte e il carnefice in coda. panzini, iii-248: noi
volte portò le spighe nella corba, in abito di vero mietitore! alamanni, 5-4-887
tesser cantando. caro, i-281: ognuno in ogni villa era occupato intorno alle bisogne
chi buon graticci appresta; / altri riponsi in testa / gran corba, e gran
una gallina di legno con tali larghe in guisa di quelle che covano l'uova
, con panneggiamento corto e piccola falce in mano, in atto di prendere delle frutte
corto e piccola falce in mano, in atto di prendere delle frutte che le
che le sono presentate da un fanciullo in una corba, che tiene sopra il
dossi, 503: diceva menenio agrippa, in quella sua nota storiella, la quale
grano e la misura di ravenna fae in vinegia staia uno, meno due quinti
amfora imo di vino di vinegia fa in bologna corbe octo e un quarto. ricchi
, / con un soldato che m'alloggia in casa / vinsi, giuocando a questo
il fondo. garzoni, 1-871: in una nave si ricercano aste da prora,
gli spiriti gli abbino trasformati di pippioni in corbacchie. 2. figur.
strano corbacchione, dio birbo, infagottato in quel suo bavero e in quella ciarpa elegiaca
, infagottato in quel suo bavero e in quella ciarpa elegiaca: un chiericone del
buffoni, e che non s'impaccino in altro che in cose meccaniche e vili,
che non s'impaccino in altro che in cose meccaniche e vili, non comportando
gli spiriti gli abbino trasformati di pippioni in corbacchie. = spreg. di corbo
che può essere facilmente beffato, colto in fallo. pr aiolini, 2-156
, canzonare; farsi beffe, mettere in ridicolo. i. nelli,
alle risa degli altri, lasciarsi prendere in giro, avere il danno e le
. casotti, 1-1-15: è l'operare in questo con calore / una cosa da
idioma francese, non già per favellare in quel linguaggio in italia, abborrendo..
non già per favellare in quel linguaggio in italia, abborrendo... il
: l'arte... ha volto in beffa, nelle commedie, i piccoli
il ridolfi aveva preso a mettere un moro in bucato, e altri che il moro
tela di ragno. l'avevano, in negozio, corbellata; e la tela di
tondo non pensate, / perché vorreste in vecchia età marito; / ma se
o l'altro ne verrà l'acquolina in bocca, e una bella mattina capiterà a
. ant. quanto può essere trasportato in un corbello. p. del
spelata e lasciarle tempo di crescere; in città bisogna a buon conto risuscitare, il
succede di rado. s'aggiunge poi che in villa si commercia di truffe come d'
medioevo ai bestemmiatori, che venivano posti in una cesta e tuffati più volte nell'
canzonatura. -più spesso: danno subito in seguito a un raggiro, a un
. baldovini, 2-73: perché in groppa anche questa / non entri a
detto, di quelli che non vedevano in quel fatto altro che uno sciocco
. 1827 (544): non vedevano in quel fatto altro che una malvagia
1-202: v'erano a roma, in ispecie allora, galeotti a iosa d'
, non sarebbe parso vero di metter in mezzo, e dar delle corbellature -frase
tufo tedesco, e farlo martino -che in gergo vuol dire appunto farlo minchione.
. cicognani, 6-28: aveva riconosciuto in guidabrìo un paesano, solfatare anch'esso,
presa sussiegosamente sul serio e appare valutata in modo eccessivo: quindi, insieme,
che gli fa spendere l'osso del collo in centomila corbellerie. manzoni, pr.
fare una vita beata, e andate in paradiso in carrozza ». leopardi,
una vita beata, e andate in paradiso in carrozza ». leopardi, iii-387:
corbellerie... si spacciano allegramente in prosa, e qual prosa!, a
due corbelli et da le quatro volte in giuso sì debiano dare un corbello per
gli altri vasi imbrattati, e messegli in uno corbello, e appiccatolo a una corda
175: un vetturale... in due corbelli aveva infinito numero di moneta,
céllini, 1-89 (209): in questo e'sopraggiunse un certo baccio bettini
con un gesto lento; / e in quel dell'altro fa cader, bel bello
odore ripugnante di tante vivande insieme. in un corbello vicino all'acquaio, le
-a corbelli, coi corbelli, a corbellimi in gran copia, in quantità.
, a corbellimi in gran copia, in quantità. berni, 94: ma
3. dimin. corbellino (in particolare, quello usato dai manovali per
bencivenni [crusca]: le conservano in certi corbellini ben condizionate. targioni tozzetti
la vena cavata... si portasse in corbellini a fondere. giusti, i-370
. giusti, i-370: nell'inverno vanno in maremma... per la caccia
le spazzature »... era, in sostanza, un luogo dove si raccoglievano
quando il biondo saliva sui ponti portando in ispalla, sul grembio, il corbellino pieno
, il corbellino pieno di mattoni o in capo, sul cércine, il vassoio della
di canapa sulla zucca la quale, in prospettiva, s'acquattava in un faccione
quale, in prospettiva, s'acquattava in un faccione biondo, molle molle, sempre
entro una corbelletta e con uno lume in mano, gli altri compagni gli calarono giuso
calarono giuso per la cateratta ch'era in cima della torre. canti carnascialeschi,
15-94: tu -è vero -la guardavi assorto in un profondissimo altrove; ma facevi come
ridente, / malinconicamente / ho belato in sonetti il mio cordoglio. idem, 2-132
a cavallo ai lor muli, similmente in maschera, ben bardati bardotti, che corbetta-
f. d'ambra, 119: in su l'omero / sinistro una voglia
coriacee, lucide, seghettate, fiori in racemi composti, pendenti, con corolla
di querce e di corbezzoli, ponendo in su la porta una lunga corona di fiondi
a uscirne, quando udì un fruscio in un cespuglio di corbezzoli e sbucò fuori
(7-2): di giugno siate in tale campagnetta, / che vi sien corbi
sinistra una talpa teneva, e quella in seno si metteva. sannazaro, 12-212:
bene imparato a favellare, che contraffaceva in molte cose la voce di giovannantonio.
. con valore fortemente spregiativo (sia in senso fisico sia in senso morale).
spregiativo (sia in senso fisico sia in senso morale). monte, xxxv-1-458
. monte, xxxv-1-458: maggiore inganno in ciò ve ne mostro: / chi
quale mi favorisce d'un suo sonetto in lode di quel suo parente che là
.. non mi ha contentato molto in quella sua impresa: e già una volta
nerissimo. pulci, 5-40: in man portava un gran baston di sorbo
veggia talora qualcuno riescere si deve dedurre in consequenzia, perciò che cotestoro sono più
oh, e'c'è quanto sale in questa novella. hàmi inteso? corbo con
, presso gli ebrei, era posta in una cella attigua al tempio, per
per ricevere le offerte di denaro o in natura a esso destinato.
son fatti, se ne vanno tutte in corbona. 4. scrigno,
diede a mia madre, che gli mise in corbona, e potè gracchiare il goffo
. 5. locuz. mettere in corbona: in serbo, al sicuro
5. locuz. mettere in corbona: in serbo, al sicuro. pulci
, 19-129: e d'ogni cosa che in tavola viene / sempre faceva la credenza
sporca, et metterci costì questa masserizia in corbona, che noi gli avessimo, la
'(corchorus japonicus), coltivato in tutti i giardini, in grazia dei
, coltivato in tutti i giardini, in grazia dei suoi fiori precoci, grandi e
che ho nel corculo e nello epate, in rubeo si divertirà el color busseo.
.]: il corpo farinoso, che in alcuni semi inviluppa il corculo, e
insieme, a mano o a macchina, in modo da formare un organo flessibile e
., 34 (41): in capo non portano nulla, se none una
sacchetti, 69-4: portava una mazzuola in mano, a modo che una bacchetta
cantari cavallereschi, 47: soccorrimi per dio in questa fiata, / ché di mia
, coll'aiuto del vento, levare in grande alteza e questa fìa la sua sicurtà
cellini, 1-62 (152): in mentre che diceva queste parole, con
stato di quiete, e lasciato poi in libertà, cala verso detto perpendicolo e
/ scale, gatti, arieti e quanto in terra / guerriero adopra o può servire
stecchita, guardava innanzi, e si chinava in fretta, a rubarle, per cibo
dire quella strega « ho dovuto metter in opera il menarrosto, ma giacché ci sei
tu non fa più mestieri ». in tali parole ella aveva già cavato la
corda dalla carrucola e dato a me in mano lo spiedo dopo averlo preso fuori
sullo scoglio, e venne a cadere in secco, col naso in giù « coraggio
venne a cadere in secco, col naso in giù « coraggio, coraggio! »
d'annunzio, ii-179: i trierèti in silenzio / poggiarono i remi agli scalmi
campanile e ditemi se si vede nulla in giro. brancoli, 4-29: alcuni
inseguitori ora s'è staccato un brunetto in maniche di camicia e in scarpe bianche
un brunetto in maniche di camicia e in scarpe bianche di tela e corda.
di mare, le donne (signore) in costume da bagno nero o bleu-scuro,
spesso, le calze, anche all'entrare in acqua. -scala a corda,
piglio; / ma che meni legati in una corda /... / alcun
e i frutti della lor virtù vadino in precipizio. marino, 7-16: non so
la quale tirava le corde e metteva in moto le campane della fantasia. d'
un bel momento si piomba affa cieca in un trabocchetto, che è la morte.
fiume, / già prima della foce in aretusa, / annodare la corda /
3. per simil. motivo ornamentale in forma di corda disegnato o dipinto.
e non minaccia; / il cel profonda in acqua a gran tempesta, / lui
lui sta di sopra e cosa non ha in testa. leonardo, 1-126: questo
, legate all'albero, ancora sostengano in parte le sponde de'navili, alla
piegata su se stessa a doppio, in modo che il punto di piegatura (detto
elementi sociali di una data epoca vanno in dissoluzione, credetelo, allora non v'è
una mano di cospiratori, guardateli bene in faccia e vi accorgerete subito di quello che
ché la buona fede sta di casa in via dei minchioni, dove si vende
obbligo, a una costrizione; essere in una situazione assai grave e di difficile
, non trovare alcuno scampo, essere in pericolo, essere costretto con la forza
per il concorso degli eventi a comportarsi in un determinato modo. panzini, iii-501
, serie serie. stetti a guardare. in pochi colpi momina perse diecimila lire.
onerose, strozzinesche. -parlare di corda in casa dell'impiccato: parlare a sproposito
dell'impiccato: parlare a sproposito, in modo inopportuno e imbarazzante per chi ascolta
era inopportuna, come parlar di corda in casa dell'impiccato... titàpoli
il campanaro e a parlar di rotta in riva al fiume in piena.
parlar di rotta in riva al fiume in piena. -sentirsi la corda al
barberino, 1-5: l'uomo che sente in sé poca virtù ritrae all'animo feminile
119: essendo adunque il nostro cortegiano in questi esercizi più che mediocremente esperto,
gli altri da canto; come volteggiar in terra, andar in su la corda
canto; come volteggiar in terra, andar in su la corda e tai cose,
i funamboli, tenendo un'asta lunga in mano, facilmente camminano e ballano sulla
comportarsi con spericolata destrezza (ma anche in modo astratto, senza rapporto con la
. -camminare sulla corda: agire in modo da mantenersi (e spesso con
(e spesso con difficili adattamenti) in una posizione di equilibrio fra due opposte
-far ballare uno sulla corda: tenerlo in ima situazione o in una condizione difficile
corda: tenerlo in ima situazione o in una condizione difficile e precaria, costringerlo
a determinati atti senza che egli possa in alcun modo opporvisi. -stare sulla corda
corda: stare nell'incertezza, essere in ansiosa attesa, in trepidante sospensione d'
incertezza, essere in ansiosa attesa, in trepidante sospensione d'animo. crudeli
incertezza, nel dubbio, sulle spine, in una condizione d'animo di ansiosa attesa
attesa, di trepidante sospensione, mantenerlo in una condizione di spirito ambigua e incerta
m. ieronimo, ché lo lasciai in su la corda tutta notte...
, i-617: li tenne molti dì in su la corda del non li voler pigliare
con minor salario che eglino non avevano in prima. lancellotti, xxiv-311: oimè
pannina, / dite; non ci tenete in sulla corda. magalotti, ii-247:
garola, gridando: o miseri mortali, in che spendete le mal nate ricchezze,
di « santa vera cruz », in piedi, e in veste di cappuccino,
vera cruz », in piedi, e in veste di cappuccino, la corda a
per costituzione, un italiano, sono in maggioranza italiani; non solo di nazionalità
, ma di sentimenti. sicché, in terrasanta, quando incontri un francescano, incontri
-presentarsi colla corda al collo: presentarsi in umile atteggiamento, manifestare con atti di
collo chiedendo perdono dell'enorme mia tardanza in rispondere alla carissima vostra del passato settembre
piccioletta / venir per l'acqua verso noi in quella. idem, par.,
, / che ciò che scocca drizza in segno lieto. i. cecchi, ix-183
nessun ne campa mai. -stare in corda: essere teso (archi, balestre
). - al figur.: restare in argomento. ovidio volgar., 2-33
tuo arco, che per troppo stare in corda diviene lento. 13.
due estremità, allo scopo di condurre in linea retta e in piano la costruzione
scopo di condurre in linea retta e in piano la costruzione di un muro,
tornando a dire,... in prima si tirerà le corde per la
letto, con un sol pendio disteso in retta linea, e tale sempre se lo
pregio. fontanella, i-230: cangia in ruvida spoglia, in corda irsuta,
, i-230: cangia in ruvida spoglia, in corda irsuta, / questa bella pentita
: una corda a che si vende tele in vignone fa in firenze canne v e
che si vende tele in vignone fa in firenze canne v e un decimo e la
inflitta a quei bestemmiatori che non erano in grado di pagare la multa, consistente
bisticci, 3-368: fu straziato messer giovanni in sulla corda, per fargli confessare quello
sassi, di scudi io d'oro larghi in oro, e alla pena di tratti
pena di tratti due di corda da darseli in publico. segneri, iii-2-128: i
la colpa. bocchineri, 1-335: in su quel palco lassuso era un canapo con
fortunio servo, dicendogli che lo facesse porre in prigione e dargli della corda acciocché il
passa per una carrucola, 10 tirano in su, lasciandolo scorrere in giù, e
10 tirano in su, lasciandolo scorrere in giù, e poi ritirandolo in su
scorrere in giù, e poi ritirandolo in su tante volte, a quante è condennato
andar fuor della fromba, / che in sulla testa giugnea rotolando / al conte orlando
362: sotto a'loro capitani entrarono [in parigi], con le corde accese
20. catena che sostiene i pesi in alcuni orologi a muro. garzoni
ho dato la corda: d'ora in poi, ogni mezz'ora suona.
classica che sta a indicare un filo posto in tensione e in opportune condizioni di vincolo
indicare un filo posto in tensione e in opportune condizioni di vincolo allo scopo di
dipoi all'organo dell'udito, risvegliano in noi il sentimento del suono.
o percosso, inizia a vibrare, producendo in tal modo il suono (è detto
: e come giga e arpa, in tempra tesa / di molte corde, fa
fa seguitar lo guizzo della corda, / in che più di piacer lo canto acquista
, 3-189: io ho un lavoratore in casa, il quale disegna d'essere
, onde piagato è il core / in guisa tal, che di morir non
: ciascuno di essi cominciò a miagolare in diversi toni e a grattare coll'unghie
/ che vario suon disserra, / tesa in cielo ed in terra. marino,
disserra, / tesa in cielo ed in terra. marino, vii-209: or che
grido anch'io / il tuo nome in quest'ora meridiana / pigra d'ali,
e i pizzicati azzeccati saltavano all'aria in una prodigiosa mescolanza, formando una grandiosa
grandiosa e barocca architettura. -mettere in corda o in corde uno strumento:
architettura. -mettere in corda o in corde uno strumento: accordarlo.
, che quando lo vuoi / metter in corde, è pure un grande affanno?
sacco di noci, e la buttò in aria. « giù la vela! giù
, /... / mi piace in versi proferer cantando / con lente corde
, hanno aperta a sé la redita in questo luogo. tasso, 15-65: sì
temprar delle toscane corde, / tingonsi in pindo di vergogna il viso / vergini
, 2-492: intanto io qui dell'albi in sulle sponde / alle corde toscane i
un sorriso intera / ridestando la gioia in ogni petto, / sull'auree corde fe
, tipo di cultura; ciò che è in grado di far tornare alla memoria o
farò andar dieci miglia per ora: in fine non c'è il più efficace
ciò è, che volendo il poeta in tal caso far vedere più facce e diversi
co'denti, per mettere il suo personaggio in una novella situazione e toccar, per
. de sanctis, iii-49: gittare in mezzo a concezioni così selvagge figure e situazioni
riposò poco per un acerbo dolore sopraggiuntole in tutte quante le corde del collo.
insoddisfazione, e che solo si spengono in noi i rari spiriti della gioia.
corde di nervi tesi, e diritti all'in su, ed 10 le son ite
rimasa ignuda la midolla che si chiudevano in mezzo. 27. matem. segmento
la corda appunto: appunto dico, in ciò che né pur hanno colta una appressimità
un nuovo seno [di mare] / in guisa d'arco, a cui di
d'arco, a cui di corda in vece / sta d'un lungo macigno un
delle corde dei profili di un'ala in grandezza e posizione. -in aerostatica.
corta che la quarta parte di sopra in su 'l corso del ponte. g.
.. di dividere qualunque arco bdh in tre parti uguali, tirare una corda dal
al punto h della imposta, prolungare in fuori essa corda, finché la sua
, 1-223: * corda ', come in geometria, così pure in architettura,
, come in geometria, così pure in architettura, è una linea retta che s'
, i più pericolosi e paurosi che siano in tutta questa carriera; dove chi tocca
antica unità di misura di lunghezza (in sicilia equivaleva a m 33, 037)
corda una di tela di vignone, fa in firenze canne 6 scarze. archivio datini
, 1373]: vincienzo di borgo in brescia dee avere... per mi
mi peze di telle gregie di borgo in brescia che furono alle cccc 3 / 4
soderini, i-292: questo nome staioro in due modi s'intende: l'uno è
corda o vero a misura è quello che in esso la terza parte d'uno staio
parte d'uno staio di grano si semina in circa... lo staioro a
lo staioro a corda immaginariamente è diviso in dodici parti, et ogni parte si
balla da donne, come si costuma in conigliano. galileo, 3-1-178: di
nei loro giochi, 0 anche, in ginnastica, per esercizi vari e specialmente
si rincorrevano, e i bambini strillanti in braccio alle bàlie che chiacchieravano placidamente tra
, usata per legare gli alpinisti impegnati in un'ascensione sia su roccia sia su
la seconda corda adoperata durante le manovre in parete con chiodi e moschettoni. -corda
ha a disposizione: questa, passata in un anello fissato intorno a uno spuntone
fissato intorno a uno spuntone, oppure in un chiodo con un anello solidamente confitto
mano. -corda fissa: quella fissata in modo stabile lungo un passaggio diffìcile.
la notizia giunse a gressoney, partirono in 'battuta 'una ventina dei più gagliardi
uniscono 1 pali del quadrato di combattimento in cui gareggiano i contendenti in modo da
di combattimento in cui gareggiano i contendenti in modo da segnarne i limiti (nel
a tacere, ridurlo al silenzio o in condizione di inferiorità (in una polemica,
silenzio o in condizione di inferiorità (in una polemica, in un contrasto,
di inferiorità (in una polemica, in un contrasto, in una lite, in
una polemica, in un contrasto, in una lite, in un dibattito e
in un contrasto, in una lite, in un dibattito e simili).
, i-282: eccolo al riposo, buttato in forma di x contro le corde,
pesante e la voce sicura. entrano in via del como con la familiarità e la
allo scopo di poter continuare la gara in una posizione che consente un minor dispendio
che si trovano all'esterno; inserirsi in questa posizione superando gli altri concorrenti,
giambullari, 1-1-50: il povero gli dette in su la voce, / avendo il
e accusò un amico mio d'averla messa in contradizione col lunario. il povero innocente
di nuovo genere, bada a tenere in corpo un lavoro bell'e pagato.
demmo insieme uno spasso. -tabacco in corda: ridotto in forma di treccia
. -tabacco in corda: ridotto in forma di treccia in modo da poter
corda: ridotto in forma di treccia in modo da poter essere via via tagliato per
e colle foglie ben mature e ridotto in corda, e purché fumato.
: fuggire rapidamente, svignarsela, allontanarsi in tutta fretta, andarsene alla chetichella,
non aviza stanpo / là 've moneta in forma si percuote; / non tocchi
rete abbia le cordicine tutte per modo sparse in razzi che ciascuna di quelle, benché
razzi che ciascuna di quelle, benché sia in lungo spazio stesa, pure suo principio
vede cominciato et uscito dal mezzo, in quale luogo lo industriosissimo animale observa sua
le polizze] e'sien tenuti infilzarle in un aghetto o di quoio o di
che resterà duro. serao, i-841: in testa, sopra il cercine, una
corde, quia sicut pulsus est cordis in pectore, ita pulsus chordae in cithara *
cordis in pectore, ita pulsus chordae in cithara *. cordace, sm
: quelle parole... potevano altresì in questa guisa tradursi: prendente a fare
della lampada per dire la sua parola in un dibattito appassionato. = voce
averani, i-ii-3-286: riprende somigliante studio in filippo re della macedonia gravemente demostene,
corde di ogni genere e tipo; in selleria, chi fa le corde di
, il naspo. piovene, 5-476: in un secondo nodo di latomie,
. calvino, 1-98: la finestra dava in un cortile acciottolato, dove lavorava
targioni tozzetti, 12-7-299: libbre 1000 in circa l'anno di cordami di diversa
che impediscono l'agricoltura, ha invece messo in crisi un'altra industria primitiva, quella
cocco,... si fila in ogni sorta di refe, anche sottilissimo,
nube delle ciminiere / mentre il porto in un dolce scricchiolìo / dei cordami s'
montale, 2-55: la gondola che scivola in un forte / bagliore di catrame e
ciurma che seguiva mari e nuvole / in cantilena di remi e di cordami /
, che a toccarla / si udivano in segreto / le voci dei fiumi e delle
. sistema di sicurezza usato dagli alpinisti in ascensione, consistente nel legarsi a una
(di regola tre o due), in un'ascensione su roccia o ghiaccio,
tutte le estati. con me ha sceso in cordata -faccia nord -il granerò, bianco
. nelle miniere, tragitto di una gabbia in un pozzo di estrazione, da una
un pozzo di estrazione, da una stazione in sotterraneo oppure fra due stazioni in sotterraneo
stazione in sotterraneo oppure fra due stazioni in sotterraneo, e contemporaneo tragitto inverso dell'
3. venat. sistema di richiamo consistente in un dispositivo grazie al quale alcuni zimbelli
stato adulto; sistema nervoso situato, in posizione assiale, al di sopra della
corda dorsale; l'intestino situato, sempre in posizione assiale, al di sotto di
e cordato senatore, che non ebbe in uso altro ariento, fino all'ultimo di
o faccia delle qual è situata in posto tanto pari, e a retta
cose, la superficie delle quali è situata in posto pari e retta linea di altra
delle femmine. se da principio, in iscambio dei fiorellini, delle cordelle e
frati cordellieri, più di cinquanta braccia in quadro per ogni lato. sarpi, 1-i-29
ruspi] alla meglio, lo mise in un cencio, ne fece un involto,
, un batuffoletto, e legatolo bene in giro con della cordellina, l'andò
della cordellina, l'andò a ficcare in un cantuccio del suo saccone. panzini
. corderìa, sf. manifattura in cui si fabbricano corde e cordami.
è per lo più cinto, e lunghissimo in proporzione della sua larghezza.
molto lungo e non molto largo, destinato in un arsenale di marina alla fabbrica del
mantener questo bestiame si è facendolo figliare in due tempi, il primo dalla metà
linguaggio rurale, che si è continuata in alcuni dialetti italiani; cfr.,
/ ma, vólti gli occhi alcuna volta in giro, / fe'di voler parlar
un sentimento, un moto dell'animo: in particolare l'amore, l'odio)
la radice cominciamo; il quale amore ha in sé sette amori. giov. cavalcanti
. giov. cavalcanti, 128: essendo in questi medesimi tempi bernardino fuggito di carcere
dui amici, i quali saranno vivuti in cordialissimo amore molt'anni, pur al fine
pur al fine l'un l'altro in qualche modo s'ingannano, o per malignità
, col quale non aveva mai parlato in vita sua, ma che gli era
avendo una bella figliuola da marito, in quella dovesse mettere e la fatica e
e buona fama, io non ardirei in manera alcuna chiederete de cosa che in
in manera alcuna chiederete de cosa che in disonore te potesse retomare. castiglione,
nello spazio di 17 mesi che stemmo in una medesima città quasi insieme, per la
diversi canti del globo; e congiunto in un attimo, e in sì cordiale attitudine
e congiunto in un attimo, e in sì cordiale attitudine, che né pur
, e riprese a voce bassa, in tono di confidenza cordiale: « che
cosa che non riuscivano a gustare fino in fondo: d'avere dei vicini,
. negri, 2-756: antichi palazzetti in mattone uniti in cordiale vicinanza a povere
, 2-756: antichi palazzetti in mattone uniti in cordiale vicinanza a povere case. palazzeschi
saluti che m'avete dati... in nome de l'eccellentissima signora marchesa.
tenuti cordiali, massime conditi con zucchero in conserva. carletti, 11: [le
[l'acqua rosa] era stimata in quei tempi la più preziosa e più
: il medico disse ch'io era in pericolo... mi ordinò non so
la mano al polso e di tempo in tempo gli somministrava un cordiale. all'
6-148: fra natale e capodanno, in alcuni di questi empori, tale è
. ogni due ore, un turno passa in una piccola infermeria annessa a ciascun reparto
somministrano cordiali, e mettono le ragazze in lettucci dai lenzuoli di foglio velino.
, questo cordiale della vita, circola in abbondanza e libera dappertutto. d'annunzio,
propri sentimenti di affetto o di simpatia in modo spontaneo e molto vivace; gioviale
. redi, v-342: ella troverà in me sempre un uomo sincero e di
gran vita parigina. svevo, 3-649: in quel momento giunse giovanni che mi salutò
. pavese, 4-143: c'era in quella gente, nei giovani, nel
. (superi. cordialissimaménte). in modo profondo e veramente sentito, intimamente
affetto sincero, con spontanea simpatia, in modo espansivo. marino, i-50:
, e queste braccia / di panno in cui madonna una e tre volte / mettesse
consistevano questi [manichini]... in una cordicella lunga un po'più che
meglio, e al padrone convenne star in letto due mesi con quell'arnese sul capo
e, tirata su la cordicella, alzandosi in piedi per fare più presto, tutto
attaccato un gancio, usata per mettere in funzione, nelle artiglierie, il congegno
sordino, da studio. m'è venuto in mente di costruirne uno, con una
e puro costituisce lo zaffiro d'acqua che in gioielleria sostituisce il vero zaffiro o zaffiro
quale ha minor valore (e si trova in toscana, boemia, svezia, finlandia
sistemi montuosi occidentali delle due americhe e in particolare la catena delle ande.
giacobini più ambiziosi e più violenti trapassarono in questa nuova congrega. = deriv
col suo soave gian tristano / stavasi in bara; e, qual lo pinse
e, qual lo pinse giotto / in fiorenza, il cordiglio francescano / nell'
cappa bianca col cordiglio, un torcetto in mano e via a accompagnare gesù cristo
d'annunzio, v-1-663: ciascuno merita in premio il cordiglio francescano, e quel
il canapo scorsoio / che si muta in cordiglio intemerato / a cingere il carnefice squarquoio
2. cingolo che l'officiante, e in particolare il sacerdote, porta sopra il
quasi tutti una specie di tascapane numerato, in vecchia suola di cammello lustra e sformata
foglie persistenti e coriacee, piccoli fiori in pannocchie. = voce dotta,
quali seguono la madre che ritorna in mare nell'autunno. = voce
fine di poterle raccogliere perché non calino in acqua quando vengono ammainate.
dei due lati più lunghi del campo in modo da dividerlo in due parti eguali
lunghi del campo in modo da dividerlo in due parti eguali. -cordino in aria
in due parti eguali. -cordino in aria: particolare tipo di partita nel
nel gioco del pallone a bracciale toscano in cui le due squadre sono composte ognuna
alle volte il * cordino 'è in alto, ed è fatto di ima fune
pallone. e questo chiamasi * cordino in aria '. 5. alpin
composta da fulmicotone, nitroglicerina e vaselina in diversa percentuale, preparata e foggiata in
in diversa percentuale, preparata e foggiata in forma di fili simili alla minugia,
, / ch'eo non so, in veritate, / che voi sacriate -lo ben
fresca-cera -tempesta e dispera: / in pensiero m'hai / miso e 'n cordoglio
. straparola, 2-4: ella entrò in sì fiera e dispiacevole malinconia e cordoglio,
/ restate, e me lasciate a quello in preda / cordoglio sol, che il
il canto de'guerrier, caduto / fossi in un giorno di vittoria! o chiusi
lasciarsi vincere dalla pietà e dal cordoglio in guisa, che egli ne sia perturbato.
sia perturbato. nievo, 1-127: in queste parole il povero giovine ebbe tanta forza
/ con l'oste e col navile in gran cordoglio. pirandello, 7-256:
si fosse pure avveduto marato esser caduto in mare; il che sentendo la donna
non c'è dubitanza che vi sia in contrario. che fate? per dio!
che tant'ò disiata / e sonne in vita cordogliosa. guittone, xlix-117: non
. / ché bene vi poria giurare in fede / che qual più dice ch'ama
, non erano alieni di lasciarlo traboccare in qualche necessità, ond'egli conoscer dovesse
murarie, viene inserito, di solito in corrispondenza del piano di imposta dei solai
2. scherz. canzonare, prendere in giro. c. dati, 3-123
cordoni di pietre arrotondate o di mattoni in modo da formare una sequenza di specie
pedata ampia e inclinata; si usò in passato, ma raramente, all'interno degli
gran diffusione, invece, nelle strade in ripida discesa oppure nelle piazze e nei giardini
monumentalità. baldinucci, 7-56: in questo pontificato finì il nostro artefice il
piani inclinati, come praticò il bramante in un lato del piccolo cortile di belvedere.
e tre padiglioni senza scalini, servendo in luogo di quelli, alcuni cordoni di pietra
è frequente avanti le porte di strada, in molte città italiane. panzini, iii-532
delle balze... si snoda in lieve salita una strada serpentina e a cordonata
a cordonata. baldini, i-751: in luogo di viuzze ripide e ritorte e
ritorte e di minuscole piazzette terrazzate, in luogo di gradinate e cordonate e di
dei frati. -volta a cordonata: in architettura, volta a nervature o a
o a costoloni. 2. palizzata in legno che si dispone lungo la sponda
salite non ce la poteva sfangare, dava in bestia e gli rifregava di maledette
e gli rifregava di maledette cordonate in sul cotrione. = deriv.
. 2. arald. formato in modo da sembrare composto di cordoni intrecciati
[d'un certo giardino] diviso in aréole formate da cordonati di pietra. palazzeschi
cipio di un cordonato che scende in un sotterraneo. cicognani, 1-123
volte nei tronchi degli alberi, consistente in grosse vene, dall'aspetto di
. scherzo, burla, presa in giro. = deriv. da
a segno il grembiale, si mettono in dirittura il cordoncino sviato della crocetta.
: nel ricamo, punto rilevato consistente in una serie di punti verticali eseguiti in
in una serie di punti verticali eseguiti in modo da ricoprire un tracciato. =
cotone o seta o lana o altro, in genere colorati (usata per lo più
medaglie, monili o altro, oppure in tappezzeria per fare scorrere o per tirare
va giù dinanzi un passo, e in questa corda ha da cento quattro tra
di cordoni neri, come si usava in quel tempo, vestito che colui fu da
lana; / bottonato nel petto, in mezo cinto / d'una cintura a meraviglia
di pelle, il quale, infilato in un foro trasversale sotto il pomo della
un palmo o circa, e finisce in due nappette. codesto cordone per lo
di speranza, di paura, d'amore in quegli occhi impietrati, quando la mano
piedi e a capo scoperto, ma in procinto di coprirselo, la lussuriante e
pettinata capellatura, l'occhio inutilmente vivace in un volto pieno, puerile, ed imberbe
al sole, dopo d'averla attorta in grossi cordoni affinché ne schizzino fuori l'
/ s'abbassa e posa un de'ginocchi in terra. / lo squadra intorno,
squadra intorno, e con industre ingegno / in un punto con l'arco il ferro
con l'arco il ferro afferra, / in cima il tenta e tasta pria se
, religiose di santissima vita: e in quanto se ne cinse il ventre,
[un cappuccino] poteva ugualmente abbattersi in un principe che gli baciasse riverentemente la
riverentemente la punta del cordone, o in una brigata di ragazzacci che, fingendo
, dirà lei, non aveva egli stesso in casa un domenicano con tanto di cordone
a salire su per quell'albero di cuccagna in cima al quale, invece di salami
al collo del bimbo e sarebbe andato in acqua. -figur. panzini,
midollo di alberi da frutto, consistente in una produzione di tessuto legnoso, formato
forma stretta e lunga che si susseguono in forma di cordone, in seguito alle
che si susseguono in forma di cordone, in seguito alle divisioni delle cellule del meristema
radice, e sono destinate alla trasformazione in elementi dei fasci vascolari. 13.
obbligate (orizzontali, verticali, oblique in dipendenza della direzione che si vuol dare
, quel circuito automatico che consente, in un sistema di commutazione automatica a comando
stadio di selezione dell'utente che si pone in comunicazione. 15. metall.
corre lungo la parte esterna dei fianchi in corrispondenza del ponte di coperta a scopo
foggia di bastone o di corda sportante in fuori, col quale si adomano e
anche, a modo di gradini e in forma cilindrica, su strade con accentuata
quello discendente si annullano a vicenda, in modo da formare tali barriere naturali che
d'uno scaffale. ferd. martini [in giusti, i-31]: in toscana
martini [in giusti, i-31]: in toscana infieriva allora il colera, e
-venga qua, dica lei, la rimettiamo in lei, non abbia riguardi, dica
, postogli le unghie nel cordone rassodato in un baleno, se lo tirò sul corpo
punto a spina, / che mette in mezzo questo cordoncello, / ella il fe'
cordonièra ', quella corda che sostiene in alto la penna della mezzana delle navi;
canti carnascialeschi, 1-264: solevasi per tutto in gran dovizia / de'cordovan trovare;
... / perché oggi anch'in levante / non vi si concia troppi cordovani
cioè cuoio preparato dai popoli di marocco in affrica; e cordovano, cioè cuoio
dai mori, padroni una volta di cordova in ispagna. note al malmantile, 1-348
la concia del quale fu forse inventata in cordova; e perciò tali cuoi chiamansi propriamente
. -tirare i cordoni: disporre in un luogo di come dire 'aver
cordovano. -i cordovani sono rimasti in levante: a significare la certezza di
a significare la certezza di non essere in condizione di subire inganni o frodi.
gli occhi: i cordovani sono rimasi in levante'. i. nelli, 8-3-1:
padron mio, i cordovani son restati in levante, né io son figura che dorma
, che alterna con fili più sottili, in un tessuto qualunque. talora i corduli
[vento] viene ad essere in modo di coro, cioè di quella spezie
malattia nervosa cronica, la quale consiste in movimenti disordinati e convulsivi delle gambe.
, 10-155: avevano trasportato la loro corea in abitazioni civili, nuove, belle.
cellini, 517: il coreggiuolo metterai in nel fuoco a vento di mantachetti da
. fascio di ife fungine accollate spesso in modo da formare una colonna verticale,
sovente accade che, credendosi alcuno parlare in prosa, improvidamente gli sdrucciolerà dalle labra
? pur nondimeno non si può mettere in dubbio che il dare a quei passi
2. per estens. ordinato, predisposto in modo spettacolare; spettacoloso; che ha
passa fra il dramma e il romanzo; in quello concorrono le arti del musico,
pieno di questo, col nettuno gigante in piedi sul trono, e i cavalli e
delle corimbifere, il cui frutto consistendo in parecchi semi orbicolati schiacciati, circondati da
circondati da un orlo membranoso e muniti in cima di un pappo bicorne, hanno
', titolo che ancora si dà in alcune chiese cattedrali al capo del coro.
assistere alle funzioni senza essere visto (e in origine era proprio di alcune chiese monastiche
che v'eran fitti come i pani in forno. g. b. casotti,
un coretto che, dalla casa, guardava in una chiesa contigua, toglieva anche l'
di matasala... item n soldi in uno coltelo da desco. nuovi testi
un coretto, il quale egli aveva in dosso, ad un ferro. paolo da
fioretti, xxi-931 (18): in quello medesimo capitolo fu detto a santo
francesco che molti frati portavano il coretto in sulle carni, e cerchi di ferro;
» deriv. da yopeùoì 4 danzo in coro '. corèutica, sf
agg. xopeotixóc 4 concernente la danza in coro '(cfr. coreuta).
. garzoni, 1-689: vanno in succo e in brodetto quando odono ricordare
garzoni, 1-689: vanno in succo e in brodetto quando odono ricordare il vino falerno
da finestra o per via andando, volge in più luoghi gli occhi, e sa
, a cui sorgea / di mirti in su la cima e di corgnali / una
volte stata mostrata, e per quanto in ciò ho potuto discorrere, credo certissimo che
vero cori, e che non ne manchi in ogni luogo d'italia. chiamasi volgarmente
: una di queste [pustole] degenerò in ulcera callosa, ricoperta d'una sostanza
tu col macellaro, perché distrattamente o in mezzo alla celia non butti dall'alto
3-40: [la busacca] restava librata in aria come un aliante o un
o un aquilone, per deporsi poi più in basso o più in alto, a
per deporsi poi più in basso o più in alto, a seconda del favor del
coriambo; proprio del coriambo; scritto in coriambi. a. a dimari
picrotossina e si pre senta in cristalli incolori e amari. =
filiformi, fiori bianchi, piccoli, in ombrelle; frutti glabri, con semi
sapore dolce bruciante (e sono usati in medicina come carminativi ed eccitanti e nella
isidoro dice che 'l suo seme, dato in vin dolce, incita gli uomini a
soderini, ii-92: il coriandolo fa in tutti i terreni, ma nei grassi
orti vangate minutamente, tenuta la sua sementa in macero tre o quattro dì nell'acqua
grano di pepe. ne nasce molto in italia ed in francia. i confetturieri ne
. ne nasce molto in italia ed in francia. i confetturieri ne fanno confetti
buon odore e fanno buon fiato masticati in bocca. fagiuoli, 3-5-79: fa i
di gesso, che si fabbricano a posta in alcune città d'italia, da gittarsi
solitarie o a gruppi si muovevano in ogni senso... portando lo
], i-459: è il coriandro in italia notissima pianta, e parimente è
acqua, che nascono da una fonte in viterbo tanto simili, che paion veri e
o semi di lupoli, e coriandri posti in fondo la tina. c. durante
coriaria myrtifolia cresce nell'italia settentrionale, in luoghi secchi, ed è caratterizzata dalla
quale è cognominato pietro; il quale alberga in casa di simone coriàrio, a lato
tasso, iv-2-65: giacciono, o sono in bando, / i coribanti ancor di
lor con gran fervore / ballavano ed in frigia i coribanti, / ed in creta
ed in frigia i coribanti, / ed in creta i cureti per molt'ore.
aveva sentito una volta due anni prima in una piazza di sidone ov'era arrivata una
3. l'adagiare, il porre in basso. coricante, sm. ant
; disporre per lunghezza da una disposizione in altezza. magalotti, 19-31:
altezza. magalotti, 19-31: in su questo / d'indiche canne aggraticciato
vasta terra, / e corcollo ascondendolo in aguato. fiacchi, no: su le
: su le rive erbose / coricando in riposo il fianco afflitto, / con alte
corcali, mettili come vuoi sempre tornano in piedi. 3. agric.
: quelle viti che lasciate sono, in tal maniera si cavino, che agevolmente coricar
possano, e sì sotterrate, che in due ovvero in più parti...
e sì sotterrate, che in due ovvero in più parti... ciascuna si
chi s'appresenta; / la bella donna in mezo a quel si mette, /
: pompeio, che già aveva fatto corcar in quel letto la donna, e copertole
/ vestiransi sull'alba, e corcheransi / in sulla sera ». parini, i-59
crepuscolo non gisti / ieri a corcarti in male agiate piume. alfieri, i-118:
, è come imo che si corica in un letto duro e disagiato: dove
ch'esitava ad abbandonarlo. « sei in camicia? * domandò lei e udito
sette bocche frange; / e vede in letto rilucente e biondo / del più fino
., 5-4 (43): pervenne in sul verone, dove chetamente con grandissima
le mani e il viso, che erano in parte da la caligine tinti, e
aveva, a lato a la sua donna in letto si corcò di modo che colse
; / e le sue fiamme coricare in mare / non faccia volentier, ma sia
4-29: rinaldo, quando ulivier vide in terra, / non domandar quanto dolor
i cammelli], elli si coricano in terra, e stanno cheti e soavi
(i-189): il giovine in questo mezzo fingendo di voler dormire,
si moveva. la donna veggendolo in quel modo corcato, pensò che
freschetto e cristallino / corcato, quasi in morbido ta- peto, / un
, 1-109: subito i due misero in mezzo i bassitalia, per convincerli a
io l'ho veduta mille volte coricata in terra nella piazza nuova di ferrara).
-figur. carducci, i-1086: in questa dolcezza profonda di paesaggio corcato nel
cavalca, 16-1-254: mai non tenne in sé ira infino a coricato il sole
ecc.) e che si dispongono in fascia verso destra. coricèo, sm
, sm. archeol. parte del ginnasio in cui i giovani si esercitavano al gioco
. b. doni, 2-96: in particolare circa le musiche coriche ho nel mio
e tutte le forti brame ardere quivi in guisa di doppieri le cui fiamme ecciti senza
dal fargli altro simile scherzo; vanno in collera, si rappattumano poco stante insieme;
occhio la superficie di tutto, e in ogni mezzo della meravigliosa macchina, in ogni
e in ogni mezzo della meravigliosa macchina, in ogni comparsa che ride o piange sotto
: era una crudeltà tener lì, in quei grandi cameroni nudi, male odoranti
idee, di pensiero, ecc. -anche in senso negativo: chi promuove azioni disoneste
corifeo dell'accademia, ne puosero avanti in questa grave occasione. idem, 3-700:
a la piazza de l'olmo; over in venezia in piazza di s.
piazza de l'olmo; over in venezia in piazza di s. marco,
. marco, circa il vespro: perché in questi doi luoghi compariscono gli corifei di
compariscono gli corifei di color che montano in banco; ed ivi ti potrà occorrere
zorzi, fecero credere al doge ed agli in allora reggenti che in venezia vi si
doge ed agli in allora reggenti che in venezia vi si trovavano sedicimila cosidetti patriotti
'. corificazióne, sf. trasformazione in cuoio della pelle dei cadaveri chiusi in
in cuoio della pelle dei cadaveri chiusi in casse metalliche. = voce dotta
lacrimar lo inerbi e incespilo. / -volgi in qua gli occhi, e mira in
in qua gli occhi, e mira in su quel corilo: / -filli, deh
il nocciuolo, chiamato corilo, fa in ogni aere, sito e luogo, come
l'infocato volto. bruni, i-122: in questo lido... tra bei
bottanici a un ammassamento di fiori raccolti in capitelli e disposti in forma ritonda,
di fiori raccolti in capitelli e disposti in forma ritonda, al di sopra piana.
non nell'intima / cucina, pendendo in corimbi / più su delle dita dei
petraie d'un greto, / esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi
sèsamo son unte / quelle tue ciocche in forma di corimbi. / certo, ritrovi
obliato carme / che alla cipride piacque in amatunte. / settembre, teco esser
, mazzo di fiori e frutti, in uso presso i greci, nel culto
; e per similitudine si trova usato in eschilo ed in omero per 'rostro delle
similitudine si trova usato in eschilo ed in omero per 'rostro delle navi ';
che anche dicesi 'coro '; ma in alcuni paesi d'italia, nella romagna
(nella classe della calcite), in cristalli prismatici assai tozzi; ha durezza
: il corindone ialino, specie più in uso, presentasi nella natura sotto le
della classe idrozoi, che vivono riuniti in cormi privi di scheletro calcareo; i
d'alessandro, d'alcibiade, e particolarmente in quelle di timoleonte corintio, il qual
e corintio. palladio, 1-17: in corinto nobilissima città del peloponneso fu prima
superbo acquedotto,... edifizio in tre ordini con bellissime scolture, e cupola
tre ordini con bellissime scolture, e cupola in cima sostenuta da dieci colonne corintie canalate
scene che apronsi dalle rive di linz in poi, e notare come differiscano da
c.) e che fu usato in età romana per fare statue, vasi
un tintinno che propagavasi per la concavità in lunghe vibrazioni. = voce dotta,
: corio villoso; e una parte in cui le villosità sono rare e brevi:
corio di lione addosso e con la mazza in mano... lo corio dello
: si cominciò a proibirgli di bazzicare in sacristia, e di cantar vespri nel naso
una posizione sociale distinta perché era corista in una compagnia di operette. ojetti, i-719
. ojetti, i-719: le coriste in gabbanelle da imbianchini... s'aggruppano
assonnata dei lumi, preso di mano in mano nel sortilegio canoro, finisce per piombare
d. bartoli, 10-118: variando in più maniere la spe- rienza, provatomi
i più vivaci ed allegri si cantavano in un tuono o tensione di voce più acuta
ed i mesti o languidi si cantavano in tuono più rimesso e grave del corista
di gruppi di cellule embrionali rimaste inserite in altri organi e tessuti durante lo sviluppo
sm. plur. entom. famiglia di in setti emitteri, del sottordine
monti i foscoliani di buona lega ed in gran parte i leopardiani. =
può essere fissa: coralli, o in movimento: sifonofori). = voce
bot. piante fomite di cormo (in contrapposizione a tallofite). = voce
verdi e bruni (è comune in italia, di passo e stazionario;
cormareng (secolo xii), alterato in cormaran (sec. xiii): comp
. numism. moneta d'argento coniata in molte città del piemonte fra la fine
araldico, sormontato dall'elmo col cimiero in figura di un'aquila con le ali
sempre il nome di quelle monete che in piemonte e a milano talvolta si veggono,
son fecondi; durante l'inverno vivono in stuoli nu merosi; si
scuro (la cornacchia grigia è stazionaria in italia, la cornacchia nera è accidentale
: -segnor, ie vit una cornacchia in uno ceppo di salice. -or mi di'
stormi di cornacchie, che di tratto in tratto s'alzano con un crocidar sommesso,
risata di cornacchia infuriata e una pedata in mezzo alla schiena. 3. figur
sappi ch'io sono, amico, concio in modo / che non ne mangerebbon le
domenica seguente noi ci ritrovassimo a cena in casa sua, e che ciascuno di
7: venere per dispetto la tramutò in cornacchia, sì che si può dire
, e gli fece fare il becco in vece di comi. segneri, 10-203:
volevo menarvi sotto il mio lume, in fra quelle virtù tali, qualche spennachiata cor-
2. scherz. suono di campane in onore di un defunto. bronzino
/ che suoni dietro a'morti, in questa soia / spendiam del buono.
3. figur. chiacchierare in modo fastidioso e vano; ciarlare senza
. domatore, conduttore dell'elefante (in india). gemelli careri, iii-162
, con foglie semplici; piccoli fiori in ombrellette o in capolini e frutti a drupa
semplici; piccoli fiori in ombrellette o in capolini e frutti a drupa o
durezza), sul modello dei sostantivi in -aggine. cornàggio, sm. veter
: alla piana dei cappuccini c'erano in mostra certe vitelle stamane!...
con la zampogna o piva, usata in antico dai pastori).
so dire che, se qui [in carcere] giovasse lo smusicare, vorrei
., il paese intero si metteva in festa; in ogni casa si ornavano
paese intero si metteva in festa; in ogni casa si ornavano di frasche e
e bizzarre; ingannare. burchiello, in: non isperar di farci cornamusa. pulci
. g. gozzi, 3-5-402: chiama in suo core il vettural poltrone, /
cornarsi, / o veramente dua gran pesci in mare, / o dua leon con
conte orlando. ojetti, ii-528: in una corrida l'espada rischia la morte
assito, un'altra che lo buttò in aria come un cencio. -figur
di sfera, la cui faccia esterna è in rapporto con la congiuntiva palpebrale, la
o si apran dinanzi all'umor cristallino in una piccola finestrella, come fa l'uvea
la particella pronom.). trasformarsi in sostanza cornea, subire la corneificazione.
sf. trasformazione dell'epitelio della cute in sostanza cornea. = deriv.
valimento, / ed ha grande vertute in medicina; / lo sangue stagna sanz'altr'
si ha gran valore. ha virtù in medicina, ristagna il sangue e spegne
idem, iv-2-132: verso quel tempo ebbe in dono dal fattore di campagna una testuggine
d'argento. bicchierai, 33: in tali esperimenti fu con ogni diligenza avvertito
quasi buio, pareva sussultasse di tratto in tratto alla domanda che, con voce
. tumore formato dall'epitelio cutaneo trasformato in sostanza cornea (e ha l'aspetto
che tu senza partirti da napoli navighi in inghilterra a comovaglia, e la tua nave
intendesse « scherzarmi », come si dice in lombardia, potrei rispondere che per aver
e poi viene alle case, e monta in sul tetto d'una casa, e
ch'una cornetta. berni, 90: in ovidio non lessi / mai che gli
uomin avessin tanto ardire / di mutarsi in cornette, in pive, in lire.
ardire / di mutarsi in cornette, in pive, in lire. p. f
di mutarsi in cornette, in pive, in lire. p. f. giambullari,
la guida. giocosa, 16: in quella squillò in istrada la cornetta della
. giocosa, 16: in quella squillò in istrada la cornetta della posta, e
-figur. boccalini, i-349: in alcuni stati infelicissima e affatto deploranda era
2. strumento musicale a fiato, in ottone, della famiglia delle trombe,
paese si facevano rispettare i valori. in un suonatore di cornetta o clarino, si
, gli « sminfaroli », erano tenuti in sottordine. pavese, 5 16:
3. suonatore di cornetta (in un'orchestra o in una banda)
di cornetta (in un'orchestra o in una banda). jahier, 156
, segno di comando, che consiste in una specie di bandiera divisa in due
consiste in una specie di bandiera divisa in due punte, ed ha nella sua parte
ufficiale che portava l'insegna della cornetta in una compagnia di cavalieri. abati,
batta pur la ritirata, / né in salir la tua magione, / abbia ardir
che i francesi chiamano antibraccio; esso in ciascuna gamba rimane coperto da un ciuffo o
de jennaro, 131: candida capriola in mar suppremo, / dove non freme mai
femina, gli fanno quelle due cornetta in fronte. carletti, 53: [
che l'indiani usano sempre te- nerse in bocca, masticandola insieme con un poco di
calcina spenta, che sempre portano a cintola in un cornetto di qualche animale. salvini
vennero a noi questi cuiussi di terra in lor piccoli burchiellini, ne'quali va un
bianche, cornetti lilla e gialli, portati in grandi ceste piatte sopra una mano.
paoletti, 1-2-12: si mirano in molti luoghi delle viti stentate e di
altri gattonacci e gattucci che si sfiguravano in sonar diversi altr'instrumenti: chi l'arpa
dell'organo. tagiini, 2-19: in tale organo vi sono 4 tastiere e più
di rarissima bontà; altri poi consistono in flauti di diverse armonie, misure,
, strutture e materie; altri consistenti in più canne, che diconsi registri composti,
il cornetto. salvini, 12-8-602: in rauco / canto i cornetti strepitano.
baccelletti [dell'erba medica] sono in foggia di comettini intorti e con una piegatura
con una piegatura addentellata, che dà in fuori certe piccole punte. -strumento
dintorno troppo più bella che non era in prima. cennini, 69: la cornice
, da lato verso lo scuro, in giù; la cornice del mezzo del casamento
casamento, di sotto, vuole alzare in su per lo contrario della cornice di sopra
della cornice di sopra, che penda in giù. filarete, 63: l'altro
cornice architravata perché nelle architravi s'usa in quella forma e è quasi come la forma
della cimagine quando stesse volta di sotto in su. boiardo, canz.,
. c. bartoli, 1-76: ma in questi altri ricinti, che noi chiamiamo
vasari, iii-494: questo piedistallo posa in sul piano della cornice, che s'
quattro innanzi sporge / una torre angolare in su la punta, / e la quinta
vignola... ha di quando in quando alterato le più belle proporzioni dell'
nel suo compartimento di certi membri e in alcune delle sue modanature dà piuttosto nel secco
signoreggia tanto negli ordini disegnati e messi in opera da lui, quanto fa negli ordini
che circoscrive a scopo ornamentale il perimetro in un qualsiasi riquadro: una nicchia,
, allo scopo di isolarlo e metterne in rilievo la presenza e, nel caso delle
ragioni tramezzate poi da comici; ed in su ogni cantonata una testa d'uomo o
. marino, 10-152: quindi entraro in galleria reale, / che volumi accogliea
quasi infiniti. / eran con bella serie in cento sale / riposti in ricchi armari
bella serie in cento sale / riposti in ricchi armari e compartiti. / legati
ricchi armari e compartiti. / legati in gemme ed ogni classe loro / distinguea la
ed ogni classe loro / distinguea la cornice in linee d'oro. idem,
finto stucco, con due cartelle, in cui sono scritti i seguenti motti. s
il sapesse, e ripostili nella cornice in guisa che non trasparissero ad occhio vivente.
iv-2-242: otto stampe colorite, chiuse in comici nere, adomavano le pareti cóperte
alfieri, di napoleone, / i fiori in cornice (le buone cose di
!). jahier, 36: sta in una casa tetra, puzzolente di vecchie
volgare dove... sono appese in cornice e dentro quadri di velluto stinto
una veduta panoramica di massa. la prese in mano, la guardò un momento;
sei facce... affossata per indentro in varie lacune quadrate, concentriche, sempre
un corpo. biringuccio, 1-79: in bocca, senza l'aggetto della cornice,
detto, sur una vecchia seggiola, ravvolto in una vecchia zimarra, con in capo
ravvolto in una vecchia zimarra, con in capo una vecchia papalina, che gli faceva
. schizzando sul sofà dai due posti in cornice, come poltrone unite per poter
unite per poter conversare più che comodamente in un tono ufficiale, diplomatico oserei dire
impararono; e si sa che l'imitazione in arte è ciò che è la putrefazione
arte è ciò che è la putrefazione in natura: dissolve un genere per dar
alvaro, 9-463: l'esposizione doveva essere in una cornice raffinata, molto moderna.
7. stretto gradino orizzontale che è inciso in una parete di roccia. -nella commedia
a pochi metri sopra il mare, tutta in cornice di roccia, ch'è una
di roccia, ch'è una delizia percorrerla in una giornata di bello. piovene,
vi scendono dentro, come di cerchia in cerchia, suggerirono ai pigri il facile
. era finalmente sul suo piano, in una giusta cornice. e nella giusta cornice
di sorta, ora sembrava un impiegato in pensione', con quella non c'erano
padre, sbiadito, logoro, chiuso in una comicetta rotonda: l'unico che mi
comicetta staccò dove non so quale pio in lui benediceva il figlio diletto. =
bronca fornita di quattro comicelli, piantata in terra due palmi al fondo per dritta linea
terra due palmi al fondo per dritta linea in mezzo alle due viti, pigliandosi poi
di quell'anno, tirandolo tutto in una volta su all'altezza de'
e guidato da un paletto piantato in terra vicino al piè della vite.
meglio della noce, ancora che la sia in prezzo per fare tavole e casse e
. 5. maffei, 5-5-184: scorgesi in questi [pezzi] come le fenestre
dove tu metterai tre colonnati, dividerai in due parti quello spazio che è dalle
prime colonne insino al tetto, ed in quella divisione finischino le seconde comici;
sanctis, i-77: eccoti un vascello. in un dizionario per categorie, alla voce
balconata, o un po'più sopra, in modo da ferir le genti proprio negli
. archit. cornice, molto sviluppata in altezza e in aggetto e con motivi ornamentali
cornice, molto sviluppata in altezza e in aggetto e con motivi ornamentali fortemente rilevati
che corona gli edifici monumentali e sviluppati in altezza (particolarmente nell'architettura civile dal
essere offeso, e così sportando alquanto in fuori, e lontano dal muro rispetto
casa farnese, ed avendo visi a porre in cima il cornicione, per il fine
fitti anche lungo i cornicioni. e tenendosi in equilibrio miracolosamente, stavano appiccicati al muro
le brillanti botteghe con quelle scritte dipinte in rosso, in bianco o in blu sulle
con quelle scritte dipinte in rosso, in bianco o in blu sulle vetrine;
scritte dipinte in rosso, in bianco o in blu sulle vetrine; le insegne luminose
cupola. r. borghini, 1-65: in sette facce è distinta la cupola:
vien sopra la tribuna del sacramento. in questa, dopo il recinto del cornicione
.., e questa si estende in altezza, ma non giugne però all'apertura
, sul modello dei sostantivi di professione in -ere. cornifàcio, agg.
tu hai trovati o veduti, in questa mattina, di questi uccelli, sì
: -segnor, ie vit una cornacchia in uno ceppo di salice. chiaro davanzali
d'un forte comio ben afferrato, in mare d'ostia si partì. d'annunzio
, levatone tosso di dentro e ridotte in pastelli impastati con aceto fortissimo, poste a
o niccoli, granate, si puliscono in su lo stagno col colore di tripoli.
, se non prima, da vinezia. in tanto vi ricordo la mia corniola,
cavata da un ritratto di esso bruto intagliato in una corniola, che era appresso al
7-171: gli ho anche donato alcune impronte in cera di spagna e...
socrate e d'un altro filosofo incerto in corniola, che egli stimò assaissimo. algarotti
corniola che la tradizion vuole egli portasse in dito, ed è ora posseduta dal re
una corniola incisa che mi capitò qui in roma. tommaseo [s. v.
essa prende un bellissimo pulimento; trovasi in alcune roccie in globi o palle,
bellissimo pulimento; trovasi in alcune roccie in globi o palle, o sotto forma stalattitica
gittaste ancora la comiuo- luzza che portate in dito. tommaseo [s. v.
anco il cerchio che la contiene per metterla in dito. = voce dotta,
dopo i fiori piccoli, gialli, in ombrellette ascellari: il frutto è una drupa
maschio sia legno fortissimo: tanta differenza è in un genere istesso. m. adriani
di comiuolo, e crebbe col tempo in fusto grandissimo e bello. salvini,
, 2-85: uno altro bue salvatico nasce in alamagna, che ha sì gr inde
ch'anno corna, / non hanno denti in la parte di sopra, / e
quale fuggiva dinanzi a'cacciatori, si scontrò in fiovo; e fiovo, quando la
, salvo che le sue coma sono in modo piegate in dentro che non pò cozzare
le sue coma sono in modo piegate in dentro che non pò cozzare, e
2-63: 'l gregge numerai di corno in corno. ariosto, 11-42: come
fronte. redi, 16-iv- 105: in sassonia, dove i cervi son molto maggiori
e per diadema, che gli calzi in fronte, / col corno un teschio di
comi irati, / spinge gli uomini in alto. pindemonte, 200: superbo delle
i camosci s'erano fermati a un tratto in ogni loro parte: le gambe sottili
avean per fronte: / simile mostro in vista mai non fue. idem, par
sì come di vapor gelati fiocca / in giuso l'aere nostro, quando il
di bucifalas, ma non aveva corno in fronte, ed era il più possente
ed era il più possente cavallo che in quello tempo si trovasse al mondo.
vai niente. sannazaro, 3-69: in questo venivano quattro satiri con le coma
questo venivano quattro satiri con le coma in testa e i piedi caprini, per una
che per concorrenza di voi altri cornuti in terra, gli dei ne fecero portare
dei ne fecero portare a mercurio quattro in cielo. bruno, 3-792: vi
gran tavole, [mosé] venesse in forma d'un uomo puro, essendo
/ alita il mondo e l'erebo / in me, terribil pane. de sanctis
scarafaggi grandi e neri morati, che in cima al capo hanno due coma o antenne
essendo la materia del racconto tutta ordinata in vista d'una conclusione che al momento
da cui uscivano i sogni veritieri, in contrapposizione a quelli menzogneri che scaturivano dalla
i morti tornano a noi, ma in sogno soltanto, e da qual delle due
del cervio ed il corallo s'ardono in questo medesimo modo, e sopra a carboni
tamente, che ora non è pietruccia in cielo che noi sappia. c
. s... se sia bene in quei suddetti brodi mettervi alcune volte delle
cervio, del quale ora è la moda in roma. a questa interrogazione io le
, i-1-124: el mio cuore se rallegra in lo signore, ed il mio corno
contro un ostacolo insormontabile, non riuscire in un'impresa, subire un grave scacco
nemico. petrarca, 138-10: fondata in casta et umil povertate, / contr'a'
la tolta della cittadella, tornerà loro in amaritudine; e qualunque altro avesse tratto
questo nuovo mio stato di padrone del mio in età di quattordici anni, mi innalzò
villa], se tira i fulmini in barca o se li ribalta invece sui comi
molto onesta; e questo era molto in dubbio al marito, che era questo,
queste coma che tu ti vuoi mettere in capo, mettile nel gozzo; e vattene
7-176: ci disse di quando era stato in prigione qui a roma...
. ero anch'io innamorato, e in un mese mi avevano già messe le
quinta era al temo, / drizzando pur in su l'ardente corno. simintendi,
c. bartoli, 1-297: ma furono in questo tutti d'accordo, che da
guizzar le coma. idem, 10-272: in ben mille piramidi vedresti / sorger la
, il riflettersi dei comi della coda in uccelli che volano in arie supreme?
dei comi della coda in uccelli che volano in arie supreme? 11. la
la casta lucina, ch'io son stato in la determinazione di far questa congregazione oggi
determinazione di far questa congregazione oggi, in questa ora e con tai termini che
con freno d'argento / reggi, in campo d'orror, carro di stelle;
ancelle / e, reina de'boschi in bianca vesta, / coronata di coma ergi
, qualor l'inargentate coma / ripigli in ciel la luna, anch'ella possa /
dì è percossa dai razzi del sole in oriente. bembo, 1-107: genti,
, e come si fa correndo chi in qua chi in là, perché erano molti
si fa correndo chi in qua chi in là, perché erano molti in compagnia
qua chi in là, perché erano molti in compagnia, avvenne che il giovinetto s'
di lumacone; non arrivo a scoprire in te nessun abitante. guerrazzi, ii-109:
che a guardarne la cima di sotto in su vi farebbe cascare la berretta in terra
sotto in su vi farebbe cascare la berretta in terra, e che questa montagna sia
spaccata per modo che lo spacco largo in fondo vada restringendosi in punta, da formare
lo spacco largo in fondo vada restringendosi in punta, da formare due comi.
mura al castello altafronte, ch'era in sul corno della città. dante,
, / da ove tronto e verde in mare sgorga. g. villani, 6-71
, la quale è presso di costantinopoli in sul corno del golfo. luca pulci,
tre da carreggio / veggo del molo in su l'estremo corno. caro, 3-839
un curvo seno [di mare] / in guisa d'arco...,
pianto. tasso, 15-42: luogo è in una de terme assai riposto, /
/ ove si curva il lido, e in fuori stende / due larghe coma,
con feroce corno, / pur vivo ancora in fra le tepid'onde / porge a'
, par., 14-109: di corno in corno, e tra la cima e
le vacche rubate da lui sia convertito in sasso. anguillara, 10-79: sendo lo
i primi spettacoli del mezogiomo, volgendosi in giro i legni della scena sospesa e librata
stesse opposte, formavano un perfetto anfiteatro in cui si rappresentavano la sera del dì
effigie il palco prende, / perché librato in un volubil polo, / se stesso
un volubil polo, / se stesso in su quel cardine sospende; / lo qual
quel cardine sospende; / lo qual in giro e ben confitto al suolo / volgesi
, gli anelli. baldinucci, 2-6-364: in quella parte che è verso il corno
: dividevano [fanti e cavagli] in due parti e chiamavano, l'una,
della zuffa sul sinistro corno / pugnava in riva allo scamandro, dove / il
della scala che ascende, nel quale, in cambio di volute negli angoli, sportano
luoghi più deboli... si distinguono in rivellini, mezzelune, corna e corone
e con quadrato,... ma in due altre maniere ancora. botta,
, 12-iii-135: con uno di quelli cappelli in capo che si dicono acidari, largo
largo di sotto e acuto e torto in cima, come il corno del doge.
ancora sempre hanno adoperata la mitra acuminata in due coma; il duce di venezia compare
testa. tassoni, vii-512: oggidì pur in vinegia la corona ducale si chiama corno
caschi addosso ». ma il confessarlo in pieno consiglio, lui, il primo magistrato
corno: / dammi un po''l bottazo in qua. ariosto, cinque canti,
le spesse lucerne ch'eran poste / in mezzo e per gli canti e d'ogn'
il commosso mare / da veloci discorsi in terra versa, / o ver quanto nel
frutti che dalla città di firenze sono nati in queste professioni, i quali sono stati
quel corno, / che si comincia in punta de lo stelo / a cui la
/ la tramontana, o nave surta in porto! *. sannazaro, 223:
223: né sotto il freddo como in tramontana / regnò gente sì strana, che
iettatura. imbriani, 3-81: in questa tela egli ritrae la figliuola maritata
serao, i-185: amati vide il giovanotto in tutta la sua sagoma 1 guappesca '
tradizionale 'sfarziglia 'dei suoi genitori in camorrismo, per la rivoltella moderna.
: un agente di polizia si pavoneggia in uniforme davanti alla basilica di san nicola
il suo corno, ed ispazzato di peli in alto. garzoni, 1-628: il
è una pietra figurata, e avvolticchiata in certe spire simili al corno d'ammone,
che ricevette la figura accennata, come in una forma o modello, dalla cavità
o della mora, / o nasconder più in quella le buschette. varchi, 18-2-321
utero dellai donna... contiene in sé due ventricoli; tiene anco per
[quadrupedi] hanno l'utero diviso in due rami o coma tortuose, che nel
sol ha due forami trasparenti; / né in lor le cose senti, / ma
: * como ', è la concavità in forma di mezzaluna all'estremità di una
estremità di una sorta di pennone, usata in alcuni bastimenti, la quale abbraccia l'
sopra una malattia d'unghie e coma in un pene, assai minutamente descritta,
e decisa negazione (per lo più in un dialogo, per ribattere con forza un'
spalle. prati, i-284: chi puttaneggia in ciondoli / col dado e la fortuna
porta senza impaccio / cristo e barabba in braccio, / e coma a chi noi
. pirandello, 7-98: si sfogava in compenso a maltrattare quegli altri che,
azeglio, 1-140: e l'uomo in genere è così fatto, che un padrone
sta pessimamente. -avere le corna in seno e mettersele in capo: di
-avere le corna in seno e mettersele in capo: di chi per sciocca leggerezza
per le corna, sulle corna: avere in mente (per lo più un pensiero
corna: non poter sopportare, avere in grande antipatia. -recarsi sulle corna: