, 1-21 (i-248): da dio in fuori non ci è chi de la
; tu vuoi sempre / parlarti in gola. - (io non so che
d. bartoli, 32-68: perocché se in due cantoni d'una di queste cammere
una di queste cammere v'avrà chi ragioni in voce sommessa, e ne due altri
-con valore condizionale: se uno (in frasi incidentali o in dipendenza di frasi
se uno (in frasi incidentali o in dipendenza di frasi, spesso impersonali,
men chi 'l tene / del tutto in sé celato, / che quel ch'è
fuggire sì come male per accidente, in quanto lodare non si può, che quella
dove il popolo abbia autorità, che metterla in imprese gagliarde; perché dove il popolo
perdio, non vi fidate mai / in nessun damigel che non sia saggio; /
: amico è con chi puoi stare in silenzio. bocchelli, 2-13: la
ben piace. alberti, 95: quegli in chi sono e vizii mai nell'animo
ariosto, 13-20: che quell'amico in chi zerbin si crede, / di desire
tutto l'arcano del metodo geometrico contenersi in ciò: di prima diffinire le voci
vi convenga. -rar. in funzione di soggetto. giacomo da lentini
, / onde li fu data corona in groria / davanti la divina maiestate.
mai, chi diavolo) o usato in locuz. enfatiche (chi è che)
: chi vide mai così begli occhi in viso; / né sì amorosi fare li
3-81: quando mia madre già era in forse di suonare una seconda volta, di
chi calandrin fosse e gli altri de'quali in questa novella ragionar debbo. g.
, ecc.: a esprimere sfiducia in un'opinione sostenuta da altri come vera
e l'eco delle colline circostanti ripeteva in lontananza: chi va là? chi
, i-m: da una finestra spiammo in un cortile: un uomo stava fermo.
, pron. indefinito, oggi usato soltanto in frasi correlative (chi...
27- 16: sempre a loro è in mezo il pagan fiero: / tutti li
sciolgono, ciascuna per sé, tale volta in due cotali4 colui il quale *.
.. e tale altra si sciolgono in questa sola, 4 alcuno ': 4
, 92: chi è riuscito pazzo in versi, chi in musica, chi in
è riuscito pazzo in versi, chi in musica, chi in amore, chi in
in versi, chi in musica, chi in amore, chi in danzare, chi
in musica, chi in amore, chi in danzare, chi in far moresche,
amore, chi in danzare, chi in far moresche, chi in cavalcare, chi
, chi in far moresche, chi in cavalcare, chi in giocar di spada
far moresche, chi in cavalcare, chi in giocar di spada, ciascun secondo la
attentamente entro un microscopio; chi ha in mano de'prismi, e chi delle
or. nievo, 28: anche in essa [fazione] v'avea chi la
alcuna cosa la coscienza, parli chi vuole in contrario. boiardo, 2-6-24: chi
. ariosto, 202: ma donna, in nessun loco, a nessun'ora,
, parti e rispetti dio pose / in lei, co'tanti ognor divari suoi.
da un chiodo (per lo più in esclamazioni di disappunto con riferimento alle piaghe
il conversare animatamente e confusamente, in modo piacevole; discorso lungo, inutile,
dere tempo senza nessun risultato in contrapposizione alla concretezza dei fatti o servono
sé che mai non gli fosse venuto in mente. aretino, 1-149: -a ognun
buona cosa, anzi la vita, in deposito, / e giuocar che se ci
saggio si mostrava chi con l'apologie metteva in riputazione le altrui chiacchiere, quanto molto
uomo dabbene, tanto volonteroso d'entrar in chiacchere con noi quanto 10 era io
del castello, e si diffuse per questo in tanta storia spagnuola, che tito livio
addosso agli altri dello stivale, piantarsi in trono a esercitare la tirannia della chiacchiera
annunzio, iv-2-189: tutti quei galantuomini in tomo a lui pendevano dalle sue labbra
di migliaia di passeri e passere, in attesa del loro becchime sviolinativo. -con
più vanno per legge di tempo scemando in lei quei non suoi pregi passeggieri della
. manzoni, 895: non c'è in queste chiacchiere nessun ordine obbligatorio; e
tra gli abeti a sciogliere per suo conto in chiacchiere di cascatelle la neve più acclive
, con cui si cerca di trarre in inganno, di confondere; notizia priva
danneggiare; opinione assurda, idea campata in aria. machiavelli, 7-8-174: non
chiacchiere, / con le qual d'oggi in domane già quindici / giorni, mi
i poveri litiganti, e gli mettono in zimbello, con speranza grande di vincer
trovan mille negative, sospensioni, testimoni in contrario, e una lunghezza di tempo
e le chiacchiere gazzettarie, e tutto in somma il tristo corredo che non mai
parlantina. svevo, 3-650: poi in quella memoranda serata ci fu per me
era affacciato ridendo un giovane uomo in camicia, dai bellissimi occhi ingenui e
al pettegolezzo, alla critica fino alla satira in un progressivo rapporto con la maggiore insensibilità
lo sposo ordinò che costoro fussero trattenuti in su quell'ora da certi suoi amici con
guerra raccolte nella rada minacciassero di mandare in aria castellamare, se il barbaro lanciar
ad occupare il cielo, di stella in stella. = deriv. da
si trasmette, si propaga; che è in relazione, in rapporto; che è
propaga; che è in relazione, in rapporto; che è in comunicazione, in
relazione, in rapporto; che è in comunicazione, in col- legamento.
in rapporto; che è in comunicazione, in col- legamento. magalotti,
. a ima sola canna co'mantici in piedi, comunicanti col suo portavento cavato
comunicanti fra loro, come si usano in germania e sulla linea palermo-tra- pani,
attributo di una formazione che ne pone in collegamento altre due, appartenenti allo stesso
stelle la communicanza del suo lume, in quella guisa istessa che versò iddio in
in quella guisa istessa che versò iddio in una vergine, più che in qualsivoglia altra
iddio in una vergine, più che in qualsivoglia altra creatura, la pienezza delle
arti. gioberti, 1-ii-592: lo stile in gran parte procede dalla comunicanza che corre
corre tra lo scrittore e l'età in cui vive; onde come ogni individuo,
pensieri, ecc.; ed è in genere costruito con le prep. a
e con). -ant.: mettere in comune, accomunare; dividere, distribuire
ciascuna forma ha essere de la divina natura in alcun modo: non che la divina
la divina natura sia divisa e comunicata in quelle, ma da quelle è participata per
tra loro antiqui avidi, da mano in mano augmentando, contratta una amistà e
i vasalli e l'altri beni avessero in manera comonicati, che appena divisione alcuna
al battezzato è comunicata la passione di cristo in remissione, come se esso l'avesse
quanto impiegò l'amor superno, / in un fragil composto, ingegno ed arte,
degl'infelici. almeno, / giacché in odio son io tanto agli dèi, /
, pare che non si possa volgere in dubbio che gli uomini abbiano facoltà di comunicarla
svestita d'oro e di ferro, adorante in ispirito; la quale sarà veramente religione
gratitudine che gli portavo per la considerazione in cui egli mi teneva e che comunicava
comunicò. idem, viii-1-114: quantunque in volgare scritto sia, nel quale pare
il poter conferire quel che di mano in mano ne somministra l'ingegno. g.
estrema, che non provo la maggiore in questa vita, il communicare a certi
umore le cose stravaganti ch'io avverto in iscartabellando or questo or quel volume.
comm unica a molti le immagini che in lui primitivamente passarono dagli oggetti stessi.
la divinità si volse comunicare a tutti in comune. vico, 244: ordinò
comunicato un fascio di traduzioni di virgilio in nostra lingua, le quali io ho
delle opinioni, la cosa pubblica sia in evidente pericolo. ma non si rammentano
fallare donato alla sola persona del pontefice in quelle parole: 'ego rogavi prò te
a tutte e regolato le fa trascorrere in 15 giorni in circa il disco solare
regolato le fa trascorrere in 15 giorni in circa il disco solare, dove che
, dove che l'altre aeree impressioni trascorrono in minimi momenti di tempo non pur la
retina... e questi comunicandosi, in qualunque modo ciò avvenga, al
, che questi tali movimenti possano creare in noi certe idee di colore. giusti
la particella pronom.). essere in comunicazione, in collegamento (stanza,
.). essere in comunicazione, in collegamento (stanza, parti di un
, ecc.: ed è costruito in genere con la prep. con)
col monastero. magalotti, 21-57: in quest'esperienza bisognerebbe che lo strumento sonoro
ridosso di una collina, e divisa in tre piani o sia terrazze che si
dritta, impedite dai napoletani, che in vedetta delle strade uccidevano i messi e le
serve da anticamera. -tr. mettere in comunicazione, collegare (con riferimento a
comunichi ai cittadini. non si usa in villa quel rigore che si pratica nelle
loro si leggeva negli occhi la fiducia in dio. slataper, 1-68: l'interesse
intr. e rifl. entrare, essere in comunicazione con altri, ricercarne la compagnia
interrompere la propria solitudine); essere in relazione, stabilire un rapporto con altri
per la prima volta con la moltitudine in un luogo sovrano. calvino, 1-343
avea ordinato che... ogni dì in su la nona ricevessero lo santissimo corpo
, uomo e femmina, che sia in etade, si dee comunicare, tuttavia
etade, si dee comunicare, tuttavia in certi casi oltra quella volta, è l'
padre, da poi che fu il sacco in qua, io non mi son potuto
... che non aveva potuto entrare in chiesa, confessarsi, comunicarsi, perché
. -comunicare a una cosa o in una cosa: esserne partecipe.
deriv. da commùnis: * mettere in comune ', che nel lat. eccles
comunicativa', che volentieri apre e trasfonde in altrui i sentimenti proprii, segnatamente i
comunicatagli allora allora dal cavallante, grattava in tre colpi mezza libbra di formaggio.
le bimbe comunicate si staccavano dall'altare in silenzio. silone, 5-263: non ho
, radio, ecc.) emessa in via ufficiale o ufficiosa da un'autorità
2-359: le guerre che il fascismo conduceva in quel tempo avevano riempito le sue giornate
, dichiarazione o diffida che viene pubblicata in un giornale a pagamento e senza la
dio. pallavicino, 1- 254: in tutti [gli oggetti] l'ultima forma
comunicatrice deltonestà o della malizia, tanto in ordine a noi, quanto in ordine
tanto in ordine a noi, quanto in ordine a dio, è la compiacenza o
, ecc.); il mettere in comune, accomunamento. -ant.
significa le sette revoluzioni del mondo inferiore in quarantanovemila anni, ne la nuova comunicazione
teoria della comunicazione del moto è connessa in guisa colle leggi delle forze continuamente applicate,
. rasori, conc., i-24: in un cilindro metallico, discretamente alto,
discretamente alto, largo alcuni pollici, chiuso in fondo, isolato, reso elettrico per
di dar un frego su tutto. in confidenza ebbi anche da venezia comunicazioni di
. ant. l'esporre, il pronunciare in modo semplice e facile a intendersi (
documenti: atto col quale una parte in causa trasmette alla parte avversaria copia di
alla controversia. 6. l'essere in contatto; collegamento, passaggio; il
i pregiudizi d'una tolleranza filosofica sostituiti in ogni genere a quelli del patriottismo,
... hanno prodotta una rivoluzione generale in tutti gli spiriti. cuoco, 1-146
83: ogni piccola società, relegata in se stessa dalle comunicazioni difficilissime, e da
fino alla prima linea, per stabilirgli in modo sicuro le comunicazioni telefoniche. -collegamento
, ora desidera d'alzarsi con quelli in alto, e mostra il rincrescimento suo per
, 34-231: il salnitro aduna e accoppia in sé spiriti freddissimi, e focosissimi:
altrettanto che esso, se non se in quanto abbia comunicazione con esso. vallisneri
con gli animali di tutti i regni e in tutti i regni si pascolano e si
i-472: quel po'di bene ch'è in me quasi tutto mi venne dall'anima
e stettero a lungo abbracciati, parlandosi in un muto sforzo spasmodico di tutto tesser
comunicazioni, come vene del silenzio, in virtù delle quali il mondo ci parve,
testamento ». -essere, mettersi in comunicazione: essere, mettersi in contatto
mettersi in comunicazione: essere, mettersi in contatto, in rapporto, in relazione.
: essere, mettersi in contatto, in rapporto, in relazione. -fare una
mettersi in contatto, in rapporto, in relazione. -fare una comunicazione: comunicare
delle comunicazioni importantissime. -mettere in comunicazione: far comunicare, permettere il
il passaggio, il collegamento; porre in rapporto, in relazione. giusti,
il collegamento; porre in rapporto, in relazione. giusti, iv-38: l'
via il ponte di ferro che mette in comunicazione la porta a s. niccolò
« tiranno degli ingegni », e metterlo in diretta comunicazione con la natura, rifarlo
informazioni che voleva, accompagnandolo di stanza in stanza, spiegandogli dove erano stati aperti
erano stati aperti gli usci che mettevano in comunicazione il nuovo col vecchio. buzzati
corrispondente al massimo incavo del valico. in quel punto nella muraglia c'era la
muraglia c'era la porta che metteva in comunicazione i due stati. -venire
comunicazione: venire a contatto, mettersi in collegamento. pellico, ii-128: due
l'essere comune; l'avere in comune, comunanza; parte
che l'orien tale fu in gran parte da saraceni occupato e l'occidental
saraceni occupato e l'occidental partito in molti principi, il nome di concilio universale
costretti di apprendere le varie lingue in cui parlano e scrivono nazioni che hanno tra
spondente alle cose nominate da una società in vera e piena comunione di linguaggio
. d'annunzio, iv-2-123: passava in mezzo ai bevitori portando i boccali colmi
e di comunione sociale: la solitudine in cui è lasciato... è forse
pubblica a tutte le classi, costituiva in modo stabile un laicato colto e operoso,
scuole, superbo della sua scienza, in quotidiana comunione con le altre classi,
come egli respirava nei rami e palpitava in essi e aveva tutti i sensi presi da
bello che vedere il figlio mangiare; in quel momento di comunione in cui tutto
mangiare; in quel momento di comunione in cui tutto si trasforma per nutrirlo alla
.. ben poco di fisico, in questa parola; eppure è già piccolo
: il quale [ariano] poscia che in alessandria fue conosciuto... da
, de'quali pur troppi ne sono in ogni comunione. foscolo, xv-543: olimpia
degli uomini ne sarebbe avvantaggiata; specialmente in questi tempi in cui la corsa verso
sarebbe avvantaggiata; specialmente in questi tempi in cui la corsa verso l'impossìbile felicità
impossìbile felicità è con tanto fulmineo disprezzo in chi va avanti, con tanta disperata
va avanti, con tanta disperata invidia in chi resta addietro. 6.
] il sacramento della communione per ristrignersi in vera amistà con dio. dovila,
d. bartoli, 36-85: non trovarsi in tutto il popolo di gandia chi almeno
più discreta, / non ho trovata in altra mia assistenza. / gran confession
illibata coscienza! / ma già sapete in quanta divozione / faceva ogni otto dì
: oltre all'ascoltare la solita messa in casa, ne sente due altre in chiesa
messa in casa, ne sente due altre in chiesa, fa la sua confessione e
la percossa. -parte della messa in cui il sacerdote si comunica.
, quando il divin sacramento sia esposto in pisside o in ostensorio sul piano dell'
divin sacramento sia esposto in pisside o in ostensorio sul piano dell'altare,.
per la prima volta ai fanciulli, in genere fra i sei e gli otto
trionfante e della chiesa purgante, e in un continuo influsso vitale e comunicazione di
della giustificazione, e che fosse posta in dubbio la comunione del calice e il
presa quella santa comunione, la gittai in qua e in là, tanto che
santa comunione, la gittai in qua e in là, tanto che cadde nel loto
acque,... pongono il monte in isola. 11. dir.
11. dir. situazione giuridica in cui si trovano due o più persone
si trovano due o più persone titolari in comune della proprietà o di un altro
a seconda che si tratti di comunione in senso proprio o per quote astratte (
stabilire patti speciali per la comunione; in mancanza di questi patti, si applicano
si applicano le disposizioni relative alla comunione in generale. idem, noi: il
vantaggi quanto nei pesi della comunione, è in proporzione delle rispettive quote. idem,
coattiva: istituto di diritto privato, in base al quale il proprietario può,
12. locuz. -in comunione', in intimo e stretto rapporto, che unisce
, lett. it., i-33: in comunione di spirito con dio, la
, e delle anime viventi con essa in più stretta comunione, ne dice più
iv-2-179: alla primavera gli alberi fiorivano in comunione di letizia. papini, 8-209
, di tornar fanciullo, di sentirmi in comunione colla cristianità dalla quale ero uscito
dalla quale ero uscito -si agitava sommessamente in me, senza volersi decidere chiaramente.
senza volersi decidere chiaramente. -essere in comunione: essere in rapporto di stretta
. -essere in comunione: essere in rapporto di stretta unione e solidarietà con
tutte le regioni de'cristiani occidentali erano in comunione e obedienza della chiesa romana.
chiesa romana. -mettere, mettersi in comunione: mettere in comune con altri
-mettere, mettersi in comunione: mettere in comune con altri (un bene,
. guerrazzi, iii-417: mettendo io in comunione solo cinquantamila lire, mentre tu
amando te e solo con te mettendomi in comunione? -passare, far passare
un'organizzazione della società basata sull'appartenenza in comune dei beni economici. in particolare
in comune dei beni economici. in particolare: la dottrina politica di marx,
la dittatura del proletariato (dittatura che in futuro dovrebbe venir meno con la scomparsa
sociale, o piuttosto sogno d'istituzione in cui i beni materiali fossero tutti ugualmente
giusti, ii-492: comunisti! figurati se in toscana, con tre braccia di terreno
dottrina antichissima: propugna un ordinamento sociale in cui siano comuni tanto gli strumenti del lavoro
quelli della valdena... incominciarono in detto anno le contese per il bosco di
né certamente questa voce si trova in alcun autore del buon secolo.
contadini è la sola espressione genuina e in nessun modo falsabile del processo storico del
è cascato. l'hanno portato nelle carceri in barella ». = deriv.
ha finora un solo ma grande rappresentante in italia in me attualista comunisteggiante. comunìstico
un solo ma grande rappresentante in italia in me attualista comunisteggiante. comunìstico, agg
ii-9-184: già cominciava a farsi udire, in europa, in quel secolo, la
a farsi udire, in europa, in quel secolo, la voce della storiografìa comunistica
astrazione da esperienze di paesi che vivono in condizioni completamente dissimili dalle nostre, come
e f. che aderisce al comunismo in modo vago e approssimato, senza troppo
verbigrazia, discordie civili o altri dispareri in qualcuna delle terre vostre; dififerenzie di confini
questo giorno s'è dato alla comunità in nota. muratori, 7-i-309: non
. muratori, 7-i-309: non ho in tanto ritrovato fin qui monumento alcuno,
abilitati dalla comunità l'acquistare beni stabili in quel territorio. colletta, i-278:
utili e ineseguite: l'una prescrivente in ogni comunità la formazione di una carta
.. che l'abolizione di ogni privilegio in materia di imposte fosse applicata anche alle
da rapporti sociali e da vincoli organizzativi in modo da formare un corpo morale che
o religiosi); società, collettività. in particolare: lo stato. cecco
iii-441: ma el peccato si può considerare in
dua modi: primo, si considera in quanto è contro a colui che pecca
a colui che pecca, secondo, in quanto è contra la comunità. bruno
a trasferire gli ordini della comunità temporale in quel giro di cose che al consorzio
stati appartenenti alla medesima area geografica (in particolare, l'europa), basata
munità europea dell'energia atomica). - in senso piùsiate avisato.
esigenze (umane, politiche, spirituali) in un contesto sociale concreto e sufficientemente ampio
non è un'idea libresca, ma incorporata in un'industria fiorente) è diversa dalla
, che ha come fine l'instaurazione in italia di uno stato federale delle comunità
10. locuz. -in comunità: in comune, in comunione, in comunanza
locuz. -in comunità: in comune, in comunione, in comunanza; collettivamente.
: in comune, in comunione, in comunanza; collettivamente. leggende di santi
certe imbasciate ch'io vi dovessi dire in comunità di voi tutti, e poscia
comunità di voi tutti, e poscia in particulare a certi. campanella, i-14:
questi vani: / servir a dio, in comunità vivendo, / è proprio libertà
, alle nutrici, ai buoni allevamenti in comunità abolisce quel dolore dell'* orbatio
dell'* orbatio '. -scrivere in comunità: scrivere a una ditta,
: poi che qui sono a voi in inspezialità non v'ò scritto perché ad ambruogio
perché ad ambruogio cossi e a voi in communità e a genova ad andrea ò
di tipo confederale tra stati che hanno in comune interessi economici e linguistico-culturali o politico-ideologici
5. insieme di persone che fanno vita in comune e obbediscono a una medesima regola
di dio. segneri, iii-1-210: in una comunità vivevano due, prima amici,
poi contrarissimi. salvini, 30-2-125: in somma tutto [dovrebbe] al benefizio
, e ce n'erano tre o quattro in quel paese del lazio dove io facevo
illecita. pascoli, i-454: e come in mezzo al feroce imperversare dell'odio reazionario
con riferimento a oggetti e a cose in genere). baldini, i-220:
comunità di collinette e tutti quei campanili in cima sembrano non aspettar altro che la
— battaglia, iii. -stare in comunità: vivere in comune. velluti
. -stare in comunità: vivere in comune. velluti, 41: altrettanti
a una comunità, che si attua in comunità, che ha per scopo la
, 1-3-2-187: caminando bene questa eguaglianza in quelle congreghe, o parlamenti comunitativi,
, 1-1-82: da questa imposizione restarono in buona parte sgravati i contadini..
(ant. comunche), cong. in qualunque modo, in qualsiasi maniera.
, cong. in qualunque modo, in qualsiasi maniera. giamboni, 2-50:
4-27: colui, che non ispera in questa, pone il piede in pericolo ovunque
ispera in questa, pone il piede in pericolo ovunque va, e comunque istà
istà, perocché la sua mente sta in grande tempesta. bembo, 2-25:
questa altezza di trenta dita sarà invariabile in tutti i cannelli, comunque sien grossi
e sottili, lunghi o corti, con in capo una palla, o schietti.
lieva da sedere, / sì che in un punto si vòta la sala, /
popolo. 4. avv. in ogni modo, in ogni caso; benché
4. avv. in ogni modo, in ogni caso; benché, per quanto
, per quanto (anche usato ellitticamente in frasi conclusive o risolutive).
consistesse nel diletto per sé preso, in qualsiasi diletto, comunque ottenuto e a
ant. e letter. comunque; in qualunque modo. libro della cura delle
, vosco, e a quella tuttora in uso, seco; talora fra esse e
lo meo petto è fore / e dimora in sua balìa. cielo d'alcamo
'n accrdanza / la cera co lo core in sem brameli. latini,
diedemi di piglio. alfani, ii-500: in me non ebbi tanta parte,
223-3: quando 'l sol bagna in mar l'aurato carro, /
/ distinto in tante parte e colorito, / perché non
, / col silenzio e col sonno in compagnia. bruno, 3-50: temerebbe far
/... / levossi alta in sul 'l gambo e fu veduta / in
in sul 'l gambo e fu veduta / in un con le viole / a lei
di con mutata 1 'n in /. menzini, iii-222: vi ha
, xiii-30: menarmi / presa dovrete in un con essa. monti, x-3-165:
, affetti), e infine azione compiuta in compagnia di altre persone. breve
breve di montieri, v-48-8: non essare in consillio né in facto né in ordinamento
v-48-8: non essare in consillio né in facto né in ordinamento cun alcuna persona.
essare in consillio né in facto né in ordinamento cun alcuna persona. dante,
, / che si frange con quella in cui s'intoppa. idem, purg.
, 13-124: pace volli con dio in su lo stremo / della mia vita
: feciono [i milanesi] una terra in lombardia quasi per una bastita e battifolle
collo imperio. petrarca, ii-1-43: combattea in me co la pietà il desire.
il diaspro / par che si mischi in flessuosi amori / con l'ametista.
quasimodo, 1-21: non sono / in pace con me, ma non aspetto /
qualità, difetti, sentimenti, e, in certe frasi, equivale all'uso del
che occupano un veicolo o si trovano in un luogo; e denota l'abito che
verso sé venire cimi una tremula verga in mano. machiavelli, 705: fa'
fa'che alle due ore ti troviamo noi in casa con la pozione ad ordine.
, 330: mutatomi / il nome in quel che io ho, me n'andai
io ho, me n'andai subito / in germania, ove fatto in ver bonissime
subito / in germania, ove fatto in ver bonissime / facultadi, tornai col nome
col nome presomi /... in italia. tassoni, 9-4: accettar la
ei siede, / e che col fiasco in man disfida 1 lanzi / non v'
, vii-22: pur ch'ei l'inganno in tebe / con sé non porti.
gran ciuffo arrovesciato sul capo, e chiuso in una reticella. de roberto, 434
loro dovere, egli minacciava « di scendere in piazza con le carabine, come nel
nel mezzo al prato, / steso in terra addormentato, / sempre giovane uguale e
latini, i-593: apresso primamente / in guisa di serpente / ingannò collo ramo
denti presigli e scossigli alle guance, in piccola ora appresso,...
sopra gli mal tirati stracci morti caddero in terra. sacchetti, 166-44: il ciarpa
, 112: sarà preveduto e cauto in non aspectare che 'l vizio abbia
, mentr'io verso queste / lagrime in loro e rigo il suol coll'onde.
sentiero. carducci, 603: ben riconosco in te le usate forme / con gli
. tesauro, xxiv-12: niuna parola in somma entra per l'occhio, che
sull'asfalto bagnato, l'automobile entrava in una strada deserta fiancheggiata da platani.
lasciva, con dui occhi che amorosamente in capo le campeggiavano. boccalini, i-xox:
uno l'altro, t'hanno messa in bassitate. dante, inf., 1-53
volendo pure aver che fare con loro in qualche modo, s'era dato a
pavese, 5-102: gli sarebbe piaciuto andare in bicicletta, ma gosto del morone gli
, di clima), le condizioni in cui un fatto si verifica. g
occasione de'travagli degli aragonesi, trasferire in tutto in sé il ducato di milano.
travagli degli aragonesi, trasferire in tutto in sé il ducato di milano. tasso
ii-io: quando con gli anni si va in su, / far la civetta non
allegria si riaccese colle paste e coi bicchieri in mano, meno fragorosa e più intima
fatica, sempre multiplicava [firenze] in popolo. sacchetti, 161-19: il
buttata nel fuoco per quell'unica figlia, in cui aveva riposta tutta la sua compiacenza
con tante belle città che vi sono in italia, proprio dovevano scegliere per raccogliere insieme
con l'infinito sostituisce il gerundio (in concorrenza con in) \ a volte,
sostituisce il gerundio (in concorrenza con in) \ a volte, con uso pleonastico
inferma / che non può trovar posa in sulle piume, / ma con dar
tutto quel tempo della vita loro consumavano in affliggersi. f. f. frugoni
manifestò la sua fronte aperta come scena in cui comparisce il cuore a far il principal
uno dei leggìi a stecche, disposti in circolo sul prato. alvaro, 9-117
e il sostantivo che regge, rende in modo più diretto e con maggiore immediatezza
/ ch'è laida sì, che vive in dispiacere. = forma apocopata
cioè: sapere... 'nvemiciare in tavola o vero in cona. =
... 'nvemiciare in tavola o vero in cona. = dal gr. bizant
, xxv-1-154: pavesco de non me incontrare in qualche furone e che ornatamente non mi
appartiene al pastore cristiano, e che in essa si hanno a mettere tutti e'
a questo primo conato, si aveva in animo di attraversare la selva nera. guerrazzi
giusti, 2-108: ponza e s'allenta in pueril conato / di storia o d'
, 3-573: quello che ho registrato in questi fascicoli prova che in me c'
che ho registrato in questi fascicoli prova che in me c'è e c'è sempre
la forza attiva, ossia l'energia in cui consiste la natura. vico,
incatenati per sotto i monti, e tennero in freno il vezzo bestiale d'andar errando
, che conche sottosopra, che paiuoli in lo spazzo, che candellieri sporchi? del
nella stanza, come si usa ancora in certi tinelli all'antica o ne'conventi,
motrigtio, nei fondacci della conca, in cui si abbeverano le galline.
, 1-14: per posare il pesce in fresco il ragazzo scelse una piccola conca
, fornito di due manici laterali, in rame battuto e lavorato, per attingere
attingere acqua, che nel lazio, in umbria e nell'abruzzo le donne di
nell'abruzzo le donne di solito portano in bilico sul capo, poggiato sul cercine
nota pittoresca visione delle donne che portano in testa la conca di rame.
i-448: le fonti... sboccano in mezzo alle piazze reali fra statue e
conca d'acqua fracida, e gittolla in capo a socrate. aretino, 8-284
] nella conca delle due mani come in un nido. 4. figur
della sala; le pareti si curvano in circoli e in conche. d'annunzio,
le pareti si curvano in circoli e in conche. d'annunzio, iv-1-138:
dante, inf., 9-16: in questo fondo della trista conca / discende
inf., 9-16]: * in questo fondo della trista conca ':
questo fondo della trista conca ': in questa bassa parte dello 'nfemo, il quale
dello 'nfemo, il quale ha descritto in forma di vaso, il quale di capo
, 20: finché la sera mandiamo come in sogno il piede che non sente terreno
secondo me) l'operazion dell'udire in questo modo: che l'aria chiusa nella
accerchia. carducci, 891: conca in vivo smeraldo tra foschi passaggi dischiusa, /
vigna, e ci andavo sovente, in certe conche riparate, a raccogliere erbe e
bottini dell'acque, per alzare le barche in diverse altezze. cattaneo, ii-2-296:
boccardo, 1-370: mettendo la conca in comunicazione col tronco superiore o coll'inferiore
la lavorazione delle paste fini, e in particolare di quelle destinate alla produzione del
avvolte, / e d'uno scoglio in altro trapassando, / conche marine da
131: quella venere che si dipinge nuda in mare, dentro una conca natante,
680: già lessi, ed or conosco in me, siccome / glauco nel mar
candide dita; / e subito salita / in su conca leggiera, / immantinente corse
, / con le grazie e gli amori in schiera accolta, / lungo il lido
mio celeste seggio / i preziosi semi in grembo al mare, / con incognita
del bellissimo oriente, / nata e concetta in mar d'umida brina. monti,
di tritoni, di delfini e di conche in triplice ordine - sorgeva innanzi a noi
, ed un tritone con una conca marina in mano, o a bocca come vi
corpi morti [delle api] / in una tua conchétta, o in un vassoio
] / in una tua conchétta, o in un vassoio. straparla, 3-1:
con- chetta, e questa ora è in camera mia, su la mia scrivania.
estens.: dipin gere in modo rozzo e grossolano. sacchetti
la duchessa vedova di lungavilla, in luogo di trattare di concambiarla col
danaro per comprar colori li concambiò in tanto buon vino, e se lo bevè
ant. fabbricare a volta, costruire in un edificio soffitti a volta.
pioggia e tempesta, si riduceva sotterra in luogo che fusse in volta e concamerato.
si riduceva sotterra in luogo che fusse in volta e concamerato. 2. bot
bembo, 5-2-202: accesovi entro in molta paglia fuoco, gran numero di
conca di navigazione, affinché l'acqua in essa contenuta salga dal livello a valle
d'agricoltura o d'industria, e penuria in tempo di magra, massime se frequenti
devono delle loro principali figure formare modello in cera, e di quelle cercare le vedute
una certa oscurità ed intralciamento, derivante in gran parte... dall'eccessivo ed
nel coliseo. milizia, viii-171: in questa guisa si concatena fortemente il muro
2. figur. collegare insieme, mettere in condizione di stretta dipendenza reciproca (soprattutto
concatenata, senza calar vela, o tirare in alto temone, a grandissimo agio vi
con cui le scienze tutte, quasi in leggiadra treccia tra se stesse concatenate,
corpi. milizia, viii-171: procedendo in tal maniera di dentro e di fuori
di fuori, ogni corso avrà due pietre in chiave, e una di lungo,
: vedi i quattordici versi concatenati spontaneamente in un solo periodo. borsieri, conc
tornare alla idea di dare il pensiero in movimento? 2. fis.
. curva concatenata: due curve chiuse in modo che una superficie avente una di esse
i pensieri e gli affetti dell'anima in dio. magalotti, i-xxxi: potreste
delle idee, alla felicità dell'espressione in dir cose così sottili e difficili,
: indubbiamente c'era la concatenazione logica in tutto questo discorso. deledda, iii-154
di eventi di cui il più piccolo in apparenza è spesso il più importante in
piccolo in apparenza è spesso il più importante in realtà. gramsci, 55: per
fatto bassissimo nelle pianure che si trovava'in fra abile e l'oceano, a piè
monte in loco basso, aiutato dal concavamento di qualche
con gran cavamento, e portino l'acqua in aria, in forma colunnale, in
, e portino l'acqua in aria, in forma colunnale, in color di nugola
in aria, in forma colunnale, in color di nugola. 2.
fiumi per li strutti nuvoli s'ergevano in variati corsi per le concavate valli.
essendo i vasi bucati nel mezzo, in fino al mezzo s'empiono solamente [
], e posti col fondo come in bilico, non toccano quasi in niun loco
fondo come in bilico, non toccano quasi in niun loco. onde che fra la
della spera lunare, si tira il fuoco in alto, per congruità di natura:
de li vapori che exalano e si convertano in acqua. anguillara, 10-306: tu
, 35-222: v'è chi scalda in prima la parte del cannello, che chiaman
questa fu / con la concavità rivolta in giù. rajberti, 1-95: nella bella
lo vogliono far guardare come vien fuora, in imo specchio concavo, che mostra i
verso il suono del battaglio che batte in su quelle labbra medesime. monti,
della groppa calorosa / il sudore che in rivoli colava. e. cecchi, 6-80
ciglio su e l'altro giù; come in quegli specchi concavi che sono alle fiere
si faceva quasi direi concavo per fonderli in una armonia profonda. 2.
di questo si parlerà altrove più compiutamente in uno libello ch'io intendo di fare,
. agg. e sm. dir. in diritto amministrativo, la pubblica amministrazione che
a pagare al proprietario concedente un canone in natura. codice civile, 2145: il
per capriccio). -anche: dare in sorte (con riferimento alle grazie della
che mi spira / li concedette, in mano a quel ch'i'dico, /
a me vogli donare, / che in me conceda tanto di valore / ch'io
precedenza della man destra a seneca, in quella occasione nondimeno con tanto ardire gliela
mia, / de'cui versi lodati in elicona / il ligustico mar tutto risona
sapere: quante voglie abbia esso giovine in corpo. se le sono poche,
vita lunga solita corona, / e, in sé stesso mutato, / concede il
poco curato. 2. cedere in libero uso e godimento (una cosa
libero uso e godimento (una cosa in genere, e, in particolare, città
una cosa in genere, e, in particolare, città, fortezze);
, città, fortezze); dare in balìa (una persona); dare in
in balìa (una persona); dare in matrimonio. -anche al figur.
e fugli conceduta... e tornato in sul palazzo la sposò all'usanza de'
naturale di federigo secondo imperadore, conceduto in feudo insieme con l'isola della sicilia,
due uomini apostolici, e richiedendone altri in iscambio d'essi. l.
4-74: l'imperatore... concesse in feudo a pierluigi il marchesato di
che mi fuor concesse, / divenisser segnacolo in vessillo, / che contra battezzati combattesse
68: regolo romano molti cartaginesi presi in ligami avea costretti, e incontanente lui
madonna che nega e nega, e in ultimo concede. carducci, 20: più
., 1-45: mettendo le tenaci àncore in mare, i venti concedendolo, riposansi
ti concede. boiardo, 2-6-35: in terra stanno armati e paesani, /
sannazaro, 10-151: con peccati andare in co tal luogo non era da religione
non è concesso. algarotti, 1-341: in esso solamente [nel linguaggio italiano]
vii-61: temprare il vero / spesso in molli lusinghe al re mi udisti; /
, senza più che fargli una passeggiata in faccia, il costrinse a concedergli o che
] dimostra nella splendida difesa che pone in bocca all'avvocato farinaccio la legittimità del
rifl. darsi, abbandonarsi (e, in particolare, indica un cedimento morale)
si concedeva: come la salute eterna in giansenio. -a indicare unione carnale
. cinica, altezzosa, risultava, in paese, la più malvista e malfamata delle
varchi, 23-50: pigliare ogni cosa in buona parte, stare ad ascoltare alcuno
delle colonne volgar. [tommaseo]: in verità noi vediamo in quest'isola,
tommaseo]: in verità noi vediamo in quest'isola, nella quale i fati ci
.. mi necessi tarono in tal maniera a pensarvi sopra, affine di
sf. eccles. la celebrazione in comune d'una funzione liturgica. -in particolare
concenti buoni. caro, 8-818: in un tempo di tirrene tube / squillar
bruno, 3-1176: dopo che ciascuno in questa forma... ebbe cantata la
sua sestina, tutti, insieme ballando in ruota e sonando in lode de l'
, insieme ballando in ruota e sonando in lode de l'unica ninfa con un suavissimo
cadenze veramente soavi e delicate, considerate in una voce sola, e molto più
una voce sola, e molto più in concento. fontanella, i-243: sacro
pifferi e tamburi si accordino fra loro in dolce concento,... così al
mio orecchio giungevano certe armonie già udite in tempo molto lontano. barilli, 6-8
forma perfetta, di armoniosa bellezza (in prosa o in verso). boiardo
di armoniosa bellezza (in prosa o in verso). boiardo, canz.
, / e i ragi del gran lume in mar involti! bembo, 2-51:
correr lento. tansillo, ix-615: in me correnti / fiumi di pianto,
basto. soldani, 1-27: vedesi in puglia che i tarantolati / come che tutti
: qui spiegando i suoi concenti / in dolcissima maniera, / [l'usignuolo]
: -dilatasi il concento per i mondi in echi furibondi, o lento fa un
bellezze d'un angelico viso, posto in pittura, dalla quale proporzionalità ne risulta
armonico concento, il quale serve all'occhio in uno medesimo tempo che si faccia dalla
/ rade volte si vede, / fanno in costei, pur sovra 'l corso
iddio quando talora con seco medesimo ragiona in certo modo fra sé consigliandosi, formi
a gara / coi nostri affetti, in voi tutto s'attiene / a una
concentóre, sm. ant. chi canta in coro. tommaseo [s. v
, 1-139: la toscana [lingua] in due modi par che aggiunga il concorso
addentro, per sua difesa, gettando in tal concentramento più valide le radici,
sorvegliata militarmente dove vengono raccolti e ospitati in baracche prigionieri di guerra, profughi,
avventure che ha passato. è stata in un campo di concentramento in polonia. pasolini
è stata in un campo di concentramento in polonia. pasolini, 3-225: suo
disus. atteggiamento di chi si raccoglie in se stesso, si concentra in un pensiero
raccoglie in se stesso, si concentra in un pensiero, in un'idea fissa
, si concentra in un pensiero, in un'idea fissa. de sanctis,
concèntro). raccogliere, far convergere in un punto (o in un piccolo spazio
far convergere in un punto (o in un piccolo spazio) come in un
o in un piccolo spazio) come in un centro; accentrare. -al figur.
, e poscia avea concentrata la capitale in poche famiglie? pellico, ii-151: se
molto svagati finché non capitasse a concentrarli in sé il visetto geniale della clara.
, d'abilità e valore sperimentato, in cui concentrare potere politico e poter militare.
: duttile e veemente, parve concentrare in tale supremo duello tutta la perfidia della propria
, raccogliere * più cose o persone in un luogo solo, è per lo meno
4 ii generale concentrò tutte le sue genti in quel punto '. stuparich, 4-288
. 3. chim. in una soluzione, aumentare la quantità del
. rifl. riunirsi, convergere, affluire in un punto (e indica anche moto
a dimari, 2-224: come sotterra in grembo al suol più vuoto / si concentri
: gli uomini che si trovano dispersi in ampie regioni tendono a darsi convegno in
in ampie regioni tendono a darsi convegno in una gran capitale, in cui la vita
a darsi convegno in una gran capitale, in cui la vita, respinta dagli estremi
della famiglia e il castigo si concentra in lui come la luce nel prisma.
chiusa dove il sole si concentrava come in una grossa e lucida lente.
momento di felicità noi ci concentriamo tutti in noi stessi, temendo che la nostra
6. rifl. concentrarsi (in un lavoro, in un pensiero,
rifl. concentrarsi (in un lavoro, in un pensiero, ecc.):
, che tutto solo era a diporto in un giardino, fosse in parti- colar
era a diporto in un giardino, fosse in parti- colar modo colpito la mente al
albero cadere un pomo. onde concentratosi in una sua meditazione, prendesse a ragionare
una sua meditazione, prendesse a ragionare in tal guisa seco medesimo. pellico,
7. rifl. riflettere attentamente, raccogliersi in meditazione. f. f.
palazzeschi, 3-183: la madre la seguiva in silenzio, come l'ombra, e
cassola, 2-118: finalmente si rimise in piedi davanti alla tomba, in atteggiamento
si rimise in piedi davanti alla tomba, in atteggiamento composto. ma ancora una volta
fr. concentrer (sec. xvii, in senso figur.): deriv.
, agg. riunito insieme, raccolto in un punto. -al figur.:
punto. -al figur.: accentrato in una persona o in un'istituzione (
figur.: accentrato in una persona o in un'istituzione (un'autorità, un
così di abbandonare le concentrate di dentro in esso. cesarotti, i-139: lungi dal
trovano concentrati molti milioni di franchi tradotti in raffaelli, leonardi, correggi, murilli
economica degli stati uniti si trovava concentrata in mano a poche persone. -che
ben concentrato. 2. diretto in un'unica direzione; rivolto a un
, con una nota negativa: chiuso in sé, introverso. foscolo, xiv-12
che mi sollevano e che mi trasportano in una deliziosa fluttuazione d'affetti, od
una deliziosa fluttuazione d'affetti, od in una calma concentrata che mi conduce alla saggia
meditazione. de sanctis, iii-265: senti in queste forme faticose, venute da un
notaio. -corrugato, aggrottato (in segno di profonda concentrazione).
fronte concentrata. 4. ridotto in minore volume (un liquido, specialmente
di ogni prodotto alimentare ottenuto industrialmente, in cui sono raccolte in piccolo volume (
ottenuto industrialmente, in cui sono raccolte in piccolo volume (per facilitarne la conservazione
bastantemente alterati e disuniti, ed il flogisto in conseguenza non sarà ben concentrato. tramater
concentrato ', ecc., dove in verità è molto difficile trovare un * centro
del fondo, / e bisogna che in corpo abbia un demonio; / questo suon
): stava l'innominato tutto raccolto in sé, pensieroso, impaziente...
iii-126: a quella vista sentii nascere in me un così concentrato furore che, per
: « ma ci vuole esperienza, specialmente in agricoltura *. « e io me
piccante, si può chiamare il soprano in barattolo. 8. ant.
, sm. chim. apparecchio usato in laboratorio (e anche nell'industria) per
concentrazione di tutt'i rami di amministrazione in una sola mano. de sanctis,
, la composizione di una poesia avviene in un modo che -se non me lo mostrasse
a me stesso un pensiero, incarnato in un ritmo aperto, sempre lo stesso
individuandola. 4. chim. in una soluzione, rapporto fra massa di
che singolarmente possiedono il carattere considerato in misura superiore alla media. -concentrazione economica
, tendenza alla concentrazione delle aziende in grandi complessi. = voce registrata
= voce registrata dal migliorini [in panzini, iv-817], e datata
corsini, 2-346: per di fuori in un altro cerchio maggiore concentrico al primo
del secolo. mascheroni, 2-192: in un cerchio di raggio dato a b
fatto con la stessa tecnica, digradante in cerchi concentrici. calvino, 1-332:
'l s'aprissi qui la terra, in modo che tu vedessi el cielo qui di
se tu pigliassi un pezzo di terra in mano... lassala andare:
concentriva. russo, i-402: ecco in voi la forza solo concentriva, non
concepiménto, sm. il concepire (in senso proprio): la fase iniziale
è più lunga la vita d'un animale in paragone di quella d'un altro,
originaria, a quel momento / sublime, in cui dal regno dei tuoi morti /
questo ideale concepimento della pace del mondo in una quasi alleanza di stati uniti cristiani
alleanza di stati uniti cristiani dei quali in fine l'imperatore non fosse che il presidente
accogliere in germe una nuova vita. -assol.:
e trassi guai. boccaccio, i-12: in molte maniere cercato come egli potesse fare
dio l'anima di colui che è conceputo in peccato mortale, più che di quello
naturai talento, / volta l'aperta bocca in contra l'óra, / raccoglie i
indi le madri ardirono / di concepire in vano. leopardi, i-213: una
ix-212: s'oltre ogni stil fiorisce in noi beltade, / è perché nel terren
beltade, / è perché nel terren ch'in sé conserve / le belle membra siam
: tu allor raggiante d'un sorriso in giro / dei quattro venti su le penne
del divino spiro. / la terra in sen l'accolse e la comprese,
g: tutta gioia c'om altera / in domenica mi fue conceputa. machiavelli,
offenderli, e mostri che tu abbi in loro diffidenzia o per viltà o per poca
cecco d'ascoli, 317: se in questo clima cessa [la luna il
suoi raggi son concetti, / ché in tutte parti sua luce non more. palladio
. vico, no: il fomento in proporzionata distanza concepisce il foco. algarotti
aria dipoi all'organo dell'udito, risvegliano in noi il sentimento del suono. targioni
resta sempre diminuita, e non può in conseguenza concepire così gagliarda la sua fermentazione
idem, 14-343: vede gran rogo acceso in un de'lati, / ed a
che pochi giorni prima si riputavano confinati in prigione. d. battoli,
37-11: or l'effetto di tal veduta in lui fu concepire un grandissimo timore d'
, e mi lusinga di volermi sposare! in casa mia non lo voglio mai più
di comandare e d'esser la prima in tutto, e di vedere le cose ordinate
di far pompa del suo sapere, in conspetto della donna ignorante e credula,
. -concepire di sé: avere fiducia in se stesso; confidare nella propria capacità
e se concepi / di te tanto in te stesso, e tanto agogni / o
vogliamo dir l'ente, senza concepire in esso questa convenevolezza ad altrui, quindi
più recondite e denominarle, e scomporle in minime parti. giusti, ii-219:
rovina. de sanctis, iii-89: in questa classica terra dell'arcadia anche la
ed evasive del settecento. -supporre (in un ragionamento, in una dimostrazione matematica
. -supporre (in un ragionamento, in una dimostrazione matematica). d
all'arte, / ed o concepo in mente / o partorisco in carte. vico
ed o concepo in mente / o partorisco in carte. vico, 85: [
: tali favole si dovettero prima concepire in versi eroici, come poi v'ha tradizione
poi v'ha tradizione che furono concepute in versi giambici. saccenti, 1-1-47: pensavo
pensavo a concepirlo [un memoriale] in forma tale, / che dimostrasse il
mie doppie sonanti, mi concepì la cambiale in
tutto quel massimo rigore di cambio che facea in quella settimana. 10.
concepe chi legge le sopra nominate canzoni in me avere segnoreggiata. idem, par.
11. ant. disegnare, avere in mente, meditare. g. villani
10-876: gran cose avea costui cianciate in prima / e concepute; e d'adem-
e nel giocondo aspetto; / capo in italia fia di tua famiglia, / del
famiglia, / del seme di ruggiero in te concetto. garzoni, 1-608: diviene
, ii-344: « i figli concepiti in ebrietà nascono idioti », diceva il medico
conosciam della natura, ch'era / in te, da te concetta. bruno,
del bellissimo oriente, / nata e concetta in mar d'umida brina.
4. per estens. ant. ricevuto in sé, contratto, accolto, subito
circulazion, che sì concetta / pareva in te come lume reflesso, / dalli occhi
voce il furore e 'l conceputo affanno / in tai detti di vulga e
s'erano sin golarmente ristretti in questo solo desiderio di piacergli e
». giusti, ii-38: stava in dubbio per dire il vero d'aver
tragedie, elle si trovavano concepite e nate in prosa francese, onde rimanea loro lunga
calcarsi, prima ch'elle si trasmutassero in poesia italiana. de sanctis, i-189
, 6-74: ecco una città concepita in verticale, irta come una selva dantesca
antichi che da quelli si conservavano conceputi in versi i princìpi della loro storia.
di liutprando era così conceputa: 'si in istria, aut in austria fuerit, amittat
conceputa: 'si in istria, aut in austria fuerit, amittat ipsa pignora '
quel cauto mostro, c'ha cent'occhi in testa? /... / accorto
sm. ant. chi concepisce (in senso figur.). giacomo da
620: qualche professore per disgrazia cade in alcun fallo concernente alla sua carica.
/ fe'quel tanto ordinare e porre in punto, / che ad opra così
una data cosa; ciò che occorre in una determinata circostanza. f
istesso zelo, ch'egli ha dimostrato in tutte l'altre concernenze di questo santo
sostenergli con l'autorità del suo braccio in ogni occasione. concèrnere, tr.
vera e buona filosofia, e massime in questa parte che concerne alla costituzione dell'universo
tempi ci avanzano il dialetto che si parlava in firenze. svevo, 3-574: in
in firenze. svevo, 3-574: in quanto concerne le donne, dai parenti
strumento che eseguisce una parte distinta, in cui v'è la cantilena principale a solo
solo, mentre le altre voci cantano in coro, o gli altri strumenti accompagnano
nimico si tambussi, / veder che in cielo sien benigni influssi. magalotti,
bologna quanto prima, ove vi attende in persona per concertare, combinare, discutere
, v-56: isaia, che poteva tutto in corte, dovette segretamente far allentar di
ore meno di quella che aveva a mostrare in quel punto. p. verri
concertarsi tra di loro, se non in crocchi divisi e ristretti e, dirò così
ci vollero al sentimento umano per concertarsi in coscienza? lo dicano gli antropologo
fontana di piazza navona] è composto in modo, ch'e'par tutto d'un
siano tagliate a coda di rondine, ed in tal modo incassate; che l'una
5. tr. mus. accordare, in un brano musicale, le parti dei
, 334: io spero d'andare in iscena, qui, il 6 di marzo
strumenti perché ne risulti armonia; e, in senso più ristretto, chi fa i
dico che questi vostri argomenti non però in tutto mi satisfanno. = voce dotta
e concertate cose, / seco insieme in aguato ivi attendendo, / finché venisse il
frugoni, xxiv-989: cominciò la baruffa in apparenza terribile, in sostanza non perigliosa
cominciò la baruffa in apparenza terribile, in sostanza non perigliosa perché concertata: onde
266: le donne... abbiano in mano stromenti da sonare, tutti da
da sonare, tutti da corda. in capo concieri di bende bianche, in
in capo concieri di bende bianche, in modo ben concertate, che le facciano comparire
, qual'è quello che si ritruova in una repubblica, ben concertata sì, ma
mal composto, e mal concertato, in riguardo al fomite della concupiscenza ribelle che
al fomite della concupiscenza ribelle che regna in lui. -composto, misurato (
4. mus. di composizione musicale in cui si accompagnano o si alternano varie
1-1-5: fin da quando la musica ecclesiastica in contrappunto cominciò a seguire le tracce della
scena (o parte di scena) in cui si intrecciano i canti di più
e la veemenza de'suoi concertati tradotti in disegni larghi esatti, al realismo e alla
alloggiamento, quando secondo il concertato, in atto di visita dei quartieri giunse ivi
tu monti le scale e che entri in mia vece nella stanza di lucia.
concertazióne, sf. il concertare (specie in senso musicale: preparazione di un'orchestra
pare non si curi dare se stessi in precipizii e ruine maravigliose, non stima
stimo sarebbe utilissimo provedere e prendere atta in prima e facile navicella e via alle forze
napoli, piccolo gruppo di suonatori assunti in occasione di feste pubbliche o private,
marotta, 3-35: c'è il concertino in casa per un santo che ricorre.
.. che a 8 entrante vada [in scena] vaccai con la sua,
tommaseo [s. v.]: in alcuni luoghi si dà il nome di
o eseguisce con uno strumento parti solistiche in un concerto. tommaseo [s
'. chi suona o canta da solo in un concerto. intendeci
con sua maestà. vico, 326: in ciò tutti e tre errarono di concerto
si trovarono... tacitamente unanimi in un pensiero, istintivamente concordi in una
unanimi in un pensiero, istintivamente concordi in una condotta: così! una cosa naturale
che si doveva fare. -essere in concerto: essere d'accordo, avere
partenza non si può differire. siamo in concerto d'andar insieme col signor filippo e
-secondo il concerto: conformemente, in accordo con. guarini, 268:
come l'occhio corporeo non s'avviene in vista altretanto saporosa quanto è quella che
occhio dell'animo, non possa incontrarsi in raggio di bellezza altretanto saporoso al suo
saporoso al suo gusto quanto quello che in altro ingegno graziosamente fiammeggi. così pare
2-42: come è mai, che in virtù di un certo moto di rotazione [
ci può egli essere tra i corpi in qualunque modo disposti, e un concerto
il ginepro nella teda. / or configgete in terra acceso il fusto. / flauti
. 5. figur. spesso in senso iron., a indicare un
gran concerto, / e si finisce in una lauta cena. collodi, 741:
interamente occupata. l'uditorio componevasi, in massima parte, di dame straniere.
di festa, lui gli andava dietro in mezzo ai monelli. 8. per
dal fargli altro simile scherzo; vanno in collera, si rappattumano poco stante insieme;
di musica strumentale d'assieme, generalmente in tre movimenti, caratterizzata dall'opposizione di
uno o più strumenti solisti e orchestra, in tre o anche quattro movimenti.
per un concerto d'otto viole diviso in due cori, cioè con tutte le parti
loro combinazione [degli intervalli musicali] in una serie di suoni successivi consti tuisce
, cioè il concerto, che altro in fine non è, se non se il
più conveniente sembrerebbe essere quella di mettere in emulazione concessionari pubblici e concessionari privati.
castelnuovo di sabbioni. nel 1948, in seguito a una vertenza con la società concessionaria
(249): il soldano, disposto in questa cosa di volere in tutto compiacere
, disposto in questa cosa di volere in tutto compiacere a sicurano disse che gli
coloniale di uno stato che lo concede in godimento a un cittadino metropolitano che s'
poteri a un altro stato: concessione in amministrazione se si tratta di un'area
ora questo tipo è abolito); concessione in affitto se si tratta di una zona
sovente, militari. migliorini [in panzini, iv-817]: 'concessione \
ero stato arruolato laggiù, di presidio. in effetti presidiavo la mia concessione. era
per la concessione delle decime ecclesiastiche, in sì pericolosa contesa. 6.
6. ant. il dare in mano, in potere di qualcuno (
. ant. il dare in mano, in potere di qualcuno (una persona)
. b. segni, 7: in filippo [strozzi] un modo di vivere
, 4-85: rendè lor poscia, in dolci e care note, / grazie per
a lei concesse. bruno, 3-1103: in tre specie sono gli princìpi conceduti e
e glie ne dà pegno la parola in fede di cavaliero. alfieri, viii-63:
o mandate o concedute da dio, trapassaro in santi. marino, 4-247: sola
, 4-247: sola la lascia e pensa in qual maniera / psiche potrà nel tempo
senso e alla mente degl'idioti, celebrò in atene un me- stiero che valeva a
dice lui) che e'dica il vero in dimolte cose. r. borghini,
conceduto. guicciardini, i-i: convertendo in detrimento altrui la potestà conceduta loro per
pascoli, 36: non ammirare, se in un cuor concesso / al male,
: e io so ben, che argomentavi in guisa, / che 'l concesso confuso
. nelli, 2-1-14: -non si conducono in casa propria i gentiluomini per far loro
e'non ci è peggio / ch'essere in concettaccio. = peggior. di
concettàcolo, sm. bot. organo presente in alcune crittogame, che contiene propagoli pluricellulari
sostant. marino, i-146: qui in torino fo stampare certi miei *
, 187: avea bel vilup- parsi in filosofiche dissertazioni intorno all'« equanimità »,
-anche: 'epigramma 'che finisce in un concettino frizzante. b. croce
ingegnosi intorno a un dato argomento (in uno scritto, in un discorso;
dato argomento (in uno scritto, in un discorso; anche nella conversazione,
le api, cacciate le mosche, dimostrano in lei un nuovo bell'umore, dal
/ chi vuol che il nostro volto in ciel si nomi? bar etti,
cesto il più gran bue che mai fosse in terra bovina. berchet, 109:
si desidera (per non avere ancor essere in realità, propriamente), ma solo
dio solo è che l'abbracci / in un concetto. de sanctis, 1-86:
o piuttosto altro è riscoprirlo di volta in volta e definirlo in modo adeguato alle
è riscoprirlo di volta in volta e definirlo in modo adeguato alle difficoltà insorte e alle
intellettuale, astrazione. -in concetto: in teoria, nell'immaginazione (contrapposto a
teoria, nell'immaginazione (contrapposto a in effetto). v. borghini,
parte delle sue [colonie] fussero anzi in concetto, ed in disegno, che
] fussero anzi in concetto, ed in disegno, che in effetto. l.
concetto, ed in disegno, che in effetto. l. bellini, i-1-601:
lett. it., ii-170: in questa eroina, martire della fede,
l'elisir del cervello con mettere in concetto, scritto e cora fra
. se si aggiungon cose sigillar in publichi monumenti quelle continue torture,
discorsi, que'faticosi 2. in particolare: idea fondamentale a cui si pensieri
/ ch'a mio nome gli pose in man lo stile, / s'avesse dato
alcun concetto / ch'un marmo solo in sé non circonscriva / col suo soverchio
loro contemplare le finezze dell'arte, in guisa che niente stimassero l'esattissima espressione
agl'ita liani, come in francia ne fu lodato il concetto. de
. carducci, 212: tutto in faccia al gran concetto / gli
. -anche: il pensiero espresso (in un discorso, uno scritto).
dante, conv., i-xn-13: in ciascuna cosa di sermone 10 bene manifestare
galileo, io77: nel far deporre in carta i miei concetti, molte e molte
gentil, composto ad arte, / in cui groppi e figure / d'avviticchiati cori
dalla lingua le parole già pronte a uscire in discorso. muratori, 5-iii-184: sono
, 41: quel pur che a fatica in carte io stendo / del concetto minor
di veder passare un lampo d'intelligenza in quegli occhi azzurri. tommaseo, i-164
a se stesso, per imprimerseli bene in mente. -mettere in concetto:
imprimerseli bene in mente. -mettere in concetto: ordinare logicamente, dare forma
questa natura sì oltre s'ingrada / in numero, che mai non fu loquela /
concetto, e che non si trovò mai in autor latino 'florentia 'per nome
del romano imperio, di tanto superiore in potenza agli imperi del tempo presente,
quelle notturne imagini di fuoco che talora in cielo risplendono e spaventano, chiamate da'
giudizio, parere, ipotesi (formulata in base all'osservazione, per congettura).
, il primo concetto che mi cadde in ménte fu, che tal candore potesse
rucellai, 2-2-16-332: esaminiamo di grado in grado con qualche barlume delle cose compiute
se noi possiamo far concetto che si ritrovi in esse
ben lontani di ricavare un costrutto chiaro e in tero. [ediz.
e non le voglie; e quasi in ogni petto / vivea questo concetto: /
stima, reputazione. - avere, tenere in buon (1cattivo) concetto; essere
buon (1cattivo) concetto; essere in concetto di: essere reputato, stimato
, giudicato; avere fama. -cadere in concetto di: farsi il nome, la
che tu non credi, che tu sarai in buono concetto ed opinione. cellini,
): mi spiccai da loro et in concetto di tristi e ladri gli tenevo.
... io vi fossi caduto in concetto d'animo villano. boccalini, i-62
malignità, appresso i prencipi nondimeno sono in concetto di compitissimi uomini dabbene.
per le quali... era salito in alto concetto. tommaseo, i-368:
essendo il concetto, che s'ha in italia della poesia..., è
gente a modo creda di onorarvi comandandovi in certi casi versi del tal genere per
tal genere per la tal ora, come in certi pranzi si ordina una pietanza al
con la sua gravità, e il concetto in cui teneva la sua professione. cassola
g. gozzi, 1-243: io ritrovo in questo giovine un egregio ritrattista, e
sua il concetto degli anni, uguaglierà in tutto nel genere suo la riputazione del
concetto di dio dovesse venir e méttarsi in operazione. piovano arlotto, 143: immaginossi
romito abbia danari assai e fa concetto in se medesimo di rubarlo. lorenzo de'
ma non lo feci, a dirvela in sustanza, / perché di rimediare ebbi concetto
locuz. avere, cadere, essere in concetto. dante, par.,
. buonarroti il giovane, 9-193: in affissarmi là mi torna a mente / quel
qualche parola merita la distinzione dei concetti in universali, particolari e singolari...
di universalità, particolarità e singolarità è in ciò, che sopr'essa si fonda la
galileo, 5-211: lavorasi orrendamente di tarsie in questa stanza, con i soliti concettuzzi
. concettosaménte, avv. in modo concettoso. tommaseo [s
]: scrivere, parlare concettosamente. in senso di lode e di biasimo.
altro secolo era ben lontana dal dare in quelle affettazioni e in quelle lungaggini in
ben lontana dal dare in quelle affettazioni e in quelle lungaggini in cui dà oggigiorno.
in quelle affettazioni e in quelle lungaggini in cui dà oggigiorno..., quando
arte quello solo che ha forma difettiva o in sé contradditoria, cioè l'informe o
tesi, e si dee trovarla identica in valore. b. croce, i-2-21:
non... potevano convertire [in poesia] se non quanto era in loro
[in poesia] se non quanto era in loro diventato sentimento, e non mai1
, il frantumatore degli schemi dell'esperienza in miriadi di istanti sensoriali, è poi
b. croce, i-2-38: in questa concettualizzazione degli pseudoconcetti è il vero
? concezióne, sf. concepimento (in senso proprio: ormai in disuso)
concepimento (in senso proprio: ormai in disuso). iacopone, 2-32:
. crescenzi volgar., 9-59: in capo di dodici mesi partoriscono [le
uno stelo, con la rosa mystica in sommo. -giorno in cui la chiesa
la rosa mystica in sommo. -giorno in cui la chiesa cattolica celebra la solennità
sua concezzione, subito che fu creata, in esserle dall'eterno padre rappresentata quasi in
in esserle dall'eterno padre rappresentata quasi in un foglio tutta quella dolorosa istoria,
, che con processo di tempo doveva in questa vita avvenirle. d. battoli,
istante della sua concezione fino alla salita in cielo. 5. figur.
imaginazione, accoppiate, scomposte, unite in nuovi elementi. de sanctis, lett
di malebolge è questa trasformazione dell'uomo in bestia e della bestia in uomo: hanno
dell'uomo in bestia e della bestia in uomo: hanno l'appetito e l'
concezione del mondo, ogni filosofìa, in quanto diventa ima norma di vita,
atteggiamento etico. alvaro, 7-61: ugualmente in queste due concezioni della vita che soffiano
manifestano insieme le loro concezioni per passioni in comune; corno el cane l'ira,
intorno, li cominciò a bagnare la barba in uno con- chello, e poi l'
ordinato d'opere di virtudi come si conchiarirà in questa operetta [ecc.]
, dicesi degli animali rivestiti interamente o in parte di un inviluppo solido, inorganico
calcarea (più raramente cornea), in cui è allogato e protetto il corpo
per mio amore gliel puse, et in mio nome gliel fa portare. canteo,
: biancheggiava il tetto / di compartite in oro ampie conchiglie, / che già
ampie conchiglie, / che già chiusero in grembo indiche perle. boccalini, i-265
, delle quali quei popoli si servivano in vece di moneta. carletti, 135:
si trovano le conchiglie, se non in fondo del mare, e sono favole degli
, di quante forme / tras- sele in bruno pescator da l'onda! foscolo,
rombo, lo stesso rombo che pare sia in fondo a certe conchiglie sinuose; e
. pascoli, 123: s'annuvola in rosa e celeste / quel botro color
1-960: roride e rosse le ciliege in mucchio / entro il paniere, e appese
nell'ornato di nicchie e volte, in stemmi, mobili, targhe, ecc
anche come decorazione di sorgenti luminose, in abitazioni moderne, in strumenti, oggetti
sorgenti luminose, in abitazioni moderne, in strumenti, oggetti, ecc.)
e semplici. panzini, ii-330: in fondo all'androne un giardino con un
la bocca, e l'acqua casca in una conchiglia. alvaro, 7-207: il
che partiva da una conchiglia trasparente posta in alto, molto in alto. quasimodo
una conchiglia trasparente posta in alto, molto in alto. quasimodo, 4-26: una
si pensò che colui che parlava seco in cucina fosse qualche peregrino che venisse da
vestito di bigio e con quel cappello in capo carco di conchiglie. manzoni,
, 8 (130): si mise in testa un cappellaccio, sulle spalle un
4. fond. forma permanente metallica in ghisa o in acciaio al cromo-vanadio,
. forma permanente metallica in ghisa o in acciaio al cromo-vanadio, per le fusioni in
in acciaio al cromo-vanadio, per le fusioni in serie di leghe e metalli che non
: i più bassi [pilastri] finiscono in un con- chiglione con nervature da cavalluccio
calcareo conchiliare, mediocremente duro, diviso in masse di due a tre metri,
a tre metri, che dissepellite si riducono in calce. conchilifero, agg. che
pieno: un'altra nella malva che pende in porpora; un'altra nella viola
grani cavati da cinque differenti spighe, in tanti conchini situati in un terrazzo scoperto nella
differenti spighe, in tanti conchini situati in un terrazzo scoperto nella sua casa di
ne ottenne da ciascheduno il frutto, in due o tre spighe per stelo, corrispondenti
cui lati c'erano due conchini di terracotta in cui vegetavano delle cannedindia.
conciante; la soluzione delle sostanze concianti in cui si immergono le pelli. poliziano
sa proprio di cuoio / quand'è in concia. leggi di toscana, 6-177:
ndl'addobbo e, come si dice, in concia, otto mesi continui dal dì
cuoiame da tomaio e da stivali vaccino in sale, galla, vallonea, o simili
garzoni, 1-829: hanno ancor questo vizio in sé alle volte che ti danno pelli
poco di vero, e questa concia / in degnità le carote mantiene.
far battere tutta la lana, mettere in bucato tutte le fodere. avessi visto in
in bucato tutte le fodere. avessi visto in che concia hanno lasciato i letti e
torzo, come sulla murata del bastimento in concia nelle darsene. 12.
. 14. locuz. -cacciare in concia: dare la baia. g
per un ser uomo, e ti cacciano in concia, / e ti fanno restare
del mio. -trattenere in concia: tenere a bada. g
/ livia, la qual m'ha trattenuto in concia / già quasi un anno;
. conciaménte, avv. ant. in modo acconcio, in ordine, in
. ant. in modo acconcio, in ordine, in assetto. bonvesin
in modo acconcio, in ordine, in assetto. bonvesin da la riva
di cavallo, o vero lavorare, se in prima non fusse concio in mortella in
, se in prima non fusse concio in mortella in de la città di pisa.
in prima non fusse concio in mortella in de la città di pisa. marco
beono latte di giumente, e concianlo in tale modo che pare vino bianco,
. poi le lascian seccare, e pongonle in forma, e concianle con zafferano e
molti altri artigiani che hanno odori dispettosi in bottega, e nondimeno vendono la cosa
belle [olive]. a punto in toscana, maestra de le gentilezze, si
addobbo e, come si dice, in concia, otto mesi continui dal dì
sieno tenuti... rice- vare in consellio promessione e ricolte... da
); condire (un cibo: in particolare, l'insalata). sacchetti
: rubini di buona mena si concia in quello taglio che l'uomo vuole in su
concia in quello taglio che l'uomo vuole in su le piastre de lo smeriglio.
e'dimostrano. 5. rimettere in sesto; aggiustare, accomodare; allestire
aggiustare, accomodare; allestire, mettere in ordine; sistemare, preparare convenientemente;
, e il maestro andò là a conciargliela in camera presso al letto di questa donzella
tassoni, 5-36: le some coperte in guisa e conce / avean con panni
danneggiare, sciupare; maltrattare, ridurre in cattivo stato (un oggetto, soprattutto
: assai ti fia pensar di poggio in poggio / come m'ha concio 'l foco
tuoi cittadini / che ti dovrien tenere in alto seggio! boccaccio, dee.,
tu saresti buono disciplinatore: hai concio in modo costui che ci venissi il padre
si raccomanda; / vorrebbe qualche carità in effetto; / almen la grazia vostra
così ben per un tratto, che in perpetuo / per lor cremona avria di lui
c'oltr'all'esser vecchio, / in quel col mie fo più bello il suo
, che 'l seguìano, ha conci in guisa / che ne giace più d'un
158: la principessa poi, / in tutta la sua vita / non s'
meno che fino al gomito, conciano in guisa le tovagliuole, che le pezze
. gozzi, 1-31: il parrucchiere in camicia leva le coltrici e dentro.
una cateratta di broda color cioccolata, conciandoli in modo da far pietà.
8. figur. ant. mettere in regola, in ordine. sercambi,
figur. ant. mettere in regola, in ordine. sercambi, i-265: e
le gaivane, e a giovanni lanfredini, in spezialità, perché gli è mio capo
tasso, v-118: non seguendo vocale in quel verso,... non mi
piace; ma si può agevolmente conciare in questo modo. 10. figur
vuole un falcone, / una notte in galea l'usi guardare. berchet,
d'erba e d'alberi molti circundato in una valle, nella quale discendendo,
è sempre un uomo. possiamo conciarlo in modo da fargli scrivere tutto quello che vogliamo
non vi pose altrimenti fantasia. ma in effeto ella s'era cosi concia per meglio
. straparola, 4-4: si mise genobbia in punto, e conciossi sì fattamente che
20. rifl. per antifrasi. ridursi in cattivo stato; sporcarsi. aretino
rifl. ant. collocarsi, mettersi (in una determinata posizione, in un luogo
mettersi (in una determinata posizione, in un luogo); sistemarsi. sacchetti
sul desco e leva lo sciugatoio, e in sul crocifisso piano si concia proprio,
. conciare male una persona: destare in essa un desiderio assai vivo. machiavelli
vuol far ciò che voi volete: in modo l'ho mal concia della grazia vostra
, 1-1-133: ma non vedi mai nulla in quelle tante / discordie e risse,
causa dell'argento vivo, che portavamo messo in certe pellicine concie. leggi di toscana
qualsivoglia persona... da ora in l'awenire non ardisca in modo alcuno
. da ora in l'awenire non ardisca in modo alcuno mettere o condurre per terra
faccia superiore scoperta, ammagliata da cordoni in croce. -per simil.
dalle intemperie. 2. preparato in modo adatto, allestito convenientemente. biringuccio
così poco, che chi la vede sta in dubbio s'ella è concia o no
11-ii-345: venne co 'l capriolo compartito in due piatti alquanto di cinghiaro, concio secondo
concio secondo 11 costume della mia patria in brodo lardiero, e in due altri
della mia patria in brodo lardiero, e in due altri due paia di piccioni,
segneri, iii-1-116: se la madre, in cambio di menarla ad ogni ballo,
cambio di menarla ad ogni ballo, in cambio di lavarle il viso coll'acqua
disertori delle gentili brigate traggono le notti in gozzoviglie ed in tresche, e bevono insieme
brigate traggono le notti in gozzoviglie ed in tresche, e bevono insieme col vin
appetito il cuore del suo amante conciato in saporosa vivandetta. sbarbaro, 1-265:
, perché, né spezzato, né in quel modo concio, utile alcuno alla
man di vostra signoria; ma giunsero in modo conci da la pioggia, che gran
: ventiquattro mani e centoventi ugne furono in aria contro all'oratore, il quale
: la veccia... vuoisi seminare in terra concia. conciatóre, agg
modo di tutti è fame il saggio in un correggiolo, e vedere come comporta assai
o con qualunque altro nome, ardisca in modo alcuno [ecc.].
quando piove! ma sentono la nuvola in cielo; se appare la nuvola siamo belle
, o a bottone, o in altra forma, con le limature, le
conciature e mill'altre fantasie che vanno in questo mestiero. 3. ant
.. alla conciatura muliebre fiorentina, in modo tale che fra l'abito e il
disus. e iron. l'essere ridotto in cattivo stato; maltrattamento; tormento,
minuti alle mani della contessa; e in quanto alla conciatura, trovava nella mia
nel conciliabolo di rems... proruppe in queste parole. fogazzaro, 7-81:
. fogazzaro, 7-81: si doveva tenere in casa di 5. ant.
concìdere, tr. ant. tagliare in piccoli pezzi; frazionare. - anche
maravigliereste di tanti errori ch'io fo in quei pochi versi... io non
saria troppo lunga intemerata, basta che in tutti mi son mosso per qualche ragione
266: le donne... abbiano in mano stromenti da sonare, tutti da
da sonare, tutti da corda. in capo concieri di bende bianche, in
in capo concieri di bende bianche, in modo ben concertate, che le facciano comparire
d'idee. conciliabilménte, avv. in modo conciliabile. tommaseo [s.
si figuravano di portar d'un tratto in milano e in mezzo al loro fortunato
di portar d'un tratto in milano e in mezzo al loro fortunato conciliabolo il trono
voce esotica, / e ti veggo in un cantone / una fitta di corone /
il benemerito signor canonico sinigaglia, capitato in paese per la solenne occasione, teneva
i gatti su la loggia si riunivano in conciliaboli e miagolavano con una dolcezza misteriosa
bisi, quando di questa materia si discorreva in conciliabolo e federico era lontano, -fece
: certo, nel loro conciliabolo parlano in malo modo di me, e ridono,
5. borghini, 1-146: non solo in questi conciliaboli di spettacoli, ma ancora
che si fussero, si ricercassero non solamente in roma, ma di fuori per tutte
non si niega già... che in questa parte potesse avere castella, vicinanze
conciliabula dieta, a conventu et societate multorun in unum ». conciliaménto, sm
questa transizione,... agitantesi in un mondo contradditorio senza trovare un centro
sentiva un sommo piacere... in osservare con quanto diligenza i giureconsulti medesimi
necessità conciliare. foscolo, vii-179: in questi codici del diritto civile trovai la
lett. it., ii-424: in breve tempo [la coltura tedesca] abbracciò
e conciliò tutti gli elementi della storia in una vasta unità, della quale rimane monumento
d'annunzio, v-3-87: e vivevo in palese un'altra vita,
. saba, 149: è bene ritrovare in noi gli amori / perduti, conciliare
noi gli amori / perduti, conciliare in noi l'offesa; / ma se la
— conciliare una contravvenzione: estinguere in via amministrativa le conseguenze penali di certe
meno riverente che generosa, e conciliossi in guisa di primo tratto la grazia del generale
. foscolo, v-118: quando fui in vista di versailles rimanevami l'unico ripiego di
, poi raccomanda l'elemosina, minacciando in caso di rifiuto, come suol fare il
di comune accordo; armonizzarsi, essere in armonia; eliminare i reciproci contrasti.
vogliasi condiscendere all'uso o rettificarlo, in qual modo possano conciliarsi i diritti della
suoi contrasti, ma con l'unità in cui tutti i contrasti si conciliano e
delli costumi, come due anni prima in quel luoco medesmo era stato proposto da
trattasse di negozi indifferenti o misti, in maniera che egualmente participas- sero dell'una
d'annunzio, iv 2-139: adoperò in vano tutte le sue blande arti conciliative
giudice conciliatore: funzionario onorario, presente in ogni comune, che si occupa delle
deve prestarsi, a istanza di parte e in sede non contenziosa, a conciliare ogni
limiti della sua competenza. rigutini [in tommaseo-rigutini, 121]: 'conciliatore * è
manzoni, 1015: secondo la risoluzione presa in una seduta antecedente, si doveva aprire
la « discrezione », l'4est modus in rebus', il conciliatorismo, la transazioncella
fra lo stato e la chiesa (in italia, tra la fine dell'ottocento e
e si argomentano di spartire fra tutti, in parti eguali, il dominio del vero
fra lo stato e la chiesa (in italia). conciliazióne, sf.
, nel calore del suo affetto, in cui si fondevano i poli opposti dell'arte
crocchi furono tre o quattro, e in ciascuno c'era un direttore di scontro,
papa concilio generale alla città del torso in torena, nel quale scomunicò il detto
'. sarpi, 1-67: ridotta in manifesto esterminio, non poteva [la chiesa
tutti i secoli, consegnata e sparsa in tanti concili, non ebbero, in
in tanti concili, non ebbero, in moltissime questioni, a far altro che citare
i-359: poggio bracciolini... in mezzo a'chierici del concilio di costanza e
di sigismondo imperatore osava, solo forse in europa, venerare la gran figura di
il concilio tridentino non sia stato accettato in francia, quanto alla disciplina, perché il
tutta la congregazione del concilio fosse ridotta in me solo, v. s. illustrissima
unita a segretezza). - anche in senso iron. dante, inf.
tal modo il socero si stenta / in questa fossa, e gli altri del concilio
, nel quale tutte le volontà sono in concordia ed unite. pulci, 8-32:
fu la novella sùbito a marsilio / come in ispagna è venuta gran gente; /