2-115: 'fa che ti piace', in vece di dire: 'fa quello che
di grandissimo dispiacere, perché sono concorsi in uno tempo medesimo troppi accidenti a perturbarti
a perturbarti; né è solo la roba in che tu patisci, ma di più
di lui. velluti, 148: stava in case furono de'lan- fredini. g
252: e non ristava di spiare che in ciascuna parte il mio inimico facesse.
: se fu beato chi la vide in terra, / or che fia dunque a
, / or che fia dunque a rivederla in cielo? boccaccio, dee.,
e avveduta,... entrò in pensiero che questo volesse dire, che
pensiero che questo volesse dire, che in così fatto re, non essendovi il marito
565: o padre, io veggo in mezzo alle tue ciglia / un segno che
23-1: che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, /
: queste bimbe, queste vergini i in che offesero dio santo, / che perdóno
è nulla da obiettare (spesso usato in senso ironico). dante, conv
inf., 4-151: e vegno in parte, ove non è che luca.
. m. villani, 1-31: in poco tempo fu tanta tribolazione tra'paesani,
(154): gittato dal mare ora in qua ed ora in là, senza
gittato dal mare ora in qua ed ora in là, senza mangiare, sì come
, 6-7: la fama andò di questo in modo fuore, / che ne fu
modo fuore, / che ne fu in tutta l'isola che dire. aretino,
vivere con qualche agio, e mettersi in una classe riverita e forte gli eran sembrate
78: il dottor sperandio teneva in grandissimo conto l'arte di ippocrate e
vivere. -aver che dire: essere in disaccordo, in contrasto. foscolo,
-aver che dire: essere in disaccordo, in contrasto. foscolo, v-42: mi
e cose siffatte. -ant. in frasi interrogative indirette in cui 11 predicato
-ant. in frasi interrogative indirette in cui 11 predicato, pur essendo diverso
da darmene? alfieri, vii-23: in mia reggia ei solo adunque / verrà,
ei solo adunque / verrà, quasi in mio scherno? e che? fors'egli
una festa di ballo? è ambizione in lui lo starti sempre attaccato alla gonnella
: che più? vostre proprie cose in quale stato sono? aretino, 2-139:
udrammi / rammentar, ch'ei pur nacque in questa tebe, / ch'or col
, 79: voce sì cara e riverita in prima, / che forza avrebbe in
in prima, / che forza avrebbe in lor... / se proferisse mai
proferisse mai quella parola, / che in core han tutti, la rivolta? guai
, / è nel pensiero de'nemici in cima. gioberti, ii-43: fratesche [
febo tornò? alfieri, viii-20: in questa reggia il piè straniera ardisci /
leopardi, 23-86: e quando miro in cielo arder le stelle, / dico fra
di qualche mal si lamentava, chiamatolo in disparte, insegnava un rimedio, fac-
piè sospinto... sapete; in effetto-, o vero, in conclusione:
sapete; in effetto-, o vero, in conclusione: altri dicono, che è
azionisti? si vide nel 1929, in america, quando tante società e tante
che che è: lì per lì, in un momento. firenzuola, 751:
latini, rettor., 16-19: in questa parte vuole tulio dimostrare da cui
dimostrare da cui e come cominciò eloquenza et in che cosa. guittone, i-160-22:
. idem, 366-69: pon mente in che terribile procella / i'mi ritrovo sol
amore e'fussi ricevuto [il principe] in tutte quelle provincie cha hanno patito per
/ e dirollo anco a voi, ma in altro loco. guicciardini, 68:
che speranza vieni tu a difenderti, in che confidi? caro, 12-1-5: siamo
che confidi? caro, 12-1-5: siamo in un deserto, e volete lettere da
noi siano lontane le nuvole, e in che distanza da terra si creino i tuoni
diancin di capriccio v'è egli entrato in capo di volermi ad ogni modo scegliere per
cielo, / quando novellamente io venni in terra / a soffrir l'aspra guerra
mio riposo io venni / a ricercare in te. alfieri, 1-5: che veggio
simile a giubbe -raramente usato (in esclamazioni enfatiche) e a crini, e
) e a crini, e de'messi in manto fregiato di bellissimi sopranella forma che
e il rumore prodigioso del respiro- in amore, dicono alcuni, è un sale
, è un sale, un pizzicore e in fine che cosa era di bello
ciascun se 'n sé ben pensa ed in comono, / che onor, che prò
come al giovinetto / corse il gran foco in tutte le midolle! / che tremito
fragranza, che gloria, che paradiso in terra e in aria! manzoni, pr
gloria, che paradiso in terra e in aria! manzoni, pr. sp.
tossire. bocchelli, ii-277: eravamo in bonaccia in una zona famosa per le sue
bocchelli, ii-277: eravamo in bonaccia in una zona famosa per le sue calme,
che un commissario di polizia, come in napoli si chiama siffatta gente, spiegava
. qualche cosa; si usa solo in locuz. come: un che, un
un certo che. beccuti, 1-2-48: in la persona / avete un non so
rito cappuccinesco, s'alzava di tempo in tempo, con un movimento che lasciava trasparire
si pigiava innanzi dai portici; e in quella confusione la figura della regina mi
: fino a un certo punto, in certa misura. caro, 5-1:
con sospetto, con diffidenza, forse in contraddittorio con chi sa che mascalzoni.
compagno in un ufficio, in un grado, in una carica,
in un ufficio, in un grado, in una carica, in un impiego,
un grado, in una carica, in un impiego, in una professione liberale.
una carica, in un impiego, in una professione liberale. machiavelli, 241
commessa ad attilio suo collega, pretore in roma. guicciardini, iii-134: per le
mani di marcantonio, collega del dittatore in quell'anno nel consolato. alfieri,
da me per trincare co'suoi colleghi in politica qualche bottiglia spumante di brindisi amari
, 4-186: la signora capitana poi in gala, quasi fosse la sua festa,
prestare a suo conto quell'opera che aveva in tanti anni così devotamente prestato, per
2. per estens. chi coadiuva altri in un'impresa o nel conseguimento di un
fu a mantener la barca / di pietro in alto mar per dritto segno. alfieri
, andai a poco a poco deteriorando in tal guisa il componimento, che finii col
« nualtri * disse l'ingegnere rivolgendosi in dialetto veneto al suo collega nel celibato
le intelligenze. sbarbaro, 1-59: in cerca di conoscenze visito i pubblici giardini.
. egli è far collegamento di gioie in qualcheduno de'più nobili metalli. pascoli,
o la persona che permette di entrare in contatto con un organismo politico o militare
capito? non ti farai più vedere in queste vicinanze. se c'incontreremo,
o di apparecchi che, soprattutto, in elettrotecnica, collegano assolvendo specifici fini,
coordinate geografiche e della direzione del meridiano in un punto della superficie terrestre, quando
altro punto. 6. locuz. in collegamento: in comunicazione, in contatto
6. locuz. in collegamento: in comunicazione, in contatto (nelle radio-
. in collegamento: in comunicazione, in contatto (nelle radio- e tele-comunicazioni).
radio- e tele-comunicazioni). -anche: in concomitanza, in dipendenza. palazzeschi,
). -anche: in concomitanza, in dipendenza. palazzeschi, 4-322: sia
che la fanfara prestavano il loro servizio in piazza e non in collegamento con la
il loro servizio in piazza e non in collegamento con la funzione religiosa, per
leonardo, 4-2-31: l'acqua ha in sé tenacità e colleganza infra le sue
agricoltura devono essere complementari, anzi collegate in un circolo. nella piccola economia valtellinese
e dipinte due mani che si toccavano in segno d'amicizia e di colleganza.
ant. contratto di commenda, diffuso in special modo nel commercio marittimo (nel
li beni di alcun, o ver in rogadia, o ver averà in colliganza,
ver in rogadia, o ver averà in colliganza, esprima per ordine al suo
fatto di ciò, che elio averà avuto in colleganza o ver in rogadia e secondo
elio averà avuto in colleganza o ver in rogadia e secondo come elio averà ordinatamente
secondo come elio averà ordinatamente espresso, in presenzia della legge sia tenuto de a
, che, fermando il piè nudo in terra e in distanza uguale l'uno
, fermando il piè nudo in terra e in distanza uguale l'uno dall'altro,
sollevando al cielo fronzuti i rami, collegavansi in sulle cime a favore de'passeggieri,
io libero da quegli, con cui in eterno sono colligato. 2.
più persone o più partiti; stringere in lega, alleare, coalizzare, mettere
, seguendo un'identica volontà; essere in rapporti con qualcuno. -anche al figur
, a collegare con legami di pace in unità concordievole la generazione umana. g
cavalcanti, 7: entrato il legato in bologna,... ed esaminando con
ed è causa di colligàre gli amici in tanta umanità, che 'l bene
erano lacerati dalle fiere, mandò mercurio in terra a portar la giustizia e la
re ferrando che lo stato suo fussi in gravissimo pericolo per avere molti luoghi e
mondo si collega, e viene / altri in favor di creta, altri d'atene
uni vietato di adoperare le nostre forze in prò nostro, gli altri d'averci da
in firenze, il comune, o, meglio
schiatte nobili, tedesche e feudali, partite in guelfe e ghibelline, aveva con rigoroso
civile e militare saputo e potuto constituirsi in modo da acquistare un'azione propria e
e falso? 3. mettere in comunicazione (per lo più con riferimento
. tr. figur. coordinare, porre in relazione; connettersi armonicamente, corrispondere,
regole sono tratte... e in che modo si debbono contessere e collegare
mi canta, riprendendo la canzone dal punto in cui fu interrotta; ma da gran
alla tendenza aristocratica e conservativa, che in quegli anni democratici diventava una vera necessità
. collegataménte, avv. ant. in modo da congiungere, da collegare bene
da congiungere, da collegare bene, in modo opportuno. viviani, 2-20:
] coll'andar a suolo per suolo in giro collegatamente murandola, regolata da un
. congiunto, unito insieme; posto in comunicazione (i pezzi di un meccanismo,
sacchetti, 134-6: mettea li danari in uno ceppo che era ivi presso collegato
, 33-299: è abile ad esser mossa in due maniere, cioè dibattersi come pendente
aria », il br, domani andrà in meno di sette ore da roma a
proporzional mente e con mistura disposte in dipendenza l'una dall'altra; posto
dipendenza l'una dall'altra; posto in relazione, connesso (idee, pensieri
: bisognava che quelle pensassero di spenderli in difendere le cose loro, le quali
, nette d'ogni sospetto, amabili in tutto; e due principalmente, molto
giovane]. leopardi, 902: in tanto numero ed ampiezza di scienze e
.? 3. stretto, unito in lega, alleato, coalizzato; associato
difesa; e finalmente, non sendo in molta unione, conchiusono per allora mandare
, 1 (18): era, in que'tempi, portata al massimo punto
la tendenza degl'individui a tenersi collegati in classi, a formarne delle nuove,
. carducci, i-306: qua [in francia] il terzo stato non fe'che
. einaudi, 1-550: impresa libera in cui gli uomini singoli, o collegati in
in cui gli uomini singoli, o collegati in sodalizi, liberamente contrattano tra di loro
ghibellini d'italia la sua intenzione, ebbe in milano i caporali di parte ghibellina d'
viniziano, ma non congiugneva già i collegati in amicizia sincera e fedele. sarpi,
un notaro spagnolo ebbe ardire di comparir in rota pubblicamente e far comandamento, per
a due napolitani che desistessero di litigar in quell'auditorio; venne in risoluzione di
desistessero di litigar in quell'auditorio; venne in risoluzione di far palese l'animo suo
che sogliono regnare tra i collegati, in molte occasioni che sono occorse chiaramente si
questo artificio del re medesimo, per metterlo in diffidenza con la sua parte, e
7-iv-393: venne finalmente il felicissimo giorno in cui generosamente l'imperador federigo diede la
coro », e significa li conligati in carità e concordia; e « li figliuoli
infernali, e lo si fece intervenire in tanti racconti e processi terribili di magia,
. raro. collegamento; il punto in cui due cose si collegano; il mezzo
bartoli, 33-19: certo è, che in quanto l'uomo è discur- sivo,
aveva mantenuta la sicurtà comune, imperocché in essa espressamente si proibiva che alcuno de'
nelle giudicature collegiali, gl'individui, ponendo in comune l'interesse della loro autorità,
: sentiva la guerra con entusiasmo, in una esaltazione di sentimenti collegiali e d'
docciare è un'altra; e ha fondamento in una calun- niazione collegiale di numero dattilico
o ragazza) che studia e sta in un collegio; allievo di un collegio;
al principio austriaco della collegialità, affinché in quella confusa promiscuità nessuno avesse a rispondere
una coppia. varchi, 18-2-73: sono in firenze... più di
secondo il quale delle chiese cattedrali e collegiate in distribuzioni quociascuno dei magistrati facenti parte del
. a dimari, 1 -proleg.: in molte scritture di gium poteva esercitare tutti
fon collegialménte, avv. in modo collegiale, con darono un
canonici (ora si chiamano chiesedeliberazione collegiale; in adunanza, in ascollegiate) per soddisfare
si chiamano chiesedeliberazione collegiale; in adunanza, in ascollegiate) per soddisfare con più decoro
chi fa parte di un 2. in comune, insieme. collegio (in
in comune, insieme. collegio (in particolare: di professori d'univer
medico. - anche tr.: decidere in seguito a consulto; stabilire collegialmente.
chiese non cattedrali esercitano il servizio divino in modo solenne. pallavicino,
chiesa ove il servizio divino viene esercitato in modo solenne da un collegio di canonici.
tava del corpus domini, in cui nelle cattedrali e colle
sm. insieme di più persone riunite in corpo, in base a una comune
di più persone riunite in corpo, in base a una comune funzione o interesse
veduta per li antichi filosofi apparire perfetta in questa etade, lo reggimento de le
, lo reggimento de le cittadi commisero in quelli che in questa etade erano;
de le cittadi commisero in quelli che in questa etade erano; e però lo
costumi nobilissimo, uno di quelli sedendo in magistrato, tenendo il supremo luogo ad aministrare
moce- nigo, eletto ambasciatore dal senato in luogo di giovanni delfino, perché non
-dir. organo costituito da più persone, in posizione di uguaglianza, la cui
, la cui attività si esplica in base alla volontà della maggioranza o della
disciplinare dell'istituto. -stor. in firenze, consiglio con facoltà deliberative costituito
con facoltà deliberative costituito da cittadini (in particolare, quello formato dalla signoria,
m. villani, 1-67: gli ambasciadori in fede e con grandissima affezione vennono a
alcuna, ma sempre insieme e in compagnia de'signori, perciò si chiamavano
735: fatta l'entrata de'nuovi signori in palagio, subito fecero chiamare i collegi
firenze si potesse dottorare, e ammaestrare in teologia. ser giovanni, 101: avvenne
de'cardinali e prelati, e 'l papa in una sedia coperta tutta di damaschino bianco
. tasso, ii-264: niuno è in cotesto illustrissimo collegio, ch'io stimi più
. panciatichi, 225: si portò in conclave ier mattina il residente cesareo,
ordinata da eugenio iii, del sacro collegio in senato politico, partecipe, depositario,
alla camera dei deputati che va ad aprirsi in toscana. carducci, i-796: io
del pari e progressista, aveva negozio in un popolare « corso * della città di
di più persone aventi caratteristiche o qualità in comune. -anche: schiera di persone
, / dir chi tu se'non avere in dispregio. idem, par.,
partiranno i due collegi, / l'uno in etterno ricco, e l'altro inope
piovano arlotto, 214: sendo una mattina in uno collegio d'alquanti uomini da bene
a prima morire che per alcun tempo in monasterio retornare... la escomunicomo
il sacro collegio de'letterati, parlò in questa guisa. marino, 16-218: di
quali nullo sia iurato... in alcuno collegio u vero arte della città
. servio tullio divise il popolo romano in diversi corpi chiamati collegi. d'annunzio,
nei secoli tante imagini quante ne assomma in una notte la piccola sfera del mio occhio
. 4. gruppo di specialisti in una specifica disciplina (medici, uomini
o di legge, eruditi) riuniti in consulto. -far collegio: riunirsi per
nello faceva far certo collegio di dottori in casa del più attempato di loro per la
, / a ciò che se fallassi in cosa alcuna / tu ponga all'ammendar gl'
[i portamenti degli uffiziali] descritti in gran numero di volumi che si portano
della vergine, v-410-61: ogne dì in lo quale se comunega, i compagnuni del
bandello, 2-24 (i-893): ma in ogni setta, in ogni collegio e
i-893): ma in ogni setta, in ogni collegio e in ogni santa congregazione
ogni setta, in ogni collegio e in ogni santa congregazione ve ne sono de'
sieno accettate [le mie sorelle] in un collegio di tante ancille di gesù
'l collegio si discorda / e vansi in aria a far guerra le pecchie.
diritto, della teologia, delle arti; in età successiva, la convivenza di un
molte grandi cittadi assai popolose e civili, in molte de le quali ci sono collegii
studio di pisa, piglierò sicurtà con voi in raccomandarvi questo giovane qui della terra.
e scole, di che restano reliquie in molte cattedrali, dove è la dignità
non farei ora altro mestiero che correre in qua e in là per raccogliere i vari
altro mestiero che correre in qua e in là per raccogliere i vari giudizi che
: l'italia tutta si risente, in fatto di fama letteraria, di un vizio
collegio d'alunni, che venissero istruiti in quelle facoltà e lingue, per insegnarle
del castello di venchieredo continuerebbe ad esercitarsi in nome del figliuolo minorenne del condannato,
gesù ci scompiglia: / egli è in collegio al sacro cuore, e il padre
, e il padre / curci lo tiene in briglia. verga, 4-236: vedrai
, 4-236: vedrai che quando avrai messo in collegio la tua bambina sarai contenta tu
quella sua bella e franca giovialità che in collegio aveva un fascino così strano sul
e capriole e studi; ma passò in un collegio. gramsci, no:
il refettorio: i convittori rincasavano. in pochi giorni si dispersero per le campagne
degli insegnanti e dei giovani che studiano in un collegio. 13. eccles.
giovani laici. -collegio romano: fondato in roma da s. ignazio e da
ono- revolezza fattami da'padri del collegio in lezzioni pu- bliche fatte sopra i miei
, conseguente da questo, fu venirgli in cuore un efficace pensiero di fondare il collegio
di tutte le nazioni, che ammaestrati in esso con ugual cura nelle virtù e nelle
e la mattina, levandosi, e sonando in fretta a'collegi, mettendosi le dette
terra: ivi con altri nostri sacerdoti vive in lunghe orazioni e gran penitenze.
regolata da ima particolare disciplina '(in origine apparteneva al linguaggio sacerdotale).
nei luoghi umidi, sotto materie vegetali in decomposizione. = voce dotta, lat
. ant. dimenticato avea: / alto in mente scolpito / l'esaltato biascicare,
l'esaltato biascicare, rimuginare, dimenare in bocca, tra le risiedele /
nella veemenza della collera ei si diffonde in mille impre storia di fra
sempre più d'una gran collera che aveva in avendo acconcia e fabbricata la marza
detto, da questa parte assettata un po'in bocca, paura, e vedendo
, col capo basso, dola in un bicchiere d'acqua fresca chiara ad ammollare
, adesso non si faceva più vedere in piazza, addossato al muro del campanile,
vo'che pensi ch'io me rintanato in a recitare paternostri ventimila fiorin d'oro
cervellaccio da giocare a scacchi uccidere in tanto potesse l'atride, / o se
si nava una nera muta intere in collera e per settimane. riteneva uno
. pancrazi, 2-112: donde nasce in te memoria e lo esperimento e poi l'
, col pelo ritto; la quale in questo modo tu impari e hai questa arte
: o tigri della terra / noi concitate in de la collera che hanno sempre
tente, / stridon le frecce, e in polvere / van le corone sono
2. moto violento dell'animo, in forma di reaquei ritornelli che le precedono
troppo ha dell'inverosimile che un uomo in collera se ne stia festa con
la camera furio uno scudo in cui è rappresentata la testa di un leone
qua e là dimenandosi, vide a caso in un canto di una tigre.
lino 6. locuz. - in collera: adirato; con animo sdeappiccato,
e non gli dato altro che una bene in collera. vasari, iii-131: il mattacelo
di meritare tanta gagliarda ciance vedendo quel padre in collora rivestì tutte le riprensione. vasari
riprensione. vasari, iii-457: avvenne in questo tempo femmine ignude di quell'opera,
vi sieno. galileo, 115: fammi in questo luogo sovvenir opera, e fattosi
il quale essendo, come talvolta accade, in collera con un i-81: chiamo lo
un i-81: chiamo lo stesso iddio in testimonio se mai la suo concorrente, disse
da lui nelle sue lezzioni, e che in sua tanto gli accieca l'ira fondata
sostenute le contrarie. redi, rere in quella collera. magalotti, 20-66: voglio
io mi giustifichi con dirò così molto in collera. pananti, i-73: io son
: sono un po'ardente, / e in collera divento un animale. quello che
testa vostra, e non mente preso in iscambio per collora ed invettiva. alfieri,
indovinate una benedett'uomo! » rispose gesualdo in i-227: mi sentii destare improvvisamente un
e cordiale come d'innamorati italia in tanta miseria e cecità teatrale che facessero
miseria e cecità teatrale che facessero in collera. credere o parere quella come
ora un'altra da disperato, una in burla, una in colera, una dotta
da disperato, una in burla, una in colera, una dotta, una bella
una bella e una brutta. -accendersi in collera: adirarsi con violenza improvvisa.
. del rosso, 1-2-247: grandemente acceso in collera, gridò ad alta voce.
ad alta voce. -andare, entrare in collera: adirarsi, sdegnarsi. fra
giordano [crusca.]: alcuni vanno in collera per ogni leggier paroluzza che non
credi consolare con la cena, entri in collera, e sofferto un pezzo, se
il parietico non poteva, ed entrava in tanta collera, che voleva sgarrare le mani
pappa calda e altre burle, entrò malamente in collera. segneri, iii-1-12: alcuni
alcuni del popolo fanno romore e vanno in collera per le parole del sacerdote. goldoni
ha detto quel temerario? -se andate in collera, non vi dico altro. -no
vi dico altro. -no, non sono in collera. ti ascolto placidamente. algarotti
dal fargli altro simile scherzo; vanno in collera, si rappattumano poco stante insieme.
. leopardi, 1046: non andare in collera: così possa tu guarire dei
a farmi star quatto -mi fai andar in collera. verga, 3-15: padron
come se don franco ce l'avesse in tasca; tanto che lo speziale finì coll'
; tanto che lo speziale finì coll'andare in collera. cassola, 2-95: la
cassola, 2-95: la bimba andava facilmente in collera, scoppiava in pianto e si
bimba andava facilmente in collera, scoppiava in pianto e si buttava contro anna.
: secondo l'operazione delle figure -saltare in collera: accendersi improvvisamente d'ira.
va più a caccia, e salta in collora come un li vuol favellare; in
in collora come un li vuol favellare; in fine e'non si può più con
bile '. collericaménte, avv. in modo collerico, con ira, adiratamente
il danno non pari? -essere in collera: essere sdegnato. -essere,
: essere sdegnato. -essere, stare in collera con qualcuno: essere adirato,
: perché di lungo tempo occultamente stava in collera con lui. ariosto, 488:
: contra questa povera / famiglia ero in tant'ira e tanta colera, /
8-367: certamente io era un poco in collera, perché mi pareva esser trattato
mia! io non voglio star teco più in cò- lora. ti perdono ogni cosa
confessione, d'essere internamente innasprito ed in collera, perché quando ei non fusse
di farlo. quando la moglie è in collera, quattro carezze bastano per consolarla
? » gli dissi. « siete in collera con me? »...
me? »... « sono in collera col medico, il quale,
: i malavoglia non ci vanno oggi in chiesa; sono in collera con domeneddio,
ci vanno oggi in chiesa; sono in collera con domeneddio, per quel carico
per quel carico di lupini che ci hanno in mare. deledda, iii-863: storpia
prominente, i piedi che pareva fossero in collera fra di loro e camminassero ciascuno per
, volgendosi i calcagni. -montare in collera: adirarsi, sdegnarsi. -montare
orgogliosa. muratori, 1-7: tengono in tutta riputazione il lucroso loro mestiere,
il lucroso loro mestiere, montando anche in collera se taluno osa di parlarne in
in collera se taluno osa di parlarne in diverso tenore. -muovere la collera
446: chi per parer savio si mostra in volto torbido e collerico, il più
parzialissimo di patrizio, e sapeva, in coscienza sua, che faceva ingiustizia, sentendo
acerbità dall'acre natura e dall'ingrata patria in dante attizzata a fargli dir troppo veracemente
. bontempélli, 8-91: subito balzò in piedi e con piglio collerico ma contenendo
tra le sinistre profezie che si traevano in paese da quell'odio fra consanguinei.
cervelli, ogni cosa casca e va in fumo. 4. sm. chi
mia medicina venendovi io gli possa soffiare in culo e rendertelo vivo? =
pubblici); offerta collettiva fatta dai fedeli in chiesa. bibbia volgar.
... disse di non potere mettersi in tasca le mani perch'eran unte.
, 5-203: deh mettetelo almen costà in un canto [il morto] / finché
certo suo concittadino, e me la promosse in presenza dell'economo perch'io, come
a riprendere il treno che la riportava in città, per ricominciare. alvaro,
per i poveri ciechi: un signore in smoking con un berretto rosso di carta
perché volentieri sostenete quelli che vi recano in servitù e pongonvi le collette e le
o vocabolo di colletta propriamente, ed in sua stretta significazione, suol convenire a
peso, meramente personale, il quale in alcune parti si dice la testa.
proprietari diversi e destinate a essere scaricate in porti distinti. 6. eccles.
se sia sì facile rincontrar di molte collette in cui 10 trascuri [il motivo da
, 3-7-61: s'è durato fatica in tale stato / a ricorrer a dio;
, 99: anche quando fosse viva in tal significato la voce 'colletta ',
tributo '. collettivaménte, avv. in modo collettivo, tutti insieme.
. alvaro, 7-131: mille persone in platea, che individualmente possono essere più
. dottrina politica che, affermando, in opposizione all'individualismo, la completa subordinazione
concetto empirico e potrebbe sempre nascere uno in quel momento che non accettasse d'indiarsi
di persone considerate come corpovolgar nostro, come in altre favelle ancora, nel minor unitario
me vi sieno dei periodi di tempo in cui certe idee occupino e ingombrino tutto
suoi peccati. contribuì a questo, in misura non indifferente, un'idea balenata
misura non indifferente, un'idea balenata in testa al ciabattino e subito fatta propria
spirito collettivo che si verrà a formare in questa varia adunanza, si accosterà e
di tutti gli ostacoli naturali e umani in cui intoppa il protagonista. carducci,
comune a una pluralità di persone, in quanto vivono in società. -fenomeno collettivo
pluralità di persone, in quanto vivono in società. -fenomeno collettivo: aggregato di
rimangono distinte tra di loro (e in ciò l'atto collettivo si distingue dall'
lavoratori e di datori di lavoro, in rappresentanza degli aderenti o appartenenti alle rispettive
perseguimento di uno scopo comune. -società in nome collettivo: il tipo più elementare
allorché un singoiar collettivo, ch'è in fondo un plural travestito, si accorda
, e nella lingua italiana, come in alcun'altra, benché posti nel singolare
raccogliere conclusivamente il senso delle cose dette in precedenza nel discorso. p.
degli svizzeri,... non potesse in alcun modo resistere la fanteria collettizia degli
i-49: certamente, chi ricercasse poi in sé stesso maturo le cagioni radicali degli
gozzi, 1-68: l'unirsi in un collettizio comandato, l'abbandonare le
l'abbandonare le tane loro per passare in italia, era cosa da coloro ricusata
il collo (e può essere tagliato in varie fogge e misure, sia attaccato
prendo per il collo e vi butto in mare ». a dimostrar la qual
, e con mano ferma lo reggeva in aria per il colletto della giacca, che
male al mondo. grazzini, 3-2-191: in camicia la state / si giuoca,
/ si giuoca, e 'l verno in colletto o in giubbone. allegri,
giuoca, e 'l verno in colletto o in giubbone. allegri, 39:
tra la radice e il fusto, in corrispondenza del quale avviene il cambiamento della
: versare un vino o un liquore in un bicchiere senza colmarlo sino all'orlo
legno, sei o sette fanciulle, in grembiule nero e collettino bianco d'uniforme
ricordavamo 1'incontro di quattro anni fa laggiù in america: e il primo, per
con lei unita, / specifica virtù ha in sé colletta. 2.
filippo da santo gineto, / vece in firenza per messe lo duca; / ch'
(la posta; quote o contributi in denaro per conto di partiti, sindacati,
3-147: mandollo di poi papa eugenio in inghilterra, dove istette parecchi anni per
parecchi anni per collettore, e governowisi in modo che n'acquistò grandissima riputazione,
che n'acquistò grandissima riputazione, e tornò in corte con grandissimo onore. sarpi,
che il pontefice romano avesse alcuna autorità in inghilterra, scacciò il collettore del denaro
5. geogr. parte del ghiacciaio in cui si accumulano, stratificandosi, le
nevi cadute durante le nevicate o depositatesi in seguito a valanghe. 6. tubazione
quei reami. pallavicino, 3-2-549: fosse in grado al re di porgere ogni favore
, tr. (collezióno). accogliere in una collezione; fare collezione di qualcosa
, iv-343: la conversazione venne di mano in mano a cadere su'libri che noi
mano a cadere su'libri che noi leggevamo in campagna. allora tu avresti udito messere
, i-468: quello che più mi pone in sospetto fu il solito promettere roma e
sue collezioni d'arte e si profuse in elogi alla vista di tutti i cocci e
con le loro mani di metallo atteggiate in un gesto immobile. e. cecchi,
un ordine preciso e chiaro, e poterli in tal modo facilmente ritrovare e consultare.
poi morì santissimo vescovo,... in un ragionamento che dentro una libreria con
di parole... e poniamo che in questa collezione sien molte voci meritevoli di
fin fine il vantaggio che ne deriva, in soli e nudi vocaboli si risolve.
gli uomini. cattaneo, ii-2-234: in germania... la scienza pauperaria
documenti d'ogni paese, come suol fare in tutti li studi suoi quella nazione.
credo fermamente che non cominciasse a prodursi in esso principio di giugno.
si considera come collezione 'variorum ', in questa parte l'edizione di torino non
capire, e saprà leggervi il cuore fino in fondo, semplice- mente dall'increspatura d'
: senza rendersene conto, stava cessando in quel tempo di essere il dongiovanni collezionista
libere o fissate al gambo; cresce in famiglie, per lo più sui tronchi degli
voce (del resto antiquata e caduta in disuso) allo sconto delle lettere di
, pesce che ha la testa che termina in punta; il tronco che ha la
di sotto della testa, e l'ano in mezzo al corpo; le mascelle sono
nismo umano costituita da un'elevazione in ge nere a forma di
lastri [tommaseo]: si pianti in terra e nei vasi le cipolle
- al figur.: venire in contrasto (interessi, opinioni, ecc.
quello di cosa che urta o cozza in un'altra e la deteriora, e sopra
2. tr. ant. elidere (in senso grammaticale). tasso, i-116
(femm. -a). chi abita in collina. tommaseo [s. v
uomo. foscolo, xiv-25: tutto in somma collima a rendermi l'oggetto dei
passare per un dato punto, posto in coincidenza mediante un segnale, una visuale
3-774: come lo stimo pur troppo prattico in prender mira, in collimare, come
pur troppo prattico in prender mira, in collimare, come dicono, al scopo che
, lo potesse ancor stimare non ignorante in quel rimanente circa il tirare e dar di
o linea di collimazione', retta che, in un cannocchiale, unisce il centro dell'
estesa e prolungata, che non supera in altezza i seicento metri. -al plur
'l nocchier, se voi / ite in acaia, di salir la collina, /
delle ville saranno situate alla marina, in su qualche rilevata parte sopra essa,
a ridosso di una collina, e divisa in tre piani o sia terrazze che si
verga, 4-76: pareva di soffocare in quella gola del petraio. le rupi
, i monti foschi nella caligine, in fondo. pascoli, 31: alle colline
le colline di cadaveri che bruciano / in nuvole di nafta. 2.
nuvole di nafta. 2. in senso generico e collettivo: luogo elevato,
bencivenni [crusca]: dimorano salubremente in quella aria di collina tanto maschi che
, e diciamo: luogo di collina, in collina, non: di colle,
, non: di colle, né in colle. pavese, 4-135: già in
in colle. pavese, 4-135: già in altri tempi si diceva la collina come
ombrose valli, / selve e spelunche in una vista offerse. marino, 11-22:
, agg. collinoso; che è situato in collina. piovene, 5-415
), detto di piante che crescono in collina. collineazióne, sf. geom
monte mario, fecero subito a arrivare in mezzo alla campagna, tutta collinosa.
. ho recentemente osservata una circostanza singolarissima in questo fiore: ciascuno dei due
tre denti, e l'inferiore diviso in due; la corolla più lunga del
calice, imbutiforme col lembo irregolarmente diviso in cinque lobi. idem [s. v
il corpo, come i sudori copiosi in taluni morbi. = deriv.
0 anche nella fluidificazione di parti solide in organismi viventi. redi
1 capelli eran legati dietro la testa intralciati in tondo, a modo che acquistavan la
collirio, sm. farmac. medicamento, in genere liquido (ma può essere anche
e la chirurgia; e sotto il medicamento in
. calvino, 1-144: s'era rivestito in silenzio, s'era pettinato a puntino
, scontro violento tra due corpi in movimento. — in particolare: urto tra
due corpi in movimento. — in particolare: urto tra navi o anche
questo intrinseco sconcerto, degenererebbe ben presto in tirannide; mentre è manifesto che siccome la
individui... viene a togliere in gran parte la collisione dei poteri. cattaneo
la passione vuole realizzarsi, s'intoppa in un altro infinito, nell'ordine generale
. dir. collisione di diritti: situazione in cui coesistono due o più diritti soggettivi
contrasti nell'esercizio dei singoli diritti, in modo che l'esercizio dell'uno può
che l'esercizio dell'uno può infirmare in tutto o in parte l'esercizio dell'
dell'uno può infirmare in tutto o in parte l'esercizio dell'altro o degli altri
scambio di energia, anche quando non siano in diretto contatto tra loro. 5
e scontro. tasso, ii-438: dimostrando in alcuni versi di virgilio, ch'il
, o, come si direbbe in questa lingua, co 'l gittar de le
6. locuz. -essere, trovarsi in collisione: essere, trovarsi in contrasto
trovarsi in collisione: essere, trovarsi in contrasto, in opposizione, in lite con
: essere, trovarsi in contrasto, in opposizione, in lite con qualcuno o
trovarsi in contrasto, in opposizione, in lite con qualcuno o qualcosa.
, 1-106: talora il bene generale è in collisione cogl'interessi de'potenti. imbriani
si trova almeno sette volte al giorno in collisione coll'interesse universale che ha dritto
delle sue azioni. -entrare in collisione: urtarsi con violenza, cozzare
corpo che unisce nell'uomo e in altri vertebrati la testa al tronco;
., 18-107: e quietata ciascuna in suo loco, / la testa e 'l
il papa gli puose il piede ritto in sul collo e disse il verso del salterò
buon v'è uccellar a'varchi, in veritate, / ché farete nel collo
nel collo nervo e callo, / in quell'aere ched è sottile e fina
3-72: l'abate presto si misse in assetto: / uno stangon dalla porta
di netto; / poi nella calca in modo arrandellollo, / ch'a più di
dipinge, / oimè! il bel collo in sì leggiadri modi. marino, 288
e cadente / ver'l'omero sinistro, in su 'l guanciale / riversava la testa
marini, xxiv-790: vide sì chiara in essi l'effigie sua, che potè scorgervi
l'effigie sua, che potè scorgervi come in terso specchio... le candide
forteguerri, 4-9: e lo portaro in fresca grotta ombrosa, / ove del
sarpi, i-288: san bernardo, che in quei tempi viveva, stimato il più
dolce dolce si cala con la sua pianta in su quel del collo della tale.
de gli intestini. idem, 1-308: in essa matrice è un collo, che
matrice è un collo, che spinge in fuori la natura della femina, e
natura della femina, e è quello in lei, ch'è la verga nell'uomo
se ne stanno il più del tempo in casa, in camicia et in calzoni bianchi
il più del tempo in casa, in camicia et in calzoni bianchi che portano
del tempo in casa, in camicia et in calzoni bianchi che portano lunghi sino al
di alcuni recipienti (e di oggetti in genere). - collo della cetra:
mi spargo / come grappol d'agresto in un'ampolla, / che doppo 'l collo
d. bartoli, 34-203: osservato in un vaso di vetro pien d'acqua fino
: l'altre due parti le distribuii in due caraffe, e col cotone turata
ch'ai sommo pinge noi di collo in collo. boccaccio, vii-127: sperai e
macina a collo a colui ch'è in mare. fiore, 130-9: la sua
cinta. sassetti, 125: vidi in casa un piloto d'india un manto per
. -andare a rotta di collo: in rovina. goldoni, vii-1156: che
fatto, ci precipitammo tutti e tre in tumulto verso la porta, ci buttammo
4-299: sbucò alla svolta un giovanotto in bicicletta. veniva giù a rotta di
collo torto. barilli, 1-113: entrava in fretta all'ultimo minuto sul palcoscenico fradicio
« e vostro figlio si trova seduto in fondo alla chiesa, le donne stanno
soccorso e disperato di salute, col capestro in collo e in camicia uscì della città
salute, col capestro in collo e in camicia uscì della città, e gittossi ginocchione
camicia uscì della città, e gittossi ginocchione in terra a piè del re domandandoli misericordia
cederni, con una sua zazzera pettinata in cuffia, mettersi una tovagliuola in collo
pettinata in cuffia, mettersi una tovagliuola in collo. storie pistoiesi, 308: e
ebbe, fue a lui gittata una sagara in collo, e con essa strascinato per
alla finestra. -fra le braccia, in braccio. cavalca, 16-2-267: sta'
desideri di vedere cristo, che è in collo, presente, in forma di fanciullo
, che è in collo, presente, in forma di fanciullo visibile, come la
mamma mia dolce, che mi portò in corpo nove mesi il dì e la notte
dì e la notte, e portommi in collo più di cento volte! troppo feci
persona che vedesse pigliare ignuno de'figliuoli in collo, né baciarlo né toccarlo, solo
li figliuoli, acciocché l'aves- sino in riverenza e riputazione. firenzuola, 247:
vestita a bruno, con un piccolo fanciullo in collo. cellini, 1-6 (34
cellini, 1-6 (34): in questo tempo io, che era di tenera
età, mio padre mi faceva portare in collo, e mi faceva suonare di
, iii-140: dipinse similmente a fresco in piazza a'piedi del palazzo la cappella del
, facendovi la nostra donna col figliuolo in collo sostenuta da alcuni putti. manzoni
le donne venivan dal campo, portandosi in collo i bambini, e tenendo per
pettinato che sia, se lo rechi in collo. verga, 3-21: come
longa se ne tornava a casa colla lia in collo, le comari si affacciavano sull'
ombra ed ora all'aspro, / in collo, come noi. jahier, 6
le bizze. ma l'ha preso in collo, l'ha quetato all'orecchio con
sportello della finestra e con una piccola in collo aspetta il marito. -sulle spalle
m. villani, 2-32: colle scale in collo passarono il primo e il secondo
dee., 2-5 (168): in quello medesimo casolare se n'entrarono;
di loro, scaricati certi ferramenti che in collo avea, coll'altro insieme gl'incominciò
qui scontrammo lo maestro nostro colla croce in collo. pulci, 1-64: mor-
: mor- gante si levò il tinello in collo, / ch'era pien d'acqua
il carriaggio, / ch'avrìa portato in collo anco una torre. tesauro,
cavalier napolitano suo padrone, avendo detto in un convito: -portarne no arancio, -schiantò
un albero di aranci, e levatolsi in collo, portollo in su la mensa.
aranci, e levatolsi in collo, portollo in su la mensa. -testa sul
timoteo che a gli anni andati / in chiesa l'organo suonava a i frati
lungo l'esaudimento di un desiderio (in particolare: di andare a desinare).
un comportamento fiero, altezzoso; salire in potenza. ariosto, 3-94: quando
collo, intorno al collo: essere in stato di dipendenza, di servitù,
, per non mostrare di voler porre in necessità di consentire al re, e
a due dita dal collo: trovarsi in pericolo mortale. giusti, v-233:
-buttare le braccia al collo, in collo, buttarsi, gettarsi, sospendersi
aggrapparsi al collo di qualcuno: abbracciarlo in segno d'affetto. lacopone, 58-29
aggrapparsi al collo del suo uomo e scoppiare in singhiozzi convulsi. moravia, iv-285:
. -cader di collo: cadere in disgrazia, perdere la stima di qualcuno
ora sul collo; ma bisognerà portarla in santa pace. -abbracciare, stringere
-dar di collo ad alcuno: venirgli in aiuto. g. m.
,... levatasi ad un tratto in piedi e presa la sedia impagliata,
bocca dei fatti altrui. -darsi in collo a qualcuno: buttarglisi fra le
sbarbaro, 1-89: un'alberella si dié in collo al vento, monelluccia che butta
aria le vesti. -essere immerso in qualche cosa (debiti, fastidi)
abbiamo vostre lettere: non ci tenete in tanto digiuno, ché ci faresti scandolo
faresti scandolo. grazzini, 4-225: andianne in casa, ché noi arem fatto dilungare
avete fatto allungare il collo, aspettandovi in casa. c. dati, 3-63:
/ mi fu spesso, e messo in mezzo / ben fui sì, ch'io
-strozzare. fagiuoli, 1-1-147: in colombaia v'ho trovato de'piccioni,
gli fa spendere l'osso del collo in centomila corbellerie. verga, 4-69:
.. l'osso del collo ci rimetto in quest'appalto! idem, 4-220:
per trentaquattro anni. -levarsi un peso in collo: accollarsi una responsabilità.
potresti dimandarmi / per che mi levo in collo sì gran peso, / per dover
collo sotto, feci tanto, che in pochi anni ragunai tanto avere, ch'io
avere, ch'io poteva, venendo in famiglia, acconciamente nutrirla. -mettere il
affogarsi. -non muover collo: stare in perfetta immobilità. dante, inf.
non muovere collo o piegare costa, in presenza di soldati che non avevano fatto
necessità. -portare, tenere qualcuno in collo: tenerlo in grande pregio,
-portare, tenere qualcuno in collo: tenerlo in grande pregio, stimarlo moltissimo, averne
alcuni... d'esser tenuti in collo per quattro lettere tignose che fanno.
, e... ma gli veniva in mente ch'era come una fortezza,
volesse prenderlo per il collo e gettarlo in quella condizione che tanto temeva. bocchelli
dei migliori avventori; non vogliono pagare in contanti, e io la molenda non so
prenderlo per il collo. -prendersi in collo qualche cosa: assumersene la responsabilità
messer francesco pepi, che aveva presa in collo questa causa. -rompere il
duramente. -al figur.: mandarlo in rovina. tecchi, 2-37: mettere
. giusti, i-378: narrano che in un luogo detto il mal passo, cadde
il collo per saltare un muro, entrare in un giardino, strappare a una pianta
andavano scalze. -figur. andare in rovina. s. bernardino da siena
/ male, e'si rompe il collo in un filo / di paglia, e
/ di paglia, e s'affoga in un bicchiere / d'acqua. sassetti,
sul collo vi sta. -tenere in collo: trattenere dal corso naturale,
anche assol. machiavelli, 336: in quello luogo il fiume ha posto più
posto più, e ha tenuto più in collo di quella materia che per il
il lago delle marmora alcuna volta tenendo in collo, faceva violenza all'uno de'
sublicio, e per quella materia tenendo in collo, cavalcò non pure i luoghi
colle sue sole tavole teneva allora ombrone in collo intorno a braccia uno ed un
inondazioni] siano effetto del gran tenere in collo che fanno i venti marini tacque del
algarotti, 3-130: essendo i venti tenuti in collo da quelle altissime montagne che le
serratura tutta scassinata, il buncinello tenesse in modo in collo, che il coperchio
tutta scassinata, il buncinello tenesse in modo in collo, che il coperchio non si
3-93: una picciola banda potea tenere in collo tutto un esercito. -figur
un esercito. -figur. tenere in sospeso, tenere in forse. m
-figur. tenere in sospeso, tenere in forse. m. villani, 9-15
ad animo di farne giustizia sanza tenere in collo il processo; luca pulci, 3-124
/ dell'error che l'avea tenuto in collo. -assol. soprassedere, non
scrivani della corte. conviensi un poco tenere in collo. michelangelo, i-50: e
alla ragion consente, / tien tanto in collo, che vie più abbondo / po'
vie più abbondo / po'doppo quella in esser più dolente. varchi, v-62:
rebbe dire, si dice: egli tiene in collo. -tirare, torcere il collo
prestamente, pelato ed acconcio, mettere in uno schidione ed arrostir diligentemente. caro
pigliar le più sistente nel mettere in relazione le domande e significative di
: formandole ad arbitrio suo collocarle in tal parte e con talufficio privato che,
del vostro nipote,... perché in lui avevate collocata tutta l'affezione e
mediante / collocare il mio amore in altra donna. marino, vii-107:
conficere; e dicesi altresì, in alcuni luoghi, del menare lavoro o
la cassa di marco antonio per gettarla in mare. galileo, 3-1-129: per
,... il moto da venezia in soria è come nullo. buonarroti il
un passo, finché scarichi non vede in terra tutti quei colli. barilli,
un collo di merce preziosa ch'era in quella stiva, cucita dentro un sacco d'
: siccome la macchina che mette l'elice in movimento, non occupa che uno spazio
opere precedenti,... convergono in lei. -collocamento fuori ruolo:
assumere i propri dipendenti tra gli iscritti in tali liste. einaudi, 1-592
-sindacato di collocamento: forma di associazione in partecipazione, al fine di piazzaree1 me
per mio -collocamento a disposizione o in disponibilità: guscio di cartilagine più consistente abbian
collocate nella profondità di pochissima acqua. in seguito alla soppressione di un ufficio o alla
presto ritrovo la lettera del 21 aprile locare in uno scaffale della biblioteca, accanto a questi
della biblioteca, accanto a questi 1918 in risposta a quella scrittagli da d'annunzio dopo
, accomodare; disporre acconciamente, opportunamente in un luogo prescelto e stabilito (cose
e poscia di lieo / nel tempio in tebe collocar la feo. alberti, 126
126: cri- sippo, doctissimo filosofo in atene consecrò l'immagine dello amore,
l'immagine dello amore, e collocolla in quello sanctissimo seggio, unico quasi nido
, 221: fo collocato un tempio bellissimo in mezzo della detta sala sopra venti colonne
15-54: collocò dunque il corpo morto in parte / molto opportuna a sua ingan-
sapendo questo misterio, la presero e collocatola in un altro luogo dettero di mano ad
corpi del mondo. c. dati, in: veggendosi una fabbrica quando è bella
: se noi, collocate le spere in una stanza buia, arderemo nel seno dell'
materia, la qual si levi prestamente in fumo;... scopriremo distintamente tutto
la sola poesia ch'io mai scrivessi in quel genere bernesco. cattaneo, ii-2-192
un monumento come quello a vittorio emanuele in roma. 2. assegnare,
a guisa di suo bellissimo simulacro pose in cielo il sole, così quasi sua
, così quasi sua animata imagine collocò in terra il prencipe. parini, xviii-14
e con benigno impero / collocò repugnante in fra i più degni. 3
andar laggiù dal signor ambrogio; e in verità fu una buona ispirazione, poiché
da questa grandezza e riputazione ti venivano in mano grossissime facilità...; e
, 1-6-31: non potendo quelle esser collocate in matrimonio, secondo l'uso comune,
insuperabile. tommaseo-rigutini, 1414: 'collocare in matrimonio'suppone stato, d'ordinario,
stato, d'ordinario, migliore, in apparenza almeno. di gente povera non
per aver collocato il suo fondo sociale in sovvenzioni di guerra, si mise in
in sovvenzioni di guerra, si mise in balìa degli eventi politici. boccardo, 2-105
effimere gazzette che nei periodi pre-elettorali funghiscono in tutti gli stati. 6.
: correr le vedi, e collocarsi in guarda / con chiome sparse e con succinte
di tedesco, si collocherà da se stesso in un qualche cantuccio della tua memoria,
: finalmente poi essendosi egli collocato in servizio d'altri, ed io distratto dal
. giusti, i-114: cercherò di collocarmi in qualche stamperia o qui o altrove
è beffare e ridersi dei vizi collocati in persone né misere tanto che movano compassione
gravità... non si trova in corpo alcuno intiero e naturalmente disposto e
: qualsivoglia corpo collocato e sostenuto liberamente in un mezo tenue e liquido, se sarà
gran cerchio, acquisterà spontaneamente una conversione in se medesimo. marino, 10-32:
il bel sembiante / collocato e disposto in buono aspetto, / ancorché variabile e vagante
segneri, i-64: ti vedrai collocato in grado autorevole, corteggiato, applaudito,
consisteva [il vestito dei prigionieri] in un paio di pantaloni di ruvido panno,
, due vive e due morte, collocate in simmetria, di fuori, non avesser
brancoli, 4-70: il telefono è collocato in una camera lontana dal salotto.
ragione) è messo a riposo, in pensione. tommaseo [s. v
s. v.]: impiegato collocato in riposo. collodi, 763:
763: un'eccellenza, collocata in riposo..., è come il
bianchini [tommaseo]: si vede in essi [versi] il fiero,
collocare, collocamento; luogo e modo in cui una cosa è collocata; disposizione,
fine di presentar all'intelligenza il concetto in quel lume che lo faccia ravvisar meglio e
, 8-322: le piante delle campagne [in piemonte] e la loro collocazione.
2. pitt. disposizione delle figure in un dipinto. c. dati,
, che si fa sopra un piano in tal modo, che gli spazi sieno concordi
, che si fa sopra un piano in tal modo, che gli spazi sieno
dell'occhio, cioè che il campo sia in un luogo pieno e nell'altro vuoto
femm. -trice). che interviene in un colloquio, interlocutore. tommaseo [
'collocutore', che parla con un altro in dialogo. -è più proprio, a due
dialogo. -è più proprio, a due in colloquio, che 'interlocutore '.
, agg. letter. che si svolge in forma di colloquio. 2
adoperato per le medicazioni delle ferite (in quanto, evaporando, lascia sulla cute una
che si prepara col cotone sfilato o in fiocchi ed una mistura di acido solforico
scioglie nell'etere d'onde si ricupera in forma di materia gommosa, appiccaticcia,
appiccaticcia, scolorita e trasparente. è molto in uso nella fotografia, ed anche si
- stato colloidale: una delle condizioni in cui le sostanze possono trovarsi disperse in
in cui le sostanze possono trovarsi disperse in un mezzo disperdente.
panzini, iv-147: 'colloidale *, in senso estensivo, * difficilmente afferrabile,
epitelio follicolare della ghiandola tiroidea e in cui pare sia contenuto l'ormone specifico
colloidale costituito da un sistema polifasico ottenuto in seguito a un processo di dispersione di
un processo di dispersione di una sostanza in un'altra. - colloide protettore:
conv., iv-xxvii-i6: onde dice tullio in quello de senectute, in persona di
dice tullio in quello de senectute, in persona di catone vecchio: « a me
ricresciuto e volontà e diletto di stare in colloquio più ch'io non solea »
patriarca d'alessandria. e essendo noi in familiare colloquio, ci narrò, dicendo [
1-125: chi vuol sentire e veder platone in colloquio, miri e ascolti lo sperone
, i quali ne'loro colloqui uscivano sempre in lunghe dicerie che non avean più fine
: par che da questo nido pacifico / in picciol legno l'uom debba movere /
1-152: un signore sorprese la moglie, in colloquio, troppo confidenziale, con un
casa. d'annunzio, iv-1-140: in certe ore aveva dal colloquio incessante tra
con lei e anche intrattenerla qualche volta in casa d'una nostra vecchia pigionale,
assemblea dei cittadini con capacità giuridica (in alcuni comuni medievali); arengo,
chiamato rabieno; che ti rappresenta in una parola un uom colleroso come un
, 1-1-131: si possono agevolmente multiplicare in lui umori tenaci, collosi, inabili al
, sf. sistema di riproduzione grafica in cui si usano matrici piane, costituite da
impressionano alla luce e vengono poi sviluppate in acqua. sulle lastre così preparate si
moneti, 24: non alberga la vita in corpo morto, / nemmeno anima retta
corpo morto, / nemmeno anima retta in collo torto. forteguerri, 20-88: e
che stimano peccato il portare un fiore in mano. baretti, 2-216: i
un tono mellifluo e da untuoso collotorto, in cui il semplice princivalle non vedeva malizia
devoto, di stare col collo piegato in segno di umiltà). collotòrto2
nuca (nell'uomo e nei vertebrati in genere). - anche: la nuca
. plutarco volgar., in: gli fu dato un colpo nella bocca
la fronte; / e morto cadde in terra fieramonte. ariosto, 18-54: dietro
, 1-51 (131): seguitandolo, in quattro passi lo giunsi, e alzando
quelli delle tempie dal mezzo del capo in giù verso la collottola, legati di dietro
, volere o non volere, è saltato in capofila, ed eccomi qui a collottola
campeggio incominciò prima a portar il negozio in longo, e poi a mettere difficoltà
le fraudi e per le collusioni che in tal modo si sogliono fare. parini,
si fossero precipitati parte degli spettatori aggrovigliandosi in una collusione feroce. 3.
sfera, internazionale, inafferabile, ora in fuga e sotto sequestro. = voce
xvi). collusivaménte, avv. in modo collusivo; col- lusoriamènte.
fa ingrassare. -salvare, avere in cura, portare in salvo la collottola
-salvare, avere in cura, portare in salvo la collottola: salvare la vita
alludere). raro. accordarsi segretamente in un'azione diretta contro legittimi diritti altrui
lavare la bocca, oppure ad essere in essa trattenuti per qualche tempo per le affezioni
risputandone ognuno in bocca all'altro e finalmente tutti in
in bocca all'altro e finalmente tutti in un guazzo. = voce dotta
, ii-534: il pubblico urla urla, in piedi, a braccia levate. sopra
uomo, profittando della solitudine del lago in quella stagione senza forestieri e in quell'ora
lago in quella stagione senza forestieri e in quell'ora fosca, aveva denudato a
, come un toro impastoiato, cercava in tutti i modi di divincolarsi; ma
, o di saltargli addosso e batterlo in colluttazione..., il ragazzo che
(di persone, di cose: in senso fortemente spregiativo). g.
dentro alle colmate non si formano in un piano perfetto,... e
amare. quasimodo, 2-27: mentre in quel bosco / giocava proserpina cogliendo bianchi
di terrore, di orrore; dare in grande abbondanza (favori, beni, ecc
del benefizio di questa luce servirsi per mettere in chiaro non altro che le lor macchie
e dargli il calo dalle due bande in una fossa che riceva tacque e le
. si sono andati anch'essi alzando in parte e colmando. -figur.
da l'acute corna / per l'in torto sentier son giunte al cerchio / e
colmo1. colmaréccio, sm. in una copertura a due spioventi, l'
tutti i cavalletti che mai possano occorrere in un lungo tetto. = deriv
1021: 'colmata'non è tatto, in genere, del colmare, ma l'operazione
sabbia nei porti, nei canali, in zone determinate del mare, che impedisce
fra giordano [crusca]: in dare questo merito sono colmatori del sacco
le acque torbide vengono riversate nel terreno in cui si vuole compiere una colmata.
vetro, cilindrico od ovale, munito in alto di un'apertura chiusa da un
un tappo e prolungato verso il basso in un tubo che si infila in un
basso in un tubo che si infila in un foro del cocchiume delle botti per
. non sono a un gran pezzo ridotte in grado così deplorabile. targioni tozzetti,
la velocità e l'impeto, hanno in tale stato la superficie affatto eguale e
vigabile, e quali vi dovessero colmeggiare in forma d'isola. comisso,
i cavalletti che mai possano occorrere in un lungo tetto. = voce
inf., 21-3: così di ponte in ponte altro parlando, i che la
volgar., 71 (94): in sul colmo del monte è un palagio
, 1 -intr. (61): in sul colmo della quale [montagnetta]
castagno, adoperato da'fabri si fa in un altro modo, più duro sì
duro sì, ma più minuto facendo in terra una fossa di diametro un braccio
fossa di diametro un braccio e mezo in circa, e cupa altretanto, e
castagno, o d'altro legno, e in mezo si lascia un vacuo dalla cima
spedito. rolli, 557: gorgoglia in bianca spuma / e fino alla pupilla,
pera butirro, i capelli disordinatamente raccolti in un certo viluppo al colmo della testa formavano
seno -nel quale nato e nutrito fui in fino al colmo de la vita mia,
sì alto, che più non puoi andare in su; io veggio troppo bene che
ottimo, iii-127: quando la festa fu in sul colmo, romolo diede il segno
femmina. bisticci, 3-262: era costui in questo tempo nel colmo della felicità e
19: la nostra città [era] in sul colmo della mondana potenza di signoreggiare
quali [infelici amanti], acciò che in loro compiutamente ogni colmo di miseria si
e l'arte e gli artefici aveano in grandissimo pregio, onde pervenne in colmo di
aveano in grandissimo pregio, onde pervenne in colmo di summa eccellenzia. guicciardini,
ricci, 39: avevo la febbre in colmo, e stavo malissimo. tasso,
colmo dell'abuso, è stato escluso in tutto e per tutto non solo il
del suo ridicolo, gli restano tuttavia in mente e sulle labbra i nomi de'
parole o bisticci. 3. superficie in rilievo, tondeggiante, convessa. g
1-57: se la luna è tutta in piano, / o in colmi o in
luna è tutta in piano, / o in colmi o in cavi il suo dorso
in piano, / o in colmi o in cavi il suo dorso si spieghi.
bartoli, 34-103: il ghiaccio: in un catino aperto, altro non fa che
, altro non fa che un colmo, in cui rigonfia la superficie piana. monti
/ candidissimi colmi, e un altro in mezzo / di bruno acciar. c
. archit. il livello più alto raggiunto in un tetto dagli spioventi; comignolo.
1-250: si dànno, qua e là in liguria, di queste case, più
, su cui si stenta a tenersi in piedi, rigonfio com'è e tutto
gadda, 2-24: una carrucola agganciata in colmo, sulla bocca vorace dell'abbaino,
tronchi, e di stipare la colta in quel granaio altrimenti inaccessibile.
queste tegole così abbellite si possono combinare in varie leggiadre forme, come a guisa di
superiore di un polittico; tavoletta centinata in alto, per dipingervi. novella del
2: questo legnaiuolo faceva la bottega in su la piazza di santo giovanni, e
piazza di santo giovanni, e era in quel tempo, di quella arte, nel
giorgio, dona a francesco suo figliuolo, in occasione di
, completamente riempito; carico; fornito in abbondanza. -anche al figur.:
il vecchio... diede di nuovo in uno sfogo di pianto; ma questo
giù per la china, di tanto in tanto, si udiva nel chiuso il campanaccio
basse. 2. convèsso, in rilievo, tondeggiante; gonfio (di
37: poi togli una prieta da tenere in mano pur proferitica, piana di sotto
le madreperle, le quali si lavorano in varie figure, e benché ridotte ad
liscezza, sembrano all'occhio tanto variamente in diverse parti cave e colme, che appena
c. i. frugoni, 663: in ninfa boschereccia, / su, dori
e dove ella giuoca principalmente, è in quegli scambietti, dirò così, che fa
seno colmo, bruna con due occhi ardenti in un viso fresco e colorito come un
dal poggiolo si sporge, si spenzola in braccio all'avvenire. palazzeschi, 3-19
maniche ma che però aveva certi prolungamenti in forma di maniche larghe che discendevano quasi
medie. anomalia dell'occhio, consistente in una fenditura della palpebra o di parte dell'
(generalmente congenita, può sopravvenire anche in seguito a operazioni o traumi).
odorose; originaria dell'india, è diffusa in tutta l'area tropicale dell'asia e
landino [plinio], 21-15: in egipto è nobilissima la colocasia, la
e simili, che si trova spesso in fine dei libri del cinque e seicento
di trapezio regolare con la base minore in basso (o di triangolo col vertice
basso (o di triangolo col vertice in giù), che si riscontra talvolta
siccativi, adesivi, nella stagnatura, in pirotecnia, negli esplosivi, in farmacia
stagnatura, in pirotecnia, negli esplosivi, in farmacia per la preparazione di empiastri e
dell'archetto del violino] confricandoli di tempo in tempo con un pezzo di resina,
venne visibilemente dal cielo una colomba che in becco l'addusse al beato remigio;
, o qual destino / mi darà penne in guisa di colomba? boccaccio, 8-7
di par ardore / arde fervente amor in crudo fuoco; / egli sen va
fuoco; / egli sen va cercando in ogni loco / la sua colomba, e
cornacchia insana / insulta l'agno, in cui si transumana / nostra natura, e
familiarità e col gorgoglìo della gola, andando in su e in giù, pareva dirmi
della gola, andando in su e in giù, pareva dirmi tante, tante cose
2. figur. persona (in particolare donna) innocente, pura,
di modi e di aspetto. -anche in senso ironico. ariosto, 3-11:
fu cavata dal nido, e menata in casa d'una graziosa e gentile comare
del valente cesto, e postagli fino in grembo di propria mano de la sorella
viene fatto di pandolce e preparato soprattutto in occasione della pasqua: colomba pasquale).
cristo. - anche: l'anima e in dante la teologia. dante, conv
ix-307: e discese il spirito santo in specie corporale, come colomba sopra di lui
ziché le profferisse, la colomba bianca venne in su l'altare con tre ostie in
in su l'altare con tre ostie in bocca, le quali ponendo in sul corporale
tre ostie in bocca, le quali ponendo in sul corporale, versò nel calice,
sangue, il quale bevuto avea in tutte e tre le messe. pulci
: pura colomba piena d'umiltade, / in cui discese il nostro immenso iddio /
spirto beato, e me cieco lasciasti / in questa valle di miserie oscura. tasso
colores mutent; aves mansuetae, et in hominum multitudine conversantes, ac sine felle
nave. garzoni, 1-871: in una nave si ricercano aste da prora,
comunemente colomba, 0 achiglia, perché in essa si fa lo scasso, o base
detto palanco a basso, si leva in carena il vassello, tanto che scuopra la
; nidifica nell'europa settentrionale, e in italia è di passo; è essenzialmente
maggiore dicesi a roma piccione da ghianda, in toscana colombaccio. redi, 16-iii-343:
di quella rocca, come i colombi in lor colombai. esopo volgar., 2-50
, 2-50: le colombe si stavano in grande riposo e pace nel lor colombaio.
2-56: il soldano... in un mezzo dì ha lettere d'alessandria nel
, che hanno pippioni, e scambiansi in più luogora per lo cammino a colombaie
pietra o tavole di ulivo che sportino in fuori un mezzo braccio o più, per
o ne * terrazzi, si entra in una stanza. tasso, 11- ii-345
donnola, o faina / sia penetrata in colombaia, allora / che non esce anco
, / e de'figli e de'padri in breve d'ora / fece il dente
del feudo. collodi, 94: entrarono in una colombaia deserta, dove c'era
nel petto, e quali appaiono addirittura in vista mozzi del capo. soffici, 1-18
o poco doppo non comperasse le cose poste in serbo da te, a te donandole
dove erano soliti recarsi. -tirar sassi in colombaia, nella propria colombaia: fare
colombaia. panzini, iv-147: 'tirar sassi in colombaia '. operare in modo contrario
'tirar sassi in colombaia '. operare in modo contrario ai propri interessi. =
isidoro, 19-2-3: « co- lumbaria in summis lateribus navium loca concava per qua
credo, quod sit similia latibulis columbaram in quibis nidificant ». colombaria,
= nome derivato da san colombano, borgata in provincia di pavia. colombano,
colutnbàrio), sm. sepoltura in uso presso i romani per chi si faceva
mare: le urne cinerarie erano murate in nicchie semicircolari o quadrangolari, ricavate
nicchie semicircolari o quadrangolari, ricavate in file sovrapposte nelle pareti interne dell'
una sorella. la sorella comparisce in una pittura di un colombario nell'
esquilino. d'annunzio, v-3-88: ora in un giorno di nebbia e d'
cimiteri moderni, l'insieme dei loculi in muratura destinati a sepolture private temporanee o
camposanti. e cosi via, di male in peggio. = voce dotta, lat
/ oh quale accendemi dolce desio / in amicizia d'unirmi anch'io. calvino,
gli occhi stralunati e le braccia snodate in posizioni geometriche; -ah, la colombella
. a colombella: a perpendicolo, in volo, in caduta quasi verticale (cadere
: a perpendicolo, in volo, in caduta quasi verticale (cadere, venir
gettato nell'aria e fatto cadere dall'alto in punto determinato, cade a colombella
preso dal volo diritto. ma in questo modo riguardasi la precisione del
riguardasi la precisione del moto; in * a piombo ', l'èmpito della
e alla cura dei colombi, in particolare di quelli viaggiatori. fiore
e piagne proserpina / veggendo questa donna in cotal loco. f. rinuccini
ho avuta la più onorata moglie che fusse in questa città e ho una figliuola che
le aveva proposto di mettere sù casa in paese per farne, come si dice
firenze, il fuoco d'artifìzio, in forma di colomba, che, acceso,
per andare a accendere altri fuochi artifiziali in distanza. collodi, 707: se ne
pigiati fra la folla, col naso in su e la bocca aperta, a vedere
del carro. palazzeschi, 3-75: in forma di piccione, la colombina famosa
festoni che occultavano i mortaretti, disposti in tutta la sua altezza. giunta a
colombina ', sterco dei colombi, in quanto si fa servire a uso di
, 1-569: perché le minere si partiscono in pietre, mezzi minerali e metalli,
cicognani, 6-11: la strada, in questo punto, ombrata dal poggio, à
polvere giallognola, amarissima, poco solubile in acqua, con proprietà toniche o stomachiche
so- pr'esse infusa, le mantiene in vita. spolverini, xxx- 1-112:
, 1-13: trovasi comunemente tal miniera in un sasso spongioso, chiamato colombino.
tivo per i luoghi ventosi, e in questi fa bene il greco e
il greco e '1 trebbiano in vigne. = cfr. colombano
, ma si nutrono anche di vermi e in setti. è uccello monogamo
parete interna dell'ingluvie, che in tale periodo si iper- trofizza,
periodo si iper- trofizza, e in seguito con boli di cibo già deglu
lussuria per lo basciare, e piangono in luogo di canto. angiolieri, 96-5
v'arrivano uccellini, / sì da tenere in gabbia per cantare, / fruson per
che di sovra mi stava, porgendosi in breve spazio con affettuosi mormorii mille basci
dua giorni 10 tirai drieto al palazzo in una buca altissima a un colombo salvatico
a un colombo salvatico, che covava in quella buca. ricchi, xxv-1-205:
con la roba che hanno lor portata in gozzo, mezzo digestita, porgendo becco
più casalinghi, i quali, anche in piccolissimo numero, e fuori della colombaia,
colombaia, si tengono a nidificare anche in una stalla, in un atrio,
tengono a nidificare anche in una stalla, in un atrio, o in altro simile
stalla, in un atrio, o in altro simile luogo. tramater [s.
di colombi che andarono ad allinearsi in capo ai due muri di cinta, grugando
tanto si levano a tormo e volteggiano in grandi cerchi, poi ricalano e zampettano
di coppia amorosa, specie se colta in flagrante. evidente metafora tolta dal modo
come costuma; e impedita di rientrare in castello dai bravacci che lo guardano da
, io stesso ebbi l'onore di menarla in salvo nel mulino della prateria..
: non disprezzabile coniettura, che anche in quei tempi si usasse di mettere su le
gesso a colui ch'è asso fermo in qualche conversazione, e che sta lì
'a colui che è asso fermo in qualche conversazione, o che sta lì senza
parlare. -avere i colombi in colombaia: tenere in pugno gli avversari
-avere i colombi in colombaia: tenere in pugno gli avversari. varchi,
parole stesse: voi avete i colombi in colombaia, sappiate schiacciare loro il
che sia comodo, e non molto astuto in giocando, sicché si possa sperare di
con un solo colpo fortunato; ingannare in una volta sola due o più persone
feminae dicebantur columbae, quod non erant in eo usu domestico quo nunc; con tra
pastinachus, trygon pastinaca), chiamato in toscana 'pastinaca * o 'ferraccia armata '
si dà nel romano a quel pesce che in toscana è detto 4 palombo '.
che cresce nell'africa sud- orientale e in india: è un'erba rizomatosa rampicante,
rampicante, con foglie palmatifide, fiori in pannocchie, frutto a drupa. dalle
amaro, detta pure colombo, usata in farmacia e in liquoreria. tommaseo
pure colombo, usata in farmacia e in liquoreria. tommaseo [s.
del cocculus palmatus, che si usa in polvere, od in altra forma,
, che si usa in polvere, od in altra forma, come tonico non riscaldante
settentrionale (fraserà caroliniensis), usata in sostituzione del colombo genuino. =
il genio colombofili usa celare i suoi messaggi in speciali bossoletti sigillati. ¦
colombo selvatico (columba livia) comune in europa, asia, africa settentrionale:
dal verde al rosso violaceo; nidifica in società sulle rupi e nei buchi di
tirò a un colombo terraiuolo che covava in una buca su alto del palazzo. milizia
'. torre quadrangolare, meglio rotonda, in una casa campestre per i colombi,
prima di essere espulse. si divide in tre sezioni: colon ascendente compreso tra
colon. malpighi, i-506: in molti insetti, invece del fegato e del
mezzo del latino classico, il punto in basso del latino medievale (con valore
comunità politica, i quali si stabilivano in un paese diverso, poco abitato o
meno intensi; la comunità politica costituita in seguito a tale insediamento.
che quelli potevano facilmente fare, avendo in uso di mandare ne'paesi, o
che da sé proprii andavano a abitare in qualche luogo, ma da e'magistrati deputati
con le solennità che allora si usavano in uno tale atto. bandello, 2-15
fare un fondaco a la nazion genovese in trebisbonda con privilegi altissimi...
per tutte le colonie italiche, acciocché in un giorno prefisso fossero portate dinanzi al
: poniamo le colonie de'greci menate in italia ed in sicilia da cento anni dopo
colonie de'greci menate in italia ed in sicilia da cento anni dopo la guerra
romani fu di non mandar colonie se non in paesi prima nimici, e fatti di
di quelle lor canzoncine, non già in maniera di passatempo, ma con quella gravità
foscolo, viii-183: né i grandi in firenze potevano co'trionfi cercare, siccome in
in firenze potevano co'trionfi cercare, siccome in roma, alimento alla loro ambizione,
chiamasi colonia lo stanziamento di una popolazione in paese straniero, conservante però relazioni di
vivi. -colonia militare: costituita in regioni di confine o di particolare importanza
simiglianti colonie nella dacia, nelltlliria, in pannonia, concedendo terre ai veterani coll'
uno stesso paese, che si è stabilita in un altro (la colonia italiana di
di una stessa regione che si è trasferita in un'altra regione o città (la
di milano); l'insieme dei villeggianti in un centro turistico. leopardi,
recanati, e della colonia recanatese ch'è in roma. oriani, x-21-61: diventò
napoletane, sapendo che la colonia napoletana in roma è larghissima, pensò di aprire
larghissima, pensò di aprire una pizzeria in roma. d'annunzio, iv-1-45:
i più bizzarri esemplari delle colonie esotiche in roma per amor della varietà pittoresca.
storia d'italia. palazzeschi, 3-202: in quei paesetti la colonia dei villeggianti diventava
i loro traffichi e la loro potenza in tutte le parti del globo. botta,
america ebbero a proclamare i loro diritti in vari congressi, durante il loro conflitto
degli inglesi, e s'univa con lui in un caldo entusiasmo per quel patto federale
la possibilità di trascorrere le vacanze estive in luoghi di villeggiatura o di cura.
, per lo più creata dallo stato in territori incolti o da bonificare.
utilità, portando i beneficii della coltivazione in contrade abbandonate, sterili ed insalubri..
. si è nei paesi bassi ed in francia che venne applicato in grandi proporzioni
paesi bassi ed in francia che venne applicato in grandi proporzioni il sistema delle colonie rurali
di polizia, i quali venivano trasferiti in un territorio d'oltremare e ivi gradatamente
territorio d'oltremare e ivi gradatamente lasciati in libertà (colonie penali australiane).
stabilimento penitenziario (con scopo educativo) in cui s'impiegano detenuti e internati per misure
detenuti e internati per misure di sicurezza in lavori di coltivazione o di bonifica di
coltivazione o di bonifica di terreni situati in zone incolte. -colonia agricola: misura
considerati socialmente pericolosi e che vengono internati in appositi stabilimenti, dove sono addetti a
agli antichi, il concetto di cacciare in lontani luoghi i grandi malfattori, formandone
di specie diverse, stretta- mente riunite in modo da contrastare con l'ambiente circostante
animali della stessa specie, sia riuniti in società animali, sia in condizioni di
sia riuniti in società animali, sia in condizioni di reciproca indipendenza. deledda,
pro priamente colonia parziaria) in base al quale il proprietario del
partecipandone ai frutti e alle spese in proporzione varia, secondo gli accordi.
parziaria, chiamato boaria, era venuto in uso coll'impoverimento del ferrarese dopo la
obbligo di pagare al proprietario un canone in natura detto terraggio. « = deriv
di un borgo tracio, e divenuto in appresso una sontuosa metropoli, campata
sistema coloniale portò i caratteri dell'epoca in cui era nato, cioè quelli di
della fede antica? ma se ella in tanti secoli non è riuscita a distruggere il
sentimento e di esperienza coloniale e, in fondo, indifferenti, ma insieme speranzosi dei
quella spagnola) o di indigeni inquadrati in reparti regolari o irregolari (bande)
'truppe coloniali': quelle che si mandano in presidio nelle colonie. 5.
topo. le lettere vi spiccavano sopra in celeste prussiano. i rivenditori dei «
è nato o vive o è vissuto in colonia. = voce dotta, deriv
gran dono per ima tradizione, degenera in colonialismo. 2. raro.
coloniale o la conservazione del regime coloniale in territori reputati di civiltà inferiore, anche
tutta l'azione che l'europa, e in primo luogo l'europa liberale, allora
. spostamento di gruppi biologici dall'area in cui normalmente vivono in altre regioni abitate
biologici dall'area in cui normalmente vivono in altre regioni abitate da altre specie o
a reggere il peso di strutture gravanti in sommità; si compone del fusto,
221: fo collocato un tempio bellissimo in mezzo della detta sala sopra venti colonne
. bartoli [alberti], 6-13: in tutta l'architettura il principale adornamento certo
e '1 possente desio, che in me s'indonna, / s'indurò,
leggiadro / d'alte colonne e compartito in quadro. d. bartoli, 34-235:
signoreggia tanto negli ordini disegnati e messi in opera da lui, quanto fa negli
fusto era spesso fasciato da un altorilievo in marmo bianco a spirale).
], v'è oggi una croce in su una colonna in quello luogo.
è oggi una croce in su una colonna in quello luogo. ariosto, 37-119:
un tempio / videno quivi una colonna in piazza, / nella qual fatt'avea
colonna che si chiamasse infame; proibito in perpetuo di rifabbricare in quel luogo.
infame; proibito in perpetuo di rifabbricare in quel luogo. carducci, 720:
lunghissime colonne; / e due specchi in vetta in vetta, / grandi e
colonne; / e due specchi in vetta in vetta, / grandi e grossi come
/ rotonda della maschera di pietra / in cima alla colonna che si sfalda /
/ nei secoli. barilli, 6-137: in fondo a questa striscia interminabile d'asfalto
tronco di colonna di stupendo affricano, posto in vendita presso un marmoraio di strada costantinopoli
tremolare quasi d'una maglia: / in fondo in fondo un ermo colonnato,
quasi d'una maglia: / in fondo in fondo un ermo colonnato, / nivee
a lato alla detta chiesa, fece in fresco cristo battuto alla colonna con molti
lippi, 6-28: e voi staresti in gogna alla colonna. note al malmantile,
, / colonna sii del segolo, in alto sii fermata, / voi siete
cielo. monti, x-2-135: già in piè sostiensi il cavaliero; e puote
tu se'scala di santità da salire in cielo. bartolomeo di castel della pieve,
cilindrica o prismatica, sia perché contenuti in un recipiente, sia semplicemente cadendo o
recipiente, sia semplicemente cadendo o elevandosi in modo compatto, senza espandersi. -colonna
che giugner possa alle supreme piagge, / in sembianze diverse egli s'accende; /
le piante, / qual colonna di foco in selva oscura / che riconforta il pellegrino
costa del monte colonna di foco alzarsi in alto, aprirsi e per proprio peso cadere
: non era più la rovina smisurata in un punto fisso dove le fanterie seguitano
: questo scriverei (partendo il foglio in due colonne) ne la colonna prima.
e un mozzicone di lapis copiativo. segnò in una colonna le spese che aveva fatto
ridotta a giustezza di formato. -bozze in colonna: di composizione non ancora impaginata.
scritti l'uno sotto l'altro; in un quadro di numeri, quelli allineati
quelli allineati verticalmente. -a colonna, in colonna: allineati uno sotto l'altro
: ed io veramente guardava di tempo in tempo quei caratteri [dell'alfabeto greco]
di valore cominciano a sfilarsi di giorno in giorno sulle colonne del libro giornale.
egli numerava le centinaia di firme disposte in colonna e le centinaia di biglietti da
le centinaia di biglietti da visita ammucchiati in due grandi vassoi. migliorini [in
in due grandi vassoi. migliorini [in panzini, iv-815]: 'colonna'. nei
e di veicoli, che si muovono in una stessa direzione. -in colonna:
stessa direzione. -in colonna: disposti in fila, incolonnati. barilli, 2-120
, e la domenica i ragazzi uscivano in colonna per chieri e la campagna. calvino
l'uno dopo l'altro il loro rosso in verde fino all'ultimo là in fondo