di un cavallo. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978
: sacco di bottino, portato in groppa dal cavallo dei soldati.
torsoli all'indirizzo di qualcuno, in segno di scherno e di disapprovazione;
si fece / fra bernardin, ch'era in badia vinaio. pananti, ii-95
ne'sepolcreti di santa maria novella o in quelli di santa croce? dormite voi sola
pronta avendo una camicia / per coprirla, in una tosa / vaga sì, che
sì, che non la cede / in bellezza a ganimede. manzoni, pr.
, bèla tosa! '('tosa', in dialetto milanese, significa ragazza).
i-207: tutta la mattina corsi di canaio in canaio e finalmente un tosacani
e finalmente un tosacani, in una botteguccia presso la piazza dei cavalieri
due ruote le quali, muovendosi, pongono in rotazione un sistema di coltelli disposti a
tosaménto, sm. disus. tosatura, in partic. di una moneta.
è 'l caro prezzo dell'argento, ed in somma la scarsezza d'un metallo sì
l'anno, ma strappar due volte: in primavera, e in autunno. g
due volte: in primavera, e in autunno. g. bianchetti, 1-245:
il cavallo al taglio della criniera (in partic. in segno di lutto)
al taglio della criniera (in partic. in segno di lutto). giamboni
, overo scorticarle. soderini, iv-6: in alcuni luoghi elle [pecore] si
, a me le lane / filano in questi boschi un manto irsuto. arici,
filarlo, tesserlo. ojetti, h-216: in un prato due pastori tosano le pecore
2. tagliare i capelli, in partic. molto corti o a zero (
molto corti o, anche, rasandoli, in partic. in segno di lutto,
, anche, rasandoli, in partic. in segno di lutto, o come forma
sue, e tosatosi il capo si gittò in terra, e adorò. sanudo,
tosare da oi che è qui in italia, et è di piccola persona.
31: insino dalla mia primissima permanenza in roma, io m'era fatto tosare i
si renderono monaci e vestironsi, per professare in più particolar modo e più daddovero quella
b. del bene, 2-194: in questi giorni fa d'uopo nettar dall'erbe
facci migliore. oliva, i-3-638: in un giardinetto della casa patema qualsisia fante
4. limare una moneta metallica (in partic., anticamente, quelle d'
d'oro e d'argento) per ridurne in modo truffaldino il valore intrinseco.
da cose) senza depauperarle definitivamente, in modo che si mantengano produttive.
. -anche: attrezzo per tale uso, in cui un motorino elettrico o a scoppio
parte tosata con le mani. -tagliato in una particolare foggia di acconciatura o,
i greci portare la lor capigliatura tosata in forma diversa dai longobardi, e se
tosati capelli, con la veste mal messa in dosso. pasolini, 21-226: i
e con aste lunghe. bianchini [in soldani, 1-100]: fantocci diconsi quivi
7-168: il ragazzo della mandra glielo disse in faccia, mentre si abbaruffavano per le
dei merli, mostrava la cima trasformata in belvedere. 7. figur.
chi per mestiere tosa gli animali, in partic. pecore e cani. carena
di nerone] non diè la madre in cura / a un ballerino, a un
3. chi limava monete metalliche (in partic. d'oro e d'argento
oro e d'argento) per ridurne in modo truffaldino il valore intrinseco.
per tosare il pelo agli animali, in partic. alle pecore; è costituita da
negli occhi così, la vecchia arca in disarmo, senza una luce a bordo né
si tosa il pelo agli animali, in partic. alle pecore o ai cani.
variano i tempi, perché non è in tutti i lati la medesima temperatura del cielo
4-ii-641: io sono un'animale a entrare in queste dispute e considerazioni, che ne
la lama d'un rasoio menata brutalmente in capo ad un morto, a cui
continua il malessere del giorno i, in minor grado; causa, credo,
screziati nei due colori di san giorgio in queste aiole tenere, marginate di un'erbetta
. 5. prelievo fiscale, in partic. gravoso o, anche, illegittimo
essendo scorticati dopo tante tosature darete sangue in vece di lana. panorama [i-xl-1987]
di commendo a quei candidi ingegni che in verso e in prosa toscamente, cioè
a quei candidi ingegni che in verso e in prosa toscamente, cioè con eleganza e
chi ha forti caratteristiche toscane, identificate in partic. con un'indole gagliardamente salace
avv. (superi, toscanissimaménte). in modo conforme all'uso linguistico che,
fondato sugli idiomi toscani (e, in partic. sul fiorentino letterario),
secondo le norme codificate di esso; in lingua e non in dialetto. -anche:
codificate di esso; in lingua e non in dialetto. -anche: in volgare,
e non in dialetto. -anche: in volgare, in italiano (in contrapposizione al
dialetto. -anche: in volgare, in italiano (in contrapposizione al latino).
: in volgare, in italiano (in contrapposizione al latino).?
motteggevole era toscanamente, e quando veniva in ufficio scriveva novelle. = comp
altro. migliorini, 8-113: conviene in particolare guardarsi dal credere che il toscaneggia-
il toscaneggia- mento sia un fenomeno avvenuto in pochi decenni, per influenza di quei
forme del toscano parlato o scritto (in partic. essendo originario di un'altra
. - anche sostant -che parla in vernacolo toscano (una persona).
de nostri lombardi, usando alcun tempo in toscana, toscaneggiano. a. f.
, confermò guzzo, che tira, in genere, faceva toscaneggiare. « continui
quanto all'atto di pronunziarla, toscaneggiolla in questa maniera. baretti, 6-375: quando
di quelli scannati gergacci mal toscaneggiati possa in buona coscienza porsi a confronto della lingua
che vi passaste com'io, alcuni anni in quella metropoli! toscaneggiatura,
sganasciata, s'io vi venissi dire in sul serio che i vari quotidiani toscaneggi
lùcoli era più adorabile che mai, in una veste di lana di vigogna assai morbida
volto, ma soltanto la grossa mole in vigogna blu scura volponi, 2-271:
, / né cosa trova u'possa in alto alzarsi; / tal l'alma,
l'alma, c'ha i pensier qui in terra sparsi. agostini, 86:
'l soverchio vigore suo non terminasse tutto in foglia o in puochi frutti, e
vigore suo non terminasse tutto in foglia o in puochi frutti, e quelli tutti di
e della mente, gli aveva svolto in faccia e in ogni suo atto un
mente, gli aveva svolto in faccia e in ogni suo atto un piccolo e velato
si riavrà presto dalla prostrazione di forze in che ora è, e racqui- sterà
le aspetta / lo scudiero, e in arcion sagliono in fretta. morgagni, 97
lo scudiero, e in arcion sagliono in fretta. morgagni, 97: dal che
suo canto; che a volte stagnava in una nenia monotona, a volte si levava
una nenia monotona, a volte si levava in un vigoreacerbo e selvaggio, quasi rauco.
molto. -ardore, impeto impiegato in combattimento o in battaglia; coraggio,
-ardore, impeto impiegato in combattimento o in battaglia; coraggio, gagliardia.
re lo vidde abbattuto dinanzi da sé in terra, con molto vigore colla sua
fiorentini, che... li feciono in queirimprovviso assalto non piccol danno e vergogna
: la santa teologia, che non viene in alcuno senza la grazia d'iddio,
egli che le vacazioni sono il giardino in cui si ricrea il vigore de lo intelletto
parola / e poeta salir di gente in gente / premio non viene di sudata
sangue, come hanno di altri e in cui non abbiano i desideri vigore.
4. alacrità, zelo, fervore in un'attività, in un'impresa,
, zelo, fervore in un'attività, in un'impresa, ecc. d
di que'savi si è concordemente adoperato in organizzare una sempre durevole macchina di governo
. -sviluppo intenso di un'attività, in partic. intellettuale. parini, 257
fulmin sia creato, e tanto / abbia in sé di vigor...!.
. maffei, 7-358: si conseguirebbe in questo modo, che l'acua non
, 30-134: ho piacere dell'informazione in fatto terremoto, perché in toscana essendo
dell'informazione in fatto terremoto, perché in toscana essendo stato di ben altra importanza
ben altra importanza, il remore che anche in genova s'era fatto sentire mi dava
un muro, fu di dietro percosso in testa da una fiera sassata, che scagliò
entro d'una città. gentili [in a. cocchi, 8-283]: era
si dilatava e si vedeva più gemicare in que'giorni ne'quali non fluivano i
petrarca, 120-3: quelle pietose rime in ch'io m'accorsi / di vostro
tinte con quel vigore con cui rappresentò in torino s. pietro in abito pontificale
con cui rappresentò in torino s. pietro in abito pontificale nella chiesa di s.
, che ogn'ora piu va restringendosi in ogni luogo. 8. validità
del compromesso sentenziò che i ghibellini tomassono in firenze con molti patti e modo. boccaccio
seguono appresso, che non può entrare in questo luogo, se non giovani. cuoco
non giovani. cuoco, 1-52: in una monarchia, quello che nella giurisprudenza romana
q. locuz. -entrare in vigore-, diventare legalmente efficace, esecutivo
che la insegnava soltanto da quando era entrata in vigore la riforma gentile. -in
per vigore di: a causa di, in conseguenza di, per effetto di.
signori, lettori, sono gli argomenti, in vigore de'quali il sig. colombo
, s'ingegnarono di rimutare i serpenti in verghe. costantino da loro, lxii-2-ii-70:
verghe. costantino da loro, lxii-2-ii-70: in vigore de * passaporti gratis con le
, i-xxviii-323: un uomo senza dolore sarebbe in vigor dello stesso principio senza piacere,
vigor dello stesso principio senza piacere, e in conseguenza un ente perfettamente stupido.
vigore (con valore avverb.): in condizione di validità ed efficacia legale.
quali (statuti)... restino in suo vigore, salvo le correctioni et
bacchelli, 1-i-83: erano state rimesse in vigore da poco alcune delle antiche interdizioni
, estirpare la venalità, dalla confusione in cui giacciono, rimettere in chiaro e in
dalla confusione in cui giacciono, rimettere in chiaro e in vigore le prerogative e
in cui giacciono, rimettere in chiaro e in vigore le prerogative e i doveri di
agl'imperadori, ed è anche oggidì in vigore, cioè di conoscere le liti
, xii-439: la legge sarebbe stata in vigore da un pezzo se non fosse dovuta
uell'anticamera del camposanto dove tutte le riforme in prò el popolo erano ferocemente combattute.
7-iii-8: ai tempi di ennio era tuttavia in vigore la lingua osca. foscolo,
non buoni soggetti nel quartiere, hanno in pochi giorni tolto il giuoco, l'immondizia
l'indisciplina di un lungo viaggio erano in vigore. -vivo, dotato di
o malamente feriti; e quelli ch'erano in vigore mostrarsi avidi molto più di perder
monosini, 372: quando le fave sono in fiore, / i pazzi sono in
sono in fiore, / i pazzi sono in vigore. proverbi toscani, 108:
, 108: il gallo e il servitore in un anno perdon vigore. ibidem,
ibidem, 192: quando le fave sono in fiore, / ogni passo è in
in fiore, / ogni passo è in vigore. = voce dotta,
2. figur. che è in una fiorente fase politica ed economica (
intemazionale ed era consapevole della vigoreggiante reputazione in cui saliva l'opera elei marx. bacchetti
di quell'aspirazione al regno di dio in terra, all'uguaglianza evangelica, a
trova vigoreggiante nelle sette eretiche del medioevo in genere. vigoreggiare, intr. (
più sostenere la vita con le in maniera rigogliosa (una pianta); essere
vigoreggiare giovanile della lingua e poesia segnatamente in toscana, di letteratura ferrarese non resta veramente
: cominciò [al tempo di napoleone in italia] a vigoreggiare l'ideale unitario.
intendere senza difficoltà due o tre delle liriche in parola. 3. propagarsi
siri, 1-i-344: vigoreggiava la speranza in lui ai avere un giorno a conseguire il
, ii-233: lo tuo modo dèe essere in cinque modi, cioè: in parlare
essere in cinque modi, cioè: in parlare, in vigorézza, in quantità,
modi, cioè: in parlare, in vigorézza, in quantità, in adomezza,
cioè: in parlare, in vigorézza, in quantità, in adomezza, in qualità
parlare, in vigorézza, in quantità, in adomezza, in qualità.
, in quantità, in adomezza, in qualità. = deriv. da
di cesare, 130: lo padre rinvenuto in sua vigorìa, cominciò a parlare et
la vigoria mia, questa mi toma in danno. beltramelli, ii-527: l'uomo
ho un carattere allegro e l'allegria in me, venendo dalla salute e dalla vigoria
e una volta o due il nemico in viso, che colui, che ha meditato
questa sua mente inquisitiva cresce di necessità in vigoria, da che l'anima a prò
anche gran parte di quelle forze che in altri destina alla fantasia ed al cuore
e fo questo gran voto, / che in iò vui me prestati solite vigorie
, iii-95: gran vigoria e precisione è in questo parlare rincalzato. carducci, iii-5-86
economica ella germania, laddove era in quella il suo punto debole.
(vigorisco). crescere, svilupparsi in modo rigoglioso; essere nel pieno della
a'suoi suciessori di quello reame d'italia in perpetuale tanto allui la faqultà d'elegiere
: dipinto v'è ch'avea un dardo in mano / quel forte cavalier si vigorito
pel braccio lo sconosciuto e lo traeva in su con uno sforzo sovrumano. cassola
piccolomini, 1-116: accioché, rinfrancandosi in tal guisa gli animi stanchi dallo speculare
carducci, iii-6-482: potenza del mettere vigorosamente in atto e del trasfondere intiera nella parola
pogo la gloria delli omini del mondo in sua vigorosità in altessa: imperò che a
delli omini del mondo in sua vigorosità in altessa: imperò che a mano a
dell'età giovanile; che è ancora in buone condizioni fisiche, prestante nonostante l'
prestante nonostante l'età avanzata. -anche in posizione pred. e con valore awerb
drapello eletto, / e quivi insieme in tomeamenti e in lotte / rendon le
, / e quivi insieme in tomeamenti e in lotte / rendon le membra vigorose e
: quivi dell'uomo / le indomabili cure in placid'ozio / io chiamo a riposar
. quivi gl'insegno / a convertire in nobile diletto / la ridondanza dei sudati frutti
corpo o a facoltà fisiche e, in partic., al membro virile.
vitalità (un periodo della vita, in partic. la giovinezza).
gentiluomo... comecché si trovi ancora in età fresca e vigorosa, ha posto
. foscolo, xv-542: da indi in qua ho amate le muse; d'amore
iacopo da cessole volgar., 1-50: in tanto dèe essere vigorosa la giustizia ne'
ne'vicari del re, ch'elli abbiano in ogni modo rangola di salvare la repubblica
politica). mazzini, 8-359: in italia, l'aristocrazia non è sì potente
g. gozzi, i-12-14: era in principio della primavera, quando sono vigorosi
. fausto da longiano, 32: in la primavera e ne l'autunno..
guardando innel fuoco, a caso vidde in mezzo a quelle più ardente fiamme uno animaletto
... ha un bel fumarsi in ufficio un dopo l'altro dei vigorosi mezzi
del bosco scese nel arco, che in quell'ora pomeridiana riposava deserto, tra l'
rendite, o per accertate limosine, e in cui tutti gli abitanti attendano a'lavorieri
per vigorosa e tenace che ella sia, in udirla o leggerla sol'una volta,
possa compitamente comprenderla e conservarla di parte in parte. g. gozzi, 1-68:
spirito e di mente vigorosa, conosciuta in venezia per una delle più valenti levatrici
levatrici... trovavasi pochi giorni fa in una chiesa. foscolo, ix-1-397:
affollatamente i pensieri, e li rimodella in più guise. -dotato di organicità
e per la prima volta si mette in uso. goldoni, xiii-914: in grecia
mette in uso. goldoni, xiii-914: in grecia, in roma, un tempo,
. goldoni, xiii-914: in grecia, in roma, un tempo, che il
che il bello e vigoroso parlare debba in poco tempo ingrandirsi e giungere alla cima
'funestissimo', ch'e'volle porvene altri due in quel cambio, comecché men vigorosi del
, sovente, di ricadere dal proprio 'tempo'in un 'tempo'flaubertiano. 13
13. ant. che è in vigore (una legge). c
non essere allora vigorosa la legge salica in francia, come poi è stata introdotta,
2. disprezzo (nella locuz. tenere in vilanza). iacopone, 21-46:
felice da massa marittima, xliii-284: se in vera fè da noi sera seguita /
tempo chiamati sangiaccati. soffici [in lacerba, i-267]: il rispetto delle
, iv-740: 'vilàyet': divisione amministrativa in turchia: è retta da un 'vali'e
è retta da un 'vali'e partita in 'sangiaccati'. = adattamento di una
/ non vo'però perir qual vile in campo. aretino, v-1-152: egli aviene
, e nasconde- rannosi, e gitteransi in fuga o in altri vili rimedi. brusoni
rannosi, e gitteransi in fuga o in altri vili rimedi. brusoni, 156:
il padre mio, / dovrò giacermi in così vii quiete / desertor della pugna?
1-648: amor, tu m'hai ristorato in un tratto / di sì lungo servir,
chi sanza affanno crede / travagliar manco in vita e si conforte / dicendo: «
mente poco accorte, / che avete in fidel morte poca fede! buonarroti il
gozzi, i-19-206: io vivendo alle corti in grado alto e onorato, / ho
. dondi, 246: come po'in alcun vii / cader amore? deledda,
svolgere un incarico, un'attività (in espressioni di modestia e di umiltà).
volgar., 4-46: vedendosi il leone in tanta miseria e da sì vili animali
vendicare le mortali e intollerabili ingiurie, in luogo di vendetta, ricordandosi dii prosperevole
posto tanta bellezza e tante meravigliose doti in persona vile? brusoni, 751: vincenzo
prepotente (storia di tutti i vili levati in alto). -umile, infimo
b. tasso, i-239: non consentite in questo esilio indegno, / che della
povertà tira e l'oltraggio / mi tenga in vile e sì noiosa vita. maffeo
vita. maffeo venier, lii-13-306: in tutte quelle parti [il paese] è
e molto più per la servitù vile in che sono tenuti, continuamente spogliati e bastonati
-con uso avverb.: in modo ignominioso, infamante. intelligenza,
brutto l'uccise con gran sottiglianza, / in pien consiglio, e non poteo fuggire
troppo vile a quello che io aveva in animo. allegri, 201: non fu
santissima. flaminio, 84: si glori in queste cose vilissime e vanissime colui che
flavio volgar., i-213: si ritenne in suo nome alcune cose vilissime per onore
basso, a buon mercato (anche in posizione pred. e con valore avverb.
inganna anche la superbia l'uomo, in quanto ella fa le sue case preziose
dà lustro gentil merda canina, / spiccavi in mezzo al nobile drappello, / come
comperi altre mercatanzie, comperale quando sono in vile pregio e poco richieste, e non
li zucari non trovamo compradori, sono in vilissimo predo. p. del rosso,
dandolo per vilissimo prezzo ed alcuna volta in dono. magalotti, 14-45: usano
siano i vincoli al commercio del grano in una nazione abbondante accade che al tempo
via a vilissimo rezzo, rubate quasi in un piglia piglia indecente. silone, 47
, ricomprando a prezzo vile i beni in quel tempo sequestrati alle parrocchie e ai monasteri
ispirazione stessa; ed è spesso usato in espressioni di modestia). dante,
comincia: 'gentil pensiero'; e dico 'gentile'in quanto ragionava di gentile donna, ché
a dir come il tuo figlio venne in carne / e non discendan da'veraci stili
1-ix-214: or vede / per cieca riverenza in ver de'primi / padri e maestri
bandello, 3-17 (ii-336): viveva in casa non da gentildonna par sua ma
fra giordano, 1-134: se uno fosse in uno luogo vile e potes- sene uscire
purg., 12-62: vedea troia in cenere e in caverne; / o ilión
12-62: vedea troia in cenere e in caverne; / o ilión, come te
. boterò, 63: così stando egli in una vii capanna, posta sopra una
! -trasandato nell'aspetto; vestito in modo umile e dimesso (una persona
vizi e vile di vestimento, e in ogni virtude perfetto. s. gregorio magno
. sanudo, lvii-310: venivano in ordinanza futi ricchissimi vestiti et il più vile
corpo umano, nel linguaggio ascetico, in quanto contrapposto all'anima. dominici,
impiaghi il vile incarco; / opra in me, prego, le saette, e
, la qual noi portiamo, / in lucida corazza cangeremo. 10.
vile o tenere vile. non tenere in alcun conto, disdegnare, disprezzare.
aveano a vile, / ch'aveano in esso gran divozione. boccaccio, viii-2-
-pensare vile verso qualcuno: giudicarlo in modo sprezzante, offensivo. francesco
. = dal lat. vilis, in origine, 'di basso prezzo', e poi
vende e'viletti, che se bene ho in memoria è una certa donna dal borgo
tommaseo, 2-ii-275: le giovani portavano in testa una cuffia; le maritate un fazzoletto
di area sen., ma attestata anche in corsica, deriv. da veletto,
latini, i-1441: non abie in ciò vilezza, / ma lieta gagliardezza.
. -pochezza di una persona (in espressione di modestia). carducci,
/ la qual non fu trovata, / in fera alcuna, und'om parlasse mai
, 1-ii-112: né s'ella scorse in tanta bassezza col mozzo dobbiamo vilificarla per
: che non gettò egli la sua dimissione in faccia a un ministro che lo vilificava
tal punto? 2. umiliare, in partic. di fronte a dio; tenere
partic. di fronte a dio; tenere in infima considerazione. iacopone, 34-56
. bernardo volgar. [tommaseo]: in ogni modo che tu puoi ti vilifica
si spogliò tutto ignudo e puosesi li panni in capo. imitazione di cristo volgar.
... la tua misericordia verrà in me. 5. intr. con
acciò che quello che era stato lodato in romolo non si vilificasse, se fosse attribuito
, 1-3-125: l'anima vilificata e sottoposta in adulterio alli spiriti immondi, si volle
. che disprezza, che non tiene in alcun conto. salvini, 5-iv-380:
, vilipéso o anche vilipenduto). oltraggiare in modo grave e manifesto, in partic
oltraggiare in modo grave e manifesto, in partic. istituzioni, cariche religiose,
infamanti o disonorevoli (o ritenuti tali in base a leggi o a norme
bonaparte, gli amministratori di vituperi politici in inghilterra non potevano trovare artefici di calunnie
maltrattarlo, umiliarlo. -anche: tenerlo in scarsa considerazione, disprezzarlo, ritenerlo spregevole,
troppo gran mancamento dell'onor nostro e in vilipendio della chiesa. sanudo, li-618:
iactura a tutta questa città, et in villipendio de le leze nostre. roseo,
avendo atabalipa preso il libro degli evangeli in mano, quasi 10 volesse per certa
, gittollo con certo stomaco e vilipendio in terra. buonafede, 2-v-42: diciamo
. dir. pen. reato che consiste in manifestazioni di aperto e pubblico disprezzo nei
di gentaglie, hanno messo il sacerdocio in dispregio, quanto questi, nominati da
di bestiali, hanno posto la filosofia in vilipendio. cesarotti, 1-i-252: la nausea
, l'onore). -anche: tenuto in scarsa considerazione, disprezzato.
... andonne con suoi discipoli in accademia, in una villa di lungi a
andonne con suoi discipoli in accademia, in una villa di lungi a la città,
, come le donne fanno quando vanno in villa. g. morelli, 145:
dodici anni; pensa, sendo istato sempre in villa o la maggiore parte del tempo
gli spartani, nutrisse i suoi figliuoli in villa, facessegli dormire al sereno,
, 1-25 (i-310): noi siamo in villa, lungi da la città ove
tesoro, il maggiore che si possegga in terra, cioè la sanità. alfieri,
. alfieri, 1-23: lo fecero tornare in asti nella casa materna, e mi
nella casa materna, e mi portarono in villa perché non lo vedessi. foscolo
gli uomini si ragunino e congreghinsi insieme o in città o in castelli o ville e
e congreghinsi insieme o in città o in castelli o ville e faccino congregazione insieme,
ciò potrebbe anche facilitarsi di più e rendersi in molti luoghi affatto insensibile questa gabella col
tassare ciascuna comunità, villa e marchesato in una quantità certa. leonardi, 11-31:
canne, / che rimbomba lontan di villa in villa. -di villa, della
miglior lingua, che non si pare in quelle de'lor magnifici e dottorati padroni
villa. ottimo, iii-77: fu seppellito in sebastia, una villa di palestina.
pubblica: edificio pubblico nel campo marzio in cui i magistrati facevano censimenti e le
censimenti e le leve dei soldati e in cui venivano ospitati gli ambasciatori che non
gli ambasciatori che non si voleva entrassero in città. valerio massimo volgar.,
de'nimici seguitando la fede sua, in villa publica ch'era in campo marzio,
fede sua, in villa publica ch'era in campo marzio, [siila] comandò
: i romani... fecero in campo marzio, che allora era fuor della
. 6. locuz. -andare in villa con la brigata: uscire di
brigata: uscire di senno, dare in escandescenze. firenzuola, 719: oh
719: oh oh! costui è ito in villa con la brigata. varchi,
volta al canto. -mandare qualcuno in villa: cacciarlo, allontanarlo da un
subito, ché domattina te lo manderemo in villa con i lanciotti. 7
. alberti, ii-77: stavasi aglao in uno ultimo cantuccio della provincia, lavorava
allegri, 201: sonmen aveduto poco fa in essendo sfaccendato affatto in una mia villùccia
aveduto poco fa in essendo sfaccendato affatto in una mia villùccia, la guai, per
mia villùccia, la guai, per essere in un magherò terreno, ha, come
enol. acquavite prodotta nell'omonima località in provincia di cagliari. panzini, iv-740
di un villaggio o delle località rurali in genere; che riguarda, che si riferisce
villaggièsco dei tram a cavalli che trotterellano in tondo. papini, iv-1193: c'è
. papini, iv-1193: c'è [in paul fort]... il
: 1 deserti sono assai, e in molti lochi per molto spazio manca l'
quartiere o gruppo di edifici urbani strutturato in modo da rispondere alle esigenze di una particolare
denominazione di complessi residenziali di lusso, in partic. circondati da aree verdi.
di abitato umano. in partic., contrario ai canoni dell'ideale
anonimo, i-551: la mia speranza -è in erranza, / da poi che lo
ch'io falleria villanamente / se no sperasse in voi complitamente. s. gregorio magno
i-4 (55): pensava superbiamenti in che modo li devese parlà'vilanaménti. boccaccio
bruttò la faccia. alfieri, 12-253: in questo, duramente, / spietatamente opraste
; con tracotanza. - anche: in modo al tempo stesso sprezzante e violento.
se ponze vilanamente. 3. in modo abietto, meschino. carducci,
trovandolo re carlo, ch'era andato in roma al palazzo del papa, com'
coltella, sicché villanamente si volgono in fuga. marino, 1-14-72: perché
villàio, sm. ant. chi vive in campagna; chi fa l'agricoltore,
se per sorte io mi potessi trasformare in un signor di poderi. 2.
2. proprio, tipico di chi abita in campagna. a. f. doni
lascerò... per potere largamente, in prò della mia fantasia già fatta villaia
villaiuòlo sm. chi risiede, chi dimora in campagna. a. f
biondi, 1-iii-70: chi denunziarebbe o desse in mano la persona di esso duca,
. (superi. villanissimaménté). in modo villano e volgare (e,
spaventosi e brutti. 4. in modo rustico, rozzo. goldoni,
non sarebbe assai meglio calar il sipario in un subito, e lasciarli nella loro illusione
fo villananza / di levar gli occhi in alto ver lo cielo, / non che
scortesia, una villania; parlare, comportarsi in modo scortese. anonimo veronese
: così con voi po- tess'io in quell'ora / esere in terzo sanza villanare
tess'io in quell'ora / esere in terzo sanza villanare! = denom
passale per la stamegna, e ponile in un vaso stagnato. garzoni, 7-570:
e organizzata, da polifonica che era in origine, in forma di cantata sacra
, da polifonica che era in origine, in forma di cantata sacra in più parti
origine, in forma di cantata sacra in più parti per soli coro e strumenti.
li amici a consolazione, ma eccitolli in asprezza di villaneggiaménto. piccolomini, 10-
ha egli oggi acquistato: come che in così fatta misura di verso solessero l'uno
, e minacciando, e villaneggiando altrui in molti modi. g. villani, iv-7-2
. g. visconti, r8-49: intra in tanta furia / che voi gettar la chiesa
che fortuna t'accoglia, ti conduca in luogo, dove sian genti in simigliante piato
conduca in luogo, dove sian genti in simigliante piato, in simil contenzione di
, dove sian genti in simigliante piato, in simil contenzione di villaneggiarsi l'un l'
e sm. ant. che si comporta in modo scortese nei confronti di qualcuno,
: or poi che 'l sol sue rote in basso cala, / e da questi arbor
, il sen bagnato / dorme steso in strana guisa / sulla messe già recisa /
). del tufo, 104: in queste parti e in quelle s'odon cantar
tufo, 104: in queste parti e in quelle s'odon cantar nuov'ari e
suonando la cornamusa, e di tanto in tanto cantando delle villanelle. manzoni, pr
andare come imperatori. 2. in modo ineducato, screanzato; maleducatamente.
assai, perché troppo villanescamente 3. in modo grossolano; rozzamente. seneca volgar
. proprio, tipico di chi vive in campagna; contadinesco, agreste, rustico
. bargagli, 1-96: si stava in una loggia, che sopra la piazza guardava
strumenti. redi, 16-vii-63: se è in villa, si può assicurare a leggerla
i-78: infinità del passato che mi veniva in mente, ripensando ai romani così caduti
ucci, iii-14-177: il tutto in dialetto bellunese e parlatura villanesca. baldini
madri di famiglie millionarie andare ai mercati in gonna villanesca. -ambientato nel
.. si soglion alle volte usar in siena, molto ridicolose e molto festive
(con valore avveri ».): in una maniera, in uno stile che
.): in una maniera, in uno stile che si richiamano alle usanze e
villanesca nello scortese modo d'accorli e in un sembiante dispettoso, disse loro.
una disposizione a gruppi di case isolate in mezzo ai campi, tipica di un'area
atene], la quale era sparsa in borghi, in un corpo e in una
la quale era sparsa in borghi, in un corpo e in una repubblica, e
sparsa in borghi, in un corpo e in una repubblica, e vivendo ella separatamente
, 2-126: sentendosi trattare da bertoldino in quella maniera così villanesca, quantunque ella
volte sussurrona e villanesca della compagnia, in quel momento di tregua la s'indispettiva
aretino, iv-4-228: per non incorrere in sì villanesco errore vi dissi che quando
facesse... qualche carità di dote in verso una delle mie due care bambine
4. che vive e lavora in campagna, che ne ha la mentalità
perfettamente conosco qual villanésmo si celi in codesta educazione vostra. = deriv.
del cafone principe. 2. in senso concreto, comportamento, atto o gesto
né negare puote lo così estimato sanza cadere in colpa di lodarsi o di biasimare.
don giuseppe trajelìa non era amato da nessuno in paese... gli facevano ogni
plebe pompeiana, che aveva la festa in casa. -atto irriverente nei confronti di
, ii-240: o dea, tu se'in errore; / non pensai maidi farti villania
mi sia così moderatamente contenuto mai sempre in tutte le cose che io ho scritte
tre specie di poesia che fosse posta in uso. -argomento o espressione volgare
il male, dicendo,... in cambio di 'veste', 'vesticciuola', e
che a dì 27 de avosto el fose in anteb. sanudo, lviii-224: essendo
fanti che sono venute con le galie in compagnia de sua maestà, le persuase a
rebuffando queli perché non vo- leano andar in africa. = frequent di villanare
superi, villanissimo). che vive in campagna e lavora la terra, contadino
e vecchiette, ed altra simil gentaglia in bettole, alberghi ed osterie affisi al
, 3-85: la mia cella è in alto e dalla finestretta vedo un'ansa
portano [gli indiani] i capelli lunghi in guisa di fungo e vanno con la
dalla mirandola... se scontrò in cerca venti cavalli cum li omeni sopra
messi al collo un sarrocchino, e in mano / un bordone, un fagotto ad
un fagotto ad armacollo, / e in piede un par di scarpe da villano.
il turlo, / per non venire in istato villano. -sm. villano rivestito
alla chiesa per udire messa, s'abbattè in un villan rivestito, che faceva del
un villan rivestito, che faceva del gentiluomo in su la porta. moneti, 2-v
delle abitudini dei contadini, di chi risiede in campagna; campagnolo, rustico, villereccio
quella gentil molla alla sua villana forza, in mano al ditto si roppe. battista
, i-214: vignaiuol solo soletto / con in man cetra villana, / sulla riva
levato dall'arbore selvaggio, e mestato in pianta di bel giardino, non si tiene
e dei resoconti e discorsi parlamentari stampati in carta villana con caratteri consunti.
inf, 33-150: « ma distendi oggimai in qua la mano; / aprimi li
tua gentilezza provi de legiero, / perché in petto villano amor non usa. lorenzo
guicciardini, vi-322: ma lui usò modi in tutto contrari; non era prima uscito
meraviglia. monti, iii-294: egli è in grave rottura coll'avvocato ronchi per certi
, con un rifiuto villano, affogato in un profluvio di trivialità. palazzeschi, 1-407
uscendo dalla stanza ha scosso le spalle in maniera assai villana, senza neppure salutare
8-4 (27): perché villana morte in gentil core / ha miso il suo
provedenza. campofregoso, ii-3: fortuna in la città sempre villana / mi è
/ mi è stata, e forse in questi lochi aprici, / trovato ho l'
che agisce, che si comporta scelleratamente, in modo abietto o peccaminosamente (anche come
questa fu in europa l'era della ragion di stato,
tentare i posteri corrotti / a te volato in cielo! -dissoluto, lussurioso (
colle gambe incrociate, e co'piedi in situazione villana, e chi sa perché?
xxxiii-147): rimase orlando con quel libro in mano / fra sé pensando il modo
badoer, lxxx-3-85: di cavalli in andalusia e anco in murcia si trovano
lxxx-3-85: di cavalli in andalusia e anco in murcia si trovano buone razze di giannetti
, iv-95: sono i cavalli indiani in alcune parti delle indie sopra modo belli e
quella villanotta che v'è stata data in guardia », rispose egidio « quella lucia
. villanóne. bacchelli, 17-274: in quelle parti dove vado, che ci devon
apposta, ogni volta che lei era in classe, ad essere più insolenti e screanzati
mal villano / non gli dar bacchetta in mano... al villano / la
... al villano / la zappa in mano... chi prega
canta e villan dorme'(col documento in mano si sta più sicuri dei patti stabiliti
, ij2: al villano, la zappa in mano. ibidem, 173: al villan
a mal villano non gli dar bacchetta in mano. ibidem, 176: il villan
, 177: non è villano perché in villa stia, / ma villano è chi
: bramerei veder trafitto / da una serpe in mezzo al petto / quell'avaro villanzone
villanzoni de'nostri dì, i quali iti in città per apparare di farmaceutica, di
ulloa [guevara], iii-98: anticamente in spagna per portare dicevano trusser, e
anche l'estensione di terreno circostante, in partic. in quanto infeudata a un
di terreno circostante, in partic. in quanto infeudata a un signore).
cominciare la predicazion della fede cristiana fu in prima girando intorno per le viilate e
che si compie, che si svolge in campagna (un'attività, un lavoro)
un lavoro); che è sito in campagna. m. palmieri 1-190
se trattando della vita civile, procedessimo in dimostrare gli esercizi vii- latici. cesareo
villeggiano, sm. letter. chi vive in campagna, villano. rovani, 4-i-163
4-i-163: alla tristizia del cielo s'aggiunse in quella stagione lo straripamento del tevere,
e quanti v'han villeggiani e coloni in questa parte d'italia, tutti a
. che trascorre un periodo di tempo in una località diversa da quella di residenza
riposo o svago; che si trova in villeggiatura. - anche sostant.
stracchi ed anelanti / di florida collina in mezzo al seno, / piena d'abitatori
di gio. gastone, 72: in tal abito si lasciò [il granduca]
). trascorrere un periodo di tempo in una località diversa da quella di residenza
vittorio e altri cavalieri amici che villeggiavano in questi contorni, si venne a discorrere
: la gente non villeggia più: in inghilterra chi aveva case di campagna,
che sarei andato a villeggiare un mesetto in campagna. -per estens. dimorare
-per estens. dimorare, trovarsi in un luogo. forteguerri, 12-8:
. trascorrere un determinato periodo di tempo in prigione. pascarella, 1-313: nei
zuffa, ne mandò qualcuno a villeggiare in castel s. angelo. = denom
-tricé). che si trova in villeggiatura, villeggiante. c.
, il trascorrere un periodo di vacanza in una località diversa da quella dove si
(e, anche, il periodo stesso in cui ciò avviene).
: io le auguro ogni piacere, e in uesta sua villeggiatura di autunno,
« marco, che stiamo più a fare in città? tutti i signori sono andati
? tutti i signori sono andati via in villeggiatura ». parise, 5-80: andrò
villeggiatura ». parise, 5-80: andrò in villeggiatura d'estate nei venti giorni che
2. per estens. località in cui si trascorre un periodo di riposo
villeggiatura. de roberto, 3-22: riuniti in molti, parte ospiti della principessa,
di ballare. -nazione reputata esclusivamente in quanto luogo di gradevoli soggiorni e di
far le cinque giornate e ripigliare a baionetta in canna sette volte la vetta di san
vite: siam quelli che l'abbiam messo in car rozza, per condurlo
car rozza, per condurlo in villeggiatura. = nome d'azione da
certa quiete villereccia, che non si trova in molti luoghi. imperiali, 4-55:
gherardi, 2-i-104: noi abbiamo quassù in queste dilettevoli piagge nostri villici abitacoli,
canale dunque che divide sinuoso le case in due striscie quasi uguali, fino al
andati a stare tutti e tre assieme in una casa nuova, un villino fuori porta
spiaggia. moravia, i-52: il salotto in cui ci introdusse pareva voler suggerire un'
voler suggerire un'aria esotica che stupiva in quel vilhnetto floreale. = dimin
corpo star legato. fasciculo di medicina in volgare, 43. li musculi che dilatano
campane di bronzo patinato che si vedevano in alto, sul tetto della sua casa:
. f f -trascorso in campagna (un periodo di svago, una
svago, una vacanza); svolto in campagna (un'attività). bembo
per esempio e la pesca. -situato in campagna, colonico, rurale (un edificio
abitazione). me paolo, condusse in pochi dì a perfezione d'intaglio le tavole
misasi, 57: era l'ora in cui... dai comignoli delle casette
rude schiettezza comunemente attribuite a chi vive in campagna. imperiali, 4-4:
chiari, 2-i-37: sotto gli abiti villarecci in cui era avvolto, penava egli veramente
del resto, altro modo di lavorare in città -per estens. intonato nei
villereccio: verde-ramarro, col suo bel bolerino in tinta, bordato di passamaneria dorata,
prete. 3. che vive in campagna; che ha estrazione contadina.
borghini, 1-26: forestieri, presi in guerra,... maschi, femmine
la villeggiatura di 29 giorni, ritornai in napoli, sano quanto io possa desiderare,
erano parute rose, erano alcuni fiori in modo di calicetti senza odore alcuno, rosseggianti
proprio, tipico di chi vive e lavora in campagna, caratteristico dell'ambiente contadino,
, i-281: elli sedea al fuoco in su una sedia villesca e cenava in uno
fuoco in su una sedia villesca e cenava in uno catino di legno. benvenuto da
e civile. salvini, 6-6: in quel tempo principalmente era occasione di far
villeschi lavori. -che vive in campagna, che è dedito alla vita dei
di pace, come di guarà, tenuti in molta stima e frequenza. bresciani,
. ant. e letter. che vive in campagna, che è dedito alla vita
non si fanno poco meno mai maggiori opere in quello campo, né di seminare,
di seminare, né di ricogliere, né in governare i frutti. bresciani, 6-iv-325
agiati villesi di sardegna qual dovette mai essere in quelle fastose nozze cananee? =
città. boccaccio, viii-2-67: potendo in altre parti assai eleggere la sua solitudine
ma poveri uomini, i quali abitano in alcune villette... e non sono
guisa di serto / su per l'alto in flessuosi amori. montale, 3-165:
3-165: fi circolo ha la sua sede in una villetta di intonazione vagamente palladiana;
telefono e i suoi locali sono ammobiliati in uno stile che va dal tudor al bieder-
: i nimici sono parte da calepi in suso dredo oio, et parte in quelle
calepi in suso dredo oio, et parte in quelle vil- lete dal ponte in zoso
parte in quelle vil- lete dal ponte in zoso. p. f. giambullari,
anni, quando la fu conosciuta da noi in una certa villetta. percoto, 99
, 99: maria era una contadina nata in un'amena villetta sulla sponda sinistra del
e letter. che vive e lavora in campagna, che è dedito all'agricoltura.
bon villico ogni ora, / pregnante in parto sol lucina brama. p. venier
pancia vellosa, / stavo, ed in tanto le mani alla lana foltissima, immensa
cicognani, 2-25: le pecore, in tondo, si sono assiepate coi dorsi vellosi
rugiade / come i bruchi villosi / in fondo alle corolle, / m'annitrirono.
del velloso petto / gli fremea l'alma in due consigli. settembrini [luciano]
, uno strano figuro, dal mezzo in giù simile ad un becco, con le
, con le gambe vellose, le coma in capo, una lunga barba, cruccioso
quale m'è ignoto se l'ebbero in vita. sovr'essi stavano le ciglia vaste
, sparava di finestra con una bacchetta in mano certi suoi colpi che parevan colpi di
, sf. mus. frottola. - in senso generico: canto popolare.
, i-104: si misero a cantare in coro una villòtta allora in voga. c
misero a cantare in coro una villòtta allora in voga. c. e. gadda,
'o ce biel, o ce biel sischiel in udini'gli alpini dell'ottavo cantavano la
piacer si prende / e sendo forse in leggerle men dotta / che la monna,
, e le loro qualità fisiche e morali in accozzamenti strani di idee e di rime
, dov'è lo spigoluc- cio più in fuora, si dirizzavano su, belle belle
, si dirizzavano su, belle belle, in una torricella pseudo-senese. = voce
(superi, vilissimaménte). in modo da denotare codardia, pavidità e
pavidità e meschinità d'animo. -anche: in modo abietto, spregevole, ignominioso.
/ sovra colui ch'era disteso in croce / tanto vilmente ne l'ettemo essilio
indegno / se la vita negassi or porre in forse, / lasciando ch'un pagan
io farò che la ignominia lo accompagni in tutti i suoi giorni. carducci, ii-19-
sempre condotto abbastanza vilmente. 2. in modo grossolano, rozzo. alfieri,
umile. cavalca, 20-76: salirono in su un legno per passare un'acqua
è di nazione calabrese, nato vilissimamente in un luogo detto li castelli. brusoni,
, poiché la lode è stata posta in non cale. loredano, 2-i-89: è
di somma nobiltà e altezza è caduto in somma bassezza e viltà e pena. brusoni
voler salire alto dal basso o mantenersi in alto a forza di adulazioni e alle spese
perversione. monte, 1-21-8: in tutto voi m'avete im presgionia: /
, 56: per lo contrario poi, in molti si trova una gran viltà di
. bonaventura volgar., 294: nacque in cotanta povertade e viltade e miseria.
ne'quali è alcuna gentilezza, si conferma in quella bassezza d'animo e di costumi
del povero lo atterra quasi, e schiaccia in lui ogni sentimento di gentilezza.
. 7. locuz. avere in viltà, tenere a viltà: non stimare
viltà: non stimare, non tenere in alcuna considerazione. esopo volgar.,
, 4-62: istando uno populo di ranocchie in uno grande lago e non avendo alcuno
alcuno signore, di deliberato consiglio pregorono in un animo e in una voce con grande
deliberato consiglio pregorono in un animo e in una voce con grande riveren- zia alla
esse sole non fussero da lui avute in tanta viltà. lapidario estense, 142:
sentito dire da varie persone, che in alcuni luochi dell'ongaria, a certi tempi
: nasce parimente la smillace liscia abondantissima in toscana, e chiamasi vilucchio maggiore.
. vilucchio... si trova in tutti i campi fiorito in estate. manzoni
si trova in tutti i campi fiorito in estate. manzoni, vi-1-563: si
glia. lippi, 3-37: in tal confusione, in quel vilume, /
lippi, 3-37: in tal confusione, in quel vilume, / all'udir quei
lascia ricordi dia il 'cumquibus', / e in specie a gente uscita dal vilume.
sive volupa- menti de pano de lino in testa... le veste..
. legare, avviluppare. - anche in un contesto figur. niccolò del
, che piglia una serpe e portala in aere; e la serpe le se viluppa
li quali [capelli] sopra l'orecchie in tonda treccia raccolti e quindi di dietro
verso l'altra orecchia vicendevolmente ristretti, loda in infinito. bibbia volgar., i-33
a due ordini intorno, ma poste in alto, sì che niuno possa toccarle.
con loro come un viluppo di panni in terra vicino al muro. cinelli,
mani, la massa dei capelli le ricadde in un viluppo. -fascia, nastro
posta messere lo frate la santa reliquia in più viluppi fasciata con zendato e suavi odori
... mi lascian rivolto / in quel viluppo, sicch'a svilupparmi / ho
viluppi di fumo. -testo scritto in modo confuso, aggrovigliato, illeggibile.
, 5-2-309: un viluppo d'iscrizione stampata in più forme, che abbiam veduta in
in più forme, che abbiam veduta in manuscritte raccolte con diverso principio e con
, 5-295: entrando con un gran viluppo in mano di coltelli e di stiletti,
coltelli e di stiletti, sulla tavola in irato piglio gittandolo ed a priocca rivolgendosi
». -agglomerato di case ammassate in poco spazio. calandra, 4-9:
budelli che intersecano quel viluppo di case in genere non portano nome. 3
anche, di animali, per lo più in movimento. firenzuola, 259: un
turba fuggitiva. papi, i-85: in tanto / viluppo traboccavano ravvolte / le schiere
guerrazzi, 6-342: il destriero stramazzerà in un viluppo col suo signore. abba
, morì per la mortalità del 1348 in pregione. mazzei, i-63: tutti i
a tutto quello strano viluppo di casi in cui mi ero imbattuto. svevo, 1-194
5. intenso legame affettivo, in partic. amoroso. ricciardi, 66
le cose dell'amore hanno infinite contrarietà in loro, da poi che sete inamorato voi
spanta del galantomone che, soffocando in un viluppo di cautele e di dissimulazioni,
esattissima favola! leopardi, 424: dirò in secondo luogo com'io non ho creduto
miserabile mezzo dei nodi e viluppi intricatissimi in luogo dell'immagine continua viva ed efficace
l'una con l'altra, egli raccolse in un viluppétto, che noi diciamo gomitolo
grazzini, 4-555: viluppacci e guazzabugli oramai in stampa. = dal lat. tardo
vilupposaménte, avv. letter. in modo intricato, confuso.
questo maritaggio sì chiaro, che terminò in un fine sì tenebroso. = comp
figur. intenso legame spirituale o affettivo, in partic. amoroso. dante,
passamanerie lungo la fronte della repubblica appunto in rilievo, di cordone di seta azzurra
usato per lavori di intreccio (un ramo in partic. di una specie di salice
, ii-59: il suddividere tali grandi bigattiere in piccole, il formare corridoio a mezzodì
sedemmo su due poltrone di vimini che erano in un angolo, vicino alla cattedra.
tipo di rami. ciconi [in periodici popolari, ii-423]: le genti
pennello,... le mille volte in quell'atto e in quel gesto l'anforaio
. le mille volte in quell'atto e in quel gesto l'anforaio e il viminiere
a pizzico, di ampia estensione, in uso fin dall'antichità nella musica classica
permetteva il lusso delle ottobrate, perché in quel mese i vinacceri napoletani salpavano le
conservano per la sua propria vita chiuse in pentole di terra: e coperte con dogli
vento è svolta, / si vede in campo azzurro un ampio tino / che
annunzio, ii-58: serbansi i pomi in orci unti di pece. / anco serbansi
orci unti di pece. / anco serbansi in cave / dell'oppio arbore; ower
arbore; ower tra la vinaccia / in pentole, assai bene e lungamente.
più clamoroso c'è sempre una bambinaccia in paltò color vinaccia, di otto o nove
abbia a bastanza bollito e si lancia cascare in fondo del tino la vinaccia che lo
. bot. ciascuno dei semi contenuti in un chicco d'uva. -olio di vinaccioli-
bottiglierìa. miscellanea medicea 223 [in « studi di lessicografia italiana »,
dare un giuramento simile a quello che in londra diede un vinaio dinanzi a'giudici
), sf. plur. stor. in roma antica, feste celebrate il 23
: 'vinalia': feste che si celebravano in roma due volte l'anno: le prime
urne vinarie dal fonte. bianchini [in soldani, 1-136]: in certe
bianchini [in soldani, 1-136]: in certe
-cella vinaria: stanza dell'antica casa romana in cui si conservavano le anfore di vino
estens.: cantina. - anche in un contesto figur. scala dei claustrali
meglio ch'io poti, me fondai in una sfondata botta. d'annunzio, vii-
i quattro uscieri con una mazza dorata in mano... e staffieri vestiti di
[che veniva] di carabinieri di pisa in n. di 72 con penna color
vinati. luzi, 1-22: è chiuso in questo cielo opaco / dove un lume
: malattia di alcune piante erbacee, in partic. dell'erba medica e della
dell'erba medica e della barbabietola, in seguito alla quale le radici si ricoprono
quel vinattiere / a chi, essendo in barca addormentato, / una bertuccia sua
denari, / e fiutava e gettava in man « la vuole / far sì che
del regno d'italia, così denominato in quanto proprietario di estesi vigneti nell'oltrepò
spettral vinat- tier di stradella / mesce in montecitorio celie allooroghe e ambagi? d'
e il 'vinattiere di stradella'aveva fatto in tempo a lasciare la presidenza due volte
ad alto potere adesivo. - anche in un contesto figur. malerba,
particella pronom. ant. gozzovigliare, in partic. con abbondanti libagioni.
uficio di chiesa, forse elli è in istufa a'vinazzarsi con qualche sua femina.
, originaria dell'america centrale e coltivata in europa, contiene alcaloidi impiegati in medicina
coltivata in europa, contiene alcaloidi impiegati in medicina per le proprietà antitumorali. -
medicina per le proprietà antitumorali. - in senso generico: pervinca. poliziano,
: pervinca. poliziano, 3: in testa [aveva] una ghirlanda d'erba
pervinca sempre sta verde circondata di fiondi in modo di linea e con noaegli. mattioli
è sempre verde e circondata di foglie in modo di linea e di no- degli
clematis). redi, 16-iii-268: in altri simili vasi aperti riposi...
; v. per v in c a. vincastrata, sf
dèe dargli leggermente dodici o tredici vincastrate in su la groppa, perche si rintuzzerà
anche di altre piante, simili) in partic. usato come sferza o come
, 2-6: o tu se fatta grande in questi boschi. / non ti ricordi
. monti, 23-1074: quando lungi in pastorello / gitta il vincastro, che,
/ gitta il vincastro, che, rotato in alto, / vola sopra l'armento
che abbiamo menzionato, con un gran vincastro in mano. pascoli, 641: parerò
si nasconde col suo vincastro e le pecora in cima alla montagna del casentino.
vincastri, / più li vi fate in ubidirlo presto. 3. autorità
che sconfigge l'avversario, che risulta vincitore in una battaglia, in una guerra o
che risulta vincitore in una battaglia, in una guerra o, anche, in una
, in una guerra o, anche, in una competizione sportiva (anche con riferimento
sportiva (anche con riferimento ad animali, in partic. a un cavallo),
partic. a un cavallo), in un gioco, ecc. - anche sostant
anche sostant. -che consente di vincere in un gioco, in una lotteria,
-che consente di vincere in un gioco, in una lotteria, ecc. (un
'l consente, / anzi il raccoglie in cortese atto umano; / e di quella
sovrano; / ché, poi che in arme non può superarlo, / almeno in
in arme non può superarlo, / almeno in cortesia tenta avanzarlo. -che
-che risulta di maggior valore, in un determinato ambito (una facoltà)
di sé far corona, / più dolci in voce che in vista lucenti. papini
, / più dolci in voce che in vista lucenti. papini, 27-307: sorse
lucenti. papini, 27-307: sorse anche in me questo dubbio ma un giorno,
ant. vinciuto). superare, sconfiggere in battaglia, in guerra, o,
. superare, sconfiggere in battaglia, in guerra, o, anche, in una
in guerra, o, anche, in una competizione sportiva, in una gara
anche, in una competizione sportiva, in una gara, in una sfida. -
competizione sportiva, in una gara, in una sfida. - anche assol.
arme loro / fa noi vestir che nostre in prima foro. pascoli, i-366:
gran vettoria / ond'omo ven spessore in dignitate.
cristo). cesari, iii-275: in più luoghi della bibbia è detto cristo con
, ed acquistaro ripromessione, diventare forti in battaglia, turarono le bocche de'leoni,
sassi e chi sa cosa, vedete in quanti punti salta e fa gorgo? calvino
avea comandato da avemo infine ad osta in tanto spazio de terra per tanti munti
4. superare qualcuno per qualità fisiche (in partic. per la bellezza),
), morali, intellettuali o artistiche, in una determinata attività o, anche,
potenza, autorità (per lo più in relazione con un compì, di limitazione
di limitazione introdotto dalle prep. di, in, per). dante, par
mondo altere. pallavicino, 10-i-81: se in questa parte io le son poco grato
io le son poco grato, voglio vincerla in un'altra, con renderle un dono
ver che mi vinca / un barbaro in virtù? cesari, ii-214: egli
ii-214: egli parla certo di sé in questo luogo: che ben sentiva d'aver
: che ben sentiva d'aver vinto in opera di lingua i due guidi famosi,
teguerri, 26-54: sul mezzogiorno in un bel prato aperto / preser riposo
: quamvis deo che tu sci bontadoso omo in la persona, tamen no die troppo
la vostra altierezza la mia umilità, in questa una sola cosa per suppremo dono ad-
aurea volgar., 104: vincea sanamente in lui 11 nome de l'altezza l'
la pena, / che si prova in amar, vince ogni pena? alfieri,
, che ogni alto / cor prova in sé? 5. sopraffare emotivamente
1-241: che fortezza è questa, stare in virgini- tade dieci e venti e trent'
l'ira vinse / e fel minore in parte che filippo. boccaccio, i-410:
da pura pazzia e furore che torniscili in tutto. tasso, n-ii-16: alessandro,
lo più con ragionamenti, discussioni, in maniera particolarmente insistente; condurlo nella propria
volgar., 350: poscia essendo messa in una caldaia piena di piombo colato,
. -avere la meglio su qualcuno in un dibattito, in una discussione.
la meglio su qualcuno in un dibattito, in una discussione. - anche assol.
lasciano luogo altrui di vincere. -indurre in tentazione (il demonio). fra
cavalca, ii-29: il diavolo tentò in prima cristo del peccato della gola, sapendo
-costringere a compiere un movimento, in partic. a volgersi (con riferimento
capuana, 15-250: itartifizio della narrazione in prima persona, che il d'annunzio
persona, che il d'annunzio predilige in questi suoi ultimi lavori, non arriva
vince ogni paura, 11 quale conserva in sé medesimo fermezza. della casa, ii-231
vincerle. filicaia, 2-2-69: ah se in me stesso il naturale instinto / non
a vincersi per un momento, e soffocare in sé il cordoglio. comisso, vi-210
: le difficoltà del moto stanno principalmente in pregiudizi, in fantasmi, in difetto di
del moto stanno principalmente in pregiudizi, in fantasmi, in difetto di fiducia. bisogna
principalmente in pregiudizi, in fantasmi, in difetto di fiducia. bisogna lavorare a
cosa gli pare ragionevole che gli viene in desiderio, e si persuadono potere con una
colare a picco un'imbarcazione (le onde in tempesta). giuseppe flavio volgar
(la luce del sole). - in un contesto iperb.: illuminare la
e radicanti. carducci, iii-1-180: era in quel punto il giorno giovinetto / che
alla corruzione, procurando o di vincere in casa il fermento pestilenziale, o di ridurlo
dentro e incontanente missono la loro insegna in sulle mura. guicciardini, 2-1-246:
giudice il riconoscimento della fonvuoi che penda in iscuro, l'azzurro vinca. datezza
vinca. datezza delle proprie ragioni addotte in giudizio (in partic. nelle espressioni
datezza delle proprie ragioni addotte in giudizio (in partic. nelle espressioni vincere una causa
(1-iv-34): dandosi a quei tempi in francia a'saramenti grandissima fede, non
carne, indusse grazia de vencere pleidi in pallazo. straparola, 6-3: la madre
ragioni, se vuole avere la sentenza in favore. f. m. zanotti,
, o che si alleghi dall'attore, in tal caso a questo resta l'obbligo
16. guadagnare una somma di denaro in un gioco d'azzardo, di carte
fiorini quatro con lv soldini viniziani che in tutto m'erano restati. p. del
poco accostatosi, pose certi pochi quattrini in sui primi punti, i quali l'
: vinse per tanto il signore in ogni sua voglia. marchetti, 5-68:
stranieri del socialismo e del comunismo erano, in italia, troppo forti: e che
forti: e che, quindi, in italia, socialismo e comunismo non avrebbero
soderim. -ottenere un risultato, in partic. l'approvazione di un provvedimento
. l'approvazione di un provvedimento (in relazione con una prop. su- bord
. giov. cavalcanti, 15: in questi così fatti tramischiamenti di cose,
opportuni consigli; e, dopo più consigli in più giorni fatti, si vinse le
romana. 18. trovarsi in percentuale preponderante all'interno di un composto
fangosa e ontuosa; o di sostanza, in cui vince l'acqua, intendendo per
questi elementi vince nelle pietre, e in quelle dove predomina alcuna specie di acqua,
domina con quella. -spiccare, risaltare in contrasto con altri colori. dante,
, 1-31: se vuoi che penda in chiaro, l'orpimento vinca, se
, come se avesse deciso in cuor suo di vincerla una buona volta con
di piante appartenenti al genere vincetoxicum e in partic. del vincetoxicum officinale (o
. terreno, per lo più paludoso, in cui crescono vinchi spontanei o coltivati;
5-62: si fa ottimo vincheto, se in luogo soluto si piantano l'un dall'
che facilmente si piega e si torce in tutti i versi, ma difficilmente si rompe
tutti i versi, ma difficilmente si rompe in pezzi. = deriv. da
f. cameroni, 2-204: in quanto al disegno, la vinciana e
relativo alla cittadina toscana di vinci, in provincia di firenze. 3. che
: dico vinta ed espugnata, e parlo in cotal maniera, perciocché antonio con le
alfieri, 1-1172: quand'ecco, in su la soglia a me da fronte /
soglia a me da fronte / appresentarsi in spaventevol forma / la morte...
3. molle, morbido, in partic. in quanto avariato, che
. molle, morbido, in partic. in quanto avariato, che ha perduto freschezza
perduto freschezza e fragranza (un alimento, in partic. un frutto).
risolve, e diventa vincido. et in questo modo fa ottimo compensamento la natura:
: se piova vegnisse / l'acqua in la fossa non gissi, / e se
la fossa non gissi, / e se in la fossa l'acqua gemesse, / siché
maniera: fendasi un cappato magliuolo per tre in quattro dita da basso, e cavatane
-oggetto di vimini intrecciati. datini [in mazzei, i-281]: quelle vinciglie mandai
gli ho consegnata tucta da le vincigle in fuora. = dal lat. *
sm. vimine, ramoscello di salice, in par- tic. usato per lavori d'
seduto su quella stanga, con un vinciglio in mano, passavo delle ore a girar
usato come foraggio per ovini e bovini in partic. nei mesi invernali. pascoli
vinciménto, sm. ant. vittoria in una competizione. ramusio, iii-122:
male, o multiplicamento, o crescimento in bene. cassiano volgar., iii-
e benigna,... non adopera in mal modo, non cerca quello
. invar. tose. convenzione per cui in un gioco, vince il giocatore che
un certo giuoco che si fa sullo scacchiere in cui è stabilito che vinca colui che
. ant. e letter. chi, in una competizione, si aggiudica spesso il
aggiudica spesso il premio che viene messo in palio. - anche di animali.
, il risultare vincitore o primo classificato in un torneo, in un concorso, in
o primo classificato in un torneo, in un concorso, in una competizione sportiva
in un torneo, in un concorso, in una competizione sportiva, in un gioco
concorso, in una competizione sportiva, in un gioco, ecc. - in senso
, in un gioco, ecc. - in senso concreto: la somma di denaro
cominciarono a giucare e io con loro e in fineper quello dì io ne riportai a casa
zio bestemmiò grosso. ma non aveva fede in quel suo banco e gli puntò contro
procurato. -condizione di chi risulta vincente in partic. aggiudicandosi una somma di denaro
una somma di denaro (nell'espressione in vincita). g. m
a primiera / e volerne restar alfine in vincita, / ci vuol danari quanti a
dire aver messo mano alla scarsella, ero in vincita di mezzo milione, e sospesi
tutti gli bandi e co- mandamenti e in lui giaceva la sustanzia della veritade, cioè
-tóre). che ottiene la vittoria in un combattimento, in una fuerra (
che ottiene la vittoria in un combattimento, in una fuerra (un condottiero, un
qui dinanzi da voi, non potrebb'ella in questo modo parlare? boccaccio, viii-2-54
della guerra di turno, si fuggì in una selva. livio volgar., 1-314
la tema, il lutto / van d'in
tomo scorrendo, e in varia imago / vincitrice la morte errar le
ancora quella riduzione e nificata (anche in una raffigurazione). annientamento di
raffigurazione). annientamento di valori in russia da quando la vincitrice ri
p. verri, 1-i-110: in somma tutto si credeva di poter fare con
liberistico sia vincolante forse più, sebbene in senso diverso, dell'ordinamento interventistico.
ordinamento interventistico. 2. che influenza in modo determinante il corso degli eventi (
che se le diano da se stessi in massa: e quello che v'ha di
e quello che v'ha di singolare in questo metodo si è che mentre si vincolano
la sua importazione, il suo smercio in un paese. einaudi, 1-176:
2. impegnare una persona a comportarsi in un certo modo e, in partic
comportarsi in un certo modo e, in partic., a compiere un lavoro,
per lui con proibizione quindi di farsi sentire in altri concerti. -rifl.
scorgo oppresso. 4. porre in un rapporto di stretta relazione o di dipendenza
divenirgli moglie. -unire due persone in matrimonio. goldoni, ix-1140: altro
. 5. obbligare a trattenersi in un luogo (un impegno).
di pubblicare la prolusione non mi vincolasse in questa città ov'io sono forzato di
strale, ed a'suoi piedi giacciono in terra armi, libri, ed altri
-con riferimento alle armi (anche in un contesto figur. riferito alle frecce
, saltare sul carro del vincitore-, schierarsi in modo opportunistico con chi si mostra il
e salire sul carro del vincitore che entra in trionfo, tra gli applausi dei vinti
agli avversari o comunque si classifica primo in una competizione, in un torneo,
si classifica primo in una competizione, in un torneo, in un duello,
una competizione, in un torneo, in un duello, in una gara sportiva,
un torneo, in un duello, in una gara sportiva, in un concorso,
un duello, in una gara sportiva, in un concorso, in un gioco,
una gara sportiva, in un concorso, in un gioco, ecc. tavola
provavano del tanto combattere gli giovò forse in parte; comunque sia, a lui toccò
riesce a far prevalere la propria opinione in un contraddittorio, in una disputa.
la propria opinione in un contraddittorio, in una disputa. monte, xvii-669-12:
volere ogni cosa distinguere e narrare, in cose infinite mi si puose al contrario né
mi si puose al contrario né mai in tal battaglia, se non vincitore, puose
stessa tranquilla, e mansueta empi ministri in sofferir debella. -con riferimento a gesù
per estens. che si viene a trovare in una condizione privilegiata, vantaggiosa.
giordani, xii-57: stimerei dover godere in silenzio il favore della fortuna, quand'
8. figur. che travolge ogni cosa in modo inarrestabile (una forza della natura
con efficacia (un veleno). -anche in posizione pred. e con valore avverb
, / e correa vincitor di vena in vena, / domo è dal sugo della
sugo della sacra pianta, / e in tepido vapore esala, e sfuma.
specie di salici da vimini e, in partic., del salix viminalis.
: se tu vo'piantare di vinci / in ceda lunga e tutto linci. leonardo
sono di tutti i più sottili, chiamati in toscana venchi, di cui fanno i
piante di venchi. alfieri, 8-339: in vaga e piana forma e umil salita
molti. papi, 4-29: di siti in traccia dunque, il tristo piano /
. volponi, 2-435: mi sono trovato in una brutta macchia, tutta di rovi
o di altra pianta legnosa), in partic. usato in agricoltura per fissare i
legnosa), in partic. usato in agricoltura per fissare i tralci delle viti
, ecc. o, anche, in lavori d'intreccio; vimine, vermena.
vinchi intesse. tassoni, 1-57: in ultimo cinquanta contadine / con le gonelle
fine / portavan pane, vin, torta in buon dato. baruffaldi, i-70:
spighe; e le recise manne / altre in terra cadean tra solco e solco,
giuliani, i-458: acconciò de'vinchi in forma d'anello. pascoli, 1395:
3. figur. vincolo psicologico, in partic. di natura amorosa.
-esile speranza a cui ci si aggrappa in un momento di difficoltà. serdini
/ sguardi, col tralcio che torceva in mano, / ed un vinchiétto tremolo tra
lat. volg. * vincus, diffuso in area ital., estratto dal class,
che facilmente si piega e si torce in tutti i versi, ma difficilmente si rompe
tutti i versi, ma difficilmente si rompe in pezzi. -poco cotto e
tuo anello intrecciato da crini sfolgoranti in dodici stelle, ti vincolò nelle
con la sua coscienza cominciò a stare in ansia. si domandava di che razza
che razza fosse quest'animale che si metteva in casa. -unito ad altra persona
il canadà. vedremo: fra due potenze in condizione ordinaria, v'è abbastanza per
sono obbligato a un pranzo. -impegnato in una determinata attività. mazzini, 55-42
). de luca, 1-6-278: in qual modo si debba detrarre quando la
debba detrarre quando la dote consista parte in beni liberi, e parte in vincolati.
consista parte in beni liberi, e parte in vincolati. carducci, iii-21-269: degli
assolutamente libera, della quale egli aveva disposto in favore dei figli; l'altra era
era vincolata da fedecommessi. -stabilito in base al regime vincolistico delle locazioni (
mese; ed anche ueste paiono troppe in paragone alle mille lire dell'amico a
sé. -coinvolto, compromesso in situazioni riprovevoli o peccaminose. goldoni
aeron. lancio vincolato o automatico: quello in cui l'apertura del paracadute non è
l'apertura del paracadute non è gestita in modo autonomo dal paracadutista, ma avviene
mediante l'azionamento meccanico di un dispositivo in fase di lancio. p p
atroce, maciste è vincolato alla mola in perpetuo; ché la morte troppo era lieve
, i-22-209. finalmente a poco a poco in tante / e così strane vie preso
sf. disus. introduzione di vincoli, in partic. che limitano il diritto di
limitazioni. m. pantaleoni [in cavallotti, 2-271]: il paese non
. che pone limitazioni e vincoli legali in un campo di attività precedentemente lasciato alla
costringe a un determinato comportamento, soprattutto in conseguenza di un obbligo morale, spirituale
con un certo vincolo istes- so coadunati in cristo, ma quale è questo vincolo,
era per unirgli più strettamente seco, in vincolo di puro amore. vico, 74
vivi e morti ad unico / padre raggiugne in ciel. fanfani, lvii- 29
essere le proprie ragioni, le qua li in tal modo si dicano risvegliarsi come da
concessioni. chiabrera, 3-240: avendo in questo vincolo, sono stato sempre lento
, nel quale entra la totale surrogazione in luogo della robba. -dir.
sono assoggettati aree o beni immobili posti in zone comprese in un determinato piano territoriale
o beni immobili posti in zone comprese in un determinato piano territoriale, al fine
palazzo nuovo come tutti gli altri qui in giro.. come vincolo, vedo che
una nell'altra, come la casta in cinnamomo, il sisembro in menta, il
la casta in cinnamomo, il sisembro in menta, il grano in gioglio,
, il sisembro in menta, il grano in gioglio, e il basilico in serpello
grano in gioglio, e il basilico in serpello. pallavicino, 1-577: le collegazioni
personale, un'imposizione, una costrizione, in
francese. de luca, 1-14-1-42: in due maniere viene considerata la professione tacita
b. croce, iii-27-4: erano, in quegli stessi e in altri popoli,
: erano, in quegli stessi e in altri popoli, bisogni di garanzie giuridiche,
e al governo...; e in altri... in cui i
; e in altri... in cui i regimi rappresentativi già erano in atto
in cui i regimi rappresentativi già erano in atto per lunga e graduale formazione,
per lunga e graduale formazione, come in inghilterra, esigenza di togliere superstiti vincoli
o, anche, stringe. - in partic.: fune, corda, catena
e i piedi di una persona, in partic. di un prigioniero, per impedirne
lo più al plur. e nell'espressione in vincoli). landino, 103:
omo savio e intelligente, quando è posto in carcere e in vinculi, molto più
intelligente, quando è posto in carcere e in vinculi, molto più s'attnsta e
che contiene il paracadute e che, entrando in tensione, ne provoca l'apertura.
investire una quota dell'incremento dei depositi in determinate categorie di titoli. 8
un sistema. -vincolo bilaterale-. quello in cui la limitazione è tale da non consentire
. 1. - vincolo unilaterale, quello in cui la limitazione è tale da consentire
che unisce due o più strutture anatomiche (in partic. ossee). bontempi
per misurare l'intensità di colore del vino in base ai caratteri organolettici richiesti.
indicare la popolazione stessa). - in senso generico: bavarese. carducci
che spogliasti il morto / patroclo, in salvo ti credesti, e nullo / terror
/ vieni e narra palermo e roma / in capitolìo a camillo. praga, 393
alfieri, 1-185: numi v'ha in ciel dell'innocenza oppressa / vindici; in
in ciel dell'innocenza oppressa / vindici; in lor speriam. 2.
: te lo defendo io, tanto ch'in mano / questa vindice mia spada sostegno
usò con vendice ardimento / la forza in sua difesa, e la parola; /
si contemplava nella storia del mondo come in quella della sua vita medesima. ojetti
voce dotta, lat. vindex -ìcis, in origine del linguaggio giu rid
; che si trova a vienna (in partic. con riferimento ai codici manoscritti posseduti
il malatestiano,... andato in mona il monacense, austerizzato posconien- se
... non ci è possibile mettere in chiaro, a distanza di anni,
sf. milit. macchina bellica, introdotta in epoca romana, usata durante gli assedi
comandò d. giovanni, che entrassero in esso i guastatori, coperti da lunghe e
da lunghe e grosse tavole, accommodate in figura di testuggine, guarnite di cuoio
vinèllo, sm. bevanda ottenuta lasciando in infusione in acqua per breve tempo le
sm. bevanda ottenuta lasciando in infusione in acqua per breve tempo le vinacce fermentate;
, 579: giovanna cominciò a portare in cucina i piatti sudici, con pochi
, i bicchieri dove s'inacidiva, in fondo, del vinello. sbarbaro, 4-26
sul luogo, così capricciosi e agili in questa nazione vinicola. = dimin
vinerìa, sf. locale pubblico in cui si vendono o si consumano vini
di due colori, e sono due in qualità, cioè vinetici e citrini.
dimin. vinettino. mattio franzesi [in prose fiorentine, iv-i-57j: o saporito vi-
. praga, 4-66: c'è in casa un vinettinino impagabile. non fate
complimenti; ne troverete nell'armadio, in cucina. = dimin. di vino
. dial. ant. venti (e in composizione con numeri ordinali concorre alla formazione
vinge: - no di'mete pan in vin, / se tego d'un napo
.. debba... avere in debita forma rimesse, ricavate e nette non
sul luogo, così capricciosi e agili in questa nazione vinicola. idem, 15-127:
enologo. gozzano, i-794: speculatore in tutto, il ricco vinicultóre aveva utilizzato
aveva iniziata -appena terminato il corso tecnico in paese -alla direzione di quell'azienda vasta.
che produce vino o uve da vino, in partic. in grande quantità (un
uve da vino, in partic. in grande quantità (un terreno, una regione
sapienti coltivatori hanno veduto ringa- liardirsi in pochi anni gli arbusti viniferi, già sterminati
contenendo ancora molta sostanza vinifera, volli in qualche maniera utilizzarle. 2
2. tr. trasformare l'uve in vino. = voce dotta, comp
prodotto (un vino); trasformato in vino (l'uva). soldati
. processo per cui il mosto si trasforma in vino. soldati, 5-25: sull'
mediante reazione chimica, di un vinile in una molecola. = deriv. da
, e tre di idrogeno, che è in grado di polimeriz- zare originando, come
polimeriz- zare originando, come tale o in forma di derivati, molte resine sintetiche
diffusione dei dischi a microsolco, realizzati in resina vinilica. - anche: il microsolco
. = deriv. da vino, in quanto derivato dall'etile che è il radicale
-anche sostant. -alcol vinilico-, alcol in cui l'ossidrile è legato al
abuso del vino. g. boni [in « nuova antologia di lettere, scienze
parziale del mosto di uva fresca, in presenza o in assenza delle parti solide
di uva fresca, in presenza o in assenza delle parti solide del grappolo (
preparati mediante la fermentazione di soluzioni zuccherine in presenza di tale prodotto o di vinacce
dalla località o dalla zona territoriale riportata in etichetta), considerati per lo più
%; e i vini di qualità prodotti in regioni determinate (vq. pr.
o. c. g.); in base alla struttura del prodotto e alle
e alle proprietà chimiche, è composto in massima parte (70- 80 %)
v inn aguti ispannali. denari xn in vino. patecchio, xxxv-i-572: la femena
sua fiala / per la tua sete, in libertà non fora 7 se non
chiare non grasse né consumate, e in niuna parte corrotte, il vino fanno
beverai meco, o mecenate amato, / in mediocri tazze il tenue vino / del
vino / del mio poder sabino / che in greco vaso io stesso ho suggellato /
fr. 'boiler'= bruciare, usatissimo in 'vino brulé', latte brulé'e simili.
più liquorosi. lastri, iii-165: in questi anni i vini si trovano più
leggerezza, prodotto con l'ultima vendemmia in modo tale da dover essere consumato entro
ad alta gradazione alcolica, prodotto soprattutto in toscana (ma anche in umbria e nel
prodotto soprattutto in toscana (ma anche in umbria e nel lazio) prodotto in
in umbria e nel lazio) prodotto in partic. con uva malvasia, trebbiano (
uva malvasia, trebbiano (e altre in minore percentuale) fatte appassire all'aperto o
percentuale) fatte appassire all'aperto o in ambienti aerati (anche nella forma unita)
prendono due terzi di uva tribbiano prodotta in terreno detto galestro, e ben matura,
vinsanto e il suo moscadello, giù in cantina, ce l'aveva sempre il piovano
conto di tanta grazia di dio mutata in carta-moneta, in pertiche, in pietre,
grazia di dio mutata in carta-moneta, in pertiche, in pietre, metalli,
dio mutata in carta-moneta, in pertiche, in pietre, metalli, registri e magari
pietre, metalli, registri e magari in sacchi di grano, in botti di vino
registri e magari in sacchi di grano, in botti di vino, in canestrelli di
di grano, in botti di vino, in canestrelli di vin santo. -vino
-vino d'onore-, rinfresco o brindisi offerto in onore di qualcuno (ed è calco
piovene, 7-492: un altro paradosso, in paese repubblicano, è che senza essere
ufficiali queste visite hanno apparenza ufficiale. in quasi tutte le città comprendono un ricevimento
tutte le città comprendono un ricevimento solenne in municipio, con 'vino d'onore'e discorsi
donne. brusoni, 4-i-6: promise in voto al suo falso profeta d'astenersi in
in voto al suo falso profeta d'astenersi in avvenire dal vino, facendo per contrassegno
3-269: l'appartamento è a un pianterreno in via lima. preso in affitto ammobiliato
un pianterreno in via lima. preso in affitto ammobiliato, con tre trumeaux per ogni
intorno, il pollo al vino immerso in una salsa spessa color rosso cupo, i
. panigarola, 260: nell'eucarestia in tre modi si piglia la parola sacramentum,
la solennità di quell'ora casta e soave in cui si rinnova il sacrificio del vino
ben mature e dolci, e pistate in una tina, vi si ha da mettervi
ed elevata, di una virtù (in partic. nelle espressioni vino della compunzione
stette un poco imbronciato. -essere in vino: essere dedito al vino o essere
con chi, essendo un ubriacone o in condizioni di ubriachezza, non è in
in condizioni di ubriachezza, non è in grado di farlo. bibbiena, 2-116
farlo. bibbiena, 2-116: va'in pace, va'; ché col vin parlar
che quando l'hai bevuto, va in testa e inchini la testa sopra alla
, 20: chi ha buona cantina in casa, non va pel vino all'osteria
che puzava di rasa e pegola, in modo non ne potevano gustare per modo
bevande alcoliche. -anche: che è in preda all'ubriachezza. fra
, né tenere taverna, o servire in taverna, o di andare a quelle eccetto
, o di andare a quelle eccetto che in caso di necessità. boiardo, 2-50
vinolenti e dati a lussuria, e in queste cose ancora fu tra loro il superiore
74: altri due mascherotti vinolenti quando furono in via garibaldi, cominciarono a tormentare una
incita la libidene. ottimo, ii-438: in questa fame e sete si emenda ciò
si emenda ciò, che si peccò in saturitade e vinolenza; e questa fame
di qualche similitudine, come può accadere in quella parola vinolenza, la qual si
: conosceva [alessandro magno] che in lui la vinolenza svegliava la violenza: e
mondo classico, bevanda costituita da vino in cui è stato diluito dal miele.
un determinato vino pieno e genuino, in partic. al profumo o al
il più sano è quel vino che è in mezzo fra il vecchio e il nuovo
nel consumo di vino; che è in stato di ebbrezza. - anche sostant.