: - so'io donna da din fatti in là? sono io vecchia isdentata?
io vecchia isdentata? paioti però ricolta in lo spazzo? e così rin- crescevole
il tortissimo. collodi, 1-57: « in questo caso però mi pare che abbia
: quest'è colei ch'è tanto posta in croce / pur da color che le
dilettoso male, / come puoi tanto in me, suo noi consento? / e
lo essere condannato uno cittadino a torto è in sé di poca importanza, diventa importante
premure sono giustissime, non avendo altro in mira che di reintegrare l'onestà mia a
pensa che gli impiegati siano soverchi in numero e ch'essi partecipino troppo largamente
che 'l padre era morto, / cavalcò in puglia, e trovò in alto grado
, / cavalcò in puglia, e trovò in alto grado / manfredi suo fratei,
; / e così tomi nostra guerra in pace / corno di lei servir molto mi
sostenere tesi del tutto inaccettabili; comportarsi in modo ingiustificato. fagiuoli, 1-3-109:
marcio, e non si ponno / in coscienza difender cause tali. guerrazzi,
a qualcuno: esprimere dissenso e disapprovazione in merito alle sue affermazioni, alla sua
gire, / solo partir -mia vita in disperanza, / per arroganza ta,
spento? piangendo, / vedova di compagno in secco legno, / in loco pur
vedova di compagno in secco legno, / in loco pur - dalla parte
per la qual cosa era comandato nella legge in figura -non avere tutti i torti o
alla tortola, ovvero alla colomba in modo sostanzialmente corretto, opportuno, legittimo.
torto né a ragione / non ti mettere in prigione. proverbi toscani, 69:
a ragione, non ti lasciar mettere in prigione. ibidem, 166: chi s'
uccello può arricciare le piume del suo capo in forma di ciufo. savi, 1-156
usato per stringere le funi, in partic. di un basto.
... era difeso da tortonesi in compagnia di quasi tutti quelli che abitano di
tortona (lat. derthona), in provincia di alessandria. tortoniano, agg
: piano del miocene superiore, caratterizzato in liguria e nei dintorni di tortona dalla presenza
conglomerati, e da argille e marne in liguria, in emilia, nelpappennino lazialeabruzzese,
da argille e marne in liguria, in emilia, nelpappennino lazialeabruzzese, in calabria
, in emilia, nelpappennino lazialeabruzzese, in calabria e in sicilia. bombicci
, nelpappennino lazialeabruzzese, in calabria e in sicilia. bombicci porta, 1-384
bormidiano e del serravaliano, e si pone in dubbio la spettanza delle marne di vigoleno
nero interrotto nella parte anteriore, diffusa in giappone, asia centrale e orientale,
superfluo aire che l'ambiente è porcellanato in azzurro o scarlatto o delicato tortora o
1152: 1 due girano sempre insieme in una flavia 'tortora'con giornali e
di diverse specie di uccelli colombiformi, in partic. appartenenti al genere streptopelia,
quali è la streptopelia turtur, diffusa in europa, asia e africa settentrionale,
quella, che per me solo è in pianto; / qual tortorella tortore mi chiama
; / qual tortorella tortore mi chiama in ogni canto. rezzonico, 55: qual
6-i-82: o felice il tortorèllo / che in amar non sa che sia / gelosia
novellino, vi-86: ed elli si mise in pregione in mano de'tortóri, e
vi-86: ed elli si mise in pregione in mano de'tortóri, e disse:
lunga al boia. pascoli, i-566: in garibaldi ebbe un portentoso guerriero che odiava
allora si tira fuori rapidamente la destra in cui avete avuto cura di riporvi un bel
nella camera di sua madre, usciva in qualche moto di stizza a vedermi tortoreggiare
e svergognato / ci mostran quell'età che in poesia / corre per oro di fino
l'abandonata turturèlla, / che sempre posa in arbore caduto. poliziano, st.
/ stia come scompagnata tortorella, / in qualche solitario loco orrendo. a. cattaneo
quella, che per me solo è in pianto; / qual tortorella tortore mi
; / qual tortorella tortore mi chiama in ogni canto. parini, 381: e
la mia filli, / sì sconsolata in vista e in favella. g. stampa
, / sì sconsolata in vista e in favella. g. stampa, 108:
come rest'io, v solinga tortorella in secca rama. 2. figur.
. 2. figur. donna, in partic. giovane, innocente e dolce,
, / tortorelle innocenti; / amate in libertà. coll'importuna / presenza mia,
. ojetti, ii-672: s'era in due amici a guardare in una sala da
: s'era in due amici a guardare in una sala da ballo un aviatore tornato
(dimin. da turtur), attestato in seneca nel signif. di 'uomo effeminato'
e del collo sono così mirabilmente confusi in un tutto armonico. = deriv.
gli faceva tanta festa, che entrato in superbia, con la furia che uno stallone
. treccia di paglia o di fieno, in partic. usata per strofinare il corpo
tortóso, agg. ant. ingiusto (in un'espressione ridondante). dante,
di farfalle della famiglia tortricidi, rappresentato in italia da una trentina di specie (
tortuoso. tortuosaménte, aw. in modo non rettilineo; seguendo un tracciato
costolame, che ciascuno de'due si posa in sull'osso del petto, e tortuosamente
del petto, e tortuosamente vanno a posarsi in sull'ossa delle spalle. ann.
per quei deserti, e qua s'allargano in lagune, altrove s'incàssa- no in
in lagune, altrove s'incàssa- no in angusto letto. beltramelli, iii-57: fra
roma. 2. figur. in modo poco lineare e coerente; con
, 2-4-4: a lungo e tortuosamente discorrono in certe lettere sopra questa difficoltà il tasso
ha [la mente] letizia che in quello attuale andamento, drittamente e senza
drittamente e senza tortuositade si leva su in esso beatissimo iddio. crescenzi volgar.
, ii-489: l'archivio, che consiste in un piccolo vestaro, è posto in
in un piccolo vestaro, è posto in pochissimo ordine, né vi ho trovato rubrica
[il berretto] come gliel'ànno messo in capo al magazzino di vestiario: lo
saran degli anziani. buzzati, 1-72: in quel momento si udì un passo scendere
vestire agamennone alla franzese, né tampoco in farsetto. c. gozzi, 1-61
, 1-61: questo faceto principe tartaglia era in un vestiario il più comico da malato
, e poi che parve di trovare in adelaide qualche artifizio nella dilazione del giorno
, volendo ridurre la medesima a fermare in qualche modo il suo stato, o dentro
vestiàrio2, sm. stor. in roma antica, mercante di vestiti.
. addetto ai costumi di scena (in partic. nell'espressione vestiarista teatrale)
dei rigattieri, dei vestiaristi teatrali, o in qualche studio di pittore. sacchetti,
solo che scrolli il capo o mormori in un soffio una critica, anche toscanini per
d'ingresso monumentale, atrio porticato; in palazzi, teatri, musei, ampio vano
vestibolo di dentro, / e quella in sulla piazza lascio aperta. guarino guarini
esposto a tutti, per dove entrasi in casa. algarotti, 1-iii-41: quale più
palagio grimani a s. luca posto in sul canale? manzoni, fermo e
quale correva come un leprotto inseguito, in punta di piè vennero fino alla porta,
cantà di dio, e del prossimo in questa chiesa, la quale perché è ancora
un tanto edificio, e molte statue in esso vestibulo sono soverchio grandi per la
viva voce dei dipendenti delle ferrovie dello stato in vicenza (è ovvia l'avvertenza che
nel vestibolo della guerra, sentivo alitarmi in faccia il suo alito funereo.
una stroppiatola di quelle che s'esercitano in quel primo vestibulo dell'anima ragionevole,
piccolo vitalizio, venne per chiudere gli occhi in venezia, da lui vagheggiata come vestibolo
interna delle guance e dalle labbra, in alto e in basso dai fornici gengivali.
e dalle labbra, in alto e in basso dai fornici gengivali. -vestibolo della
cartilaginea esterna del naso che si apre in basso nella narice e comunica superiormente con
, che trovasi nel vestibolo, almeno in parte, nella conca e nei canaletti semicircolari
, trascorse sì lubriche strade, intoppato in si ruvidi sassi, urtato in sì perigliosi
, intoppato in si ruvidi sassi, urtato in sì perigliosi scogli, gionsemo per grazia
, par., 31-81: o donna in cui la mia speranza vige, / e
che soffristi per la mia salute / in inferno lasciar le tue vestigie. ottimo
schiera per iscorta, / se trova novitate in sue vestigge, / le sette donne
, condotta scelta e seguita come esemplare in riconoscimento della superiorità morale, dell'esperienza
superiorità morale, dell'esperienza di chi in passato l'ha tenuta. - anche
. valerio massimo volgar., i-348: in ogni luogo lucio siila per battaglia di
s * è punto scostato dalle vestigiad'omero in narrare la venuta d'enea in italia.
vestigiad'omero in narrare la venuta d'enea in italia. malvezzi, 92: seguitò
lontani popoli, / tu contrade scorgeva in lui sentiero o vestigio di via alcuna.
ed estere / godesti del saper, che in sacre tenebre 1-v-254: vedutosi un legno in
in sacre tenebre 1-v-254: vedutosi un legno in mare, lungo circa otto palmi, e
che qualcuno è stato o ha vissuto in un luogo. bibbia volgar.,
i-iv-388: andiamo come zingani / di paese in paese; e le vestigie, /
vestigio. -impronta del corpo in un letto. bandello, 2-21 (
4. segno, traccia, in partic. difficilmente rilevabili, parzialmente cancellati
cuopre la neve e rende una figura in ogni parte, sì che d'alcuno sentiero
solo vestigio d'acqua, un rivolo strisciava in disparte, quasi di nascosto.
. -presenza di una sostanza naturale in un luogo. delfico, iv-105:
. ramusio, i-41: rimasero ancora in fez certi vestigi d'alcune sorti di feste
francese, della quale si veggono anche in oggi vestigi chiarissimi nelle forinole della giurisprudenza
antichi aveano intorno agli astri rimangono ancora in un secolo che si chiama illuminato, e
dante, inf, 24-50: seggendo in piuma, / in fama non si
, 24-50: seggendo in piuma, / in fama non si vien;..
chi sua vita consuma, / cotal vestigio in terra di sé lascia, 7
di sé lascia, 7 qual fummo in aere e in acqua la schiuma.
, 7 qual fummo in aere e in acqua la schiuma. erizzo, 160
leopardi, 364: morir quand'anco in terra orma non stampo? / né di
lascerò vestigio al mondo / maggior ch'in acqua soffio, in aria lampo?
mondo / maggior ch'in acqua soffio, in aria lampo? 9. segno
. guicciardini, 2-2-250: può tanto in lui l'abito del servire, che
alcuni si ricordavan d'averlo visto e onorato in vita. de pisis, 3-47:
. de pisis, 3-47: diafano in volto, una corta barba argentea, il
nell'espressione, nell'atteggiamento di persone in seguito a stati emotivi, psicologici,
pianto. 11. manifestazione, in partic. lieve, appena accennata,
il papa senza, che si conoscesse vestigio in lui d'animo commosso disse, che
per le creature, che vi mostrerai in tutte vestigi apertissimi di questo gran corpo
tromba ed altri suoi vestigi, / e in poco tempo a carlo fu a parigi
, 1-272: l'unica novità consistè in un vestigio grigio, di un colore indefinibilmente
come di colui che è per cammino in un arido diserto, con ismisurata sete,
diserto, con ismisurata sete, e trovata in una piccola vestigie un poco d'acqua
la signorina fufù ama... perpetuare in questo tempo di franchezza vestimentare il tempo
questo tempo di franchezza vestimentare il tempo in cui la donna si mostrava all'uomo
: all'uscir dello spiraglio la seguente notte in sul primo sonno guiscardo, così come
2. travestimento; costume teatrale. -anche in un contesto metaforico. m.
di pelopida, presi vestimenti da contadini in disparte, chi da una e chi da
'facetie popolari, pedestri', che consistono in qualche vile 'azzion figurata', o 'cambiamento di
menta'. nievo, 520: quanti pensieri in quel mezzo sorriso! ma se ne
no, ma le temine, quantunque in vestimenti e in onori alquanto dall'altre
le temine, quantunque in vestimenti e in onori alquanto dall'altre variino, tutte
5. per simil. corpo umano in quanto sede dell'anima; spoglie di
carrara, xxxix-ii 41: ond'io remiro in queste / vestimente terrene un sì bel
il corpo con abiti, abbigliare anche in modo da nascondere o falsare l'identità
apparire qualcuno sotto un particolare aspetto o in un atteggiamento, disposizióne d'animo.
com'vo'udite, / donna, in quel punto e non ve n'accorgeste,
conto, e pagatelo bene. veramente, in quest'anno, mi par rubato tutto
mi par rubato tutto ciò che non va in pane; ma questo è un caso
, seguire una moda. dante, in /, 23-42: come la madre ch'
turchina. -per simboleggiare 1'esistenza in vita con una delle esigenze fondamentali di
1-vii-3: lo contrado che vesto, / in sua sentenza, nom pò aver quistione
/ e vesti l'armi; io riporrotti in mezzo / degli steccati, ove riposa
manto. fausto da longiano, iv-70: in quel dì che l'imperatore si vestiva
bandello, 1-5 (i-87): in tutto spogliatosi la gelosia quando era tem
alla dignità dell'italia il desiderare che in caso di guerra ella vesta un po'
nomea. di costanzo, 1-17: in tal caso il re perde il titolo di
. assumere un aspetto; rendersi percepibile in un dato modo; modificarsi secondo dati
: padre e figliuolo insieme accolti / in unità dello spirito santo, / vestiron cristo
il velo mortale-, avere corpo, essere in vita; avere esistenza percepibile.
tempo inchina, / e pur non anco in te scesa è la brina, /
di marmo si veston cose definitive, in esso sono sepolti secoli interi.
domestico a fare spalliereterragnole, o veramente verdura in terra piena; e può anco vestire
e là la pianura, teneva ancora in pendente la vittoria. pinaemonte, iii-451
cratere tagliate a enormi scaglioni si smarrivano in un abisso di cui non si poteva discemere
la vestono di fuori, sia raccolta in rotondezza. 13. rivestire un
2-203: il feto nel seno materno nuota in un liquido detto acqua dell'amnios,
membrana che veste interamente il sacco, in cui il feto stesso è contenuto. baldelli
. g. del papa, 6-1-68: in questo caso il sistema dei nervi,
e dura madre, patiscano di quando in quando qualche ingiuria. rosmini, 2-271
. marchetti, 5-222: all'altro in sul fiorir degli anni / spunta la
, i-70: si mise nondimeno subito in posto, prese buona casa a pigione,
la moderazione] tutt'altro se si mostra in un amalgama di virtù e di vizio
-trasfigurare una cosa o una situazione, in partic. nella creazione letteraria o poetica
; darvi espressione linguistica; calare concetti in argomentazioni articolate, specifiche. delminio
ma meno schietto. -tradurre in una lingua diversa dall'originale. castelvetro
portare un certo abbigliamento, andare vestito in una certa foggia, in modo più
andare vestito in una certa foggia, in modo più o meno curato e lussuoso,
. -anche: apparire, presentarsi vestito in un certo modo. uguccione, xxxv-1-604
, azurro e bianco / vestiansi anco in vecchiezza i nostri padri. zannoni,
, 6-i-502: trasalii scorgendo che egli vestiva in costume borghese. d'annunzio, iv-1-58
varrà bene la cifra che dichiara, spesa in tirocinio, vestir come veste: elegante
come potrà egli essere da loro o in tempo di pace onorato, o in
in tempo di pace onorato, o in occasion di guerra servito, senza soccorso,
340: l'altra terza sorella è qui in firenze nel convento della concezione, che
petrarca, 127-20: s'io veggio in giovenil figura / incominciarsi il mondo a
a vestir d'erba, / parmi vedere in quella etate acerba / la bella giovenetta
quanto il suolo / veggon di fior vestirsi in ogni lato. graf, 5-614:
pazzino. 21. immedesimarsi in una situazione, far propria una prerogativa
d'animo comunicato da altri; immedesimarsi in qualcun altro. gallo da pisa,
uomo, il quale è creato secondo dio in giustizia e in santità di verità.
è creato secondo dio in giustizia e in santità di verità. castelvetro, 4-207:
vestirà di quella passione, che vuole rappresentare in altrui senza arte farà, e dirà
. -aderire a cristo, accoglierlo in sé (anche con riferimento alla pratica
dovere su nel cielo ritornare non debbiamo in alcun modo per cagione de'morti nostri
di modo che chi ti vede ravvisi in te gesù cristo, il suo parlare,
di che indole egli è. spesso in mal senso. non ve ne fidate
cavalca, 21-29: stolto sarebbe chi avesse in tanto odio un carissimo vestire, che
lei si facesse... uno vestire in forma di mendico con un cappuccio grande
: vide accanto a sé un giovane, in un elegante vestire succinto, metà cilestrino
: poi del vario vestir quello è più in pregi / fra i miglior cavalier,
uso cortigiano, ricevere, dare una veste in premio di giochi che si svolgevano durante
rituale, cerimoniale, liturgico. -anche in relazione con un aw. o
'bohème'. -non nudo; non in abito notturno. fra cherubino, 3-37
: lo dormire tuo sia vestito, non in piuma, né lenzuolo di lino,
. ulloa [guevara], i-195: in dui mesi non volse lavarsi la faccia
qual si voglia altra figura vestita, o in altro modo... e'piglia
: il mio amico stava a dipingere in uno stambugio polveroso nella casa del suocero e
uomini nel tempo che a lui piacque, in modo mirabile d'umanità vestito a nostri
sacerdotale o monastica; che è entrato in un ordine. - anche sostant.
randello, 3-61 (ii-564): in quelle parti fu un monastero...
paese ora vestiti da contadini, ora in altra maniera,... soccorrere
, / anzi si fé signor col ferro in pugno. -peto vestito: emesso insieme
darci qualche eccezione? / stiamo 'in decretisi di', peto vestito. note al
. ca'da mosto, 321: in questa isola è un monte grandissimo,.
è posta a gradi 50 di latitudine, in sito piano, circondato da vaghi monti
... con veloce moto resurge in alto, pervenendo a la lasciata su-
lasciata su- perfizie vestita di sottile umidità in corpo sperico. 7. figur
sia una cosa venuta i da cielo in terra a miraeoi mostrare. liburnio, 2-61
pure che di ragione diritta vestito sia, in ogni luogo tranquillamente potrà vivere. a
doni, 6-123: ritraendomi per sempre in me medesimo, spogliatomi de l'amor vostro
de l'amor vostro, v'abandono in eterno, come donna vestita di crudeltà,
. manzini, 12-51: si trova in brandelli, da vestito di meravigliosa esultanza
modi di pensare diversi da quelli che in realtà condivide, sente (una persona)
8. rivestito, espresso da parole, in forma letteraria, con artifici retorici (
9. arald. che ha il campo in forma di losanga confinante, delimitato ai
. b. croce, ii-2-234: in consuetudini piuttosto che in leggi consistevano i
croce, ii-2-234: in consuetudini piuttosto che in leggi consistevano i diritti allora vigenti,
remote. a. menarini [in « lingua nostra », ix (1948
nato vestito... è nato in grembo a giove. lippi, 7-51:
-morire vestito: terminare la vita in condizioni di più o meno larga agiatezza
e vestito, che cosa altra vuole in questo mondo? bocalosi, ii-36: questo
vestito non può mancare a niun cittadino attivo in una vera democrazia ov'è aperto il
vegetazione; aspetto che la vegetazione assume in una stagione dell'anno. lombari,
andava svelta dinanzi a lui, tirando in su il vestitino grigio quand'era costretta a
alvaro, 9-461: tu te ne vieni in aeroplano, stai a new york tre
york tre giorni,... torni in aeroplano con un 'baulo'di camicie
le ambinette di delfo, con in testa un cercine nero, e con certi
vestitóio, sm. ant. luogo in cui si conservano gli abiti, guardaroba
pestilenza rinuovano tutto giorno, elli invecchiano in durabili pene o dolori, e periscono in
in durabili pene o dolori, e periscono in lorde vestiture. palamedès, 157:
la vestitura del cavaliere era cosa solenne, in qualunque modo si facesse.
due avversari compirono la lor vestizione, in silenzio. piovene, 6-229: si alza
ancora buio. dopo la vestizione scende in cucina per una scaletta di legno riservata
unilaterale, e a riatteggiarsi e ricomporsi in una forma che sia armonica e coerente
o, anche, per indicare l'ingresso in un corpo militare). pea,
piovene, 14-190: nella prima ora in caserma, all'atto della vestizione, infilai
dentro; così appena mi alzai, andai in terra lungo disteso. 5.
l'al- trianno che voi andaste in uffizio. p. fortini, ii-457:
, vestimento. -anche: sopravveste, in partic. ricca, sfarzosa. storia
], 73: lollia romana spese in una vestura lavorata di perle e di smeraldi
di calcio, magnesio e ferro comune in alcune rocce metamorfiche di contatto con calcari
fonti atre paludi. g. monti [in targioni tozzetti, 13-137): che
vesuvii passaggieri, etne volanti / cangiano in fuoco l'aria a voi di bombe,
la notte serena e pura, questo vesuvio in corpo,... le speranze
un latino 'veterale'. la voce sopravvive soltanto in toponimi dell'italia meridionale. =
, agg. che ha militato lungamente in un esercito, in partic. con riferimento
ha militato lungamente in un esercito, in partic. con riferimento a quello romano
quali egli erano venuti adornati, e in ispecialità i veterani, 1 quali vittoriosissimamente
autorità di cicerone che lo facea forte in senato; e le legioni de'veterani
avvenire, i veterani astati / pose in questo romano accampamento, / forte coi
. 2. che ha lunga esperienza in un dato campo, avendo esercitato per
disposti i più forti e più destri / in modo, che van dritti da maestri
-con riferimento a chi milita da lungo tempo in un movimento politico, confessionale, ecc
, iv-5: però, se io metterò in campo ragioni use altre volte a difenderla
: vietoti di cita veterana / ke in molte guise è fatta vana: / per
di rienzo, 29: ancora ci stava in quella medesima fiamma una femmina molto veterana
baciavano [le mani] alle spose in mia presenza i cavalieri veterani serventi della suocera
seconda degli sport) può gareggiare inserito in una particolare categoria. m.
e d'una invenzione così pellegrina che in tanti anni il mio ingegno benché tardo non
mio ingegno benché tardo non rabbia passato in rivista ed esaminato. = voce
animali superiori e delle loro malattie (anche in riferimento all'attinenza di essi con l'
soma, o anche di tutto il bestiame in genere, come pure di tutto ciò
farmaci finora sviluppati per l'uomo vengono usati in veterinaria ma non pensiamo agli animali salvati
-facoltà universitaria che fornisce la laurea in tale ramo medico. la stampa-tuttoscienze
: oggi i migliori allevatori sono laureati in agraria, veterinaria, scienze delle produzioni
di veterinarìus (v. vete r in a r io). veterinàrio
veterinaria. persone). - in partic.: repubblica vesuviana: la repub
, il veterano degli alblica partenopea sorta in seguito alla rivoluzione manacchi, e più ancora
del contadino', vanno scevefrancese. rati in tutto da quella farragine di strenne popolari che
della liguria, lv-472: il generale mackdo-darono in questi giorni le vetrine dei librai.
all'utile esercizio di medici e periti veterinari in servizio dei pubblici e dei particolari.
ant. tipico, proprio degli animali, in partic. da soma.
costui fu il primo che fondasse pietra / in italia, per fermar cittadi, /
, per fermar cittadi, / come pare in alcuna storia vetra. cicerchia,
vetra. cicerchia, xliii-429: in alto dice una profezia vetra: / «
risveglierò l'arcadi cetere, / che in sermon novo e vetere / di gastrimargo
una specie di effluvio snervante e amoroso in mezzo a donato (anche in una
amoroso in mezzo a donato (anche in una metafora). de iennaro,
. de iennaro, 119: piantare in terra alpestra, arrida e vetera, /
di voghera che coltivavano il rito solo in ben determinate forme. = comp.
essenziale, dall'odore penetrante, usato in profumeria. -anche: essenza, profumo ricavato
respi cui fluivano di tratto in tratto distintamente le onde di essenza di
alle decisioni prese dagli altri membri, in modo da impedire la loro esecuzione.
e del veto le questioni di moralità estetica in materia di drammi e romanzi.
drammi e romanzi. 5. in un'associazione privata, diritto di un singolo
socialmente e giuridicamente significative del figlio, in partic. minore. ghislanzoni, 109
anziani. 8. divieto imposto in forza del peso politico o sociale.
un simile fenomeno mondiale di incomunicazione avvenga in un tempo in cui i rapporti umani
mondiale di incomunicazione avvenga in un tempo in cui i rapporti umani, le relazioni
facilitati da tutti i possibili mezzi; in un tempo in cui non esistono più veti
i possibili mezzi; in un tempo in cui non esistono più veti e tabù.
statuti di valdisabbio (1573) [in rezasco, 1249]: siano deputati
.. vadano colli ministrali a pignorare in caso di vieto. = voce
xxiii-242: le vetraie numerose, che sono in bristol, si distinguono per la forma
tintorie, ed una vetraia, l'unica in provincia. carena, 1-239: 'vetraia'
perché dal darti il frangibile per saldo in fuori e vendere i bicchieri, onde
splendeva l'ara di un vetraio, in fondo a un corridoio ingombro di legna:
. v.]: 'vetraio in genere': termine professionale indicante coloro che
ed alle operazioni di finiture degli oggetti in vetro. 2. chi vende
vende, taglia e applica lastre di vetro in par- tic. alle finestre delle abitazioni
di oggetti di vetro o cristallo in partic. un tempo usati come merce di
e. i. attesta la voce in oudin. vetràrio, agg.
arte vetraria... si rimase unicamente in murano sino a'tempi di lodovico decimoquarto
interno di un edificio o di suddividerlo in più vani. -anche: vetro di una
riva di casa mia. -finestra, in partic. di edifici religiosi o monumentali,
da un mosaico di vetri colorati connessi in modo da formare disegni e decorazioni.
contessa. d'annunzio, 4-i-183: in una vetrata la testa di san luca evangelista
cassa o d'armadio a vetri, in cui i librai, gli orefici e altri
da una finestra che non posso aprire in causa di una glicinia che copre il
che è presso l'uscio che mette in camera mia. 2. chiuso
: - dov'è lo specchio? - in fondo alcorridoio vetrato, su una parete della
e coperta di vetrato nero su quello in ombra; fra uno spuntone e l'altro
di vetro e cristallo. -anche, in senso concreto: quantità, assortimento di
concreto: quantità, assortimento di oggetti in vetro (per lo più soffiato),
(per lo più soffiato), in partic. destinati all'uso in laboratori scientifici
, in partic. destinati all'uso in laboratori scientifici. -anche al plur.
ant. oggetto o elemento decorativo (in partic. piastrella) in ceramica smaltata.
decorativo (in partic. piastrella) in ceramica smaltata. filarete, 190:
: fan certi vasi di terra, larghi in bocca e stretti in fondo, come
terra, larghi in bocca e stretti in fondo, come son le forme da far
legname. 2. finestra, in partic. tipica di edifici religiosi o monumentali
di vetri colorati, sagomati e disposti in modo tale da formare disegni e decorazioni
pacichelli, 5-247: le due navi laterali in volta hanno otto archi per ciascuna con
ombra alta e solenne del duomo, in fondo alla quale uscivano i colori sanguigni
ditte zuche, zoè cocte, mitili in uno catino vedriato. trattati dell'arte
vetro, 38: e poi sia messo in una scodella vetriata in uno testo con
e poi sia messo in una scodella vetriata in uno testo con uno poco di mastice
varthema, 183: servano quella cenere in certi vasi de terra cocta vitriata. ramusio
alcuni altri, i quali mettendo dell'acqua in un catino vetriato, e dentro una
vetriato, e dentro una goccia di olio in quell'acqua. magalotti, 1-57:
bucchero. baruffaldi, i-69: e in catino separato, / vetriato, / mesci
nel detto modo la semenza; si custodisca in qualche vaso vetriato. 2
1-2: il quale era dalli antichi messo in uso come oggi il vetro nelle finestre
carcano, 98: e colà, sdraiato in un canto o ritto a guardar fuori
piante simili negli argini de'fiumi ed in altri luoghi, per difesa de'beni
a que'popon del vetriciaio / grammatica in volgare e per latino. caro,
i-269: la cloe se ne andava ora in qualche stoppiaro a lavorar gabbie da grilli
grilli o tesser frontali di paglia, ora in un giuncheto o in un vetriciaio a
paglia, ora in un giuncheto o in un vetriciaio a far cestole.
vogliamo dire orpimento, il quale si cava in soria nella superficie della terra, e
elettrici ruppe un angolo della casa, spaccò in tre pezzi la soglia della finestra,
persona dal davanzale. -finestra, in partic. tipica di edifici religiosi o monumentali
un mosaico di vetri colorati, accostati in modo da formare disegni e decorazioni.
cassa o d'armadio a vetri, in cui i librai, gli orefici e altri
per la coltivazione di piante e ortaggi in condizioni climatiche controllate; serra.
l'occhio del sole, avea posta in lunga schiera la più leggiadra fiorita di
di chieri. 4. laboratorio in cui si effettua la lavorazione del vetro
vetrificàbile, agg. che può essere trasformato in vetro (una sostanza).
), agg. chim. e stradale in modo da essere visibile dall'esterno, in
in modo da essere visibile dall'esterno, in cui fis. che, per
passa dallo vengono esposte al pubblico le merci in vendita. stampa periodica milanese,
stampa periodica milanese, i-339: in qualche mostra di far stato
libro non comparisce nelle trasformare una sostanza in vetro o farla diventare simile al vetro
anche con la particella pronom. trasformarsi in vetro; acquistare aspetto e consistenza vetrosa.
e di più col lavar difficilmente casca in fondo, e con la fusione con
delle ùetre, rene, e terre in tre sommi generi, cioè in quelle che
e terre in tre sommi generi, cioè in quelle che col uoco di mediocre attività
uoco di mediocre attività si calcinano; in quelle che si vetrificano. filangieri,
il correggiuolo, resterà una materia vetrificata in colore di smeraldo, vago e bello.
: i corpi fossili vetrificati, o che in altra guisa dimostrano aver sofferta la forza
corpi vetrificati, che si trovano o compariscono in toscana, ma non sono prodotti dei
vasche vetrificate, che sormontano colossali macchine in acciaio inossidabile per il filtraggio e la refrigerazione
spazio verde; gli occhi restavano fissi in alto, calamitati da quella specie di
vetrificazióne, sf. il trasformarsi in vetro o l'acquisire aspetto e caratteristiche
letter. costituito da vetro; fatto in vetro (un oggetto, una lastra)
. aretino, 20-28: io venni in succhio fortemente a questo assalto badessale et
a questo assalto badessale et avendo pure in mano il pugnale vetrigno. boine,
estens. che ha aspetto e caratteristiche (in partic. la levigatezza, la lucentezza
arredamento di abitazioni private o di musei in cui si conservano per lo più disposti
un aer piomo, / d'esser messa in vetrina / da una gente latina.
vetrina. bartolini, 20-82: entrai in un tribunale / dove un povero scheletro
dove un povero scheletro, / serrato in una robusta vetrina di ferro, / stava
omeri sui femori. moravia, xi-158: in queste scale, oltre i soliti mobili
vetrine, e dentro le vetrine vasi in quantità, perché il padrone ci aveva la
immagini sce presenta sul mercato in una breve vetrina, l'america di oggi
. 4. persona che sfoggia in modo vistoso e, talvolta, sfrontato
determinate caratteristiche. moravia, 19-171: in volo sono un angelo in uniforme; a
, 19-171: in volo sono un angelo in uniforme; a terra, una vetrina
. 6. locuz. - essere in vetrina: essere oggetto dell'attenzione e
rispondergli, [a costante] erano in vetrina, mangiate vive dalle occhiate di
occhiate di duemila persone. -mettere in vetrina: mettere in mostra, sfoggiare,
. -mettere in vetrina: mettere in mostra, sfoggiare, anche in modo
mettere in mostra, sfoggiare, anche in modo presuntuoso, le proprie capacità o conoscenze
belle locuzioni cavo fuori, per mettere in vetrina il poco toscano che so.
i vasi o altro, da cuocersi in fornace, che li fa lustri. cattaneo
le vetrine dei negozi disponendo le merci in modo da valorizzarle e invogliare il cliente
proprietario e anche il regista, cioè in questo caso il vetrinista. =
e la tecnica di disporre le merci in vetrina. = femm. sostant di
: un giorno,... scoprì in un vetrino, al microscopio, in
in un vetrino, al microscopio, in uno striscio di sangue ai un malato,
di colore grigio che consente di vedere in bianco e nero la scena da riprendere.
: attraverso il vetrino, fissava le luci in alto, sui punti, e ordinava
olio vi facci pareta, / e in ziro s'usa di tener vetrino, /
tosto inforza, / che conservato sia in vaso piccino. = dimin.
delle lave dei vulcani, rappresi anche in figure regolari ed uniformi. fanfani,
smalto vetrino delle cazzeruole s'è scheggiato in piagne rugginose. 2. per
là, con l'irridi vetrine / intente in me, mia, tutta mia,
che produce / il luogo, fa tragedie in sul cappotto: / un mangia,
soffia nella vetriuòla, / un trema in sentir din fuor camiciuola. redi, 16-i-44
camiciuola. redi, 16-i-44: la vetriuòla in lingua furbesca significa il bicchiere. c
un tantino 'nella vetriuòla'prima di tornar in teatro a danzar l'ultimo.
: brutto verbo, gettare il vetriolo in faccia (forma di vendetta deturpante, usata
a. cocchi, 8-65: in questa acqua termale non è alcuna mescolanza
perché si rinviene, presso roma, in forma di efflore scenza,
13: togli vitriolo verde e metilo in una pignatta nuova e turala con luto sapien-
: alcuni minerali, poiché sono trasformati in metalli, altra forma mai non prendono,
vetriuolo di cipri, cui questo fuoco permuta in bellissimo e finissimo rame. carena,
xix secolo come strumento di sfregio, in partic. del volto, in faide
, in partic. del volto, in faide o vendette personali (anche detto olio
. briganti, 356: un caso accaduto in ferrara di molte persone avvelenate, le
che trasformano ogni inglese e piatto argomento in mortale vetriolo americano, mortale e perciò
al messere, recatasi sopra un coscino in terra, appuntando le piante de piedi
ancor vedutolo / non ho da ieri in qua. della casa, 696: puossi
proporzione assai vantaggiosa, se dicessi che in mille sassi del reno appena uno sarà
27-49: sì com'fui dentro, in un bogliente vetro / gittato mi sarei per
petrarca, 95-10: poi che vostro vedere in me risplende / come raggio di sol
risplende / come raggio di sol traluce in vetro, / basti dunque il desio
9): lavando lampe de vereo in la gesia, ma ge ne caìte de
, ma ge ne caìte de man e in morte parte se devise. m.
che 'n te risplende, come sole in vetro, / di leggiadri desii l'anime
1-207: voi, che i mobili misti in vetro avete, / e mentre intorno
tenuti i lombrichi a nuotare nell'acqua comune in vasi di vetro. salvini, 48-23
di vivaio o di peschiera ch'è compatibile in un appartamentoal quinto piano. moravia, i-541
di leggieri sono rotte e le tentate in molto picciolo fango sdrucciolano. giuglaris, 372
cui fuori / spuntan le prime coma in su la fronte. -doppio vetro:
-fibra di vetro: filamento sottilissimo ottenuto in seguito al processo di fusione, ed
di filigrana a fili lattei, usato in partic. a venezia fra il xv
blindato: lastra di particolare spessore trattata in modo da resistere a urti molto forti,
rossiccia largamente usata nell'industria ceramica e in vetreria. -vetro di boemia: prodotto
: ottenuto da silice pura, e usato in particolari applicazioni chimiche e ottiche in quanto
usato in particolari applicazioni chimiche e ottiche in quanto dotato di alta resistività elettrica,
temperatura e con materiali plastici che, in caso di rottura, trattengono i frammenti impedendone
la dispersione. calvino, 8-15: in direzione opposta alle falde di secrezione planetaria
, le scaglie della corrazza terrestre che andavano in briciole: vetri infrangibili e lamiere d'
coibente, aspirati dall'attrazione della luna come in un vortice di granelli di sabbia.
tensioni interne. -vetro tessile: ridotto in sottili filamenti, precedentemente sottoposti al getto
di lave che non cristallizzano, caratterizzato in genere o da un aspetto poroso,
inespressivo (lo sguardo, gli occhi, in par- tic. nella fissità della morte
metro, / col grondante calicione / ritto in pié ti fa ragione. nievo,
497: il vino passi via di vetro in vetro, / baci le bocche ed
padre era uscito fuori con la lampada in mano, senza vetro. -con
vetro voi spenger la sete / come chi in oro aver sua mente ha mossa?
(con valore aggett.): conservato in un barattolo di vetro sterilizzato e chiuso
. -anche nell'espressione vetro piombato e in un contesto metaforico. dante, inf
ritrar sì dolce immago, / né in picciol vetro è un paradiso accolto: /
i. frugoni, i-15-140: voi siete in questo giorno una di quelle, /
scalmanava, era essa stessa - riflessa in un vetro-richiamo. -nella poesia cortese:
poesia cortese: la persona amata, e in partic. il suo sguardo, in
in partic. il suo sguardo, in cui l'amante si specchia con desiderio.
/ quando lo sguardo e miro / in vetro mi ramiro. chiaro davanzati,
, per lasciar vedere il contenuto (in partic. libri o suppellettili ornamentali).
: corsi a spendere / il mio danaio in duo vetri, credendomi che fossin belle
zaffiri, e topazi, che ammirate in quel pallio, altro non sono che
carboni. grafi 5-202: solitaria, in mezzo al trasparente / vetro dell'acqua
lunare). grafi 5-17: alta in un cielo di spulito vetro / la luna
abbandonava fra le mie braccia, guardando in cielo le scie luminose dei proiettili traccianti
montale, 1-60: forse un mattino andando in un'aria di vetro, / arida
materiali magnetici con dinamica molto complessa, in cui lo spin di ogni elettrone può interagire
9. figur. l'uomo in quanto essere fragile, caduco. poliziano
. poliziano, 1-808: non creder in beltà, che siamo un vetro, /
morali (una persona o l'uomo in generale). latini, ii-105:
sassi. s. maffei, 5-2-380: in tempo di claudio, uomo pendente molte
, ma per sì poco, che venne in proverbio potersi diventar cittadin romani per vetri
/ sì che nulla vagliono; / o in dito ancora di persone nobili, /
lastre di vetro parallele distanziate fra loro in modo da creare una camera d'aria
quadri di vetro particolarmente resistente, inseriti in un'armatura a travetti incrociati di cemento
, sf. tecn. materiale a struttura in parte vetrosa, in parte cristallina,
materiale a struttura in parte vetrosa, in parte cristallina, che unisce le proprietà
, vetri da saldatura e per diversi usi in missilistica. = comp.
davanti a sé, e dietro cui, in trasparenza, erano apparse delle ombre goffe
una struttura regolare molto più vasta, in cui a ogni asimmetria che credevamo di osservare
ogni asimmetria che credevamo di osservare rispondeva in realta una rete di simmetrie.
8-42: il mondo non tendeva a comporsi in una figura sempre più semplice ma si
figura sempre più semplice ma si aggrumava in una massa vetrosa da cui prismi e
, 7-353: la celebre sorgente si espande in uno specchio d'acqua, quasi un
tu la vedrai di sopra, in su la vetta / di questo monte,
ariosto, 7-8: poiché che furo ascesi in su la vetta, / uscirò in
ascesi in su la vetta, / uscirò in spaziosa prateria, / dove il più
gli occhi intenti: / quante risole in lui diffuse e sparse / ti si mostrare
diffuse e sparse / ti si mostrare in vista? foscolo, 1-280: salìa dell'
officina di falsi mo- netieri fu scoperta in una caverna inaccessibile sulla vetta del- l'
è, piglia l'erta, e in un batter d'occhio è in vetta di
e in un batter d'occhio è in vetta di quel monte. carducci, iii-4-
su tonde, / dai cerchi di pietre in vetta al monte / tonaro i foschi
tritino taccette. leopardi, 11-1: d'in su la vetta della torre antica,
di legno fino ai nidi delle rondini, in vetta al campanile. sbarbaro, 1-86
1-86: ad essere uno squadrato masso in vetta ad una antichissima torre...
mea cornacchia / è tanto forte inarborata in vetta, / che 'l più sotil argier
acqua di vette, / e vedrà che in salute si rimette. 4
sinisgalli, 2-90: non riconosco, in questa sonnolenza che sbilancia i pensieri,
solo celebri vivono sulle loro vette quasi in clausura. bernari, 8-281: onofrio
/ e i carmi, che di pindo in sulla vetta, / cantano a vostro
era nemico c. carrà, 152: in verità, come abbiamo visto fuggevolmente,
visto fuggevolmente, tolto il caravaggio, in nessun'epoca della storia i lombardi raggiunsero
la flammea parola / ti vedi ardere in vette alla fatica / e illuminare come veglia
come veglia amica / di fari, in notte torbida, per mari / ignoti andando
il celebre stelo d'acanto, con in vetta le tre danzatrici, che a delfo
12. locuz. cercare i fichi in vetta:, accingersi a compiere azioni
incominciato, non mi cercare i fichi in vetta. adr. politi, 1-720
1-720: proverbialmente diciamo cercar de'fichi in vetta: cioè far cosa pericolosa senz'
, 43: vuol cercar de'fichi in vetta. 13. prov
la civetta / spesse volte el fico in vetta / giù si tira con l'uncino
. idem, 366: fuoco che arde in vetta, / non l'aspettare in
in vetta, / non l'aspettare in fretta. 14. dimin
. palladio volpar., 6-7: in que'tre dì gli si dieno tenere vettic-
si vedeva, era tutta roba venuta in sua assenza. -vetticèlla.
: fa un rumore con gli scarponi in cui sguazza! -vetticina.
soffici, iv-7: battitori scalzi e in camicia roteanti in aria le vettole dei
iv-7: battitori scalzi e in camicia roteanti in aria le vettole dei correggiati prima di
le vettole dei correggiati prima di percoterle in cadenza a trebbiare i covoni distesi sull'
tal possanza che i sassi, in luogo di far la parabola in alto.
sassi, in luogo di far la parabola in alto... folgoravan dritto ad
. vettaiuòlo), agg. che nasce in cima alla pianta e, generalmente,
solo, / ma tutti gli altri è in buon terren
. figur. poeta di scarso valore (in espressione di modestia). allegri
. asta o sbarra manovrata per mettere in azione (o a riposo) un dispositivo
ed abbassar la macine, che era doppia in due porzioni di sfera infilzate in un
doppia in due porzioni di sfera infilzate in un vette, che riposava sopra un
altro vectigale. capitoli e pyigilegi di castronovo in sicilia (1499) [rezasco]
di terracotta usato un tempo per conservare in partic. olio o vino. varthema
l'altra. documento delle scienze fisiche in toscana, 14-2-2-665: è ben vero che
stituita da un vettino molto flessibile in grado di rivelare il contatto con
la rappre sentazione grafica, in proiezione sopra un piano fron
sulta da una vettocardiografìa, consistente in una curva ellittica che unisce le estremità
], 25-8: 1 popoli vettoni in spagna trovarono quella, che in francia
vettoni in spagna trovarono quella, che in francia si chiama vettònica, e in italia
che in francia si chiama vettònica, e in italia serratula, da greci cestro,
dall'ingl. [to] vector 'teleguidare in volo'. vettóre, sm. (
molto disegnati. ha detto: « in fondo era il principio di un vettore
e 5. -coppia di vettori: in matematica, quelli che agiscono insieme su
opposto. -modulo di un vettore-, in matematica, la sua lunghezza, data
direzione e verso di un dato campo in un punto dello spazio. -agg
è notata l'equazione di fontaine, in cui s'esprime il rapporto dell'area e
del raggio vettore. -frequenza vettrice-. in elettronica, frequenza portante. 2.
tutte le latitudini per trasportar cementi inglesi in argentina e grani americani in russia, vettori
cementi inglesi in argentina e grani americani in russia, vettori infaticabili di tutto il
. 4. biochim. sostanza, in partic. di natura proteica, che
ha un ruolo attivo o funge da intermediaria in alcune reazioni biochimiche. 5.
ha la funzione di portare, trasportare, in partic. che trasmette infezioni, agenti
riferisce, che riguarda un vettore. -anche in un contesto figur. sinisgalli
vettoriale, quella che rappresenta il valore in ciascun punto della funzione della posizione e
sopravvivenza di una comunità di persone, in partic. di un esercito (ed è
delli nimici suoi, mise la vettuallia in corvaria et indella rocca. cavalca, 20-445
così gran moltitudine aver vittovaglia a bastanza in un gran paese, disfatto e molestato
amene campagne, e 'l fiume adige gareggiano in renderla insieme bellissima e di tutte vettovaglie
della città di padova (1777) [in rezasco, 1240]: ne'tempi
]: ne'tempi opportuni e particolarmente in novembre e decem- bre unitamente alli signori
alli signori alle vettovaglie si devono prendere in esame li prezzi degli animali. 2
debellarlo. pascarella, 2-369: la carovana in tutto o per tutto sarà di oltre
vettovagliamento e specialmente per l'acqua, in più carovane.
della fortezza preoccupava naturalmente i comandi austriaci in ferrara e oltrepò. fenoglio, 5-i-456
. caro, 12-i-303: gl'imperiali guardano in cagnesco quel carignano, e si vantano
tutto il mio poco intelletto è affaticato in questi giorni nell'indagare il modo più sicuro
milioni di uomini che serse avrebbe condotti in grecia, domandando semplice- mente in qual
condotti in grecia, domandando semplice- mente in qual modo riuscisse a vettovagliarli. g.
iv-292. facciamo viaggio lunghissimo, di terra in cielo: ohimè, se non abbiamo
gli ateniesi, che s'erano vettovagliati in negroponte, disse, che bisognava che
, disse, che bisognava che uscisse in campagna il parer di melziade. a.
quel- l'edinzio senza difesa e vettovagliato in una forma, che a chiedere non
trasporto di persone o di merci, in partic. compiuto, dietro compenso,
ispese k'avemo fatte, kome dice in questo ruotolo,... libre ciiii
pandolfini, 1-65: vorrei avere la possessione in luogo, donde le ricolte, e
vettura che porta di spesa lire cinque in circa lo staio. magalotti, 7-117:
intero'. berchet, 145: manda in cerca del cavallo / che è ornai vetturina
di questo diritto, ed il violentarli in certo modo a morir di fame, nel
vettura darli / converram- mi, e in suo albitrio fia la taglia. sergardi,
cassio. casti, i-2-299: un parroco in barletta, a cui la cura /
approvato dal governo, si stabiliva il prezzo in proporzione delle persone e del bagaglio,
. -con valore aggett.: preso in affitto. cammelli, 93: signor
cammelli, 93: signor, i'dormo in un letto a vettura, / in certi
dormo in un letto a vettura, / in certi linzoletti di saccone, abito in
in certi linzoletti di saccone, abito in una camera a pisone / che par un
, 6-5 (1-iv-551): per avventura in su un cattivo ronzin da vettura venendosene
le navi onerarie d'asia, e quali in una parte e quali in un'altra
e quali in una parte e quali in un'altra le raponea. ariosto, 30-8
ne trovò, tante ne mise / in uso, poi che i lor patroni uccise
, / e apparì su cavalli, / in una sera di polvere e sonagli.
da vetture le quali faranno un miglio in cinque minuti e mezzo o quasi 12
leghe l'ora. tarchetti, 6-i-155: in quella sera medesima rosen prese un biglietto
vetture. -autovettura, automobile (in partic. nell'espressione vettura automobile,
croce, iii-22-248: nel 1900 si costruivano in italia sei vetture di automobili, nel
. - dare, prestare a o in vettura: indurre a prostituirsi. boccaccio
il mangione, a sua posta tenendola in una casa da camaldoli, prestava a vettura
i-224): per un baiocco si dava in vettura a chi voleva. idem,
sapendo che marco antonio teneva una femina in chiazzo, di far intendere a quella
, xxvi-2-185: bel prospetto a veder tutti in brigata, / chi sopra qualche rozza
5-93: viaggerebbero ancora da milano a como in una vetturaccia, arrestandosi un paio d'
dare soldi x, che. lli diedi in villa, che i diede a'vetturali
., 4-97: cavalcando il vetturale in su la sua mula, e tenendo il
, cioè tucte quelle carte che io messi in quel saco che io vi dissi,
giungere a roma dèe pernottare molte volte in sudice taverne, e far viaggio con facchini
nella via limitrofa, qualche isolato più in là; e gli chiocchi della frusta agitata
attesta per la prima volta nel 1255 in un documento bolognese. vetturalésco,
. per simil. convogliare le acque fluviali in una determinata direzione. milizia,
sostenuti da grandi arcate vetturavano fiumi intieri in roma per il tratto di molte miglia.
: messer gianni schicchi sofferse di falsificare in forma di messer buoso donati per guadagnare la
insieme con molte altre bestie, che sono in un castello qui vicino. magalotti,
, vettura di piccole dimensioni. - in partic.: piccola automobile utilitaria.
cinquantanni dal non avere quasi che niun bastimento in mare pervennero ad averne un maggior numero
su veicoli a trazione animale. - in partic.: chi conduce una carrozza a
/... / il votò in amo. 2. stor. a
.. era un suo famiglio che era in su 'n un cavai vetturino. battolucci
col feltro, e col capello montarai in un cavallo vetturino. berchet,
. berchet, 145: manda in cerca del cavallo / che è ornai bestia
per questo che noi non siamo ricevuti in amicizia del popolo romano, avvegnaché quelli
amicizia del popolo romano, avvegnaché quelli in tale cosa siano anteriori a noi per vetustà
sia la stessa vetustà della bottiglia esumata in mio onore dalle cantine di non so
quale necropoli, un timido bonumore si svegliò in me. 2. in partic.
si svegliò in me. 2. in partic. stato di degrado, di fatiscenza
passata, trascorsa, precedente (spesso in opposizione a novità). s.
ant. e letter. che è in età avanzata, che si trova nell'ultimo
: un anglo-australiano che aveva preso stanza in val salice, in una villa squallida,
che aveva preso stanza in val salice, in una villa squallida, con una sorella
. ariosto, 40-54: dice ch'in vigor l'età vetusta / si sente pari
mio vetusto ossame, che si muta / in volontà d'un impeto increato, /
un impeto increato, / quell'infanzia risorge in improvvisi / getti di stelle e in
in improvvisi / getti di stelle e in zuffa di scintille. 2.
ed augusto / e marcantonio fu dettata in villa. pindemonte, ii-253: perché
al sole. -costruito o realizzato in tempi molto antichi (e può avere
, ed archi / gravi di sculte in marmi opre vetuste. giordani, vi-9:
anche per questa vetustissima nazione il tempo in cui alla opinione credula e serva succeda il
parla quel vecchio manoscritto / non so in qual anno e da qual mano fatto;
e da qual mano fatto; / e in faccia a questo sì vetusto scritto /
una presaga voce mi andava sussurrando che in confronto alla maria luisa, il vetusto
agitarsi e non è stata ancora composta in termini sicuri. = locuz.
. ant. conduttura d'acqua rinforzata in legno. boiardo, 3-175:
dee., 8-10 (1-iv-773): in questa guisa reintegrato con lei l'amore
questa guisa reintegrato con lei l'amore in parole, rincominciò
.. vedere un uomo effeminato, che in molli vesti e in lascivi canti si
effeminato, che in molli vesti e in lascivi canti si vezzeggia? 10
. locuz. vezzeggiarsi la pancetta: restare in ozio, non far nulla.
santo inseguito dai persecutori che entrò disperato in una grotta. 2. gramm
nomi propri, con procedimenti specifici che in italiano consistono per lo più nella soppressione
serpi, / vezzeggiate da lor, baciarli in bocca. brignole sale, 2-427:
sospirosi zeffiri, fra quante / isole ha in grembo il vasto mar sonante.
balbe. 3. ant. in modo scaltro, astutamente, con malizia.
, quante scimmie, quanti babbuini hanno in corte la loda, il vezzeggiamento,
teneri lagrimari. amorevolmente qualcuno, in partic. un bambino (o,
a rivederlo, a vezzeggiarlo, servirlo in que'tanti bisogni che il meschino aveva.
, i-4-51: non so quali forestieri in roma... tenevansi tra le braccia
vero... che... in pratica non vedo raggiunto mai. morante
. -fare oggetto una persona, in partic. il padrone, della propria
della propria festosità (un animale, in partic. un cane). comamni
comamni, l-m-372: un cane, alzandosi in piedi et appoggiandosi al toro, sembra
leone di statura grandissima condotto dall'africa, in vece di aventarsi e ferir'àndrode,
mansueto a piedi, e vezzeggiolo in quelle migliore maniere ch'ei seppe. foscolo
, abbracciare con trasporto erotico. -anche in un contesto scherz. e antifr.
che nel senso del gusto dal mezzo in giù ritengono forma di viti ed abbracciano
intensamente la vista; attirare gli sguardi in estatica contemplazione (la bellezza umana,
di teneri sospiri, / che sono appunto in quella dolce calma, / uale a
adularlo con elogi, con riconoscimenti, in partic. agendo con doppiezza, per
l''individualismo', potentissimo anche oggi in italia. g. ferrari, ii-396:
i-179: son piante gentili gli ulivi, in questi luoghi ci tirano; ma vonno
mirarmi vezzeggiare intorno / un vivace fanciullo, in cui vagheggi / rinovato me stesso.
siri ardenti / frescnissim'aura a vezzeggiarti in seno. 8. aggirarsi,
presi il tempo che ella si trovava in pescaria intorno a certi pesci, dove ancor
certi pesci, dove ancor io vezzeggiando in qua e in là feci sì ch'ella
dove ancor io vezzeggiando in qua e in là feci sì ch'ella mi riscontrò e
vezzeggiarti, perché io potessi meglio fare in te le mie operazioni, tu hai amato
perduto il vezzo di cacciarsi i baffi in bocca e masticarli. -fuori del
della lingua gli uni e gli altri in sovrano grado possederono, e il più bel
lingua, e non d'altre) che in queste sole lettere suol farsi. f.
, come se la fiorentinità non consistesse in altro. -vezzo del o di dire
vezzi che nulla più, e conferma in certo modo al rotari l'elogio fattogli
anche, talvolta, lezioso e svenevole, in partic. proprio di un donna che
. proprio di un donna che metta in atto le armi della seduzione; garbo
13-354: madre d'amori, grazia, in letto lieta, / ascosa, di
che quando uno è chiamato a venire in cerchio per dire qualche cosa al giuoco
a noi povaregli, e molto ci ammaestrò in conseglio. del tufo, in:
ammaestrò in conseglio. del tufo, in: poi con lor garbi e vezi /
cane offerti? cerretti, xxii-494: in suppellettil faentina il parco / desco di
boccaccio, 3-1 (1-iv-242): in fé di dio tu di'il vero!
: e getta presto il suo logoro in terra: / lo spander non meno presto
si pose; / e come a vincitor in quella guerra, / vezzi li fa
a questi paesi, io mi sto in piedi siccome pria non senza speranza di migliorare
e la superba / testa volgendo, in te lo sguardo intese. / mansuefece e
trovò il suo cagnuolo fra'piedi, tutto in saltellare, e fargli vezzi.
messer lapo saltarelli, di tanti vezzi in vestire e in mangiare, in cavalli
saltarelli, di tanti vezzi in vestire e in mangiare, in cavalli e famigli,
tanti vezzi in vestire e in mangiare, in cavalli e famigli, che infra nullo
infiniti prezzi? aretino, 20-45: stando in sui vezzi, arrivò la virtù della
per quaranta giorni; e poi, trasferito in altro luogo, per otto o dieci
l'artefice; quanto alle lettere, lascio in libertà sua di contentarlo.
i mimmi e personaggi soprastanno a venire qui in teatro, ascoltate, quanto fate,
fate, con diligenza e molta attenzione me in questa arte ottima maestra e cupida di
una volta, vezzo mio; / ma in van io guato e di notte e
levato quello di duca. -avere in uso e in vezzo qualcosa: compiacersi di
duca. -avere in uso e in vezzo qualcosa: compiacersi di un'abitudine
di dio; ma chi troppo gli ha in uso e in vezzo,...
ma chi troppo gli ha in uso e in vezzo,... troppo dispiace
a dio. -a vezzo: in abbondanza. casti, ii-1-40: di
, mi portaron via, / e ritrovando in me beltade a vezzo, / mi
, risalente al lat. viteus (in solino), riferito al sarmento.
tante e tante loro vezzosaggini scassinate, in ognuna delle quali s'inviluppano sempre ae'
avv. (superi, vezzosissimaménté). in modo vezzoso, aggraziato, leggiadro;
giustiniani, 1-226: poi prendi un puto in brazzo qualche volta / e basilo dolcemente
. carducci, iii-16-309: si rinchiuse in una grotta di tre braccia su cinque
su cinque; e vissevi poi sempre in opere di pietà e di carità. pascoli
. -in un dato passo, in una parte di un'opera letteraria,
una parte di un'opera letteraria, in un testo (con valore di stato in
in un testo (con valore di stato in luogo figur.). - anche
si nota / ne la scrittura santa in quei gemelli / che ne la madre ebber
condiscendere all'amor di fedra, prorompe in una invettiva contro le donne, e vi
mai, e tenendoglivi fisi, non so in qual maniera io trasandai col animo sì
-con valore locativo, per lo più in unione con il verbo essere, per
(anche astratto) o la loro presenza in un determinato luogo. - anche in
in un determinato luogo. - anche in posizione enclitica. dante, inf,
cortesia riferito a una singola persona (in relazione con altri pron. atoni,
accusate di scrittore osceno, / e in questa parte vi vo'dar ragione.
con funzione di compì, ogg., in posizione sia proclitica sia enclitica.
son convenienti. pascoli, 6: in quel minuto avanti che morissi, / portai
, veggendola, rise vezzosamente, ed in vezzi la si prese molte volte baciandola,
perché la cantasse, e così cantando in seno se la rimise. brusoni,
animali. marchetti, 5-58: sovente in un bel colle aprico / le pecore
: gli occhi di francesca fontana (egli in latino la chiamava vezzosamente fontanina) lo
latino la chiamava vezzosamente fontanina) lo ritenevano in ferrara. -con atti di
: pendean vezzosamente i cari ricci / in due bell'onde inanellati e crespi / e
: più avanti passando, io mi trovai in unoamplissimo e mirabil teatro, atto e vezzosissimamente
bellissimo bambino partorì, il quale vezzosamente in molte delicatezze nudrito, alla età de
. invar. l'essere vezzoso, anche in mo do eccessivo, stucchevole
ascoltato le modulazioni dimesse, le clausole in sordina dei 'crepuscolari'; senza però approvare
approvare le svenevolezze e le vezzosità pseudo-infantili in cui troppi fra essi, già esplicitamente
annunziati nel pascoli minore e più che in crisalide nel 'poema paradisiaco'di d'annunzio,
a giovani donne o bambini). -anche in posizione pred. e con valore avverb
fa più vezzosa. -di animali (in partic. cuccioli o uccelli).
bontà tra il sesso vezzoso -ma sono pochi in paragone delle moltitudini sofferenti.
si fa maniero. 2. in partic. ben conformato (il corpo,
il signor lodovico stato alcuni pochi dì in melano, per trarre da'suoi cittadini con
modi leziosi e affettati, che eccede in smancerie per lo più per attirare l'attenzione
: il cicisbeo tutto vezzoso / si strugge in complimenti, e ad ogni passo /
per conseguente vezzosa essere de molti l'usanza in nostra età; i quali dì e
vigilano a comperare alcune car- tuzze tanto in senso quanto in stile piene di sozze stampite
alcune car- tuzze tanto in senso quanto in stile piene di sozze stampite.
xii-372: mascheret- ta vezzosetta, / in quegli occhi io vedo amore. nievo,
vezzo. vi1, avv. in questo o in quel luogo, ivi,
vi1, avv. in questo o in quel luogo, ivi, là, lì
un compì, di moto o di stato in luogo e spesso fa riferimento a un
luogo precedentemente espresso). - anche in posizione enclitica e con raddoppiamento sintattico.
ciò, da ciò, di ciò, in ciò, su ciò (ed è di
quello pronom. (l'espressione vi scrivo in origine valeva 'io scrivo costf)
ed essendo fuori d'ogni aspettazione di potere in tal luogo vedere la donna mia,
pozze accolta / per le vie lastricate in mezzo ai sassi / ferma si sta.
il fogliame. calvino, 8-126: siamo in una via dove è proibito stazionare.
iii-21-97: presso la consolar via emilia, in un podere dei signori calamosca, operandosi
qualche cosa. gli scrivo. sta in torino, via massena, 23.
il la farina ad un segreto colloquio in casa sua, via dell'arcivescovado, per
breccia; accesso a un luogo (in partic. se angusto, accidentato, di
li divideva. ariosto, 1-10: entrò in un bosco, e ne la stretta
di s. bernardo grande e passar in italia, che è lunga e molto
con tutto il resto dell'armata / in verso i pirenei prese la via. de
e lo tempo ebbe buone per andare in sua via. pigafetta, 137: stessemo
d'annunzio, i-475: come il fiume in sua via reca virgulti, / pur
è d'andare ciascuno dì da oriente in occidente per lo suo cerchio intorno alla
di vostra serenità ed ho portato la relazione in scrittura. musoni, 1-276: trapassammo
vita agricola e le sue esportazioni avvengono in larga scala per via terrestre.
-in costrutti avverò, o aggett., in espressioni ellittiche quali via terra, via
7. letter. gli spazi celesti (in partic. al plur.).
colà. -le acque del mare in quanto navigabili. ciro di pers,
/ liquide vie de la bell'adria in seno. forteguerri, 10-13: che far
telecomunicazioni, mezzo tecnico di trasmissione (in partic. in costrutti avverò, o ag-
tecnico di trasmissione (in partic. in costrutti avverò, o ag- gett.
9. figur. carriera, attività, in partic. professionale. - anche:
. ghislanzoni, 5-16: 1 laureati in legge 'potranno con poca spesa chiamarsi
comportamento, modo di agire, condotta in partic. morale. monta, 1-95-5
sua seguace / dispregia, poi ch'in altro pon la spene. zanobi da sfrata
rivolgiamo. forteguerri, iv-431: non so in questo qual via debbo tenere, /
nostra città,... esplodendo spesso in sonore risate, le quali mi costringevano
-stile di vita, regola, in partic. di un ordine monastico.
sacerdotale insegna, e nova presi via lieta in morte, benché in viver dura.
nova presi via lieta in morte, benché in viver dura. -con riferimento
. -con riferimento a gesù cristo in quanto esempio, modello da seguire e
, modello da seguire e imitare (in partic. nell'afferma- zione evangelica io
dell'uomo (spesso nell'espressione essere in via). -via del mezzo,
opposte tendenze, soluzione di compromesso, in partic. in ambito politico o militare
soluzione di compromesso, in partic. in ambito politico o militare. machiavelli
, / sì ch'eo non ò riposo in nullo lato; / tanto mi ten
sconfitto; / senza diritto - sono in mala via. 11. modo
mio parlamento / a quella che m'à in balia; / ma non so via
, xxi-76: se hai via da vedere in milano tedimburgh review', e il 'quarterely
bisognava tentare di essere provocati, e in ciò le vie erano molte. bernari
. -percorso spirituale intrapreso dall'uomo in quanto mezzo per ottenere la salvezza e
la prima via, la quale egli dimostra in questa simiglianza, cioè quando mostra la
acquistata. baldi, 4-2-143: il borgia in questo mezzo, u qual vedeva non
ho ricevuto dai rifuggiti francesi che sono in ispagna, e dagli operai che si
e dagli operai che si stanno riordinando in francia, lettere che approvano e m'
a sicca, vi mandaro anone, che in quello tempo era pretore, per trattare
. frugoni, i-10-290: altri ammirino in te questa celeste / viva beltà, che
/ viva beltà, che ti sfavilla in volto; / vera beltà, che detta
palme più forti, / e tutta in lor scendendo / per le vie del pensiero
cioè procedendo da quello che conoscemo meglio in quello che conoscemo non così bene:
dico che la natura vuole, in quanto questa via di conoscere è in
in quanto questa via di conoscere è in noi naturalmente innata. idem, conv.
5-281: ma d'uopo è che in materie di tal sorta, / pria che
cerchiamo per che via un filosofo pervenga in tali assurdi, sempre troveremo lo sragionamento
. bonghi, 1-162: gli scrittori in italia, i quali, imitando o no
-via normale, itinerario tradizionale per salire in vetta a un dato monte.
via deltaria e darle tal guizzo, che in luogo deltumana voce dolce e soave ne
maggiore e del cento (1478) [in rezasco, 1241]: possasi fare
cesare far imperatore il figliuolo, odiato in germania, né potendolo ottener per la
buon conto, s'è fatto tutto in volgare, e senza carta, penna e
(1469) [in rezasco, 1241]: passato detto tempo
. ii. 23. dir. in via principale, presentando una richiesta in
in via principale, presentando una richiesta in prima istanza. -dir. amm.
di un debito o di un credito in moneta estera. -via della rimessa:
un cavo o una catena quando viene in forza. -via d'acqua: falla
forza. -via d'acqua: falla in uno scafo. dizionario di marina (
33. locuz. prepos. in via di o a: in fase,
prepos. in via di o a: in fase, in corso di realizzazione,
via di o a: in fase, in corso di realizzazione, di compimento,
cicognani, 13-159: enormi vasi d'azalee in verde rigoglio e di cardenie in via
azalee in verde rigoglio e di cardenie in via ai fioritura. bacchelli, 2-xxiv-536:
città quasi deserta, con parecchie famiglie in via di sgomberare. -prossimo a
che ella è dannata già, o e in via alla putredine. nievo, 747
mattina lasciai un malato che mi sembrava in via di miglioramento e a sera lo trovai
somma di danari, ancora che andasse in zoccoli, corruppe un povero prete.
ancora più popolate ciascuno non si assicurerà in casa per via di mura, di porte
lontananza della luna dal centro della terra in via di esso copernico sia, qual dice
capuana, 1-iii-211: luisa voleva stare in piedi, per via del bambino che dormiva
donato, lii-6-426: i paesi bassi pervennero in s. m. per eredità patema
questi provvedimenti, ma, avendoli accennati in via di storia, staccati e l'
. g. ferrari, 233: in verità l'anonimo si ferma a mezza via
di andarsene, cedere il passo (anche in espressioni iperb.). boccaccio
ferd. martini, 4-150: un anno in cui per la eccessiva abbondanza del raccolto
dié la via alle botti e mutò in purpurei rigagnoli i grigi viali del proprio
strada, nella direzione sbagliata (anche in un contesto figur.). carducci
, nella, per, tra via: in cammino, in marcia; nel corso
per, tra via: in cammino, in marcia; nel corso di un viaggio
21-8: cristo apparve a'due ch'erano in via, / già surto fuor de
., 3-12: presero comiato e misersi in via. boccaccio, dee.,
, i-intr. (1-iv-26): in su lo schiarir del giorno, le donne
, usciti della città, si misero in via. tasso, 1-67: egli avea
s'è d'egitto il re già posto in via / inverso gaza, bello e
; ma, d'altra parte, lì in quell'antro, non poteva rimanere.
attiva / qual d'una pianta, in tanto differente, / che questa è in
in tanto differente, / che questa è in via e quella è già a riva
16-ix-194: non è altro che un morbo in via, cioè a dire, un'
costo. boccaccio, 1-ii-216: cercava in ogni modo e via, / come suole
unica intendenza. sanudo, lvi-865: ha in animo sua maestà di far la giornata
. dossi, i-199: paolino tutto in faccende, mette alla via la cosa.
via la cosa. -mettere qualcuno in via: renderlo certo, sicuro.
follia; / or mi n'ài messo in via. -mostrare la
. cristoforo armeno, 1-359: avendo in questi giorni di calao, clarissimo e prestantissimo
. mi sono lasciato indurre a mandarla in luce. -prendere la retta via
, affrontare un argomento, un discorso in modo poco diretto ed efficace, senza
via: v. purtuttavia. -rimettersi in via: continuare, riprendere un discorso,
segneri, iii-28-260: ma per rimetterci in via, quello che intendo oggi io
la prima, nella seguente mi rimetterò in via, e continuerò il mio discorso.
damasco del cesarottismo e frugonismo e battezzato in dante dal perticari, adorò gli ultimi
da siena, 467: guardati, ché in via uperta il giusto vi pecca.
monosini, 221: chi vuol essere in più luoghi, non è in nessuno.
vuol essere in più luoghi, non è in nessuno... a nessun luogo
302: santo per la via, diavolo in masseria. ibidem, 316: la migliore
pratolini, 3-58: è peggio che in un paese, dove sto io, al
avv. lontano, a notevole distanza, in un luogo remoto; fuori (per
remoto; fuori (per lo più in unione con verbi di moto).
da un luogo (per lo più in unione con verbi quali levare, togliere
): man mano, di volta in volta; progressivamente, gradatamente, a poco
. calvino, 7-45: ro in uno stato di esaltazione via via crescente.
: via, fifi! non vado in capo al mondo... sabbato prossimo
, via, via! che s'incontrava in tutti i lavori di mina e ai piccone
inutile pensarci! e di cazzuola, in ogni parallelo e meridiano della terra, a
[12-8-1953]: la nuova sistemazione viabilistica in l'espressione dare il via)
solito, riferimento alla dislocazione e alle condizioni in cui aprì il processo, nonostante che
un via uno: dilungarsi, perdersi in discorsi, congetture, considerazioni inu
al sasso tagliato, cioè sopra et in quella valle, quale è de santo lonardo
62. e de santo francesco, in quella viacróce. -dare via una
-dare via una fanciulla: maritarla, concederla in = comp. da via1 e croce
di cappelle che rappre- o trata in casa con la piccola, le altre ridevano
: il proprietario può mandar via il contadino in un determinato tempo d'ogni anno.
imbarcazioni. = dal nome della località in provincia di mantova, in cui
nome della località in provincia di mantova, in cui -menare via qualcuno: v
via: ritirare, riporre gli abiti, in partic. dutale tela veniva prodotta;
nel 1889). -mettere in conserva un alimento. viaddéntro, prep
68. era molto viaddéntro al diserto in luogo difficile e nascosto, -venire via
). travestito o -via là: in punto di morte. transessuale di origine
prov. na di scatenati viados che in una discoteca hanno aggredito monosini, 138
fiumi e altri possibili ostacoli e, in città, di attraversare zone di traffico
623: voglio parlare de'lavori in parte principali, in parte finiti per
voglio parlare de'lavori in parte principali, in parte finiti per il tronco della strada
viaggia, che compie viaggi (anche in una sineddoche). - anche sostant
buonarroti il giovane, q-609: in questo io son dal tuo, / e
: saranno uomini erranti / molto e in peregrinaggi viaggianti, / godenti sempre di mutar
dei crociati parve rinascere negli eruditi viaggianti in cerca di codici, ma fu una crociata
irremovibili, viaggianti insieme, lucono quaggiù in eterno; la luna stende il suo bagliore
distante dal primo; compiere viaggi, in partic. per turismo o per lavoro.
ministri non era per viaggiare questo anno in aragon. g. gozzi,
-con riferimento a un mezzo di trasporto, in par- tic. per indicare la velocità
la professione di commesso viaggiatore (anche in relazione con un compì., introdotto
un compì., introdotto dalla prep. in, che ne indica l'ambito merceologico
glialberi freschi: le nubi / rosse, in alto, son tiepide e viaggiano lente
le religioni, e si adagia finalmente in un panteismo indefinito. 6. figur
nati. bandi, 1-i-40: capitò in ginevra un giovane lombardo mio amicissimo che
l'america, riparava nella svizzera come in luogo più vicino alla sua patria. pratesi
scuoteva tutto, al pensiero di relegarmi in una stanza d'ufficio senza più lui.
estero, mandando uno o due viaggiatori in giro, ai quali è offerto un tanto
viaggiatori, giacché la massima parte lasciano in autunno l'europa, traversano il mare,
, e vanno a passare il verno in affrica, ed in asia.
a passare il verno in affrica, ed in asia. -colombo viaggiatore: v
ria, del suo perpetuo andare o in gondola o in carrozza. = agg
del suo perpetuo andare o in gondola o in carrozza. = agg. verb.
rumore dell'arme. dominici, 4-190: in tutto quel viazo sempre mai quasi son
i disaggi, non l'avevano trasformato in maniera, che non potesse non esser
un viaggio felice, che ho fatto in compagnia di due viaggiatori inglesi. de
i-497: il campanile del paesetto, laggiù in fondo, ci attira, come se
del viaggio dantesco. -vacanza trascorsa in una o più località lontane da quella
v-181: facevano un breve viaggio di piacere in italia, a torino.
-descrizione scritta di un itinerario, in partic. redatta da un viaggiatore,
, infiniti i ridicoli spropositi d'eustace in quasi ogni pagina del suo viaggio voluminoso
voluminoso possono servire di prova che neppure in questo ei metteva furbe intenzioni. ungaretti,
. -pellegrinaggio a un santuario (in partic. nell'espressione santo viaggio)
una vecchierella che era stata gran tempo in accatto per fare il viaggio di s.
. cicognani, 3-243: la porta in cima ai quattro scalini s'aprì: la
-tratta percorsa da un mezzo pubblico, in partic. da un treno. -
, difficoltoso e disagiato fra due luoghi in realtà non distanti (in partic. nella
due luoghi in realtà non distanti (in partic. nella stessa città).
di chi deve compiere un trasferimento (in partic. con indumenti comodi adatti all'
peso inferiori al normale perché possa stare in valigia (un oggetto, un elettrodomestico)
con valore aggett.): che è in corso di trasferimento da un luogo all'
che lo facciano scortare; ed è in viaggio. -agenzia viaggi o di
-viaggio organizzato: itinerario programmato e definito in tutti i suoi aspetti (tappe, visite
: ricerca svolta estemoraneamente da uno studioso in un determinato am- ito del sapere.
c. campana, ii-261: furono in contesa molto maggiore, intorno al viaggio che
partono, vanno a un grande viaggio, in una terra distante. 3
reno non è d'entrar nel po in quel sito dove ora si trova posto,
d'ambo i lati, no- drendo in lor viaggio / foschi giacinti.
astro nella sfera celeste. - anche in un contesto figur. anonimo, i-513
questa [venere] allo 'ncon- tro in casa. forteguerri, vii-7-37: già moveva
caduta bc coll'orizzontale ce, si farà in minor tempo, che qualunque altra caduta
peso a alla forza del peso b in ragion composta del peso a al peso
sannazaro, iv-280: quel signor ch'in croce prese morte, / per far constante
, / per far constante e forte in suo viaggio / tutto l'uman lignaggio.
. ulloa [guevara] i-173: in così lungo viaggio e in così travagliata vita
i-173: in così lungo viaggio e in così travagliata vita, com'è quella del
moglie, se non si affatica ancora in acquistare la sua grazia. s. maria
i-131: ma io che sono stato in questo viaggio e durato per trenta tre
io. alvaro, 7-9: dunque, in queste stanze, 8. prov.
più aspro che -la morte (in espressioni eufemistiche come ultila morte. ibidem
uno diritto e corto viaggio d'andare in suo paese. d'annunzio, v-i-178:
gran viaggio, il pescivendolo ladro e bestemmiatore in punto di morte recalcitra. montale,
per lo più ampia e approfondita, in un determinato ambito. bonichi, 121
può immaginare che spaventevole viaggio può fare in una testa appassionata un'idea, che
parte della sfera sensibile, che fluttuava in un mondo extra-dimensionale. corriere della sera
s'andasse a suo viaggio sanza entrare in pisa. tommaseo [s. v.
-fare viaggio a qualcuno: guidarlo, precederlo in un tragitto. felice da massa
, non a'poveri dando, me spendendo in conviti, giostre... questo
chiama vizio di prodigalità -mettersi, porsi in viaggio, prender viaggio: avviarsi, vialetto
tra la vigna, su al poggiuolo, in accingersi a un trasferimento; partire verso
corpi contenti / tutte loro sementi / in giù prendon viaggio. fazio, v-21-27:
tempo,... si metteva in viaggio, e andava sino a palermo a
metastasio, 1-iv-16: vo sempre rivolgendo in mente un viaggétto in italia. foscolo,
vo sempre rivolgendo in mente un viaggétto in italia. foscolo, xiv-221: grazie
. pavese, 0-10: avevano una villetta in riviera e sovente il viaggétto lo facevano
mediev. nel 1057, ma ancor prima in venanzio fortunato, 600 d. c
d. c., vissuto a lungo in gallia); cfr. fr.
reale e quello teorico di una strada in perfette condizioni. = voce dotta
lo più fiancheggiata da alberi e divisa in carreggiate da aiuole o banchine spartitraffico.
659: dette queste parole, prese in fretta il viale, per andarsene alla sua
condizione di crisi, di decadenza, in partic. artistica o sportiva. nuova
ant. situato lungo la via. -anche in un contesto figur. buonarroti il
. pascoli, i-422: il fanciulletto in quella campagna desolata, allora quasi incolta
sonni? » gemetti careri, 1-vi-215: in queste osterie, dapoi che hanno fatto
e paludi e deserto, se non se in mezzo alla valle erano i frati di
a dissodare e a diboscare e accoglievano in loro ospizi i viandanti. vittorini,
greco corto da viandante, e cappello in capo. -in partic. chi si
. -in partic. chi si reca in pellegrinaggio in luoghi sacri; pellegrino.
-in partic. chi si reca in pellegrinaggio in luoghi sacri; pellegrino. baldelli
steso cristo deposto di croce, viandanti in tanto numero e con tanto ardore,
i navilii, che tragittavano passag- gieri in terra santa. 2. figur
2. figur. l'uomo, in quanto essere effimero e transitorio. s
, mentre che séte peregrini e viandanti in questa via mortale, non potete andare senza
l'amore che già nasceva e cresceva in voi, nel vostro cammino così faticoso
, 78: lascia quelli che tu tieni in prigione, e fagli liberi e spezza
a chi ha fame, e mena in casa tua quelli che son poveri e viandanti
-che esercita la propria attività non in una sede fissa, ma spostandosi da
ma spostandosi da una località all'altra, in par- tic. in occasione di fiere
all'altra, in par- tic. in occasione di fiere e mercati. erbolario
face il sole, / piacciati di viarmi in tanti mali / e di mostrarmi la
4-1-7: e de'si dire la messa in chiesa consecrata, o in altare consecrato
la messa in chiesa consecrata, o in altare consecrato; e se non v'ha
viaria, e che i granai rimanessero aperti in servizio della libertà e dell'esercito francese
a quest'uscio? / come? in qual guisa usan picchiar costoro? =
. così tanto, a tal punto (in correlazione con che). cavalca